Descrizione

Centro collinare, di origini romane, che accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato il tessuto industriale e incrementato i servizi. I tricesimani presentano un alto indice di vecchiaia e risiedono per la maggior parte nel capoluogo comunale, interessato da una forte crescita edilizia; il resto della popolazione è concentrata soprattutto nelle località Ara Grande, Ara Piccola, Felettano, Fraelacco, Leonacco e Morena. Il territorio ha un profilo geometrico ondulato, con qualche variazione altimetrica più accentuata. L’abitato, in posizione panoramica, conserva significative testimonianze del passato; il suo andamento plano-altimetrico è leggermente vario.

Centro collinare, di origini romane, che accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato il tessuto industriale e incrementato i servizi. I tricesimani presentano un alto indice di vecchiaia e risiedono per la maggior parte nel capoluogo comunale, interessato da una forte crescita edilizia; il resto della popolazione è concentrata soprattutto nelle località Ara Grande, Ara Piccola, Felettano, Fraelacco, Leonacco e Morena. Il territorio ha un profilo geometrico ondulato, con qualche variazione altimetrica più accentuata. L’abitato, in posizione panoramica, conserva significative testimonianze del passato; il suo andamento plano-altimetrico è leggermente vario.

Storia

La sua fondazione va posta in relazione con la nascita della colonia romana di Aquileia, come si può dedurre dallo stesso toponimo, derivante dal latino TRICESIMUM, che ne indica l’ubicazione ‘al trentesimo miglio da Aquileia’, lungo la via Iulia Augusta. Durante la dominazione patriarcale divenne una gastaldia, con giurisdizione estesa su gran parte dei territori circostanti. Dotata di un castello, nel cui possesso si alternarono vari signori, tra cui i Montegnacco e i conti Valentinis e di Prampero, fu coinvolta nelle lotte feudali, in particolare in quelle tra il patriarca, i conti di Gorizia e i signori di Gemona del Friuli. Al centro di intensi traffici commerciali, nel 1420 entrò a far parte della repubblica veneta, sotto la quale registrò una grande crescita economica, interrotta, sul finire del Quattrocento, dalle invasioni turche. Colpita solo marginalmente dalle epidemie che, nel XVII secolo, si abbatterono sulla regione, nel Settecento conobbe l’avvento della bachicoltura, che cambiò il panorama agrario. Rinomata località turistica fin dall’Ottocento, seguì le vicende del circondario, venendo annessa all’Italia nel 1866. La storia più recente, a parte le devastazioni degli ultimi conflitti mondiali, fa registrare i notevoli danni causati dal terremoto del 1976. Tra i monumenti figurano: la settecentesca parrocchiale, con un pregevole portale, del 1500; la chiesetta di San Pietro in Zucco, del XVI secolo; il santuario della Madonna Missionaria; la trecentesca chiesa di San Martino e le ville de Pavona e Isabella Tartagna Colla, a Leonacco; la chiesa di San Pelagio, nell’omonima località; la chiesa di San Giuseppe e la villa Folli Tacelli Orgnani, a Laipacco; la chiesa di San Vito Martire, a Fraelacco; il castello de Valentinis e, a Luseriacco, la grande villa Masieri, del Seicento.

La sua fondazione va posta in relazione con la nascita della colonia romana di Aquileia, come si può dedurre dallo stesso toponimo, derivante dal latino TRICESIMUM, che ne indica l’ubicazione ‘al trentesimo miglio da Aquileia’, lungo la via Iulia Augusta. Durante la dominazione patriarcale divenne una gastaldia, con giurisdizione estesa su gran parte dei territori circostanti. Dotata di un castello, nel cui possesso si alternarono vari signori, tra cui i Montegnacco e i conti Valentinis e di Prampero, fu coinvolta nelle lotte feudali, in particolare in quelle tra il patriarca, i conti di Gorizia e i signori di Gemona del Friuli. Al centro di intensi traffici commerciali, nel 1420 entrò a far parte della repubblica veneta, sotto la quale registrò una grande crescita economica, interrotta, sul finire del Quattrocento, dalle invasioni turche. Colpita solo marginalmente dalle epidemie che, nel XVII secolo, si abbatterono sulla regione, nel Settecento conobbe l’avvento della bachicoltura, che cambiò il panorama agrario. Rinomata località turistica fin dall’Ottocento, seguì le vicende del circondario, venendo annessa all’Italia nel 1866. La storia più recente, a parte le devastazioni degli ultimi conflitti mondiali, fa registrare i notevoli danni causati dal terremoto del 1976. Tra i monumenti figurano: la settecentesca parrocchiale, con un pregevole portale, del 1500; la chiesetta di San Pietro in Zucco, del XVI secolo; il santuario della Madonna Missionaria; la trecentesca chiesa di San Martino e le ville de Pavona e Isabella Tartagna Colla, a Leonacco; la chiesa di San Pelagio, nell’omonima località; la chiesa di San Giuseppe e la villa Folli Tacelli Orgnani, a Laipacco; la chiesa di San Vito Martire, a Fraelacco; il castello de Valentinis e, a Luseriacco, la grande villa Masieri, del Seicento.

