Descrizione

Comune di pianura, di cui si hanno notizie fin dall'epoca medievale, che, accanto alle tradizionali attività agricole, fa registrare la presenza di una struttura industriale di modeste dimensioni. La comunità dei turanesi presenta un indice di vecchiaia di poco superiore alla media e si distribuisce, oltre che nel capoluogo comunale, anche nelle località di Melegnanello, Cascina delle Donne, Mairaga e Molino Terenzano; l'espansione edilizia non assume dimensioni rilevanti. Il territorio comunale, caratterizzato da un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche appena percettibili, è attraversato (a meridione) dal canale Muzza. Il centro abitato assume un andamento plano-altimetrico pianeggiante, come nella maggior parte dei comuni della zona.

Comune di pianura, di cui si hanno notizie fin dall'epoca medievale, che, accanto alle tradizionali attività agricole, fa registrare la presenza di una struttura industriale di modeste dimensioni. La comunità dei turanesi presenta un indice di vecchiaia di poco superiore alla media e si distribuisce, oltre che nel capoluogo comunale, anche nelle località di Melegnanello, Cascina delle Donne, Mairaga e Molino Terenzano; l'espansione edilizia non assume dimensioni rilevanti. Il territorio comunale, caratterizzato da un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche appena percettibili, è attraversato (a meridione) dal canale Muzza. Il centro abitato assume un andamento plano-altimetrico pianeggiante, come nella maggior parte dei comuni della zona.

Storia

Fino al 1928 fu denominata solo con la prima parte del toponimo, le cui forme più antiche sono Turranum, Taurianum o Tuiranum e sono forse da ricollegare a "Turris amnis", cioè 'torre (o fortezza) posta sull'Adda' o, più probabilmente, al gentilizio latino Tur(r)ius. Secondo alcuni, l'odierna chiesa si trova proprio nel punto in cui sorgeva quella fortezza. I primi insediamenti risalgono all'epoca romana; alcuni storici sostengono che nel 69 d.C. vi sostò S. Siro, in viaggio verso Pavia. Nel X secolo la famiglia Sommariva risultava titolare del castello, che in quel periodo fu distrutto dagli ungari. La proprietà fu trasferita ai Vignati, che la tennero fino alla fine del XV secolo, quando passò ai Mozzanica, per volere del re di Francia Luigi XII; risale a questo periodo la fondazione del monastero di S. Lorenzo, gestito dai Servi di Maria e soppresso nel 1772. Nei secoli XVI e XVII il feudo divenne oggetto di contese tra le famiglie della zona: vi si alternarono i Modignani, i Visconti, i Corrado, i Cadamosto ed i Calderari, che lo acquisirono nella seconda metà del XVII secolo e lo tennero fino all'eversione dei diritti feudali; del loro dominio restano tracce molto consistenti nel patrimonio edilizio. Tra i beni architettonici di maggiore rilievo figurano: la parrocchiale dell'Assunta, già nota dal XIII secolo e recentemente sottoposta ad opera di restauro -custodisce, tra l'altro, una Madonna, già appartenuta al monastero di S. Lorenzo-; l'ex palazzo Calderari, del XVIII secolo, costruito poco lontano dal luogo ove sorgeva il castello. Al Cinquecento risale un'altra chiesa parrocchiale, che sorge nella località Melegnanello, mentre a Molino Terenzano si trova l'oratorio della Madonna degli Angeli. Sempre ai Calderari si deve la costruzione di una masseria, inglobata nelle strutture della Cascina Cerri.

Fino al 1928 fu denominata solo con la prima parte del toponimo, le cui forme più antiche sono Turranum, Taurianum o Tuiranum e sono forse da ricollegare a "Turris amnis", cioè 'torre (o fortezza) posta sull'Adda' o, più probabilmente, al gentilizio latino Tur(r)ius. Secondo alcuni, l'odierna chiesa si trova proprio nel punto in cui sorgeva quella fortezza. I primi insediamenti risalgono all'epoca romana; alcuni storici sostengono che nel 69 d.C. vi sostò S. Siro, in viaggio verso Pavia. Nel X secolo la famiglia Sommariva risultava titolare del castello, che in quel periodo fu distrutto dagli ungari. La proprietà fu trasferita ai Vignati, che la tennero fino alla fine del XV secolo, quando passò ai Mozzanica, per volere del re di Francia Luigi XII; risale a questo periodo la fondazione del monastero di S. Lorenzo, gestito dai Servi di Maria e soppresso nel 1772. Nei secoli XVI e XVII il feudo divenne oggetto di contese tra le famiglie della zona: vi si alternarono i Modignani, i Visconti, i Corrado, i Cadamosto ed i Calderari, che lo acquisirono nella seconda metà del XVII secolo e lo tennero fino all'eversione dei diritti feudali; del loro dominio restano tracce molto consistenti nel patrimonio edilizio. Tra i beni architettonici di maggiore rilievo figurano: la parrocchiale dell'Assunta, già nota dal XIII secolo e recentemente sottoposta ad opera di restauro -custodisce, tra l'altro, una Madonna, già appartenuta al monastero di S. Lorenzo-; l'ex palazzo Calderari, del XVIII secolo, costruito poco lontano dal luogo ove sorgeva il castello. Al Cinquecento risale un'altra chiesa parrocchiale, che sorge nella località Melegnanello, mentre a Molino Terenzano si trova l'oratorio della Madonna degli Angeli. Sempre ai Calderari si deve la costruzione di una masseria, inglobata nelle strutture della Cascina Cerri.

