Descrizione

Metropoli di pianura, di origine antica, capoluogo di provincia e di regione; la sua economia abbraccia tutti i settori produttivi. I torinesi, con un indice di vecchiaia superiore alla media, risiedono per la maggior parte nel capoluogo comunale. Il territorio, comprendente l’isola amministrativa Famolenta, ha un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate. L’abitato ha un ordinato tracciato urbano, che ricalca la forma a scacchiera degli accampamenti dei legionari romani; della città romana si può ancora oggi seguire la cinta perimetrale delle mura. I successivi ampliamenti hanno conservato il caratteristico andamento rettilineo, in modo tale che i vari quartieri siano collegati a scacchiera con la città vecchia, della quale hanno riprodotto, per lungo tempo, la fisionomia severa e un po’ uniforme. Sullo sfondo azzurro dello stemma comunale, concesso con Decreto del Capo del Governo, campeggia l’immagine di un toro furioso, d’oro, con le corna d’argento.

Metropoli di pianura, di origine antica, capoluogo di provincia e di regione; la sua economia abbraccia tutti i settori produttivi. I torinesi, con un indice di vecchiaia superiore alla media, risiedono per la maggior parte nel capoluogo comunale. Il territorio, comprendente l’isola amministrativa Famolenta, ha un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate. L’abitato ha un ordinato tracciato urbano, che ricalca la forma a scacchiera degli accampamenti dei legionari romani; della città romana si può ancora oggi seguire la cinta perimetrale delle mura. I successivi ampliamenti hanno conservato il caratteristico andamento rettilineo, in modo tale che i vari quartieri siano collegati a scacchiera con la città vecchia, della quale hanno riprodotto, per lungo tempo, la fisionomia severa e un po’ uniforme. Sullo sfondo azzurro dello stemma comunale, concesso con Decreto del Capo del Governo, campeggia l’immagine di un toro furioso, d’oro, con le corna d’argento.

Storia

Di origine ligure, viene citata per la prima volta per la fiera resistenza opposta al passaggio di Annibale, che la distrusse nel 218 a.C. Divenuta colonia romana al tempo di Cesare, fu denominata JULIA TAURINORUM, e in seguito JULIA AUGUSTA TAURINORUM, in onore di Ottaviano. Delle due denominazioni latine non vi è traccia nel toponimo, che conserva il riferimento all’etnico Taurini, derivato in -INUS, frequente in area ligure, alla cui base si pone la radice “tauro”, di origine e di significato discussi. Centro importante in età romana, nel 570 cadde in potere dei longobardi. Con la dominazione carolingia, fu capoluogo di una vasta provincia, che si estendeva fino alle pendici del Gran Paradiso e del Moncenisio e che, dal X secolo, comprese anche la confinante contea di Ivrea. La sua storia è legata a quella dei Savoia, che nel 1418 ne fecero la sede amministrativa dei domini subalpini del ducato, rendendola in pratica capitale dello Stato sabaudo. Fu capitale dello Stato italiano dal 1861 al 1865. Primo passo verso l’unificazione fu la concessione, nel 1848, dello Statuto Albertino da parte del re Carlo Alberto: la prima legge fondamentale all’interno del Regno sabaudo. Nella zona archeologica è possibile osservare i resti della città romana: il teatro romano, del I secolo dell’Impero, e la Porta Palatina, uno dei più importanti esempi di porta murale romana. Tra le costruzioni del periodo gotico, la parte orientale di Palazzo Madama, l’antico castello eretto e ampliato nei secoli XIII e XIV. Lo stile rinascimentale si riscontra nel duomo, della fine del Quattrocento. Nel XVII secolo, sotto la dinastia dei Castellamonte, la magnifica piazza San Carlo divenne il punto focale. A tale periodo risalgono anche: il Palazzo Reale, ricco di opere d’arte e abbellito dai famosi giardini reali, e il grandioso castello del Valentino, ispirato a modelli francesi. Degne di menzione sono anche la chiesa di San Lorenzo, con la cupola del Guarini, e la cappella della Santa Sindone. Di grande interesse artistico sono anche le opere negli immediati dintorni della città, come la basilica di Superga e la palazzina di caccia di Stupinigi, dovute al celebre architetto Juvarra, e la reggia di Venaria Reale, costruita verso la metà del XIX secolo e che conserva una grande suggestione scenografica.

