Descrizione

Comune collinare, di origine preistorica, con un’economia di tipo agricolo e industriale. La maggior parte dei tulesi, che presentano un indice di vecchiaia nella media, vive nel capoluogo comunale; il resto della popolazione si divide tra gli aggregati urbani minori di Sa Sia, Sos Saliceddos, Su Montiju e un piccolo numero di case sparse. Il territorio, comprensivo dell’area speciale Lago del Coghinas, parte di bacino artificiale diviso tra più comuni, ha un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate, che vanno da un minimo di 62 a un massimo di 701 metri sul livello del mare. L’abitato, interessato da forte espansione edilizia e diviso in due parti dal rio Tula, si estende lungo un lieve declivio.

Comune collinare, di origine preistorica, con un’economia di tipo agricolo e industriale. La maggior parte dei tulesi, che presentano un indice di vecchiaia nella media, vive nel capoluogo comunale; il resto della popolazione si divide tra gli aggregati urbani minori di Sa Sia, Sos Saliceddos, Su Montiju e un piccolo numero di case sparse. Il territorio, comprensivo dell’area speciale Lago del Coghinas, parte di bacino artificiale diviso tra più comuni, ha un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate, che vanno da un minimo di 62 a un massimo di 701 metri sul livello del mare. L’abitato, interessato da forte espansione edilizia e diviso in due parti dal rio Tula, si estende lungo un lieve declivio.

Storia

Il toponimo è attestato nei documenti medievale con la stessa forma che presenta oggi. La sua origine è, probabilmente, preromana. Abitata sin dall’età preistorica, in epoca medievale fece parte del Giudicato di Logudoro, nella curatoria di Monte Acuto. Dopo la morte di Adelasia di Torres, avvenuta nel 1255, entrò a far parte dei possedimenti dei Doria e, in seguito, dei Malaspina e degli Aragonesi. Inglobata nel ducato di Monte Acuto, fu, nel 1839, riscattata al demanio con l’abolizione dell’antico sistema feudale. Tra le vestigia del passato di maggior pregio artistico figura la chiesa dedicata a Nostra Signora di Coros, edificata nel XII secolo, in trachite di Tula secondo lo stile romanico, come abbazia di un monastero dei Vallombrosani. Più volte rimaneggiata, oggi si presenta con un impianto a navata unica con abside a sud-est e copertura lignea. Al suo interno conserva un retablo del 1577.

Il toponimo è attestato nei documenti medievale con la stessa forma che presenta oggi. La sua origine è, probabilmente, preromana. Abitata sin dall’età preistorica, in epoca medievale fece parte del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=GIUDICATODILOGUDORO'>Giudicato di Logudoro</a>, nella <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=CURATORIA'>curatoria</a> di Monte Acuto. Dopo la morte di Adelasia di Torres, avvenuta nel 1255, entrò a far parte dei possedimenti dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=DORIA'>Doria</a> e, in seguito, dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=MALASPINA'>Malaspina</a> e degli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=ARAGONESI'>Aragonesi</a>. Inglobata nel ducato di Monte Acuto, fu, nel 1839, riscattata al demanio con l’abolizione dell’antico sistema feudale. Tra le vestigia del passato di maggior pregio artistico figura la chiesa dedicata a Nostra Signora di Coros, edificata nel XII secolo, in trachite di Tula secondo lo stile romanico, come abbazia di un monastero dei Vallombrosani. Più volte rimaneggiata, oggi si presenta con un impianto a navata unica con abside a sud-est e copertura lignea. Al suo interno conserva un retablo del 1577.

