Descrizione

Comune di montagna, che affonda le sue origini nella preistoria; ha un'economia basata su tutti i settori produttivi. È località di villeggiatura. I tonaresi, che presentano un indice di vecchiaia nella media, vivono per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto degli abitanti si distribuisce negli aggregati urbani minori di Stazione di Desulo-Tonara (stazione ferroviaria) e Teliseri. Il territorio, ricco di lecci, agrifogli, roverelle, castagni, noccioli, alberi secolari e sorgenti, ha un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate: si raggiungono i 1.495 metri di quota. L'abitato, interessato da forte espansione edilizia, si compone di quattro diversi rioni, unificatisi col passare del tempo, le cui case sono costruite di pietra scistosa e di legno di castagno.

Comune di montagna, che affonda le sue origini nella preistoria; ha un'economia basata su tutti i settori produttivi. È località di villeggiatura. I tonaresi, che presentano un indice di vecchiaia nella media, vivono per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto degli abitanti si distribuisce negli aggregati urbani minori di Stazione di Desulo-Tonara (stazione ferroviaria) e Teliseri. Il territorio, ricco di lecci, agrifogli, roverelle, castagni, noccioli, alberi secolari e sorgenti, ha un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate: si raggiungono i 1.495 metri di quota. L'abitato, interessato da forte espansione edilizia, si compone di quattro diversi rioni, unificatisi col passare del tempo, le cui case sono costruite di pietra scistosa e di legno di castagno.

Storia

Il toponimo, attestato, per la prima volta, nel 1341 con la forma “Tunare”, sembra derivare dalla radice “ton(n)-”, che è riscontrabile anche in altre denominazioni toponomiche, e nella voce barbaricina “Tòn(n)eri”, ‘nomi di coni di aspetto dolomitico nati dall'erosione del massiccio calacreo, caratteristici dell'Ogliastra'. Abitata già nel tardo neolitico, in periodo medievale fece parte del Giudicato d'Arborea. Passata, successivamente, sotto la giurisdizione del marchesato di Oristano, fu conquistata, nel 1478, dagli Aragonesi, vincitori della battaglia di Macomer. La sua storia successiva non evidenzia avvenimenti di particolare rilievo e segue quella dei territori circostanti. Tra le vestigia del passato di maggior pregio meritano di essere citate: ceramiche e altri reperti del neolitico rinvenuti nella grotta funeraria di Pitzu'e Toni; diverse domus de janas; una torre megalitica, appartenente alla civiltà delle tholoi; resti di un antico villaggio chiamato Idda intra errios; la parrocchiale di San Gabriele Arcangelo, del periodo spagnolo, caratterizzata da una robusta e imponente struttura; la chiesa di San Sebastiano, del XVII secolo; la chiesa di Santa Maria, costruita nel 1600 in pietra locale; la chiesa di San Giacomo, caduta in rovina, ricostruita nei pressi dell'abitato dai fedeli e devoti; la cinquecentesca chiesa di Sant'Antonio, che conserva un pregevole pulpito ligneo; la casa Porru, esempio dell'antico insediamento, adibita, in passato, anche a carcere.

Il toponimo, attestato, per la prima volta, nel 1341 con la forma “Tunare”, sembra derivare dalla radice “ton(n)-”, che è riscontrabile anche in altre denominazioni toponomiche, e nella voce barbaricina “Tòn(n)eri”, ‘nomi di coni di aspetto dolomitico nati dall'erosione del massiccio calacreo, caratteristici dell'<a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=OGLIASTRA'>Ogliastra</a>'. Abitata già nel tardo <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=NEOLITICO'>neolitico</a>, in periodo medievale fece parte del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=GIUDICATODARBOREA'>Giudicato d'Arborea</a>. Passata, successivamente, sotto la giurisdizione del marchesato di Oristano, fu conquistata, nel 1478, dagli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=ARAGONESI'>Aragonesi</a>, vincitori della <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=BATTAGLIADIMACOMER'>battaglia di Macomer</a>. La sua storia successiva non evidenzia avvenimenti di particolare rilievo e segue quella dei territori circostanti. Tra le vestigia del passato di maggior pregio meritano di essere citate: ceramiche e altri reperti del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=NEOLITICO'>neolitico</a> rinvenuti nella grotta funeraria di Pitzu'e Toni; diverse <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=DOMUSDEJANAS'>domus de janas</a>; una torre megalitica, appartenente alla civiltà delle tholoi; resti di un antico villaggio chiamato Idda intra errios; la parrocchiale di San Gabriele Arcangelo, del periodo spagnolo, caratterizzata da una robusta e imponente struttura; la chiesa di San Sebastiano, del XVII secolo; la chiesa di Santa Maria, costruita nel 1600 in pietra locale; la chiesa di San Giacomo, caduta in rovina, ricostruita nei pressi dell'abitato dai fedeli e devoti; la cinquecentesca chiesa di Sant'Antonio, che conserva un pregevole pulpito ligneo; la casa Porru, esempio dell'antico insediamento, adibita, in passato, anche a carcere.

