Descrizione

Centro collinare, di antica origine, che affianca alla tradizionale agricoltura alcune attività nel settore dell’industria e del commercio. La comunità dei tricaricesi, che presenta un indice di vecchiaia nella media, abita, oltre che nel capoluogo comunale, anche nelle località Calle, Corona, San Marco e Serra Amendola. Il territorio comunale (cui appartengono le aree speciali La Precesa e Serra del Ponte), ha un profilo geometrico irregolare e mostra variazioni di quota molto accentuate. L’abitato, che è interessato da una fase di espansione edilizia, assume un andamento plano-altimetrico vario e movimentato.

Centro collinare, di antica origine, che affianca alla tradizionale agricoltura alcune attività nel settore dell’industria e del commercio. La comunità dei tricaricesi, che presenta un indice di vecchiaia nella media, abita, oltre che nel capoluogo comunale, anche nelle località Calle, Corona, San Marco e Serra Amendola. Il territorio comunale (cui appartengono le aree speciali La Precesa e Serra del Ponte), ha un profilo geometrico irregolare e mostra variazioni di quota molto accentuate. L’abitato, che è interessato da una fase di espansione edilizia, assume un andamento plano-altimetrico vario e movimentato.

Storia

Le origini storiche dell’abitato sono ancora alquanto oscure ma si sa con certezza che il territorio comunale fu oggetto di conquista da parte dei greci e successivamente dei normanni. Molte sono invece le interpretazioni riguardanti l’origine etimologica del toponimo che, secondo l’Olivieri, deriverebbe dal nome di persona latino TRICARIUS, con l’aggiunta del suffisso -ICUS, mentre il Raccioppi lo fa discendere dal sostantivo latino TRICALIUM, ossi ‘trivio’. Durante la dominazione normanna il borgo assurse al rango di contea e sotto il regno di re Ruggiero entrò tra i possedimenti di Ruggiero di Lauro. A questi subentrò dopo alcuni anni un tale Giacomo, quindi fu la volta di un Giordano e, nella metà del XIII secolo, ne fu assegnatario Manfredi, principe di Taranto. Successivamente Carlo d’Angiò ne fece dono ad Americo de Baezano, che lo trasferì in seguito a suo figlio Garmondo, cui successe la figlia Sveva. Dopo circa tre secoli di successioni feudali, la contea fu acquistata da Francesco Pignatelli, duca di Bisaccia, il quale la vendette ad Alessandro Ferraro. A questi successe il figlio Giovan Francesco che stipulò un contratto di vendita con Ippolito Revertera, nelle cui mani restò definitivamente. Segue quindi le vicende del territorio provinciale, non veidenziando avvenimenti di rilievo. Il patrimonio architettonico è ricco di pregevoli residenze signorili, come il palazzo ducale, e di edifici religiosi, come la chiesa madre, la chiesa dedicata a S. Francesco e i conventi di Santa Maria del Carmine e di Sant’Antonio da Padova.

Le origini storiche dell’abitato sono ancora alquanto oscure ma si sa con certezza che il territorio comunale fu oggetto di conquista da parte dei greci e successivamente dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=BAS_CAL&parola=NORMANNI'>normanni</a>. Molte sono invece le interpretazioni riguardanti l’origine etimologica del toponimo che, secondo l’Olivieri, deriverebbe dal nome di persona latino TRICARIUS, con l’aggiunta del suffisso -ICUS, mentre il Raccioppi lo fa discendere dal sostantivo latino TRICALIUM, ossi ‘trivio’. Durante la dominazione <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=BAS_CAL&parola=NORMANNA'>normanna</a> il borgo assurse al rango di contea e sotto il regno di re Ruggiero entrò tra i possedimenti di Ruggiero di Lauro. A questi subentrò dopo alcuni anni un tale Giacomo, quindi fu la volta di un Giordano e, nella metà del XIII secolo, ne fu assegnatario <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=BAS_CAL&parola=MANFREDI'>Manfredi</a>, principe di Taranto. Successivamente Carlo d’Angiò ne fece dono ad Americo de Baezano, che lo trasferì in seguito a suo figlio Garmondo, cui successe la figlia Sveva. Dopo circa tre secoli di successioni feudali, la contea fu acquistata da Francesco <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=BAS_CAL&parola=PIGNATELLI'>Pignatelli</a>, duca di Bisaccia, il quale la vendette ad Alessandro Ferraro. A questi successe il figlio Giovan Francesco che stipulò un contratto di vendita con Ippolito Revertera, nelle cui mani restò definitivamente. Segue quindi le vicende del territorio provinciale, non veidenziando avvenimenti di rilievo. Il patrimonio architettonico è ricco di pregevoli residenze signorili, come il palazzo ducale, e di edifici religiosi, come la chiesa madre, la chiesa dedicata a S. Francesco e i conventi di Santa Maria del Carmine e di Sant’Antonio da Padova.

