Descrizione
“Comune sparso”, con sede in località Tora, di origini molto antiche; nella sua economia prevalgono ancora attività economiche tradizionali come l’agricoltura, l’allevamento, la silvicoltura e la produzione di botti e tini. La comunità dei torani, il cui indice di vecchiaia è molto elevato, risiede, oltre che nel capoluogo comunale, nelle località di Piccilli e Tuoro, in diversi aggregati urbani minori (Casilina, Foresta, Margherito, Pesche, Schete e Starze) e in alcune case sparse sui fondi. Le due località che danno il nome al comune godono di una suggestiva posizione: sono infatti ubicate su due speroni tufacei profondamente incisi da vari rami del fosso Viapiano, affluente del fiume Vomano. Il profilo geometrico del territorio comunale, classificato collinare, è scandito dalle curve regolari e smussate di medie e basse colline: la mitezza del clima, l’abbondanza di acqua e la fertilità del comprensorio torano, che si distende sulle pendici di un antico vulcano, favoriscono le attività rurali; non mancano comunque zone di natura incontaminata, ricoperte di boschi di querce e castagneti. Sullo sfondo azzurro dello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, campeggia una rocca d’oro a forma di piramide tronca; la costruzione è munita di una torre d’oro merlata “alla guelfa”, con porta e finestre rosse.
Storia
Sorta in un territorio popolato dai sanniti e dai romani, rivestì nel corso dei secoli un importante ruolo strategico ed economico: dalla sua posizione, infatti, era possibile controllare un buon tratto della via Latina, alcuni valichi montani e i tratturi utilizzati dai pastori per le migrazioni delle greggi. In epoca longobarda appartenne alla contea e poi ai vescovi di Teano; in seguito fu feudo di varie famiglie, come i Galluccio, i Marzano e i Filangieri; questi ultimi la tennero dalla metà del Settecento fino all’abolizione dei diritti feudali. Il toponimo “Tora”, menzionato in Catalogus Baronum (1150-1168), deriva dal latino TORUS, ‘sporgenza, rialzo di terra’; il nome “Piccilli” proviene invece da un antroponimo. L’abitato è dominato dalla torre longobarda, eretta nel XII secolo a scopi difensivi e caratterizzata da pianta quadrangolare. Il patrimonio storico-architettonico locale comprende anche la cinquecentesca parrocchiale di San Simeone, il palazzo ducale e il settecentesco convento dei cappuccini, ubicato su una collinetta fuori dell’abitato. In località Piccilli è degna di nota la chiesa di San Giovanni Apostolo, risalente al Seicento.
Economia
L’agricoltura, rivolta alla coltivazione di grano, patate, uva e ciliegie, rappresenta ancora una fondamentale risorsa economica per la comunità torana; sono largamente praticate anche le attività zootecniche e la silvicoltura, che fornisce in abbondanza legname e pregiati frutti spontanei (nocciole e castagne). Gli altri settori produttivi appaiono ancora poco sviluppati: l’industria è rappresentata da poche imprese artigianali attive nei comparti alimentare, metallurgico, del legno –tipica è la produzione di botti e tini– e dell’edilizia; il commercio è in grado di soddisfare le esigenze basilari della comunità ma il comparto dei servizi non include né quello bancario né le assicurazioni. Sede degli ordinari uffici municipali e postali, è dotata di scuole per l’istruzione primaria e secondaria di primo grado ma non possiede né istituti d’istruzione secondaria di secondo grado né rilevanti strutture culturali quali biblioteche o musei; anche per quanto riguarda l’assistenza sanitaria gli abitanti sono costretti a rivolgersi ai comuni limitrofi, dal momento che sul posto si trova soltanto la farmacia; l’apparato ricettivo inoltre non include strutture per il soggiorno.
Relazioni
I rigogliosi boschi delle località Trivuzio, degli Zingari e Tuoro, ricchi di specie faunistiche (cinghiali, volpi, tassi, rettili e rapaci diurni e notturni) e floreali (felce aquilina, verbasco, primule e pungitopo), rappresentano una notevole attrattiva e invitano a rilassanti escursioni a contatto con la natura. I rapporti con l’esterno sono favoriti anche da alcune manifestazioni tradizionali, come la fiera di San Marco (25 aprile e seconda decade di ottobre, in località Tora), accompagnata dall’esposizione di bestiame e attrezzature agricole. La festa del Patrono, San Simeone, si celebra il Martedì in Albis.
Località
Foresta, Margherito, Piccilli, Stafforisi, Starze, Tora, Tuoro
Fondi europei 2021-2027
Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Tora e Piccilli rientra nell’Obiettivo "Convergenza" (che succede al precedente Obiettivo 1 della programmazione 2000-06). A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta ad accelerare il processo di convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. I settori prioritari d'intervento sono i seguenti: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, sviluppo dell'innovazione e della società basata sulla conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, tutela dell'ambiente, efficienza amministrativa. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.
- Popolazione 910
- Lat 41° 20' 15,43'' 41.33761944
- Long 14° 1' 21,58'' 14.02266111
- CAP 81050
- Prefisso 0823
- Codice ISTAT 061093
- Codice Catasto L205
- Altitudine slm 343 mt
- zona clim./gradi giorno
Riscaldamento: dal 1/11 al 15/04 per 12 ore/giorno D/1736 - Superficie 12.53 Km2
- Densità 72,63 ab/Km2
- Sismicità Zona 2
- Alba 07:32
- Tramonto 16:38
- Natascia Valentino
- Piazza Umberto I
- 81044 (CE) Campania
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