Descrizione

Centro di collina dalla veste medievale, che procede sulla strada di una più organica e razionale impostazione delle attività industriali e terziarie. La comunità dei torinesi, che presenta un indice di vecchiaia piuttosto elevato, è sparpagliata in un gran numero di case sparse, in due piccolissimi agglomerati urbani (Lago Dragoni e Valle Caterina), nel capoluogo comunale e nella località di Borgata Marina; quest'ultima, sviluppatasi in tempi piuttosto recenti lungo il litorale, è il primo risultato del processo di valorizzazione di questo spicchio della costa frentana. Alle sue spalle morbide ondulazioni intensamente coltivate si inseguono fra gli alvei dei fiumi Sangro e Osento, dei torrenti Frainile e Lipari, che scandiscono l'uniforme estensione, dal dolce profilo, del territorio comunale. L'abitato sorge sul fianco franoso della valle dell'Osento. Nello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, campeggia un toro per evidente assonanza con il toponimo.

Centro di collina dalla veste medievale, che procede sulla strada di una più organica e razionale impostazione delle attività industriali e terziarie. La comunità dei torinesi, che presenta un indice di vecchiaia piuttosto elevato, è sparpagliata in un gran numero di case sparse, in due piccolissimi agglomerati urbani (Lago Dragoni e Valle Caterina), nel capoluogo comunale e nella località di Borgata Marina; quest'ultima, sviluppatasi in tempi piuttosto recenti lungo il litorale, è il primo risultato del processo di valorizzazione di questo spicchio della costa frentana. Alle sue spalle morbide ondulazioni intensamente coltivate si inseguono fra gli alvei dei fiumi Sangro e Osento, dei torrenti Frainile e Lipari, che scandiscono l'uniforme estensione, dal dolce profilo, del territorio comunale. L'abitato sorge sul fianco franoso della valle dell'Osento. Nello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, campeggia un toro per evidente assonanza con il toponimo.

Storia

Falliti i tentativi di dimostrare con solide argomentazioni la discendenza del moderno abitato dall'antica AMNIUM, la storiografia locale ha limitato il proprio campo di azione al Medioevo e alle epoche successive. Nei primi decenni del Quattrocento il borgo, che trae la propria denominazione dal latino TORUS 'rialzo di terra' e che fino al XIX secolo si chiamò semplicemente Torino, risulta tra i possedimenti dell'abbazia di Santo Stefano in Rivomare; successivamente conobbe una serie di dominazioni: passò dalla città di Lanciano ai Piccinino, da questi ai Colonna, ai Carafa, ai D'Aquino ai D'Avalos e infine ai Di Stefano. Nel centro storico si ergono la bella parrocchiale di S. Salvatore, con facciata del XVI secolo in laterizi ed interno barocco, e l'elegante palazzo Priori. Fuori dell'abitato un cimitero di guerra inglese dimostra la solarità del culto anglosassone dei morti. È probabile che nell'alto Medioevo il borgo fosse ubicato più a valle, probabilmente in zona Civita di Sangro, e che sia stato abbandonato nel XII secolo a causa di inondazioni ed epidemie malariche per essere ricostruito in posizione dominante.

Falliti i tentativi di dimostrare con solide argomentazioni la discendenza del moderno abitato dall'antica AMNIUM, la storiografia locale ha limitato il proprio campo di azione al Medioevo e alle epoche successive. Nei primi decenni del Quattrocento il borgo, che trae la propria denominazione dal latino TORUS 'rialzo di terra' e che fino al XIX secolo si chiamò semplicemente Torino, risulta tra i possedimenti dell'abbazia di Santo Stefano in Rivomare; successivamente conobbe una serie di dominazioni: passò dalla città di Lanciano ai Piccinino, da questi ai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=ABR&parola=COLONNA'>Colonna</a>, ai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=ABR&parola=CARAFA'>Carafa</a>, ai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=ABR&parola=DAQUINO'>D'Aquino</a> ai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=ABR&parola=DAVALOS'>D'Avalos</a> e infine ai Di Stefano. Nel centro storico si ergono la bella parrocchiale di S. Salvatore, con facciata del XVI secolo in laterizi ed interno barocco, e l'elegante palazzo Priori. Fuori dell'abitato un cimitero di guerra inglese dimostra la solarità del culto anglosassone dei morti. È probabile che nell'alto Medioevo il borgo fosse ubicato più a valle, probabilmente in zona Civita di Sangro, e che sia stato abbandonato nel XII secolo a causa di inondazioni ed epidemie malariche per essere ricostruito in posizione dominante.

