Descrizione

Centro collinare, fondato in epoca medievale; la sua economia si basa sulle tradizionali attività rurali e su un piccolo ma dinamico apparato industriale. Una larga parte dei torriciani, il cui indice di vecchiaia è nella media, risiede nel capoluogo comunale, ubicato su un poggio, e nelle località di Colle la Veccia e La Cervona; la comunità, tuttavia, fa registrare anche un alto grado di dispersione: il numero delle case sparse o raccolte in minuscoli agglomerati urbani, infatti, è assai rilevante. Il territorio comunale, percorso dalle acque del fosso di Arnara, presenta un profilo geometrico dolcemente ondulato: il paesaggio, modellato dall’uomo nel corso dei secoli, è caratterizzato dalla regolare alternanza di filari di viti, oliveti e appezzamenti coltivati, biondeggianti di messi nella stagione estiva; quasi completamente scomparso è il verde mantello boschivo che ammantava l’agro torriciano fino al secolo scorso.

Centro collinare, fondato in epoca medievale; la sua economia si basa sulle tradizionali attività rurali e su un piccolo ma dinamico apparato industriale. Una larga parte dei torriciani, il cui indice di vecchiaia è nella media, risiede nel capoluogo comunale, ubicato su un poggio, e nelle località di Colle la Veccia e La Cervona; la comunità, tuttavia, fa registrare anche un alto grado di dispersione: il numero delle case sparse o raccolte in minuscoli agglomerati urbani, infatti, è assai rilevante. Il territorio comunale, percorso dalle acque del fosso di Arnara, presenta un profilo geometrico dolcemente ondulato: il paesaggio, modellato dall’uomo nel corso dei secoli, è caratterizzato dalla regolare alternanza di filari di viti, oliveti e appezzamenti coltivati, biondeggianti di messi nella stagione estiva; quasi completamente scomparso è il verde mantello boschivo che ammantava l’agro torriciano fino al secolo scorso.

Storia

Fondata intorno al X secolo e inserita nei possedimenti della diocesi di Veroli, nel 1129 rivendicò con le armi l’autonomia dalla Chiesa e fu per questo punita dal pontefice Onorio II, che la fece incendiare e distruggere; nel 1165, coinvolta nelle controversie tra il Papato e l’Impero, fu nuovamente rasa al suolo dalle truppe di Federico I Barbarossa. Divenne in seguito feudo dei Ceccano (1224) ma tornò ben presto alla Chiesa e per questo nel 1399 subì l’attacco di Onorato Caetani, fautore dello scisma d’Occidente. Per un breve periodo appartenne di nuovo ai Ceccano, divenendo poi feudo di Deifobo dell’Anguillara nel 1498, di Alfonso e Raniero Lagni nel 1519 e del cardinale Francesco Mendoza nel 1555; in seguito condivise le vicende storiche dello Stato Pontificio. Il toponimo non ha un’origine chiara: deriva probabilmente da “torre” oppure dal latino TURRIGER, ‘munito di torre’. Nell’ambito del patrimonio storico-architettonico figurano: la chiesa di San Lorenzo, del XVIII secolo, con un bel portale barocco, altari settecenteschi e pregevoli dipinti; la chiesa di San Pietro, anch’essa in stile barocco, impreziosita da interessanti opere lignee del Settecento; la chiesa di Santa Lucia, edificata nell’Ottocento su una preesistente chiesa medievale; la chiesa di San Rocco.

Fondata intorno al X secolo e inserita nei possedimenti della diocesi di Veroli, nel 1129 rivendicò con le armi l’autonomia dalla Chiesa e fu per questo punita dal pontefice Onorio II, che la fece incendiare e distruggere; nel 1165, coinvolta nelle controversie tra il Papato e l’Impero, fu nuovamente rasa al suolo dalle truppe di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=FEDERICOIBARBAROSSA'>Federico I Barbarossa</a>. Divenne in seguito feudo dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=CECCANO'>Ceccano</a> (1224) ma tornò ben presto alla Chiesa e per questo nel 1399 subì l’attacco di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=ONORATOCAETANI'>Onorato Caetani</a>, fautore dello scisma d’Occidente. Per un breve periodo appartenne di nuovo ai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=CECCANO'>Ceccano</a>, divenendo poi feudo di Deifobo dell’<a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=ANGUILLARA'>Anguillara</a> nel 1498, di Alfonso e Raniero Lagni nel 1519 e del cardinale Francesco Mendoza nel 1555; in seguito condivise le vicende storiche dello <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=STATOPONTIFICIO'>Stato Pontificio</a>. Il toponimo non ha un’origine chiara: deriva probabilmente da “torre” oppure dal latino TURRIGER, ‘munito di torre’. Nell’ambito del patrimonio storico-architettonico figurano: la chiesa di San Lorenzo, del XVIII secolo, con un bel portale barocco, altari settecenteschi e pregevoli dipinti; la chiesa di San Pietro, anch’essa in stile barocco, impreziosita da interessanti opere lignee del Settecento; la chiesa di Santa Lucia, edificata nell’Ottocento su una preesistente chiesa medievale; la chiesa di San Rocco.

