Descrizione

Comune di pianura, di origine altomedioevale, con un equilibrio economico basato sul contributo dell'agricoltura e delle attività industriali. La comunità dei torrigiani, il cui indice di vecchiaia è elevato, è distribuita, oltre che nel capoluogo comunale, in numerose località minori. Il territorio comunale disegna un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche appena accennate; conseguentemente l'abitato, interessato dal fenomeno dell'espansione edilizia, presenta anch'esso un andamento plano-altimetrico pianeggiante. Lo stemma comunale, la cui concessione è avvenuta con Decreto del Presidente della Repubblica, riproduce, su sfondo azzurro, il castello Sommi-Picenardi visto dal lato est.

Comune di pianura, di origine altomedioevale, con un equilibrio economico basato sul contributo dell'agricoltura e delle attività industriali. La comunità dei torrigiani, il cui indice di vecchiaia è elevato, è distribuita, oltre che nel capoluogo comunale, in numerose località minori. Il territorio comunale disegna un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche appena accennate; conseguentemente l'abitato, interessato dal fenomeno dell'espansione edilizia, presenta anch'esso un andamento plano-altimetrico pianeggiante. Lo stemma comunale, la cui concessione è avvenuta con Decreto del Presidente della Repubblica, riproduce, su sfondo azzurro, il castello Sommi-Picenardi visto dal lato est.

Storia

Il toponimo, che nel 1867 è stato modificato da Torre de' Malamberti in quello attuale, sta ad indicare la presenza in quella zona, già in epoca medioevale, di un castello fortificato fornito di più torri. Contiene inoltre il cognome della famiglia che tanta influenza ebbe nella regione per molti secoli. La località, per la sua vicinanza al confine delle due province, mantovana e bresciana, ebbe, sin dai tempi antichi, grande importanza strategica e per questo si trovò spesso al centro delle numerose contese che funestarono per secoli il territorio. La sua origine sembrerebbe risalire all'epoca della dominazione longobarda ma i primi documenti storici risalgono solo al XIII secolo. Inizialmente fu sotto l'influenza della famiglia dei Malamberti (di cui ben due esponenti ricoprirono la carica di vescovo di Cremona), che mantenne il feudo sino all'arrivo, nel 1308, dei Picenardi. La nuova famiglia estese in breve tempo il suo dominio attraverso l'acquisto di numerose proprietà, conservandole per lungo tempo. Agli inizi del XV secolo si verificarono aspri scontri tra il signore di Cremona, Cabrino Fondulo, e il Conte di Carmagnola, alleato ai Visconti di Milano; l'esito di essi decretò il ritiro del Fondulo dal territorio, che venne acquisito dai Visconti nel 1420. Nel 1426 ebbe inizio l'occupazione veneziana. In questo secolo ed in quello successivo la popolazione subì numerosi saccheggi e devastazioni ad opera sia della Repubblica Veneziana che di eserciti mercenari e francesi. I monumenti architettonici di matrice religiosa comprendono: la parrocchiale dedicata a Sant'Ambrogio, eretta nel '500 e successivamente rimaneggiata; in località Pozzo Baronzio sorge la chiesa seicentesca che all'interno ospita un bellissimo rivestimento d'altare in marmo di vari colori. Tra l'architettura civile spicca per la sua magnificenza la villa Sommi-Picenardi. Circondata da un grande parco con giardino all'inglese, fu costruita nel '700 sui resti del castello cinquecentesco ed ospitava una vasta biblioteca ed una pinacoteca con opere del Mantegna e del Canaletto. Merita di essere menzionata anche la villa Sommi Picenardi Crotti, realizzata nel X secolo.

Il toponimo, che nel 1867 è stato modificato da Torre de' Malamberti in quello attuale, sta ad indicare la presenza in quella zona, già in epoca medioevale, di un castello fortificato fornito di più torri. Contiene inoltre il cognome della famiglia che tanta influenza ebbe nella regione per molti secoli. La località, per la sua vicinanza al confine delle due province, mantovana e bresciana, ebbe, sin dai tempi antichi, grande importanza strategica e per questo si trovò spesso al centro delle numerose contese che funestarono per secoli il territorio. La sua origine sembrerebbe risalire all'epoca della dominazione <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=LONGOBARDA'>longobarda</a> ma i primi documenti storici risalgono solo al XIII secolo. Inizialmente fu sotto l'influenza della famiglia dei Malamberti (di cui ben due esponenti ricoprirono la carica di vescovo di Cremona), che mantenne il feudo sino all'arrivo, nel 1308, dei Picenardi. La nuova famiglia estese in breve tempo il suo dominio attraverso l'acquisto di numerose proprietà, conservandole per lungo tempo. Agli inizi del XV secolo si verificarono aspri scontri tra il signore di Cremona, Cabrino Fondulo, e il Conte di Carmagnola, alleato ai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=VISCONTI'>Visconti</a> di Milano; l'esito di essi decretò il ritiro del Fondulo dal territorio, che venne acquisito dai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=VISCONTI'>Visconti</a> nel 1420. Nel 1426 ebbe inizio l'occupazione veneziana. In questo secolo ed in quello successivo la popolazione subì numerosi saccheggi e devastazioni ad opera sia della Repubblica Veneziana che di eserciti mercenari e francesi. I monumenti architettonici di matrice religiosa comprendono: la parrocchiale dedicata a <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=SANTAMBROGIO'>Sant'Ambrogio</a>, eretta nel '500 e successivamente rimaneggiata; in località Pozzo Baronzio sorge la chiesa seicentesca che all'interno ospita un bellissimo rivestimento d'altare in marmo di vari colori. Tra l'architettura civile spicca per la sua magnificenza la villa Sommi-Picenardi. Circondata da un grande parco con giardino all'inglese, fu costruita nel '700 sui resti del castello cinquecentesco ed ospitava una vasta biblioteca ed una pinacoteca con opere del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=MANTEGNA'>Mantegna</a> e del Canaletto. Merita di essere menzionata anche la villa Sommi Picenardi Crotti, realizzata nel X secolo.

