Descrizione

Comune di pianura, di origine incerta, la cui economia si basa soprattutto sull’agricoltura e sull’allevamento. I tramatzesi, che mostrano un indice di vecchiaia inferiore rispetto alla media, vivono quasi esclusivamente nel capoluogo comunale. Il territorio presenta un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche lievi, che vanno da un minimo di 7 a un massimo di 44 metri sul livello del mare. L’abitato, interessato da una forte crescita edilizia, ha un andamento plano-altimetrico tipico pianeggiante. Lo stemma comunale, semipartito troncato, è stato concesso con Decreto del Presidente della Repubblica. La prima sezione, interzata in fascia, è smaltata di rosso, d’oro e di verde; nel secondo campo, a sfondo azzurro, figurano tre canne dorate, fondate su una pianura rossa; la terza partizione, smaltata d’azzurro, rappresenta un ponte costituito da sette archi a tutto sesto, d’oro. La redazione non ne ha ottenuto l’autorizzazione alla riproduzione.

Comune di pianura, di origine incerta, la cui economia si basa soprattutto sull’agricoltura e sull’allevamento. I tramatzesi, che mostrano un indice di vecchiaia inferiore rispetto alla media, vivono quasi esclusivamente nel capoluogo comunale. Il territorio presenta un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche lievi, che vanno da un minimo di 7 a un massimo di 44 metri sul livello del mare. L’abitato, interessato da una forte crescita edilizia, ha un andamento plano-altimetrico tipico pianeggiante. Lo stemma comunale, semipartito troncato, è stato concesso con Decreto del Presidente della Repubblica. La prima sezione, interzata in fascia, è smaltata di rosso, d’oro e di verde; nel secondo campo, a sfondo azzurro, figurano tre canne dorate, fondate su una pianura rossa; la terza partizione, smaltata d’azzurro, rappresenta un ponte costituito da sette archi a tutto sesto, d’oro. La redazione non ne ha ottenuto l’autorizzazione alla riproduzione.

Storia

Il toponimo si confronta con il fitonimo sardo “tramattsu”, col significato di ‘tamerice’. Di origini incerte, appartenne alla curatoria di Parte Milis, del Giudicato di Arborea, e nel 1410 fu incorporata nel marchesato di Oristano. In seguito passò ai Flores Nurra, marchesi di arcais e dal 1928 al 1950 fu aggregata al comune di Milis. Tra le testimonianze storico-architettoniche di particolare valore figurano: il ponte romano; la chiesa di San Saturnino.

Il toponimo si confronta con il fitonimo sardo “tramattsu”, col significato di ‘tamerice’. Di origini incerte, appartenne alla <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=CURATORIA'>curatoria</a> di Parte Milis, del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=GIUDICATODIARBOREA'>Giudicato di Arborea</a>, e nel 1410 fu incorporata nel marchesato di Oristano. In seguito passò ai Flores Nurra, marchesi di arcais e dal 1928 al 1950 fu aggregata al comune di Milis. Tra le testimonianze storico-architettoniche di particolare valore figurano: il ponte romano; la chiesa di San Saturnino.

Economia

Viste le ridotte dimensioni della comunità, non vi sono particolari strutture burocratiche: le uniche attività del genere che vi si svolgono sono quelle connesse al funzionamento dell’ufficio postale e del municipio. Sul posto manca la stazione dei carabinieri, per cui le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all’occorrenza, esercitate dal sindaco. Va segnalata però la presenza della Pro Loco. Il perno dell’economia locale è l’agricoltura, che rappresenta una fonte di sostentamento importante per la popolazione locale. Le coltivazioni più diffuse sono quelle di cereali, foraggi, frumento, ortaggi, vite, frutteti e olivo. Si pratica anche l’allevamento, in particolare di bovini, ovini, suini, ovini, equini e avicoli. Il settore industriale risulta di dimensioni molto modeste: tuttavia, si registrano aziende che operano nei comparti dei materiali da costruzione e dell’edilizia. Il terziario non assume dimensioni rilevanti: la rete distributiva, di cui si compone, assicura il soddisfacimento delle esigenze primarie della comunità ma non sono forniti servizi più qualificati, come quello bancario. Per il sociale, lo sport e il tempo libero mancano strutture di una certa rilevanza. Le strutture scolastiche garantiscono la frequenza delle classi dell’obbligo, mentre quelle culturali sono rappresentate da una biblioteca comunale. L’apparato ricettivo offre possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. A livello sanitario è assicurato il solo servizio farmaceutico.