Di origine ligure, viene citata per la prima volta per la fiera resistenza opposta al passaggio di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=ANNIBALE'>Annibale</a>, che la distrusse nel 218 a.C. Divenuta colonia romana al tempo di Cesare, fu denominata JULIA TAURINORUM, e in seguito JULIA AUGUSTA TAURINORUM, in onore di Ottaviano. Delle due denominazioni latine non vi è traccia nel toponimo, che conserva il riferimento all’etnico Taurini, derivato in -INUS, frequente in area ligure, alla cui base si pone la radice “tauro”, di origine e di significato discussi. Centro importante in età romana, nel 570 cadde in potere dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=LONGOBARDI'>longobardi</a>. Con la dominazione <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=CAROLINGIA'>carolingia</a>, fu capoluogo di una vasta provincia, che si estendeva fino alle pendici del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=GRANPARADISO'>Gran Paradiso</a> e del Moncenisio e che, dal X secolo, comprese anche la confinante contea di Ivrea. La sua storia è legata a quella dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=SAVOIA'>Savoia</a>, che nel 1418 ne fecero la sede amministrativa dei domini subalpini del ducato, rendendola in pratica capitale dello Stato sabaudo. Fu capitale dello Stato italiano dal 1861 al 1865. Primo passo verso l’unificazione fu la concessione, nel 1848, dello <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=STATUTOALBERTINO'>Statuto Albertino</a> da parte del re Carlo Alberto: la prima legge fondamentale all’interno del Regno sabaudo. Nella zona archeologica è possibile osservare i resti della città romana: il teatro romano, del I secolo dell’Impero, e la Porta Palatina, uno dei più importanti esempi di porta murale romana. Tra le costruzioni del periodo <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=GOTICO'>gotico</a>, la parte orientale di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=PALAZZOMADAMA'>Palazzo Madama</a>, l’antico castello eretto e ampliato nei secoli XIII e XIV. Lo stile rinascimentale si riscontra nel duomo, della fine del Quattrocento. Nel XVII secolo, sotto la dinastia dei Castellamonte, la magnifica piazza San Carlo divenne il punto focale. A tale periodo risalgono anche: il <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=PALAZZOREALE'>Palazzo Reale</a>, ricco di opere d’arte e abbellito dai famosi giardini reali, e il grandioso <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=CASTELLODELVALENTINO'>castello del Valentino</a>, ispirato a modelli francesi. Degne di menzione sono anche la chiesa di San Lorenzo, con la cupola del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=GUARINI'>Guarini</a>, e la cappella della Santa <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=SINDONE'>Sindone</a>. Di grande interesse artistico sono anche le opere negli immediati dintorni della città, come la <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=BASILICADISUPERGA'>basilica di Superga</a> e la <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=PALAZZINADICACCIADISTUPINIGI'>palazzina di caccia di Stupinigi</a>, dovute al celebre architetto <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=JUVARRA'>Juvarra</a>, e la <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=REGGIADIVENARIAREALE'>reggia di Venaria Reale</a>, costruita verso la metà del XIX secolo e che conserva una grande suggestione scenografica.

