Descrizione

“Comune sparso” con sede in San Paolo. Di antiche origini, ha un’economia basata sull’agricoltura e sull’industria. I torrilesi, che presentano un indice di vecchiaia nella media, sono distribuiti tra il capoluogo comunale, numerosissime case sparse, l’omonima località e quelle di Quartiere Minari, Rivarolo, Bezze, Borgazzo-Cà Scipioni, Gainago Ariana, San Siro e Sant’Andrea. Il territorio, classificato di pianura, è molto fertile, perché abbondantemente irrigato; ha un profilo geometrico regolare, con differenze di altitudine quasi irrilevanti. L’abitato, dall’andamento plano-altimetrico pianeggiante, è interessato da una forte espansione edilizia. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, raffigura, in campo argentato, un torrione rosso, merlato alla guelfa e posto su un basamento di pietra fondato su una campagna verde.

“Comune sparso” con sede in San Paolo. Di antiche origini, ha un’economia basata sull’agricoltura e sull’industria. I torrilesi, che presentano un indice di vecchiaia nella media, sono distribuiti tra il capoluogo comunale, numerosissime case sparse, l’omonima località e quelle di Quartiere Minari, Rivarolo, Bezze, Borgazzo-Cà Scipioni, Gainago Ariana, San Siro e Sant’Andrea. Il territorio, classificato di pianura, è molto fertile, perché abbondantemente irrigato; ha un profilo geometrico regolare, con differenze di altitudine quasi irrilevanti. L’abitato, dall’andamento plano-altimetrico pianeggiante, è interessato da una forte espansione edilizia. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, raffigura, in campo argentato, un torrione rosso, merlato alla guelfa e posto su un basamento di pietra fondato su una campagna verde.

Storia

Abitata già in età romana, stando ai reperti archeologici rinvenuti nella zona, è attestata come Torile e Torille in documenti del XIII secolo. Dopo il declino di Roma non ebbe un’organizzazione politica autonoma, seguendo le sorti di Colorno e del capoluogo provinciale, il quale, al fine di assicurarsi il controllo sulla Parma, che costituiva un’importante via di comunicazione, fece costruire diversi fortilizi lungo il corso del torrente. Il toponimo è derivato proprio da una di queste “torri”, in cui la popolazione poteva rifugiarsi sia in occasione delle inondazioni che per sfuggire ai saccheggi dei predoni. Nel Medioevo, con la bonifica dei terreni paludosi da parte dei benedettini, si incentivarono le attività agricole ma la principale fonte di sostentamento per gli abitanti continuò a essere rappresentata dallo sfruttamento del bosco. Con l’avvento dei Farnese sul ducato parmense, verso la metà del XVI secolo, risentì della nuova funzione assegnata a Colorno, scelta quale località di villeggiatura dalla corte farnesiana. Il suo territorio fu infatti destinato a ospitare il bosco ducale, riserva di caccia dei signori, distrutto a partire dall’epoca napoleonica. Gravemente danneggiata dalle continue alluvioni, registrò una ripresa con la Restaurazione, grazie all’aumento dei campi coltivati e delle risaie. La storia post-unitaria, in cui mancano avvenimenti di rilievo, non si discosta da quella del resto della provincia. Tra i monumenti figurano alcuni edifici di culto: la chiesa di San Biagio, a Torrile, eretta nell’Ottocento; quella di San Giovanni Battista, a Gainago, del XIII secolo rimaneggiata più volte; la chiesa di Sant’Andrea, nell’omonima località, del Settecento; la parrocchiale di San Paolo, a San Polo, ricostruita, verso la metà del XIX secolo, sul luogo della precedente, distrutta da un fulmine.

Abitata già in età romana, stando ai reperti archeologici rinvenuti nella zona, è attestata come Torile e Torille in documenti del XIII secolo. Dopo il declino di Roma non ebbe un’organizzazione politica autonoma, seguendo le sorti di Colorno e del capoluogo provinciale, il quale, al fine di assicurarsi il controllo sulla Parma, che costituiva un’importante via di comunicazione, fece costruire diversi fortilizi lungo il corso del torrente. Il toponimo è derivato proprio da una di queste “torri”, in cui la popolazione poteva rifugiarsi sia in occasione delle inondazioni che per sfuggire ai saccheggi dei predoni. Nel Medioevo, con la bonifica dei terreni paludosi da parte dei benedettini, si incentivarono le attività agricole ma la principale fonte di sostentamento per gli abitanti continuò a essere rappresentata dallo sfruttamento del bosco. Con l’avvento dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=EMI&parola=FARNESE'>Farnese</a> sul ducato parmense, verso la metà del XVI secolo, risentì della nuova funzione assegnata a Colorno, scelta quale località di villeggiatura dalla corte farnesiana. Il suo territorio fu infatti destinato a ospitare il bosco ducale, riserva di caccia dei signori, distrutto a partire dall’epoca napoleonica. Gravemente danneggiata dalle continue alluvioni, registrò una ripresa con la Restaurazione, grazie all’aumento dei campi coltivati e delle risaie. La storia post-unitaria, in cui mancano avvenimenti di rilievo, non si discosta da quella del resto della provincia. Tra i monumenti figurano alcuni edifici di culto: la chiesa di San Biagio, a Torrile, eretta nell’Ottocento; quella di San Giovanni Battista, a Gainago, del XIII secolo rimaneggiata più volte; la chiesa di Sant’Andrea, nell’omonima località, del Settecento; la parrocchiale di San Paolo, a San Polo, ricostruita, verso la metà del XIX secolo, sul luogo della precedente, distrutta da un fulmine.

