Descrizione

Comune di montagna, dalle origini antiche, con un'economia basata prevalentemente sulle attività industriali e su quelle agricole. La comunità dei tresiviesi, in cui si rileva un indice di vecchiaia nella media, si distribuisce per la maggior parte nel capolguo comunale ma anche in molte località, come Bagetto, Boirolo, Gaggine, Menatti, Pantua e Fiorenza, Rodola. Il territorio comunale, che si presenta in forte espansione edilizia, dal punto di vista paesaggistico presenta caratteristiche spiccatamente alpestri e un profilo geometrico molto vario e irregolare, con forti differenze di quota, che vanno da un mino di 299 metri sul livello del mare a un massimo di 3.059.  

Comune di montagna, dalle origini antiche, con un'economia basata prevalentemente sulle attività industriali e su quelle agricole. La comunità dei tresiviesi, in cui si rileva un indice di vecchiaia nella media, si distribuisce per la maggior parte nel capolguo comunale ma anche in molte località, come Bagetto, Boirolo, Gaggine, Menatti, Pantua e Fiorenza, Rodola. Il territorio comunale, che si presenta in forte espansione edilizia, dal punto di vista paesaggistico presenta caratteristiche spiccatamente alpestri e un profilo geometrico molto vario e irregolare, con forti differenze di quota, che vanno da un mino di 299 metri sul livello del mare a un massimo di 3.059.  

Storia

Il toponimo di compare già in documenti dell'undicesimo secolo, periodo in cui nella zona si estendevano i possedimenti della potente famiglia Beccaria. A partire dal XII secolo sulla rupe del Calvario fu eretto un fortilizio che fece da sfondo, nel '300, ad un combattimento tra comaschi e sondriesi; nello stesso periodo i signori di Sondrio vi costruirono un castello ingrandito durante il dominio degli Sforza ed abbattuto in seguito alla conquista grigione della Valtellina. Nel Medioevo il centro ebbe molta importanza: fu a capo di una pieve, vi ebbe sede il tribunale supremo della valle e vi ebbe dimora ilo governatore; inoltre, tre mesi all'anno vi risiedeva anche il vescovo di Como, che possedeva numerose proprietà della zona. Con il dominio grigione iniziò la decadenza del borgo, segnata dallo spostamento dell'arcipretura nella contrada di Romanasco nel corso del XVI secolo. La chiesa arcipretale dei Santi Pietro e Paolo ha origini medievali e forme barocche, ed è importante dal punto di vista architettonico per il campanile in pietra a vista della fine del '400. Più recente è il santuario della Santa Casa di Loreto, in bella posizione panoramica dominante sulla valle: inquadrato in modo scenografico tra due torrette, è decorato da una riproduzione della Santa Casa di Loreto contenuta all'interno, sotto la cupola. Altre chiese importanti sono quella di Sant'Abbondio, che conserva un'importante ancona lignea intagliata e abbellita da una pala attribuita a Cipriano Valrosa, e quella di S. Tomaso, del XIV secolo, con all'interno una Madonna col Bambino tra i Ss. Sebastiano e Rocco, di Giovcannino da Sondalo.  

Il toponimo di compare già in documenti dell'undicesimo secolo, periodo in cui nella zona si estendevano i possedimenti della potente famiglia Beccaria. A partire dal XII secolo sulla rupe del Calvario fu eretto un fortilizio che fece da sfondo, nel '300, ad un combattimento tra comaschi e sondriesi; nello stesso periodo i signori di Sondrio vi costruirono un castello ingrandito durante il dominio degli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=SFORZA'>Sforza</a> ed abbattuto in seguito alla conquista grigione della <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=VALTELLINA'>Valtellina</a>. Nel Medioevo il centro ebbe molta importanza: fu a capo di una pieve, vi ebbe sede il tribunale supremo della valle e vi ebbe dimora ilo governatore; inoltre, tre mesi all'anno vi risiedeva anche il vescovo di Como, che possedeva numerose proprietà della zona. Con il dominio grigione iniziò la decadenza del borgo, segnata dallo spostamento dell'arcipretura nella contrada di Romanasco nel corso del XVI secolo. La chiesa arcipretale dei Santi Pietro e Paolo ha origini medievali e forme barocche, ed è importante dal punto di vista architettonico per il campanile in pietra a vista della fine del '400. Più recente è il santuario della Santa Casa di Loreto, in bella posizione panoramica dominante sulla valle: inquadrato in modo scenografico tra due torrette, è decorato da una riproduzione della Santa Casa di Loreto contenuta all'interno, sotto la cupola. Altre chiese importanti sono quella di Sant'Abbondio, che conserva un'importante ancona lignea intagliata e abbellita da una pala attribuita a Cipriano Valrosa, e quella di S. Tomaso, del XIV secolo, con all'interno una Madonna col Bambino tra i Ss. Sebastiano e Rocco, di Giovcannino da Sondalo.  