Economia

Non ospita altri uffici di rilievo oltre a quelli destinati al funzionamento dei normali servizi municipali e postali. La coltivazione di cereali e foraggi e l'allevamento bovino e suino costituiscono le principali fonti di reddito e confermano la vocazione agricola dell'economia locale; l'industria è presente nel comparto metallurgico ma non assume dimensioni rilevanti ed il suo contributo alla formazione del reddito resta limitato. Le attività del terziario sono essenzialmente costituite dalla rete distributiva, sufficiente a garantire il soddisfacimento delle esigenze fondamentali degli abitanti. Nelle scuole locali si impartisce l'istruzione primaria e la comunità ha a disposizione una biblioteca per l'approfondimento culturale. Mancano strutture sociali di particolare rilievo. Le strutture sanitarie garantiscono il servizio farmaceutico, mentre per le altre prestazioni è necessario rivolgersi altrove.

Non ospita altri uffici di rilievo oltre a quelli destinati al funzionamento dei normali servizi municipali e postali. La coltivazione di cereali e foraggi e l'allevamento bovino e suino costituiscono le principali fonti di reddito e confermano la vocazione agricola dell'economia locale; l'industria è presente nel comparto metallurgico ma non assume dimensioni rilevanti ed il suo contributo alla formazione del reddito resta limitato. Le attività del terziario sono essenzialmente costituite dalla rete distributiva, sufficiente a garantire il soddisfacimento delle esigenze fondamentali degli abitanti. Nelle scuole locali si impartisce l'istruzione primaria e la comunità ha a disposizione una biblioteca per l'approfondimento culturale. Mancano strutture sociali di particolare rilievo. Le strutture sanitarie garantiscono il servizio farmaceutico, mentre per le altre prestazioni è necessario rivolgersi altrove.

Relazioni

La presenza del Parco dell'Adda sud non basta a fare di questo comune un potente catalizzatore di interessi e di traffico turistico; la vivacità che scorre lungo la via Emilia non coinvolge appieno la comunità, la cui esistenza quotidiana resta quindi calma e legata ai ritmi antichi della vita rurale. Il comune, tuttavia, non è per questo isolato: rapporti socioeconomici intensi con il circondario portano i turanesi a muoversi ogni giorno per recarsi al lavoro o a scuola, oltre che per accedere ai servizi non disponibili sul posto; il fenomeno del pendolarismo costituisce una realtà cui la popolazione è da tempo abituata. La festa patronale, in onore di Maria Santissima Assunta, si celebra la terza domenica di settembre.

La presenza del Parco dell'Adda sud non basta a fare di questo comune un potente catalizzatore di interessi e di traffico turistico; la vivacità che scorre lungo la via Emilia non coinvolge appieno la comunità, la cui esistenza quotidiana resta quindi calma e legata ai ritmi antichi della vita rurale. Il comune, tuttavia, non è per questo isolato: rapporti socioeconomici intensi con il circondario portano i turanesi a muoversi ogni giorno per recarsi al lavoro o a scuola, oltre che per accedere ai servizi non disponibili sul posto; il fenomeno del pendolarismo costituisce una realtà cui la popolazione è da tempo abituata. La festa patronale, in onore di Maria Santissima Assunta, si celebra la terza domenica di settembre.

Località

Cascina Bolchignano, Cascina delle Donne, Mairaga, Melegnanello, Molino Terrenzano

Cascina Bolchignano, Cascina delle Donne, Mairaga, Melegnanello, Molino Terrenzano

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Turano Lodigiano rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.