Descrizione

Centro di pianura, di struttura medievale ma di antichissime origini, che mostra un quadro economico abbastanza fiorente per la presenza di attività agricole e industriali. La comunità degli uboldesi presenta un indice di vecchiaia inferiore alla media e risiede sia nel capoluogo comunale, che nelle località Ferrario, Mirabello e Salvanesco, oltre che in alcune cascine. Le modeste variazioni altimetriche mostrano un territorio sostanzialmente pianeggiante con un profilo geometrico regolare. Dal punto di vista geologico esso presenta caratteristiche alluvionali e si compone per la maggior parte di sabbia e ghiaia che ne rendono la superficie estremamente permeabile. Il resto del territorio è formato da umida argilla, mentre nella porzione rivolta a ovest si estende una rigogliosa flora boschiva. L'insegna comunale, concessa con Decreto del Presidente della Repubblica, raffigura: in campo azzurro, la lettera iniziale del toponimo, in campo rosso un crivello d'oro, in campo argenteo una torre costituita da due palchi e merlata alla guelfa.  

Centro di pianura, di struttura medievale ma di antichissime origini, che mostra un quadro economico abbastanza fiorente per la presenza di attività agricole e industriali. La comunità degli uboldesi presenta un indice di vecchiaia inferiore alla media e risiede sia nel capoluogo comunale, che nelle località Ferrario, Mirabello e Salvanesco, oltre che in alcune cascine. Le modeste variazioni altimetriche mostrano un territorio sostanzialmente pianeggiante con un profilo geometrico regolare. Dal punto di vista geologico esso presenta caratteristiche alluvionali e si compone per la maggior parte di sabbia e ghiaia che ne rendono la superficie estremamente permeabile. Il resto del territorio è formato da umida argilla, mentre nella porzione rivolta a ovest si estende una rigogliosa flora boschiva. L'insegna comunale, concessa con Decreto del Presidente della Repubblica, raffigura: in campo azzurro, la lettera iniziale del toponimo, in campo rosso un crivello d'oro, in campo argenteo una torre costituita da due palchi e merlata alla guelfa.  

Storia

Aggregata al comune di Saronno fino al 1927, si è ricostituita nel 1950. I resti archeologici rinvenuti sul territorio hanno attestato la data dei primi insediamenti che dovrebbero risalire al periodo di transizione gallo-romana e a quello romano imperiale. L'origine del nome si fa risalire a quello personale di un certo Ugoboldo, di chiara origine longobarda. Presso la basilica di Sant'Ambrogio è custodita una lapide sulla quale, per la prima volta, si parla del "loco Ugoboldo". Alcuni documenti relativi al XII e XIII secolo affermano che il comune in quel periodo aveva già propri consoli. I grandi proprietari del posto furono i membri della potente famiglia dei Crivelli, che nel 1623 ebbero in feudo le terre da Filippo IV re di Spagna. Oltre alla già citata famiglia vi erano anche altre nobili famiglie proprietarie di terre, quali i Lampugnani, gli Archinto, i D'Adda. I Crivelli rimasero proprietari del feudo fino alla morte dell'ultimo rappresentante della famiglia, all'inizio del ''700; poi il feudo passò ai Villani che lo tennero fino al 1832. Dipendeva ecclesiasticamente dalla Pieve di Parapiago. La chiesa dei Ss. Pietro e Paolo fu probabilmente costruita già nel XII secolo, l'attuale edificio è stato eretto nel 1955 su progetto della Scuola del Beato Angelico di Milano. Anche la chiesa dei Ss. Cosma e Damiano è stata eretta in luogo di una più antica chiesa voluta dai Crivelli. Per volontà del marchese Giacomo Vismara si costruì, verso la metà del Cinquecento, l'oratorio di S. Castriziano. Proprio nel centro del paese sorge il Palazzo Crivelli-Villani col grande portale barocco e l'elegante porticato.  

Aggregata al comune di Saronno fino al 1927, si è ricostituita nel 1950. I resti archeologici rinvenuti sul territorio hanno attestato la data dei primi insediamenti che dovrebbero risalire al periodo di transizione <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=GALLO'>gallo</a>-romana e a quello romano imperiale. L'origine del nome si fa risalire a quello personale di un certo Ugoboldo, di chiara origine longobarda. Presso la basilica di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=SANTAMBROGIO'>Sant'Ambrogio</a> è custodita una lapide sulla quale, per la prima volta, si parla del "loco Ugoboldo". Alcuni documenti relativi al XII e XIII secolo affermano che il comune in quel periodo aveva già propri consoli. I grandi proprietari del posto furono i membri della potente famiglia dei Crivelli, che nel 1623 ebbero in feudo le terre da Filippo IV re di Spagna. Oltre alla già citata famiglia vi erano anche altre nobili famiglie proprietarie di terre, quali i Lampugnani, gli Archinto, i D'Adda. I Crivelli rimasero proprietari del feudo fino alla morte dell'ultimo rappresentante della famiglia, all'inizio del ''700; poi il feudo passò ai Villani che lo tennero fino al 1832. Dipendeva ecclesiasticamente dalla Pieve di Parapiago. La chiesa dei Ss. Pietro e Paolo fu probabilmente costruita già nel XII secolo, l'attuale edificio è stato eretto nel 1955 su progetto della Scuola del Beato Angelico di Milano. Anche la chiesa dei Ss. Cosma e Damiano è stata eretta in luogo di una più antica chiesa voluta dai Crivelli. Per volontà del marchese Giacomo Vismara si costruì, verso la metà del Cinquecento, l'oratorio di S. Castriziano. Proprio nel centro del paese sorge il Palazzo Crivelli-Villani col grande portale barocco e l'elegante porticato.  

