Descrizione

Centro di pianura, di origine antica, la cui economia si fonda prevalentemente sulle attività agricole. I trecentani, che presentano un indice di vecchiaia particolarmente elevato, sono concentrati quasi esclusivamente nel capoluogo comunale e, in misura molto minore, in altre località e in case sparse. Il territorio, attraversato dal corso del fiume Tartaro, presenta un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche appena percettibili, caratteristica orografica che conferisce all'abitato un andamento plano-altimetrico pianeggiante.

Centro di pianura, di origine antica, la cui economia si fonda prevalentemente sulle attività agricole. I trecentani, che presentano un indice di vecchiaia particolarmente elevato, sono concentrati quasi esclusivamente nel capoluogo comunale e, in misura molto minore, in altre località e in case sparse. Il territorio, attraversato dal corso del fiume Tartaro, presenta un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche appena percettibili, caratteristica orografica che conferisce all'abitato un andamento plano-altimetrico pianeggiante.

Storia

Rinvenimenti archeologici risalenti al I secolo a.C. ne testimoniano l'origine romana. L'evoluzione del toponimo è legata alla sua funzione in epoca romana: menzionata come ANNEJANUM (forse da una GENS AMNIA) nell'ITINERARIUM attribuito all'imperatore Antonino, deriva il nome dal latino TRECENTA, riferito certamente alla misura di terreno di un'antica proprietà fondiaria. Presumibilmente è da identificare con la stazione di sosta lungo la via Annia a CENTUMTRIGINTA miglia da Rimini. La dominazione romana ebbe inizio nel II secolo a.C. ma ottenne la cittadinanza latina solo all'inizio del I secolo a.C. e quella romana alla fine dello stesso secolo. In seguito alle invasioni barbariche, che portarono alla decadenza dell'Impero Romano, anche questa zona conobbe un lungo periodo di crisi. Nel VII secolo dipese dalla sede episcopale di Ferrara e, quindi, dal ducato ferrarese. Nel XIII secolo, quando compare per la prima volta nelle fonti, apparteneva al ducato estense e, in parte, allo Stato Pontificio. Nel XV secolo partecipò alla “guerra del sale” scoppiata tra estensi e veneziani. Conquistata dai veneziani fu, in seguito, ripresa dagli estensi, che dominarono fino alla fine del XVI secolo. In seguito alla morte di Alfonso II d'Este, passò sotto la dominazione dello Stato Pontificio. Divenne dominio di Napoleone nel XVIII secolo e con il Congresso di Vienna, del 1815, venne annessa al regno Lombardo-Veneto, governato dagli austriaci. Alla fine del XIX secolo entrò a far parte del Regno d'Italia. Partecipò attivamente ai due conflitti mondiali e fu colpita da calamità naturali come le varie alluvioni del Po e dell'Adige, che allagarono tutto il territorio del Polesine, e da un ciclone, che causò la morte di molti degli abitanti. Gli edifici di maggior pregio architettonico del patrimonio storico-artistico sono: villa Pepoli, costruita alla fine del XVI secolo dove un tempo sorgeva il castello dei duchi d'Este; il palazzo municipale, ricavato alla fine del XIX secolo dalla ristrutturazione di villa Trebbi; la chiesa parrocchiale, di cui si ignora il periodo di costruzione.