Economia

Oltre che degli uffici deputati al funzionamento dei normali servizi municipali e postali, è sede del distretto scolastico n. 5 e della stazione dei carabinieri. L’agricoltura, favorita dalle caratteristiche del terreno, si basa sulla produzione di cereali, frumento, ortaggi, foraggi, uve e frutta; è praticato anche l’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. Vera artefice degli elevati valori di reddito che si registrano è l’industria, con una discreta presenza di fabbriche di mobili; a queste si affiancano numerose aziende che operano nei comparti alimentare (tra cui il lattiero-caseario), cartario, edile, metalmeccanico, del legno, della tipografia, della fabbricazione di prodotti petroliferi raffinati, della gioielleria e oreficeria. Il terziario si compone di una sufficiente rete commerciale e dell’insieme dei servizi, che comprendono quello bancario. Tra le strutture sociali si segnala una casa di riposo. Le strutture scolastiche permettono di frequentare le classi dell’obbligo e includono un istituto professionale industriale, mentre quelle culturali sono rappresentate da una biblioteca. Buona è la dotazione di strutture ricettive, che offrono una vasta possibilità sia di ristorazione che di soggiorno. A livello sanitario è assicurato il servizio farmaceutico; per le altre prestazioni è necessario rivolgersi altrove.

Oltre che degli uffici deputati al funzionamento dei normali servizi municipali e postali, è sede del distretto scolastico n. 5 e della stazione dei carabinieri. L’agricoltura, favorita dalle caratteristiche del terreno, si basa sulla produzione di cereali, frumento, ortaggi, foraggi, uve e frutta; è praticato anche l’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. Vera artefice degli elevati valori di reddito che si registrano è l’industria, con una discreta presenza di fabbriche di mobili; a queste si affiancano numerose aziende che operano nei comparti alimentare (tra cui il lattiero-caseario), cartario, edile, metalmeccanico, del legno, della tipografia, della fabbricazione di prodotti petroliferi raffinati, della gioielleria e oreficeria. Il terziario si compone di una sufficiente rete commerciale e dell’insieme dei servizi, che comprendono quello bancario. Tra le strutture sociali si segnala una casa di riposo. Le strutture scolastiche permettono di frequentare le classi dell’obbligo e includono un istituto professionale industriale, mentre quelle culturali sono rappresentate da una biblioteca. Buona è la dotazione di strutture ricettive, che offrono una vasta possibilità sia di ristorazione che di soggiorno. A livello sanitario è assicurato il servizio farmaceutico; per le altre prestazioni è necessario rivolgersi altrove.

Relazioni

Meta di un significativo movimento di turisti, offre a quanti vi si rechino la possibilità di trascorrervi piacevoli soggiorni, godendo delle bellezze dell’ambiente circostante e ammirando il suo ricco patrimonio storico-architettonico. Molto frequentata per lavoro, in quanto le sue attività produttive e soprattutto gli insediamenti industriali consentono un notevole assorbimento di manodopera, è al centro di rapporti particolarmente intensi con il circondario, grazie anche alla presenza dell’istituto d'istruzione secondaria di secondo grado. Non si registrano, comunque, manifestazioni culturali o ricreative di particolare rilievo, in grado di costituire richiamo per sempre più consistenti flussi di visitatori. La festa patronale, dedicata alla Purificazione di Maria Vergine, si celebra il 2 febbraio.

Meta di un significativo movimento di turisti, offre a quanti vi si rechino la possibilità di trascorrervi piacevoli soggiorni, godendo delle bellezze dell’ambiente circostante e ammirando il suo ricco patrimonio storico-architettonico. Molto frequentata per lavoro, in quanto le sue attività produttive e soprattutto gli insediamenti industriali consentono un notevole assorbimento di manodopera, è al centro di rapporti particolarmente intensi con il circondario, grazie anche alla presenza dell’istituto d'istruzione secondaria di secondo grado. Non si registrano, comunque, manifestazioni culturali o ricreative di particolare rilievo, in grado di costituire richiamo per sempre più consistenti flussi di visitatori. La festa patronale, dedicata alla Purificazione di Maria Vergine, si celebra il 2 febbraio.

Località

Ara Grande, Ara Piccola, Borgo Ellero, Borgo Filippi, Borgo Michieli, Borgo Tami, Casali Montegrappa, Case Vendasio, Castello, Felettano, Fraelacco, Leonacco, Luseriacco, Morena

Ara Grande, Ara Piccola, Borgo Ellero, Borgo Filippi, Borgo Michieli, Borgo Tami, Casali Montegrappa, Case Vendasio, Castello, Felettano, Fraelacco, Leonacco, Luseriacco, Morena

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Tricesimo rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.