Economia

Le uniche strutture burocratiche di rilievo presenti in questo comune sono l'ufficio postale e il municipio. L'agricoltura resta una delle attività che compongono l'assetto economico locale. Si coltivano cereali, frumento, ortaggi e foraggi, tutti prodotti la cui coltivazione è favorita anche dalle condizioni territoriali del luogo e dalla presenza di alcuni corsi d'acqua come il Bozzente. Anche l'attività zootecnica viene praticata ed è rivolta prevalentemente all'allevamento di suini. Il forte boom economico degli anni Sessanta ha permesso un'intensa crescita industriale, con l'affermazione di numerose e sviluppate aziende; la produzione più forte è quella alimentare ma sono attivi anche i comparti tessile e dell'abbigliamento, degli articoli in plastica, meccanico, metallurgico; fanno registrare una discreta presenza anche l'edilizia e la produzione di mobili nonché la produzione e distribuzione di gas e la fabbricazione di parti e accessori per autoveicoli. Il terziario compare con il servizio di consulenza informatica, con l'attività bancaria e con una buona rete commerciale. Si segnala la presenza di un asilo nido e della biblioteca comunale, accanto alle scuole dell'obbligo. Le strutture ricettive offrono soltanto il servizio di ristorazione, mentre quelle sanitarie garantiscono il servizio farmaceutico.  

Le uniche strutture burocratiche di rilievo presenti in questo comune sono l'ufficio postale e il municipio. L'agricoltura resta una delle attività che compongono l'assetto economico locale. Si coltivano cereali, frumento, ortaggi e foraggi, tutti prodotti la cui coltivazione è favorita anche dalle condizioni territoriali del luogo e dalla presenza di alcuni corsi d'acqua come il Bozzente. Anche l'attività zootecnica viene praticata ed è rivolta prevalentemente all'allevamento di suini. Il forte boom economico degli anni Sessanta ha permesso un'intensa crescita industriale, con l'affermazione di numerose e sviluppate aziende; la produzione più forte è quella alimentare ma sono attivi anche i comparti <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=TESSILE'>tessile</a> e dell'abbigliamento, degli articoli in plastica, meccanico, metallurgico; fanno registrare una discreta presenza anche l'edilizia e la produzione di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=MOBILI'>mobili</a> nonché la produzione e distribuzione di gas e la fabbricazione di parti e accessori per autoveicoli. Il terziario compare con il servizio di consulenza informatica, con l'attività bancaria e con una buona rete commerciale. Si segnala la presenza di un asilo nido e della biblioteca comunale, accanto alle scuole dell'obbligo. Le strutture ricettive offrono soltanto il servizio di ristorazione, mentre quelle sanitarie garantiscono il servizio farmaceutico.  

Relazioni

La forte presenza di lavoro ha favorito ormai già da tempo una frequente immigrazione proveniente dal Veneto e dalle regioni meridionali. Le grandi risorse occupazionali di cui dispone il centro non sono tuttavia supportate da infrastrutture sociali, culturali e scolastiche dello stesso livello, il che causa un costante pendolarismo verso le località più fornite. Durante l'anno si svolgono alcuni divertenti appuntamenti di tipo ricreativo, come la sagra della patata e il palio delle contrade. La caratteristica festa patronale è dedicata ai Santi Pietro e Paolo, che si celebrano la terza domenica di settembre; per l'occasione il comune viene chiuso il lunedì successivo.  

La forte presenza di lavoro ha favorito ormai già da tempo una frequente immigrazione proveniente dal Veneto e dalle regioni meridionali. Le grandi risorse occupazionali di cui dispone il centro non sono tuttavia supportate da infrastrutture sociali, culturali e scolastiche dello stesso livello, il che causa un costante pendolarismo verso le località più fornite. Durante l'anno si svolgono alcuni divertenti appuntamenti di tipo ricreativo, come la sagra della patata e il palio delle contrade. La caratteristica festa patronale è dedicata ai Santi Pietro e Paolo, che si celebrano la terza domenica di settembre; per l'occasione il comune viene chiuso il lunedì successivo.  

Località

Cascina Girola, Cascina Regusella, Fattoria Leva, Ferrario, Mirabello, Salvanesco, Stra Santa Maria, Via Vecchia per Legnano

Cascina Girola, Cascina Regusella, Fattoria Leva, Ferrario, Mirabello, Salvanesco, Stra Santa Maria, Via Vecchia per Legnano

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Uboldo rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.