Descrizione

Comune di impianto medievale ubicato in una zona montana, dedito con un certo profitto alle attività agricole e fiducioso nelle possibilità di sviluppo del turismo e del suo indotto. La comunità dei torricellani, che presenta un indice di vecchiaia straordinariamente alto, si è sparpagliata in alcuni agglomerati urbani elementari (Bufalara, Madonna del Roseto, Morretto, Purgatoio, San Giusto, Stazzo dei Cavalli e Villa Roseto) che, con le numerose case sparse nel comprensorio, gravitano intorno alle località di Colle Zingaro e Fallascoso e al capoluogo comunale; nella fisionomia di quest'ultimo è preponderante la componente scenografica, non intaccata dalle opere di ricostruzione dell'immediato dopoguerra. Dall'abitato si offre allo sguardo una successione ininterrotta di colli che somigliano a piccole onde, sulla cui cresta e nelle cui volute le strutture create dall'uomo a scopo abitativo e produttivo formano per così dire una spuma leggera di colore chiaro, dominante sulle tinte cupe dei coltivi. Quella affacciata sui fiumi Sangro e Aventino è la porzione più dolce del territorio comunale, che per buona parte della sua estensione presenta le caratteristiche della media montagna e dell'alta collina ed è coperto di vegetazione spontanea.

Comune di impianto medievale ubicato in una zona montana, dedito con un certo profitto alle attività agricole e fiducioso nelle possibilità di sviluppo del turismo e del suo indotto. La comunità dei torricellani, che presenta un indice di vecchiaia straordinariamente alto, si è sparpagliata in alcuni agglomerati urbani elementari (Bufalara, Madonna del Roseto, Morretto, Purgatoio, San Giusto, Stazzo dei Cavalli e Villa Roseto) che, con le numerose case sparse nel comprensorio, gravitano intorno alle località di Colle Zingaro e Fallascoso e al capoluogo comunale; nella fisionomia di quest'ultimo è preponderante la componente scenografica, non intaccata dalle opere di ricostruzione dell'immediato dopoguerra. Dall'abitato si offre allo sguardo una successione ininterrotta di colli che somigliano a piccole onde, sulla cui cresta e nelle cui volute le strutture create dall'uomo a scopo abitativo e produttivo formano per così dire una spuma leggera di colore chiaro, dominante sulle tinte cupe dei coltivi. Quella affacciata sui fiumi Sangro e Aventino è la porzione più dolce del territorio comunale, che per buona parte della sua estensione presenta le caratteristiche della media montagna e dell'alta collina ed è coperto di vegetazione spontanea.

Storia

L'esistenza di un insediamento di epoca preromana è provato dalla nutrita serie di reperti archeologici riferibili al VI secolo a.C. che numerosi punti del comprensorio hanno lasciato affiorare per così dire spontaneamente e non in virtù di un programmato piano di scavi. Il borgo è menzionato con il nome di TURRICELLAM nel Catalogus Baronum, come feudo di una famiglia legata ai conti di Loritello, da cui passò al normanno Guglielmo de Scafo. Le sue vicende successive sono ricostruibili solo in modo frammentario: è noto che vi ebbero signoria gli Orsini di Manoppello e, nel XVIII secolo, i Celaia di Chieti. Sporadiche testimonianze della passata agiatezza del borgo sono i portali originari che ornano le facciate di alcune abitazioni e le pregevoli mensole che ne sorreggono i balconcini. Nel cuore del centro storico sta la parrocchiale seicentesca di S. Giacomo Apostolo mentre, ancora più suggestivo nel suo isolamento, si erge in posizione panoramica il santuario della Madonna del Roseto, edificato nel 1552.