Economia

Negli ultimi decenni l'irruzione del turismo balneare in questo comune litoraneo ancora poco conosciuto ha alterato gli equilibri economici tradizionali, imperniati sulle attività primarie. La coltivazione di cereali, ortaggi, vite e olivo è ancora una cospicua fonte di reddito e di indotto ma va perdendo terreno nei confronti delle imprese industriali -opifici delle confezioni e dei materiali da costruzione-, degli esercizi commerciali e dei servizi, che hanno fatto registrare una significativa affermazione del credito e delle assicurazioni. L'intraprendenza locale non traspare ancora con evidenza dal sistema delle infrastrutture di utilità sociale. Il comune dispone unicamente degli ordinari uffici municipali e postali e delle scuole dell'obbligo; difetta di strutture culturali ma non di servizi sanitari qualificati -è presente un consultorio familiare-; può vantare un nutrito apparato ricettivo e sportivo-ricreativo, che include alberghi, camping, ristoranti, stabilimenti balneari, palestre, campi di calcio e da tennis.

Negli ultimi decenni l'irruzione del turismo balneare in questo comune litoraneo ancora poco conosciuto ha alterato gli equilibri economici tradizionali, imperniati sulle attività primarie. La coltivazione di cereali, ortaggi, vite e olivo è ancora una cospicua fonte di reddito e di indotto ma va perdendo terreno nei confronti delle imprese industriali -opifici delle confezioni e dei materiali da costruzione-, degli esercizi commerciali e dei servizi, che hanno fatto registrare una significativa affermazione del credito e delle assicurazioni. L'intraprendenza locale non traspare ancora con evidenza dal sistema delle infrastrutture di utilità sociale. Il comune dispone unicamente degli ordinari uffici municipali e postali e delle scuole dell'obbligo; difetta di strutture culturali ma non di servizi sanitari qualificati -è presente un consultorio familiare-; può vantare un nutrito apparato ricettivo e sportivo-ricreativo, che include alberghi, camping, ristoranti, stabilimenti balneari, palestre, campi di calcio e da tennis.

Relazioni

Le caratteristiche di questo spicchio della costa chietina, estraneo ai fenomeni di urbanizzazione selvaggia e allo spirito mondano che contraddistinguono le stazioni balneari più rinomate, lo rendono particolarmente adatto ad un turismo familiare -si auspica un incremento del numero delle presenze che attualmente già accrescono sensibilmente la consistenza numerica della collettività nel periodo estivo-. Motivo di interesse è anche la lecceta litoranea che si estende fra le foci dei fiumi Sangro e Sinello. La festa della Patrona, la Madonna di Loreto, si celebra l'ultima domenica e lunedì di maggio; il 10 dicembre, inoltre, si veglia per la sua nascita.

Le caratteristiche di questo spicchio della costa chietina, estraneo ai fenomeni di urbanizzazione selvaggia e allo spirito mondano che contraddistinguono le stazioni balneari più rinomate, lo rendono particolarmente adatto ad un turismo familiare -si auspica un incremento del numero delle presenze che attualmente già accrescono sensibilmente la consistenza numerica della collettività nel periodo estivo-. Motivo di interesse è anche la lecceta litoranea che si estende fra le foci dei fiumi Sangro e Sinello. La festa della Patrona, la Madonna di Loreto, si celebra l'ultima domenica e lunedì di maggio; il 10 dicembre, inoltre, si veglia per la sua nascita.

Località

Borgata Marina, Lago Dragoni, Valle Caterina

Borgata Marina, Lago Dragoni, Valle Caterina

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Torino di Sangro rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.