Viste le ridotte dimensioni della comunità, non vi sono particolari strutture burocratiche: le uniche attività del genere che vi si svolgono sono quelle connesse al funzionamento dell’ufficio postale e del municipio. Sul posto manca la stazione dei carabinieri, per cui le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all’occorrenza, esercitate dal sindaco. Va segnalata però la presenza della Pro Loco. Il perno dell’economia locale è l’agricoltura, che rappresenta una fonte di sostentamento importante per la popolazione locale. Le coltivazioni più diffuse sono quelle di cereali, foraggi, frumento, ortaggi, vite, frutteti e olivo. Si pratica anche l’allevamento, in particolare di bovini, ovini, suini, ovini, equini e avicoli. Il settore industriale risulta di dimensioni molto modeste: tuttavia, si registrano aziende che operano nei comparti dei materiali da costruzione e dell’edilizia. Il terziario non assume dimensioni rilevanti: la rete distributiva, di cui si compone, assicura il soddisfacimento delle esigenze primarie della comunità ma non sono forniti servizi più qualificati, come quello bancario. Per il sociale, lo sport e il tempo libero mancano strutture di una certa rilevanza. Le strutture scolastiche garantiscono la frequenza delle classi dell’obbligo, mentre quelle culturali sono rappresentate da una biblioteca comunale. L’apparato ricettivo offre possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. A livello sanitario è assicurato il solo servizio farmaceutico.

Relazioni

Non costituisce meta di significativo richiamo turistico, pur offrendo a quanti vi si rechino la possibilità di godere delle bellezze dell’ambiente naturale, di gustare i semplici ma genuini prodotti locali ed effettuare interessanti escursioni nei dintorni. È poco frequentata per lavoro, in quanto le sue attività produttive non consentono di assorbire neppure tutta la manodopera locale, costretta ogni giorno a raggiungere il capoluogo provinciale e le altre aree più sviluppate. I rapporti con i comuni del circondario non sono molto intensi: gli abitanti vi si rivolgono, oltre che per motivi di studio, anche per usufruire dei servizi non disponibili localmente. Tra le manifestazioni che allietano il borgo e richiamano visitatori dai dintorni, meritano di essere citate: la sagra della pecora, a giugno; la festa dell’emigrante, ad agosto; la festa di Sant’ Efisio, a gennaio; la festa di San Giovanni Battista, a giugno. La festa patronale, in onore di Santa Maria Maddalena, si celebra il 6 dicembre.

Non costituisce meta di significativo richiamo turistico, pur offrendo a quanti vi si rechino la possibilità di godere delle bellezze dell’ambiente naturale, di gustare i semplici ma genuini prodotti locali ed effettuare interessanti escursioni nei dintorni. È poco frequentata per lavoro, in quanto le sue attività produttive non consentono di assorbire neppure tutta la manodopera locale, costretta ogni giorno a raggiungere il capoluogo provinciale e le altre aree più sviluppate. I rapporti con i comuni del circondario non sono molto intensi: gli abitanti vi si rivolgono, oltre che per motivi di studio, anche per usufruire dei servizi non disponibili localmente. Tra le manifestazioni che allietano il borgo e richiamano visitatori dai dintorni, meritano di essere citate: la sagra della pecora, a giugno; la festa dell’emigrante, ad agosto; la festa di Sant’ Efisio, a gennaio; la festa di San Giovanni Battista, a giugno. La festa patronale, in onore di Santa Maria Maddalena, si celebra il 6 dicembre.

Località

Fondi europei 2021-2027

Comune di Tramatza in "phasing-in", appartenente, cioè, a quelle aree che -già comprese nell'Obiettivo 1 nel periodo di programmazione comunitaria 2000-2006- nel nuovo ciclo di programmazione 2007-2013, grazie ai progressi economici compiuti, passano nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione" e sono oggetto di finanziamenti speciali in virtù del loro precedente status di territori Obiettivo 1. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.