Economia

Capoluogo di un importante distretto meccanico e tessile, è oggi centro propulsore di una vasta conurbazione industriale. Primaria industria torinese è quella metallurgica e meccanica, specialmente nel settore automobilistico; l’enorme complesso della Fiat e le numerose industrie sussidiarie ad essa costituiscono la risorsa economica primaria. Le stesse attività rurali conservano un ruolo importante nell’economia locale e sono integrate da quelle ittiche e dalla silvicoltura. Grande rilievo ha anche il terziario, particolarmente fiorente nel comparto turistico. È da segnalare la notevole presenza di emittenti radiotelevisive, di giornali e di periodici locali e nazionali. È sede di varie facoltà universitarie, del Politecnico, dell’Isef e di accademie di rilievo internazionale. Il vastissimo patrimonio culturale e artistico è raccolto in biblioteche e musei di importanza mondiale, come la galleria sabauda, il museo egizio e il museo civico di arte antica. Tra le raccolte più importanti: il museo del risorgimento, il museo dell’automobile, il museo del cinema e il museo dell’orto botanico.

Capoluogo di un importante distretto <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=MECCANICO'>meccanico</a> e <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=TESSILE'>tessile</a>, è oggi centro propulsore di una vasta conurbazione industriale. Primaria industria torinese è quella metallurgica e meccanica, specialmente nel settore automobilistico; l’enorme complesso della Fiat e le numerose industrie sussidiarie ad essa costituiscono la risorsa economica primaria. Le stesse attività rurali conservano un ruolo importante nell’economia locale e sono integrate da quelle ittiche e dalla silvicoltura. Grande rilievo ha anche il terziario, particolarmente fiorente nel comparto turistico. È da segnalare la notevole presenza di emittenti radiotelevisive, di giornali e di periodici locali e nazionali. È sede di varie facoltà universitarie, del Politecnico, dell’Isef e di accademie di rilievo internazionale. Il vastissimo patrimonio culturale e artistico è raccolto in biblioteche e musei di importanza mondiale, come la galleria sabauda, il <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=MUSEOEGIZIO'>museo egizio</a> e il museo civico di arte antica. Tra le raccolte più importanti: il museo del risorgimento, il museo dell’automobile, il museo del cinema e il museo dell’orto botanico.

Relazioni

Il richiamo esercitato dal suo inestimabile patrimonio artistico e culturale ne fa una delle capitali europee della cultura. Ospita la Sacra Sindone, la più preziosa reliquia del cristianesimo, e allo stesso tempo ha aperto le porte al primo Hummam d’Italia, sede di integrazione razziale e sociale. Il Patrono, San Giovanni, si festeggia il 24 giugno. È gemellata con la città argentina di Cordoba, con la città belga di Liege, con la città russa di Volgograd, con le città francesi di Chambery e Lille, con quelle tedesche di Köln e Magdeburg, con la città scozzese di Glasgow, con quella lussemburghese di Esch Sur Alzette, con quella olandese di Rotterdam e con quella somala di Mogadiscio.

Il richiamo esercitato dal suo inestimabile patrimonio artistico e culturale ne fa una delle capitali europee della cultura. Ospita la Sacra <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=SINDONE'>Sindone</a>, la più preziosa reliquia del cristianesimo, e allo stesso tempo ha aperto le porte al primo Hummam d’Italia, sede di integrazione razziale e sociale. Il Patrono, San Giovanni, si festeggia il 24 giugno. È gemellata con la città argentina di Cordoba, con la città belga di Liege, con la città russa di Volgograd, con le città francesi di Chambery e Lille, con quelle tedesche di Köln e Magdeburg, con la città scozzese di Glasgow, con quella lussemburghese di Esch Sur Alzette, con quella olandese di Rotterdam e con quella somala di Mogadiscio.

Località

Basilica di Soperga, Borgata Forni, Cascina Continassa, Città dei Ragazzi, Eremo, Famolenta, La Missione, Mongreno, Pian del Lot, Rostia, Superga, Tetti Bertoglio, Tetti Brusà, Tetti Lencia, Villa Capitolo, Villa Cristina, Villa Molinaro, Villaretto

Basilica di Soperga, Borgata Forni, Cascina Continassa, Città dei Ragazzi, Eremo, Famolenta, La Missione, Mongreno, Pian del Lot, Rostia, Superga, Tetti Bertoglio, Tetti Brusà, Tetti Lencia, Villa Capitolo, Villa Cristina, Villa Molinaro, Villaretto

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Torino rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.