Descrizione

Cittadina collinare di origini antiche, la cui economia, imperniata sul terziario per via del suo antico ruolo di sede universitaria, è oggi sostenuta anche dal turismo e dall’industria; significativo è inoltre il contributo dell’artigianato artistico (ceramiche, tessuti, pelletterie, monili d’oro, restauro dei mobili e dei libri antichi, lavorazione della pietra e strumenti musicali). Gli urbinati, con un indice di vecchiaia chiaramente superiore alla media, risiedono prevalentemente nel capoluogo comunale; il resto della comunità si distribuisce in un alto numero di località e di piccoli aggregati urbani nonché in case sparse. Il territorio comunale, che possiede un’isola amministrativa tra i comuni di Petriano, Colbordolo, Monteciccardo e Montefelcino, copre con la sua estensione un’ampia zona collinare. Al di là delle antiche mura che ancora cingono l’abitato dilagano le colture, inframmezzate da piccole distese boschive di aceri, cerri, roverelle e pini. Sullo sfondo azzurro dello stemma comunale campeggiano tre bande d’oro, la prima delle quali contiene un’aquila nera con le ali spiegate.

Cittadina collinare di origini antiche, la cui economia, imperniata sul terziario per via del suo antico ruolo di sede universitaria, è oggi sostenuta anche dal turismo e dall’industria; significativo è inoltre il contributo dell’artigianato artistico (ceramiche, tessuti, pelletterie, monili d’oro, restauro dei mobili e dei libri antichi, lavorazione della pietra e strumenti musicali). Gli urbinati, con un indice di vecchiaia chiaramente superiore alla media, risiedono prevalentemente nel capoluogo comunale; il resto della comunità si distribuisce in un alto numero di località e di piccoli aggregati urbani nonché in case sparse. Il territorio comunale, che possiede un’isola amministrativa tra i comuni di Petriano, Colbordolo, Monteciccardo e Montefelcino, copre con la sua estensione un’ampia zona collinare. Al di là delle antiche mura che ancora cingono l’abitato dilagano le colture, inframmezzate da piccole distese boschive di aceri, cerri, roverelle e pini. Sullo sfondo azzurro dello stemma comunale campeggiano tre bande d’oro, la prima delle quali contiene un’aquila nera con le ali spiegate.

Storia

Documentata come municipio romano sin dal III secolo a.C., fu conquistata dal generale Belisario durante la guerra greco-gotica. Dopo essere stata donata alla Chiesa dal re franco Pipino il Breve, si schierò su posizioni ghibelline. Nel 1155 iniziò il lungo dominio della famiglia Montefeltro, che raggiunse il massimo splendore con il duca Federico da Montefeltro (XV secolo): questi, insieme alla moglie Battista Sforza, trasformò la cittadina in un vero e proprio punto di riferimento della cultura rinascimentale, ottenendone nel 1443 l’elevazione al rango di ducato da papa Urbano IV. All’inizio del Cinquecento fu istituito il Collegio dei Dottori che, dopo il riconoscimento di papa Giulio II (1507), costituì il primo nucleo della Libera Università degli Studi. Nel 1508 il ducato passò ai Della Rovere, che lo amministrarono –con l’eccezione del breve periodo di governo di Lorenzo de’ Medici, tra il 1517 e il 1521– fino al 1631, anno dell’annessione del ducato alla Chiesa. Con l’ascesa al soglio pontificio dell’urbinate Giovanni Francesco Albani (papa Clemente XI) riprese un periodo di fiorente mecenatismo. Dopo l’occupazione francese l’abitato fece parte della Repubblica Romana nonché del Regno Italico. Il toponimo deriva da URVINUM METAURENSE, il nome che l’abitato aveva in epoca romana. Nell’ambito del patrimonio artistico spicca l’imponente palazzo ducale (XV secolo), uno dei maggiori monumenti italiani del Rinascimento, abbellito da dipinti di eccezionale valore. Le costruzioni religiose di maggior pregio sono la cattedrale neoclassica, progettata alla fine del XVIII secolo dal Valadier, l’oratorio trecentesco di San Giovanni Battista e quello di San Giuseppe nonché le chiese di Sant’Agostino (XIII secolo), San Francesco e San Domenico (XIV secolo).