Economia

Il sistema produttivo locale non ha abbandonato il tradizionale settore primario, basato sulla coltivazione di cereali (in particolare frumento), ortaggi, foraggi, vite e frutteti e sull'allevamento di bovini; il secondario è rappresentato dalle piccole e medie aziende di produzione di apparecchi medicali e chirurgici e di capi d'abbigliamento, a cui si affiancano i comparti metallurgico ed edile. Il terziario si compone della rete commerciale e dei servizi trai quali figura quello bancario. L'offerta dei servizi pubblici è poco articolata: non si registra la presenza di particolari strutture sociali e quelle scolastiche danno la possibilità di frequentare soltanto le scuole dell'obbligo; d'altro canto, fatta eccezione per la biblioteca comunale, mancano musei o altre strutture per la diffusione e la conservazione della cultura. Tra le strutture sportive figura la piscina comunale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno mentre il sistema sanitario garantisce il solo servizio farmaceutico.

Il sistema produttivo locale non ha abbandonato il tradizionale settore primario, basato sulla coltivazione di cereali (in particolare frumento), ortaggi, foraggi, vite e frutteti e sull'allevamento di bovini; il secondario è rappresentato dalle piccole e medie aziende di produzione di apparecchi medicali e chirurgici e di capi d'abbigliamento, a cui si affiancano i comparti metallurgico ed edile. Il terziario si compone della rete commerciale e dei servizi trai quali figura quello bancario. L'offerta dei servizi pubblici è poco articolata: non si registra la presenza di particolari strutture sociali e quelle scolastiche danno la possibilità di frequentare soltanto le scuole dell'obbligo; d'altro canto, fatta eccezione per la biblioteca comunale, mancano musei o altre strutture per la diffusione e la conservazione della cultura. Tra le strutture sportive figura la piscina comunale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno mentre il sistema sanitario garantisce il solo servizio farmaceutico.

Relazioni

Non è meta turistica, pur tuttavia fa registrare una discreta apertura verso l'esterno in conseguenza dei rapporti con i centri vicini, motivati da esigenze di tipo lavorativo e commerciale oppure legate all'espletamento di pratiche burocratiche. Fonti di richiamo molto forti sono le feste religiose, le sagre e le fiere che animano la comunità: in agosto hanno luogo la "Sagra di San Lorenzo" e la "Sagra di San Rocco", mentre ad ottobre viene allestita una sagra nella frazione di Pozzo Baronzio; sempre in località Pozzo Baronzio in luglio si svolge la "Fiera paesana" mentre il grande parco Sommi Picenardi ospita la "Festa de li Tur", una manifestazione culturale con giochi, gare, musica. Ogni giovedì ha luogo il mercato. La festa del Patrono, Sant'Ambrogio, si celebra il 7 dicembre.

Non è meta turistica, pur tuttavia fa registrare una discreta apertura verso l'esterno in conseguenza dei rapporti con i centri vicini, motivati da esigenze di tipo lavorativo e commerciale oppure legate all'espletamento di pratiche burocratiche. Fonti di richiamo molto forti sono le feste religiose, le sagre e le fiere che animano la comunità: in agosto hanno luogo la "Sagra di San Lorenzo" e la "Sagra di San Rocco", mentre ad ottobre viene allestita una sagra nella frazione di Pozzo Baronzio; sempre in località Pozzo Baronzio in luglio si svolge la "Fiera paesana" mentre il grande parco Sommi Picenardi ospita la "Festa de li Tur", una manifestazione culturale con giochi, gare, musica. Ogni giovedì ha luogo il mercato. La festa del Patrono, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=SANTAMBROGIO'>Sant'Ambrogio</a>, si celebra il 7 dicembre.

Località

Ca' de' Caggi, Ca' Nove de' Biazzi, Castelpersegano, Pozzo Baronzio, San Lorenzo de' Picenardi

Ca' de' Caggi, Ca' Nove de' Biazzi, Castelpersegano, Pozzo Baronzio, San Lorenzo de' Picenardi

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Torre de' Picenardi rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.