Economia

Il comune ospita esclusivamente gli uffici pubblici municipali e postali. Le principali fonti di reddito della comunità sono le attività agricole e quelle industriali, attorno alle quali ruota tutta la vita economica del comune. L'agricoltura è imperniata sulle tradizionali coltivazioni non estensive dei cereali, della vite e degli alberi da frutta: in particolare la zona è rinomata per la produzione di ottime mele. La zootecnia è ben sviluppata: si allevano in prevalenza bovini, ovini, suini e caprini. Per quanto riguarda le attività industriali, sono ben sviluppati i comparti della fabbricazione di macchine per impieghi speciali, della produzione di mobili e dell'edilizia. La rete commerciale, anche se di modeste dimensioni, è commisurata alle esigenze dell'abitato. Non ci sono particolari servizi pubblici o strutture sociali, ma dal punto di vista culturale la comunità dispone di una biblioteca. Le scuole locali impartiscono solo l'istruzione materna e quella elementare; i pubblici esercizi consentono la ristorazione e il soggiorno dei visitatori e l'esercizio del credito e dell'intermediazione monetaria è rappresentato. Le strutture sanitarie garantiscono il servizio farmaceutico ma non sono presenti strutture ospedaliere o assistenziali.  

Il comune ospita esclusivamente gli uffici pubblici municipali e postali. Le principali fonti di reddito della comunità sono le attività agricole e quelle industriali, attorno alle quali ruota tutta la vita economica del comune. L'agricoltura è imperniata sulle tradizionali coltivazioni non estensive dei cereali, della vite e degli alberi da frutta: in particolare la zona è rinomata per la produzione di ottime mele. La zootecnia è ben sviluppata: si allevano in prevalenza bovini, ovini, suini e caprini. Per quanto riguarda le attività industriali, sono ben sviluppati i comparti della fabbricazione di macchine per impieghi speciali, della produzione di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=MOBILI'>mobili</a> e dell'edilizia. La rete commerciale, anche se di modeste dimensioni, è commisurata alle esigenze dell'abitato. Non ci sono particolari servizi pubblici o strutture sociali, ma dal punto di vista culturale la comunità dispone di una biblioteca. Le scuole locali impartiscono solo l'istruzione materna e quella elementare; i pubblici esercizi consentono la ristorazione e il soggiorno dei visitatori e l'esercizio del credito e dell'intermediazione monetaria è rappresentato. Le strutture sanitarie garantiscono il servizio farmaceutico ma non sono presenti strutture ospedaliere o assistenziali.  

Relazioni

Il turismo estivo nel Parco della Bernina coinvolge in modo soltanto marginale il comune; i rapporti con i centri vicini, anche se sono determinati soprattutto da dipendenza economica e dalla necessità di accedere ai servizi dei paesi meglio dotati, non si presentano particolarmente rilevanti. Non si segnalano caratteristici eventi o manifestazioni di rilievo nel corso dell'anno, capaci di attivare consistenti flussi di visitatori. La comunità festeggia come Patroni i Ss. Pietro e Paolo, che vengono celebrati il 29 giugno.  

Il turismo estivo nel Parco della Bernina coinvolge in modo soltanto marginale il comune; i rapporti con i centri vicini, anche se sono determinati soprattutto da dipendenza economica e dalla necessità di accedere ai servizi dei paesi meglio dotati, non si presentano particolarmente rilevanti. Non si segnalano caratteristici eventi o manifestazioni di rilievo nel corso dell'anno, capaci di attivare consistenti flussi di visitatori. La comunità festeggia come Patroni i Ss. Pietro e Paolo, che vengono celebrati il 29 giugno.  

Località

Corna Brutana, Menatti, Pantua, Prasomaso, Rodola

Corna Brutana, Menatti, Pantua, Prasomaso, Rodola

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Tresivio rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.