itala

Descrizione

Centro di pianura, di antiche origini, che accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato l’industria e il terziario. I tresigallesi, che presentano un indice di vecchiaia particolarmente elevato, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale, in numerose case sparse e, in minor misura, in altre località, di cui le più popolose sono: Final di Rero, Rero e Roncodigà. Il territorio disegna un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche irrilevanti; l’abitato ha un andamento plano-altimetrico pianeggiante e fa registrare significativi segni di espansione edilizia. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, raffigura una lupa digrignante ferma sulla sponda di un fiume che scorre al centro di una pianura delimitata da una lista azzurra in cui si rappresentano colline; sulla sponda opposta un gallo fugge con la testa rivolta verso la lupa. Sotto lo scudo spicca la leggenda TRANS - GALLIAM, LAVORO E LIBERTÀ.

Storia

L’esistenza nella zona di un piccolo nucleo abitato è accertata soltanto dal XII secolo. Discussa è l’origine del toponimo, da alcuni messo in relazione con il popolo gallico e da altri con un incrocio di tre strade, riportandone la prima parte a un trivio e la seconda a CALIS, che significa ‘calle, strada’; non manca neppure chi collega la seconda parte del toponimo a SEGALLIUM, cioè ‘segala’. Nella sua storia mancano fino a tempi recenti eventi di rilievo: inserita nella Corte Firminiana, si è lentamente evoluta nel corso dei secoli e, seguendo le sorti del ducato di Ferrara, è passata, sul finire del XVI secolo, dagli Estensi allo stato della Chiesa, venendo in seguito occupata dai francesi e dagli austriaci, fino all’annessione al Regno d’Italia. Bisogna attendere il ventennio fascista per assistere alla nascita del centro, così come si configura attualmente, grazie in particolare all’ambizioso progetto di Edmondo Rossoni che volle trasformare un borgo agricolo in un centro progredito, dotato di insediamenti industriali, di un’efficiente rete stradale e di edifici rappresentativi. Tale progetto non venne portato a compimento e fu solo con l’acquisto dell’autonomia amministrativa, il 17 ottobre del 1961, e la conseguente separazione da Formignana, cui era rimasta unita anche dopo la divisione del comune di Copparo a opera della legge Melli, che registrò un discreto sviluppo economico. Nel patrimonio storico-architettonico spiccano: palazzo Pio, appartenuto nel XVI secolo ai Pio di Savoia, munito di una torre utilizzata in un secondo tempo come colombaia ma presumibilmente costruita a scopo difensivo e rappresentativo; l’antica chiesa di Sant’Apollinare Martire, di cui si ha notizia dal XII secolo, ampiamente rimaneggiata in epoca barocca e ancora nel 1930; la chiesa di San Pietro a Rero, in stile settecentesco, che al suo interno conserva due pale d’altare attribuibili alla scuola dello Scarsellino.

Economia

L’economia locale non ha abbandonato l’agricoltura, praticata con successo grazie alle favorevoli caratteristiche del terreno: si coltivano cereali (in particolare frumento), foraggi, ortaggi, viti e frutteti; è praticato anche l’allevamento di bovini, ovini, caprini, avicoli ed equini. Il tessuto industriale è costituito da aziende operanti nei comparti alimentare, metalmeccanico e tessile, cui si affiancano alcune imprese edili. Il terziario si compone della rete distributiva, le cui dimensioni sono tali da soddisfare comunque le esigenze primarie della popolazione e dell’insieme dei servizi; tra questi ultimi, oltre a quelli forniti dalla pubblica amministrazione e dalle scuole, va segnalato il servizio bancario. Priva di servizi pubblici particolarmente significativi, non presenta strutture sociali di rilievo, fatta eccezione per un asilo nido. Nelle scuole del posto si impartisce la sola istruzione primaria e mancano strutture destinate alla diffusione della cultura, quali biblioteche e musei. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno e quelle sanitarie garantiscono il servizio ospedaliero.

Relazioni

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più celebrate della zona, registra un buon numero di presenze esterne nel mondo del lavoro, grazie alla presenza degli insediamenti industriali, che consentono l’assorbimento di discreti flussi di manodopera. I suoi rapporti con i centri vicini, tuttavia, non sono rilevanti, mancando anche quei tradizionali appuntamenti folcloristici, che altrove sono occasione di richiamo per numerosi visitatori. La festa del Patrono, Sant’Apollinare, si celebra il primo venerdì di luglio con una fiera.

Località

Cortili Verzela, Final di Rero, Ponte Capati, Rero, Roncodigà

INFO
  • Popolazione 4.493
  • Lat 44° 49' 3,75'' 44.81770833
  • Long 11° 53' 38,13'' 11.89392500
  • CAP 44039
  • Prefisso 0533
  • Codice ISTAT 038024
  • Codice Catasto L390
  • Altitudine slm 1 mt
  • zona clim./gradi giorno
    Riscaldamento: dal 15/10 al 15/04 per 14 ore/giorno
    E/2269
  • Superficie 20.79 Km2
  • Densità 216,11 ab/Km2
  • Sismicità Zona 3
  • Alba 05:47
  • Tramonto 18:32
Contatti
ODV
NomeIndirizzo
ASSOCIAZIONE CULTURALE DI VOLONTARIATO EDMONDO ROSSONIVIA I MAGGIO 25
ASSOCIAZIONE MUSICALE ARIANNA ALBERIGHI SCUOLA DI MUSICA FILARMONVIA GRAMSCI 2
ASSOCIAZIONE VOLONTARI ITALIANI SANGUE SEZ COM TRESIGNANAPIAZZA ITALIA 25
ASSOCIAZIONE VOLONTARI ITALIANI SANGUE SEZ COM TRESIGNANAPIAZZA ITALIA 25
News