Economia

Sul posto non vi è la stazione dei carabinieri, per cui le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all’occorrenza, esercitate dal sindaco. L’agricoltura, favorita dalle caratteristiche del terreno, si articola in numerose produzioni, delle quali le maggiori riguardano i cereali, il frumento, gli ortaggi, l’uva e l’altra frutta; è praticato anche l’allevamento di bovini, suini e avicoli. Il tessuto industriale è costituito da aziende operanti nei comparti alimentare, cartario, chimico-farmaceutico, edile, manifatturiero (mobili), meccanico, metallurgico, tessile, dell’abbigliamento, della fabbricazione di calzature, del vetro e dei suoi prodotti. Il terziario si compone della rete distributiva (di dimensioni non rilevanti ma sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della comunità) e dell’insieme dei servizi, che comprendono quello bancario. Nelle scuole del posto si impartisce l’istruzione obbligatoria; manca una biblioteca per l’arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno. A livello sanitario è assicurato il servizio farmaceutico; per altre prestazioni è necessario rivolgersi altrove.

Sul posto non vi è la stazione dei carabinieri, per cui le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all’occorrenza, esercitate dal sindaco. L’agricoltura, favorita dalle caratteristiche del terreno, si articola in numerose produzioni, delle quali le maggiori riguardano i cereali, il frumento, gli ortaggi, l’uva e l’altra frutta; è praticato anche l’allevamento di bovini, suini e avicoli. Il tessuto industriale è costituito da aziende operanti nei comparti alimentare, cartario, chimico-farmaceutico, edile, manifatturiero (mobili), meccanico, metallurgico, tessile, dell’abbigliamento, della fabbricazione di calzature, del vetro e dei suoi prodotti. Il terziario si compone della rete distributiva (di dimensioni non rilevanti ma sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della comunità) e dell’insieme dei servizi, che comprendono quello bancario. Nelle scuole del posto si impartisce l’istruzione obbligatoria; manca una biblioteca per l’arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno. A livello sanitario è assicurato il servizio farmaceutico; per altre prestazioni è necessario rivolgersi altrove.

Relazioni

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più celebrate della zona, offre a quanti vi si rechino la possibilità di trascorrervi piacevoli soggiorni, gustando i genuini prodotti locali. Abbastanza frequentata per lavoro, grazie alle sue attività produttive e soprattutto agli insediamenti industriali, che consentono un buon assorbimento di manodopera, intrattiene rapporti non molto intensi con i comuni vicini, ai quali gli abitanti si rivolgono per l’istruzione secondaria di secondo grado e i servizi non forniti sul posto. Non sono molti gli appuntamenti tradizionali, fieristici o del folclore che animano la comunità richiamando discreti flussi di visitatori; tra questi merita di essere citata la fiera di San Polo, a maggio. Il Patrono, San Paolo, si festeggia il 25 gennaio.

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più celebrate della zona, offre a quanti vi si rechino la possibilità di trascorrervi piacevoli soggiorni, gustando i genuini prodotti locali. Abbastanza frequentata per lavoro, grazie alle sue attività produttive e soprattutto agli insediamenti industriali, che consentono un buon assorbimento di manodopera, intrattiene rapporti non molto intensi con i comuni vicini, ai quali gli abitanti si rivolgono per l’istruzione secondaria di secondo grado e i servizi non forniti sul posto. Non sono molti gli appuntamenti tradizionali, fieristici o del folclore che animano la comunità richiamando discreti flussi di visitatori; tra questi merita di essere citata la fiera di San Polo, a maggio. Il Patrono, San Paolo, si festeggia il 25 gennaio.

Località

Bezze, Boghignolo, Borgazzo-Ca' Scipioni, Burlacca, Cantone a Sera, Chiesa di Gainago, Gainago Ariana, Quartiere Minari, Rivarolo, San Polo, Sant'Andrea

Bezze, Boghignolo, Borgazzo-Ca' Scipioni, Burlacca, Cantone a Sera, Chiesa di Gainago, Gainago Ariana, Quartiere Minari, Rivarolo, San Polo, Sant'Andrea

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Torrile rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.