Economia

Oltre che dei consueti uffici municipali e postali, è sede di Pro Loco e di stazione dei carabinieri. L’agricoltura è caratterizzata dalla coltivazione di cereali, frumento, ortaggi, foraggi, ulivi, agrumi, uva e altra frutta; parte della popolazione si dedica anche all’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. La discreta realtà industriale si fonda sui comparti dell’abbigliamento, della lavorazione del legno, della fabbricazione di macchine per l’agricoltura, dei mobili ed edile. A livello artigianale si producono articoli in legno (soprattutto mangiatoie e altri accessori per ovili) e in ferro. Il terziario non assume dimensioni rilevanti: la rete distributiva, di cui si compone, assicura il soddisfacimento delle esigenze primarie della comunità, ma non sono forniti servizi più qualificati, come quello bancario. Per il sociale, lo sport e il tempo libero mancano strutture di una certa rilevanza. Le scuole disponibili garantiscono la frequenza delle classi materne, elementari e medie; per l’arricchimento culturale è presente la biblioteca civica. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. A livello sanitario, localmente è assicurato il solo servizio farmaceutico; per le altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

Oltre che dei consueti uffici municipali e postali, è sede di Pro Loco e di stazione dei carabinieri. L’agricoltura è caratterizzata dalla coltivazione di cereali, frumento, ortaggi, foraggi, ulivi, agrumi, uva e altra frutta; parte della popolazione si dedica anche all’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. La discreta realtà industriale si fonda sui comparti dell’abbigliamento, della lavorazione del legno, della fabbricazione di macchine per l’agricoltura, dei mobili ed edile. A livello artigianale si producono articoli in legno (soprattutto mangiatoie e altri accessori per ovili) e in ferro. Il terziario non assume dimensioni rilevanti: la rete distributiva, di cui si compone, assicura il soddisfacimento delle esigenze primarie della comunità, ma non sono forniti servizi più qualificati, come quello bancario. Per il sociale, lo sport e il tempo libero mancano strutture di una certa rilevanza. Le scuole disponibili garantiscono la frequenza delle classi materne, elementari e medie; per l’arricchimento culturale è presente la biblioteca civica. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. A livello sanitario, localmente è assicurato il solo servizio farmaceutico; per le altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

Relazioni

Sebbene non figuri tra le mete più frequentate della zona, offre a chiunque vi si rechi la possibilità di effettuare piacevoli e rilassanti escursioni, all’insegna della tranquillità e delle bellezze dell’ambiente naturale circostante. Poco distante è il lago del Coghinas, particolarmente frequentato dagli amanti della pesca d’acqua dolce. Forte richiamo è esercitato anche dalle antiche tradizioni artigianali, soprattutto gastronomiche, ma non solo, di cui sono un esempio il tipico miele amaro del monte Acuto, fortemente profumato dai pollini della macchia mediterranea di cui le api si cibano. Due sono gli appuntamenti consueti di carattere religioso: la festa di Santa Maria di Coros, l’8 settembre, e quella di San Giuseppe, che si tiene il 9 settembre. La festa della Patrona, Sant’Elena, si celebra il 21 maggio.

Sebbene non figuri tra le mete più frequentate della zona, offre a chiunque vi si rechi la possibilità di effettuare piacevoli e rilassanti escursioni, all’insegna della tranquillità e delle bellezze dell’ambiente naturale circostante. Poco distante è il lago del Coghinas, particolarmente frequentato dagli amanti della pesca d’acqua dolce. Forte richiamo è esercitato anche dalle antiche tradizioni artigianali, soprattutto gastronomiche, ma non solo, di cui sono un esempio il tipico miele amaro del monte Acuto, fortemente profumato dai pollini della macchia mediterranea di cui le api si cibano. Due sono gli appuntamenti consueti di carattere religioso: la festa di Santa Maria di Coros, l’8 settembre, e quella di San Giuseppe, che si tiene il 9 settembre. La festa della Patrona, Sant’Elena, si celebra il 21 maggio.

Località

Lago del Coghinas, Su Montigiu De S'Omine

Lago del Coghinas, Su Montigiu De S'Omine

Fondi europei 2021-2027

Comune di Tula in "phasing-in", appartenente, cioè, a quelle aree che -già comprese nell'Obiettivo 1 nel periodo di programmazione comunitaria 2000-2006- nel nuovo ciclo di programmazione 2007-2013, grazie ai progressi economici compiuti, passano nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione" e sono oggetto di finanziamenti speciali in virtù del loro precedente status di territori Obiettivo 1. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.