Comune di Tramonti di Sotto: storia, economia, news e indirizzi utili

Descrizione

Comune montano, di probabili origini medievali, che accanto alle tradizionali attività rurali sta sviluppando il turismo. I tramontini, con un indice di vecchiaia eccezionalmente elevato, sono distribuiti tra il capoluogo comunale, numerosissime case sparse e le località Tramonti di Mezzo, Faidona, Campone, Sghittosa, Tamarat e Tridis. Il territorio, comprendente anche parte del lago del Tramonti (diviso con Tramonti di Sopra), ha un profilo geometrico irregolare, con accentuate differenze di altitudine: si raggiungono i 1.899 metri del monte Sciara. L’abitato, circondato da alte vette ed estesi boschi, è interessato da una forte espansione edilizia; arricchito da suggestive case con portici sorretti da archi, ha un andamento plano-altimetrico vario. Nello stemma comunale, argenteo, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, si raffigura una pianta di faggio posta sulla cima centrale di un monte verde all’italiana poggiato su una fascia smaltata di azzurro.

Storia

La sua storia è legata a quella di Tramonti di Sopra. Come questa, pare sia stata fondata, prima del X secolo, da gente della pianura, che cercava un riparo nelle zone montane per sfuggire alle devastanti invasioni degli ungari. Il toponimo, attestato in un documento della seconda metà del XII secolo, ha un chiaro significato, indicando una località ‘tra i monti’. Posta ecclesiasticamente alle dipendenze della mensa vescovile di Concordia, fece parte del feudo di Meduno. Possedimenti nel territorio ebbe anche la potente abbazia benedettina di Santa Maria in Sylvis di Sesto al Reghena che, sul finire del Duecento, la concesse ai signori di Polcenigo. Zona povera e isolata, a causa della mancanza di adeguati collegamenti, nel 1420 passò sotto la repubblica veneta e venne divisa ufficialmente dalle comunità di Tramonti di Sopra e Tramonti di Mezzo all’inizio del XVII secolo. Sconvolta dai terremoti che, nel Settecento, colpirono la Val Tramontina, dopo il declino della Serenissima e la dominazione napoleonica finì nelle mani degli austriaci, rimanendovi fino al 1866, quando fu annessa al territorio italiano. Gravissimi sono stati i danni provocati dai sismi del 1976. Non vi sono edifici di particolare rilievo architettonico, fatta eccezione per la pieve di Santa Maria Maggiore, risalente al XV secolo, contenente pregevoli affreschi, venuti alla luce con i restauri eseguiti verso la fine degli anni Trenta. Tipico dell’architettura rurale del luogo risulta l’antico mulino ad acqua di Campone, con ruota in legno.

Economia

L’agricoltura, basata essenzialmente sulla coltivazioni dei cereali, è integrata dall’allevamento di caprini. Le attività industriali, limitate a qualche piccola impresa edile, sono pressoché insignificanti. Alquanto modesta è anche la presenza del terziario: la rete distributiva, di cui si compone, è appena sufficiente al soddisfacimento delle esigenze fondamentali della comunità. Nelle scuole locali si impartisce soltanto l’istruzione materna ed elementare; non vi sono strutture destinate all’arricchimento culturale e l’assenza di una farmacia rende necessario rivolgersi altrove anche per i servizi sanitari di base. Le strutture ricettive, invece, offrono una vasta possibilità sia di ristorazione che di soggiorno.

Relazioni

Sta registrando un incremento nel numero dei visitatori, cui offre la possibilità di trascorrervi rilassanti soggiorni, godendo dell’aria salubre e di una suggestiva cornice paesaggistica ed effettuando piacevoli escursioni lungo i sentieri che si aprono tra i fitti boschi, fino a raggiungere le grotte carsiche della località Campone; di richiamo risulta anche la gustosa cucina del luogo, che ha fra i prodotti tipici la “pitina”, il formaggio Montasio. Intrattiene rapporti piuttosto intensi con il circondario, che si animano anche in occasione della sagra della Madonna del Carmine, che si tiene il 16 luglio, e durante i tornei estivi di calcio e tennis, che si svolgono fra luglio e agosto. La festa patronale, in onore dell’Assunzione della Vergine, viene celebrata il 15 agosto.

Località

Campone, Faidona, Lago dei Tramonti, Monte Sciara, Muinta, Sghittosa, Tamarat, Tramonti di Mezzo, Tridis

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Tramonti di Sotto rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.

INFO