Rinvenimenti archeologici risalenti al I secolo a.C. ne testimoniano l'origine romana. L'evoluzione del toponimo è legata alla sua funzione in epoca romana: menzionata come ANNEJANUM (forse da una GENS AMNIA) nell'ITINERARIUM attribuito all'imperatore Antonino, deriva il nome dal latino TRECENTA, riferito certamente alla misura di terreno di un'antica proprietà fondiaria. Presumibilmente è da identificare con la stazione di sosta lungo la via Annia a CENTUMTRIGINTA miglia da Rimini. La dominazione romana ebbe inizio nel II secolo a.C. ma ottenne la cittadinanza latina solo all'inizio del I secolo a.C. e quella romana alla fine dello stesso secolo. In seguito alle invasioni barbariche, che portarono alla decadenza dell'Impero Romano, anche questa zona conobbe un lungo periodo di crisi. Nel VII secolo dipese dalla sede episcopale di Ferrara e, quindi, dal ducato ferrarese. Nel XIII secolo, quando compare per la prima volta nelle fonti, apparteneva al ducato <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=VEN&parola=ESTENSE'>estense</a> e, in parte, allo Stato Pontificio. Nel XV secolo partecipò alla “guerra del sale” scoppiata tra <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=VEN&parola=ESTENSI'>estensi</a> e veneziani. Conquistata dai veneziani fu, in seguito, ripresa dagli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=VEN&parola=ESTENSI'>estensi</a>, che dominarono fino alla fine del XVI secolo. In seguito alla morte di Alfonso II <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=VEN&parola=DESTE'>d'Este</a>, passò sotto la dominazione dello Stato Pontificio. Divenne dominio di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=VEN&parola=NAPOLEONE'>Napoleone</a> nel XVIII secolo e con il <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=VEN&parola=CONGRESSODIVIENNA'>Congresso di Vienna</a>, del 1815, venne annessa al regno <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=VEN&parola=LOMBARDOVENETO'>Lombardo-Veneto</a>, governato dagli austriaci. Alla fine del XIX secolo entrò a far parte del Regno d'Italia. Partecipò attivamente ai due conflitti mondiali e fu colpita da calamità naturali come le varie alluvioni del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=VEN&parola=PO'>Po</a> e dell'<a target='_blank' href='vediNota.php?reg=VEN&parola=ADIGE'>Adige</a>, che allagarono tutto il territorio del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=VEN&parola=POLESINE'>Polesine</a>, e da un ciclone, che causò la morte di molti degli abitanti. Gli edifici di maggior pregio architettonico del patrimonio storico-artistico sono: villa Pepoli, costruita alla fine del XVI secolo dove un tempo sorgeva il castello dei duchi <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=VEN&parola=DESTE'>d'Este</a>; il palazzo municipale, ricavato alla fine del XIX secolo dalla ristrutturazione di villa Trebbi; la chiesa parrocchiale, di cui si ignora il periodo di costruzione.

Economia

Ospita i consueti uffici municipali e postali ed è sede della Pro Loco. L'economia locale si fonda essenzialmente sull'agricoltura: si coltivano cereali, frumento, ortaggi, foraggi, viti e frutta e si allevano avicoli, suini e bovini da latte e da carne. Alle attività agricole si affiancano quelle industriali, che contano imprese e aziende operanti nei comparti tessile, dell'abbigliamento, del legno, dei laterizi, metalmeccanico, dei mobili ed edile. È presente il servizio bancario. Le strutture sociali comprendono un orfanotrofio e quelle scolastiche assicurano l'istruzione obbligatoria e secondaria di secondo grado, per la presenza di un istituto tecnico agrario. Le strutture ricettive garantiscono la possibilità sia di ristorazione che di soggiorno e quelle sanitarie sono rappresentate dal locale ospedale.

Ospita i consueti uffici municipali e postali ed è sede della Pro Loco. L'economia locale si fonda essenzialmente sull'agricoltura: si coltivano cereali, frumento, ortaggi, foraggi, viti e frutta e si allevano avicoli, suini e bovini da latte e da carne. Alle attività agricole si affiancano quelle industriali, che contano imprese e aziende operanti nei comparti tessile, dell'abbigliamento, del legno, dei laterizi, metalmeccanico, dei mobili ed edile. È presente il servizio bancario. Le strutture sociali comprendono un orfanotrofio e quelle scolastiche assicurano l'istruzione obbligatoria e secondaria di secondo grado, per la presenza di un istituto tecnico agrario. Le strutture ricettive garantiscono la possibilità sia di ristorazione che di soggiorno e quelle sanitarie sono rappresentate dal locale ospedale.

Relazioni

Poco frequentata come meta turistica per l'assenza di attrattive significative, lo è invece abbastanza per lavoro. Vive un rapporto particolarmente intenso con i centri del circondario soprattutto per la presenza del presidio ospedaliero. Tra gli eventi ricorrenti va segnalata la festa sull'aia, che si tiene dal 27 al 29 giugno, con il concorso regionale del salame da taglio. Il Patrono, San Giorgio, si festeggia il 23 aprile.

Poco frequentata come meta turistica per l'assenza di attrattive significative, lo è invece abbastanza per lavoro. Vive un rapporto particolarmente intenso con i centri del circondario soprattutto per la presenza del presidio ospedaliero. Tra gli eventi ricorrenti va segnalata la festa sull'aia, che si tiene dal 27 al 29 giugno, con il concorso regionale del salame da taglio. Il Patrono, San Giorgio, si festeggia il 23 aprile.

Località

Berguarina, Borgo Bassa, Case Brancaleoni, Case Destro Canale, Case Mirandola, Case Pavani, Marzanata, Pissatola, Sariano

Berguarina, Borgo Bassa, Case Brancaleoni, Case Destro Canale, Case Mirandola, Case Pavani, Marzanata, Pissatola, Sariano

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Trecenta rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.