Economia

Le tradizionali attività agricole, praticate su gran parte del comprensorio comunale, assorbono ancora una discreta fetta della popolazione attiva: cereali, frutta, olive e uva costituiscono le principali produzioni locali. Al settore primario si è affiancato un apparato industriale assai vivace ma non ancora in grado di assorbire tutta la manodopera presente sul posto: si segnalano i comparti della meccanica, della metallurgia, delle confezioni e del legno. La rete distributiva appare commisurata alle esigenze della comunità; adeguata è anche la dotazione di servizi, nella quale sono inclusi sia il credito sia le assicurazioni. Il comune, sede degli ordinari uffici municipali e postali e di una stazione dei carabinieri, possiede le scuole dell’obbligo e usufruisce dell’assistenza sanitaria fornita da un punto di vaccinazione e dalla farmacia nonché dalla centrale operativa di guardia medica di Frosinone. Il panorama della ricettività comprende diversi ristoranti, che offrono l’opportunità di gustare le specialità della cucina locale, come gli “abbuticchi”, involtini piccanti di trippa di agnello conditi con il sugo; nel complesso, però, l’apparato ricettivo, privo di strutture per il soggiorno, appare inadeguato.

Le tradizionali attività agricole, praticate su gran parte del comprensorio comunale, assorbono ancora una discreta fetta della popolazione attiva: cereali, frutta, olive e uva costituiscono le principali produzioni locali. Al settore primario si è affiancato un apparato industriale assai vivace ma non ancora in grado di assorbire tutta la manodopera presente sul posto: si segnalano i comparti della meccanica, della metallurgia, delle confezioni e del legno. La rete distributiva appare commisurata alle esigenze della comunità; adeguata è anche la dotazione di servizi, nella quale sono inclusi sia il credito sia le assicurazioni. Il comune, sede degli ordinari uffici municipali e postali e di una stazione dei carabinieri, possiede le scuole dell’obbligo e usufruisce dell’assistenza sanitaria fornita da un punto di vaccinazione e dalla farmacia nonché dalla centrale operativa di guardia medica di Frosinone. Il panorama della ricettività comprende diversi ristoranti, che offrono l’opportunità di gustare le specialità della cucina locale, come gli “abbuticchi”, involtini piccanti di trippa di agnello conditi con il sugo; nel complesso, però, l’apparato ricettivo, privo di strutture per il soggiorno, appare inadeguato.

Relazioni

Numerose manifestazioni contribuiscono a mantenere vivi i contatti con l’esterno: si segnalano, in particolare, le fiere di San Pietro (6 giugno), della Madonna dell’Aiuto (seconda domenica di settembre) e della Madonna di Loreto (quarta domenica di settembre); inoltre, gli interessanti eventi che compongono il calendario dell’”Estate torriciana” animano il periodo compreso tra l’ultima domenica di agosto e la prima di settembre. Una suggestiva processione sfila per le vie dell’abitato la domenica delle Palme mentre il 13 dicembre, in occasione della festa di Santa Lucia, viene acceso un grande falò; nella stessa giornata ha luogo anche una fiera. La festa del Patrono San Bernardino, che si celebra il 20 maggio, è accompagnata da una rinomata fiera.

Numerose manifestazioni contribuiscono a mantenere vivi i contatti con l’esterno: si segnalano, in particolare, le fiere di San Pietro (6 giugno), della Madonna dell’Aiuto (seconda domenica di settembre) e della Madonna di Loreto (quarta domenica di settembre); inoltre, gli interessanti eventi che compongono il calendario dell’”Estate torriciana” animano il periodo compreso tra l’ultima domenica di agosto e la prima di settembre. Una suggestiva processione sfila per le vie dell’abitato la domenica delle Palme mentre il 13 dicembre, in occasione della festa di Santa Lucia, viene acceso un grande falò; nella stessa giornata ha luogo anche una fiera. La festa del Patrono San Bernardino, che si celebra il 20 maggio, è accompagnata da una rinomata fiera.

Località

Casal Patrono, Colle Gennaro, Colle la Veccia, La Cervona, La Forcella, Noci, Sant'Antonio, Savo, Tufare

Casal Patrono, Colle Gennaro, Colle la Veccia, La Cervona, La Forcella, Noci, Sant'Antonio, Savo, Tufare

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Torrice rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.