L'esistenza di un insediamento di epoca preromana è provato dalla nutrita serie di reperti archeologici riferibili al VI secolo a.C. che numerosi punti del comprensorio hanno lasciato affiorare per così dire spontaneamente e non in virtù di un programmato piano di scavi. Il borgo è menzionato con il nome di TURRICELLAM nel <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=ABR&parola=CATALOGUSBARONUM'>Catalogus Baronum</a>, come feudo di una famiglia legata ai conti di Loritello, da cui passò al <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=ABR&parola=NORMANNO'>normanno</a> Guglielmo de Scafo. Le sue vicende successive sono ricostruibili solo in modo frammentario: è noto che vi ebbero signoria gli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=ABR&parola=ORSINI'>Orsini</a> di Manoppello e, nel XVIII secolo, i Celaia di Chieti. Sporadiche testimonianze della passata agiatezza del borgo sono i portali originari che ornano le facciate di alcune abitazioni e le pregevoli mensole che ne sorreggono i balconcini. Nel cuore del centro storico sta la parrocchiale seicentesca di S. Giacomo Apostolo mentre, ancora più suggestivo nel suo isolamento, si erge in posizione panoramica il santuario della Madonna del Roseto, edificato nel 1552.

Economia

Con forte ritardo questo tranquillo comune, caratterizzato da un saldo sentimento della tradizione, si sforza oggi di coltivare la sua vocazione spontanea per il turismo, ostacolata nei passati decenni da una certa resistenza al cambiamento. Mentre decresce l'importanza delle attività agricole, che gli avi praticarono con profitto ma che attualmente i giovani guardano con distacco e con un certo disinteresse, aumenta quella delle attività commerciali e si arricchisce gradualmente la gamma dei servizi, qualificati dalla sensibile affermazione del credito. Il panorama delle infrastrutture è gravido di fermenti, solo parzialmente inespressi. Il comune dispone degli ordinari uffici municipali e postali e si limita a garantire la frequenza della scuola dell'obbligo; è dotato di una ricca biblioteca comunale e, tutt'altro che lacunoso nel settore ricettivo, possiede un discreto numero di impianti sportivi (palestre, campi da tennis, di bocce e di calcio, a disposizione della squadra locale, Torricella Peligna Associazione Sportiva, che milita nei campionati minori); è assicurata inoltre alla comunità una valida assistenza sanitaria: oltre ad un servizio di guardia medica, è attivo nel comprensorio un consultorio familiare.

Con forte ritardo questo tranquillo comune, caratterizzato da un saldo sentimento della tradizione, si sforza oggi di coltivare la sua vocazione spontanea per il turismo, ostacolata nei passati decenni da una certa resistenza al cambiamento. Mentre decresce l'importanza delle attività agricole, che gli avi praticarono con profitto ma che attualmente i giovani guardano con distacco e con un certo disinteresse, aumenta quella delle attività commerciali e si arricchisce gradualmente la gamma dei servizi, qualificati dalla sensibile affermazione del credito. Il panorama delle infrastrutture è gravido di fermenti, solo parzialmente inespressi. Il comune dispone degli ordinari uffici municipali e postali e si limita a garantire la frequenza della scuola dell'obbligo; è dotato di una ricca biblioteca comunale e, tutt'altro che lacunoso nel settore ricettivo, possiede un discreto numero di impianti sportivi (palestre, campi da tennis, di bocce e di calcio, a disposizione della squadra locale, Torricella Peligna Associazione Sportiva, che milita nei campionati minori); è assicurata inoltre alla comunità una valida assistenza sanitaria: oltre ad un servizio di guardia medica, è attivo nel comprensorio un consultorio familiare.

Relazioni

Due manifestazioni di segno opposto, radicate nel folclore locale, esprimono la natura bifronte della religiosità torricellana: ai festeggiamenti del periodo pasquale e alla solarità della rappresentazione sacra e profana della Resurrezione, si contrappongono la cupezza e il macabro rituale della "sfilata delle cococce" del 2 novembre. Il Patrono S. Marziale si festeggia il 10 luglio.

Due manifestazioni di segno opposto, radicate nel folclore locale, esprimono la natura bifronte della religiosità torricellana: ai festeggiamenti del periodo pasquale e alla solarità della rappresentazione sacra e profana della Resurrezione, si contrappongono la cupezza e il macabro rituale della "sfilata delle cococce" del 2 novembre. Il Patrono S. Marziale si festeggia il 10 luglio.

Località

Colle Zingaro, Fallascoso, Madonna del Roseto, Morretto, Ripa Bianca

Colle Zingaro, Fallascoso, Madonna del Roseto, Morretto, Ripa Bianca

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Torricella Peligna rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.