Documentata come municipio romano sin dal III secolo a.C., fu conquistata dal generale Belisario durante la <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=MAR&parola=GUERRAGRECOGOTICA'>guerra greco-gotica</a>. Dopo essere stata donata alla Chiesa dal re <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=MAR&parola=FRANCOPIPINOILBREVE'>franco Pipino il Breve</a>, si schierò su posizioni <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=MAR&parola=GHIBELLINE'>ghibelline</a>. Nel 1155 iniziò il lungo dominio della famiglia <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=MAR&parola=MONTEFELTRO'>Montefeltro</a>, che raggiunse il massimo splendore con il duca <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=MAR&parola=FEDERICODAMONTEFELTRO'>Federico da Montefeltro</a> (XV secolo): questi, insieme alla moglie Battista <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=MAR&parola=SFORZA'>Sforza</a>, trasformò la cittadina in un vero e proprio punto di riferimento della cultura rinascimentale, ottenendone nel 1443 l’elevazione al rango di ducato da papa Urbano IV. All’inizio del Cinquecento fu istituito il Collegio dei Dottori che, dopo il riconoscimento di papa Giulio II (1507), costituì il primo nucleo della Libera Università degli Studi. Nel 1508 il ducato passò ai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=MAR&parola=DELLAROVERE'>Della Rovere</a>, che lo amministrarono –con l’eccezione del breve periodo di governo di Lorenzo de’ <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=MAR&parola=MEDICI'>Medici</a>, tra il 1517 e il 1521– fino al 1631, anno dell’annessione del ducato alla Chiesa. Con l’ascesa al soglio pontificio dell’urbinate Giovanni Francesco Albani (papa Clemente XI) riprese un periodo di fiorente mecenatismo. Dopo l’occupazione francese l’abitato fece parte della Repubblica Romana nonché del Regno Italico. Il toponimo deriva da URVINUM METAURENSE, il nome che l’abitato aveva in epoca romana. Nell’ambito del patrimonio artistico spicca l’imponente palazzo ducale (XV secolo), uno dei maggiori monumenti italiani del Rinascimento, abbellito da dipinti di eccezionale valore. Le costruzioni religiose di maggior pregio sono la cattedrale neoclassica, progettata alla fine del XVIII secolo dal Valadier, l’oratorio trecentesco di San Giovanni Battista e quello di San Giuseppe nonché le chiese di Sant’Agostino (XIII secolo), San Francesco e San Domenico (XIV secolo).

Economia

Nota da secoli come importante sede universitaria, ha sviluppato da lungo tempo un solido e articolato settore terziario: il viavai di turisti e studenti ha determinato infatti la creazione di un imponente apparato ricettivo e ha dato impulso al commercio e al comparto dei servizi. L’agricoltura, oggi praticata solo da una piccola percentuale di manodopera, è specializzata nella produzione di grano e foraggi mentre l’industria è rappresentata dai comparti dell’abbigliamento, della pelletteria, del legno, della stampa, dei materiali da costruzione, metallurgico e meccanico. Il comune, sede della Usl n. 2, di pubblici uffici finanziari e giudiziari, possiede diversi istituti d’istruzione secondaria di secondo grado (liceo classico, liceo scientifico, istituto d’arte, istituto magistrale e tecnico industriale) e una prestigiosa università; vanta inoltre diversi musei e biblioteche, la galleria nazionale delle Marche e il teatro Sanzio; l’ospedale, la sede del distretto sanitario, un Sert (Servizio Tossicodipendenze) e un centro di salute mentale garantiscono una qualificata assistenza sanitaria.