Economia

È sede della Comunità montana e della Pro Loco. L’agricoltura si basa sulla produzione di cereali, in particolare frumento, ortaggi, foraggi, uva, olive e frutta. Si pratica anche l’allevamento del bestiame, soprattutto ovini, caprini e avicoli ma anche suini bovini ed equini. Tra i prodotti della gastronomia locale emerge l’Aglianico di Matera. Le attività industriali si incentrano sulla produzione alimentare, edile, del legno, dei mobili, dei materiali da costruzione, sulla silvicoltura e sulla produzione e distribuzione di gas e di energia elettrica. Il terziario garantisce la presenza del servizio bancario e di un’emittente radiotelevisiva. Le strutture scolastiche comprendono anche istituti di istruzione secondaria di secondo grado. Per l’approfondimento culturale si può usufruire del servizio offerto dalla biblioteca comunale, dalla biblioteca vescovile e dalla biblioteca del centro regionale di servizi culturali. La capacità ricettiva assicura la ristorazione e, in minor misura, il soggiorno, mentre l’assistenza sanitaria è garantita dall’ospedale locale.

È sede della Comunità montana e della Pro Loco. L’agricoltura si basa sulla produzione di cereali, in particolare frumento, ortaggi, foraggi, uva, olive e frutta. Si pratica anche l’allevamento del bestiame, soprattutto ovini, caprini e avicoli ma anche suini bovini ed equini. Tra i prodotti della gastronomia locale emerge l’Aglianico di Matera. Le attività industriali si incentrano sulla produzione alimentare, edile, del legno, dei mobili, dei materiali da costruzione, sulla silvicoltura e sulla produzione e distribuzione di gas e di energia elettrica. Il terziario garantisce la presenza del servizio bancario e di un’emittente radiotelevisiva. Le strutture scolastiche comprendono anche istituti di istruzione secondaria di secondo grado. Per l’approfondimento culturale si può usufruire del servizio offerto dalla biblioteca comunale, dalla biblioteca vescovile e dalla biblioteca del centro regionale di servizi culturali. La capacità ricettiva assicura la ristorazione e, in minor misura, il soggiorno, mentre l’assistenza sanitaria è garantita dall’ospedale locale.

Relazioni

La vicinanza di rinomate bellezze naturali e la sua posizione privilegiata favoriscono un discreto flusso turistico sul posto. A ciò si aggiunga una notevole tendenza centripeta da parte dei comuni del circondario attratti dalla presenza di scuole, di strutture e di buone opportunità occupazionali. Il calendario delle manifestazioni folcloristiche è ricco di appuntamenti: a marzo ricorre l’anniversario della nascita del poeta locale Rocco Scotellaro, con una serie di convegni, mostre e spettacoli; a luglio e agosto si organizzano divertenti “sere d’estate”; in occasione del carnevale si svolge la sfilata delle maschere tradizionali; a maggio si festeggia la Madonna delle Fonti, e il 16 luglio c’è la festa dedicata alla Madonna del Carmine. La festa del Patrono, S. Pancrazio, si celebra il 12 maggio ed è preceduta da propiziatori fuochi pirotecnici. Diede i natali al poeta e narratore Rocco Scotellaro (1923-1953).

La vicinanza di rinomate bellezze naturali e la sua posizione privilegiata favoriscono un discreto flusso turistico sul posto. A ciò si aggiunga una notevole tendenza centripeta da parte dei comuni del circondario attratti dalla presenza di scuole, di strutture e di buone opportunità occupazionali. Il calendario delle manifestazioni folcloristiche è ricco di appuntamenti: a marzo ricorre l’anniversario della nascita del poeta locale <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=BAS_CAL&parola=ROCCOSCOTELLARO'>Rocco Scotellaro</a>, con una serie di convegni, mostre e spettacoli; a luglio e agosto si organizzano divertenti “sere d’estate”; in occasione del carnevale si svolge la sfilata delle maschere tradizionali; a maggio si festeggia la Madonna delle Fonti, e il 16 luglio c’è la festa dedicata alla Madonna del Carmine. La festa del Patrono, S. Pancrazio, si celebra il 12 maggio ed è preceduta da propiziatori fuochi pirotecnici. Diede i natali al poeta e narratore <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=BAS_CAL&parola=ROCCOSCOTELLARO'>Rocco Scotellaro</a> (1923-1953).

Località

Calle, Corona, La Precesa, Mancaverrascina, San Marco, Serra Amendola, Serra del Ponte

Calle, Corona, La Precesa, Mancaverrascina, San Marco, Serra Amendola, Serra del Ponte

Fondi europei 2021-2027

Comune di Tricarico in phasing-out, appartenente, cioè, a quelle aree che, già comprese nell’Obiettivo 1 nel periodo di programmazione 2000-2006, nel nuovo ciclo di programmazione 2007-2013 sono beneficiarie di un sostegno transitorio accordato in quanto la loro uscita dalle aree economicamente depresse è avvenuta per l’effetto statistico dell’allargamento dell’UE a Paesi con PIL sensibilmente inferiore alla media comunitaria e non solo per progressi economici. Tale sostegno transitorio, che termina nel 2013, è accordato per rendere meno drastico il passaggio da un regime di sostegno a un altro riservato alle aree più prospere. Effetto statistico: Regioni con PIL pc inferiore al 75% della media UE – 15 ma superiore al 75% della media UE – 25.