
Descrizione
Comune di montagna, di antiche origini, che accanto alle tradizionali attività agricole e all'industria ha sviluppato il turismo. I tornolesi, con un indice di vecchiaia eccezionalmente elevato, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale e nelle località Casale, Santa Maria del Taro e Tarsogno. Il territorio presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate: si raggiungono i 1.735 metri di quota. L'abitato, situato in posizione panoramica, non mostra segni di espansione edilizia; immerso nel verde di prati e boschi, ha un andamento plano-altimetrico vario. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, è tagliato da una sbarra a scacchi argentei e rossi. Nella prima sezione, a sfondo rosso, spiccano tre spighe d'oro poste a ventaglio; nella seconda, a fondo azzurro, risaltano tre corone d'oro a tre punte. Sullo sfondo aureo del capo si raffigura un'aquila bicipite in volo spiegato, coronata, simbolo dell'impero.
Storia
Abitata probabilmente già da popolazioni liguri, registrò in seguito insediamenti di romani, sotto i quali dovette acquistare una certa rilevanza, grazie alla sua vicinanza alla via Clodia o Claudia, antico e importante collegamento fra la Liguria e la Toscana. Il toponimo ha un'origine incerta: riportato da alcuni studiosi al latino TORNUS, ‘tornio', viene da altri fatto derivare dal termine medievale “turna”, ‘misura di superficie', o da quello settentrionale “torno”, avente il significato di ‘collina tondeggiante'. Donata, nel secolo XI, dal vescovo di Piacenza alla chiesa di San Savino, fu in seguito assoggettata al dominio dei Malaspina, della Repubblica piacentina e della potente famiglia genovese dei Fieschi, alla quale subentrarono i Landi. Entrata quindi a far parte del ducato dei Farnese, ne condivise le sorti. Gli elementi di maggior pregio del patrimonio storico-architettonico sono: la chiesa parrocchiale di San Bernardino da Siena, della metà del XVIII secolo; la vicina fontana, con un stemma settecentesco; la chiesa della Natività di Maria, costruita, all'inizio dell'Ottocento, sul luogo di un precedente edificio, del XIII secolo, a Santa Maria del Taro; la cappella della Madonna dell'Alpe, sul monte Zuccone; la chiesetta della Madonna della Neve, al passo di Cento Croci; la cosiddetta “dogana”, una caserma voluta da Maria Luigia d'Austria, oggi albergo-ristorante, sulla strada del passo.
Economia
è sede della Pro Loco e dello IAT (ufficio per l'informazione e l'assistenza per il turismo). Sul posto manca la stazione dei carabinieri, per cui le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all'occorrenza, svolte dal sindaco. L'economia locale, che non ha abbandonato l'agricoltura, si avvale, tra l'altro, della produzione di cereali, frumento e foraggi; parte della popolazione si dedica anche alla zootecnia, prediligendo l'allevamento di bovini e avicoli. L'industria è costituta da imprese alimentari ed edili, affiancate da un'antica e famosa fabbrica di sedie. Ancora diffusa è la lavorazione artigianale della pietra dura. Il terziario si compone di una sufficiente rete distributiva e dell'insieme dei servizi, che comprendono quello bancario. È possibile frequentare le scuole dell'obbligo. Le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno. A livello sanitario è assicurato il sevizio farmaceutico; per altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.
Relazioni
Stazione di villeggiatura estiva, registra un consistente movimento di turisti, cui offre la possibilità di trascorrervi rilassanti soggiorni, effettuando escursioni sui monti circostanti e godendo dell'aria salubre e di una suggestiva cornice paesaggistica. Abbastanza frequentata per lavoro, grazie alle sue attività produttive e in particolare allo sviluppo dell'indotto turistico, che consente un buon assorbimento di manodopera, è al centro di rapporti molto intensi con i comuni vicini, ai quali gli abitanti si rivolgono per usufruire dei servizi non disponibili sul posto, oltre che per motivi di studio. Tra le manifestazioni tradizionali, che contribuiscono ad aumentare il numero dei visitatori, meritano di essere citate: la festa “du bestraiau” (emigrante) e il premio nazionale di poesia, ad agosto; le feste di Santa Maria del Taro e della Madonna del faggio, a settembre. Il Patrono, San Bernardino, si festeggia il 20 maggio.
Località
Barca, Boresasco, Breila, Campeggi, Casale, Case Belloni, Case Fazzi, Case Lasine, Casello, Casoni, Cerosa, Codorso, Giungareggio, I Massi, Isorelli, Marzuola, Menta, Morgallo, Pianazzo, Pianlavagnolo, Pontestrambo, Ravezza, Santa Maria del Taro, Sbarbori, Squeri, Tarsogno, Torre, Vannini
Fondi europei 2021-2027
Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Tornolo rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.
- Popolazione 1.010
- Lat 44° 29' 3,56'' 44.48432222
- Long 9° 37' 26,78'' 9.62410556
- CAP 43059
- Prefisso 0525
- Codice ISTAT 034040
- Codice Catasto L229
- Altitudine slm 620 mt
- zona clim./gradi giorno
Riscaldamento: nessun limite F/3251 - Superficie 69.34 Km2
- Densità 14,57 ab/Km2
- Sismicità Zona 2
- Alba 06:11
- Tramonto 18:41
- Maria Cristina Cardinali
- Via Promenade, 1
- 43059 (PR) Emilia Romagna
- protocollo@postacert.comune.tornolo.pr.it
- g.mazza@comune.tornolo.pr.it
- www.comune.tornolo.pr.it
- 00440470342
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