Nota da secoli come importante sede universitaria, ha sviluppato da lungo tempo un solido e articolato settore terziario: il viavai di turisti e studenti ha determinato infatti la creazione di un imponente apparato ricettivo e ha dato impulso al commercio e al comparto dei servizi. L’agricoltura, oggi praticata solo da una piccola percentuale di manodopera, è specializzata nella produzione di grano e foraggi mentre l’industria è rappresentata dai comparti dell’abbigliamento, della pelletteria, del legno, della stampa, dei materiali da costruzione, metallurgico e meccanico. Il comune, sede della Usl n. 2, di pubblici uffici finanziari e giudiziari, possiede diversi istituti d’istruzione secondaria di secondo grado (liceo classico, liceo scientifico, istituto d’arte, istituto magistrale e tecnico industriale) e una prestigiosa università; vanta inoltre diversi musei e biblioteche, la galleria nazionale delle Marche e il teatro <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=MAR&parola=SANZIO'>Sanzio</a>; l’ospedale, la sede del distretto sanitario, un Sert (Servizio Tossicodipendenze) e un centro di salute mentale garantiscono una qualificata assistenza sanitaria.

Relazioni

Splendido centro d’arte rinascimentale, attrae cospicui flussi di turismo culturale. Gran successo di pubblico riscuotono inoltre le numerose manifestazioni legate al folclore e alla cultura locali: tra queste figurano il “Festival di musica antica” e i “Festival rinascimentali”, che si svolgono nel mese di luglio; agosto offre la “Fiera e festa del duca”, una mostra dell’artigianato artistico e la manifestazione intitolata “Passeggiata al colle dei cappuccini”; a settembre si tiene la “Festa dell’aquilone”, a ottobre una mostra dell’antiquariato e a dicembre una mostra di prodotti agro-alimentari. Il Patrono San Crescentino si festeggia il primo giugno. Nel 1483 ha dato i natali a Raffaello Sanzio, uno dei principali esponenti dell’arte rinascimentale italiana.

Splendido centro d’arte rinascimentale, attrae cospicui flussi di turismo culturale. Gran successo di pubblico riscuotono inoltre le numerose manifestazioni legate al folclore e alla cultura locali: tra queste figurano il “Festival di musica antica” e i “Festival rinascimentali”, che si svolgono nel mese di luglio; agosto offre la “Fiera e festa del duca”, una mostra dell’artigianato artistico e la manifestazione intitolata “Passeggiata al colle dei cappuccini”; a settembre si tiene la “Festa dell’aquilone”, a ottobre una mostra dell’antiquariato e a dicembre una mostra di prodotti agro-alimentari. Il Patrono San Crescentino si festeggia il primo giugno. Nel 1483 ha dato i natali a <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=MAR&parola=RAFFAELLOSANZIO'>Raffaello Sanzio</a>, uno dei principali esponenti dell’arte rinascimentale italiana.

Località

Ca' la Lagia, Ca' Mazzasette, Ca' Vagnino, Cal Monte, Calpino, Canavaccio, Castello di Cavallino, Coldelce, Convento Zoccolanti, Fornace, Gadana, Giardino della Galla, Il Caldese, La Marcella, La Torre, Miniera, Monte Calende, Montesoffio, Mulino Guerra, Ospedaletto, Paganico, Pallino, Pantiera, Pieve di Cagna, Ponte Armellina, Ponte in Foglia, San Donato, San Giovanni in Pozzuolo, San Marino di Urbino, Santa Maria Repuglie, Santo Stefano di Gaifa, Schieti, Scotaneto, Trasanni, Tufo, Villa Cal Frate, Villa Orologio

Ca' la Lagia, Ca' Mazzasette, Ca' Vagnino, Cal Monte, Calpino, Canavaccio, Castello di Cavallino, Coldelce, Convento Zoccolanti, Fornace, Gadana, Giardino della Galla, Il Caldese, La Marcella, La Torre, Miniera, Monte Calende, Montesoffio, Mulino Guerra, Ospedaletto, Paganico, Pallino, Pantiera, Pieve di Cagna, Ponte Armellina, Ponte in Foglia, San Donato, San Giovanni in Pozzuolo, San Marino di Urbino, Santa Maria Repuglie, Santo Stefano di Gaifa, Schieti, Scotaneto, Trasanni, Tufo, Villa Cal Frate, Villa Orologio