Economia

È sede di Pro Loco e di stazione dei carabinieri. Il settore primario è presente con la coltivazione di cereali, ortaggi, foraggi, ulivi, uva e altri alberi da frutta e con l'allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. L'industria, discretamente sviluppata, è costituita da aziende che operano nei comparti: alimentare, tessile, della lavorazione del legno, dei materiali da costruzione, dei laterizi, dei mobili ed edile. L'artigianato locale produce pregiati campanacci, realizzati secondo le tecniche degli antichi maestri, e oggetti in legno intagliato. Il terziario non assume dimensioni rilevanti: la rete distributiva, di cui si compone, assicura il soddisfacimento delle esigenze primarie della comunità, ma non sono forniti servizi più qualificati, come quello bancario. Per il sociale, lo sport e il tempo libero mancano strutture di una certa rilevanza. Le strutture scolastiche garantiscono la frequenza delle classi dell'obbligo e di un istituto tecnico industriale. Per l'arricchimento culturale è presente la biblioteca civica. L'apparato ricettivo, comprendente vari agriturismo, offre possibilità di ristorazione e di soggiorno. A livello sanitario è assicurato il solo servizio farmaceutico.

È sede di Pro Loco e di stazione dei carabinieri. Il settore primario è presente con la coltivazione di cereali, ortaggi, foraggi, ulivi, uva e altri alberi da frutta e con l'allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. L'industria, discretamente sviluppata, è costituita da aziende che operano nei comparti: alimentare, tessile, della lavorazione del legno, dei materiali da costruzione, dei laterizi, dei mobili ed edile. L'artigianato locale produce pregiati campanacci, realizzati secondo le tecniche degli antichi maestri, e oggetti in legno intagliato. Il terziario non assume dimensioni rilevanti: la rete distributiva, di cui si compone, assicura il soddisfacimento delle esigenze primarie della comunità, ma non sono forniti servizi più qualificati, come quello bancario. Per il sociale, lo sport e il tempo libero mancano strutture di una certa rilevanza. Le strutture scolastiche garantiscono la frequenza delle classi dell'obbligo e di un istituto tecnico industriale. Per l'arricchimento culturale è presente la biblioteca civica. L'apparato ricettivo, comprendente vari agriturismo, offre possibilità di ristorazione e di soggiorno. A livello sanitario è assicurato il solo servizio farmaceutico.

Relazioni

è circondata da un suggestivo paesaggio montano che costituisce la principale attrazione turistica della zona. Numerosi sono, infatti, coloro che la scelgono come meta di villeggiatura, sia estiva sia invernale, attratti dalla bellezza degli alti rilievi di Punta Muggiameddu, Sedda Ghenna Flores e Osolì e della valle del rio Torrei, luoghi in cui abitano diverse specie faunistiche quali cinghiali, volpi, lepri, poiane, castori, pernici sarde, merli, ghiandaie e piccoli rapaci. Nella parte meridionale del complesso montano è possibile ammirare secolari castagni, mentre dal pianoro di Ghenn'e greccu (1.095 m) è evidente la cava di pietra che deturpa il paesaggio proprio sotto la coltre di un vasto castagneto. Altro motivo di richiamo è la gastronomia locale: gli squisiti torroni, il miele amaro e il “sa coccoi de casu”, un calzone ripieno di formaggio fresco ed erbe selvatiche aromatiche, tra le specialità più note. Tra i consueti appuntamenti si segnalano: la festa di Sant'Antonio Abate, a gennaio; il Carnevale; la festa di Sant'Antonio da Padova, il 13 giugno. Da segnalare anche la sagra del torrone, il lunedì dell'Angelo. Il Patrono, San Gabriele Arcangelo, si festeggia il 3 agosto.

è circondata da un suggestivo paesaggio montano che costituisce la principale attrazione turistica della zona. Numerosi sono, infatti, coloro che la scelgono come meta di villeggiatura, sia estiva sia invernale, attratti dalla bellezza degli alti rilievi di Punta Muggiameddu, Sedda Ghenna Flores e Osolì e della valle del rio Torrei, luoghi in cui abitano diverse specie faunistiche quali cinghiali, volpi, lepri, poiane, castori, pernici sarde, merli, ghiandaie e piccoli rapaci. Nella parte meridionale del complesso montano è possibile ammirare secolari castagni, mentre dal pianoro di Ghenn'e greccu (1.095 m) è evidente la cava di pietra che deturpa il paesaggio proprio sotto la coltre di un vasto castagneto. Altro motivo di richiamo è la gastronomia locale: gli squisiti torroni, il miele amaro e il “sa coccoi de casu”, un calzone ripieno di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=FORMAGGIO'>formaggio</a> fresco ed erbe selvatiche aromatiche, tra le specialità più note. Tra i consueti appuntamenti si segnalano: la festa di Sant'Antonio Abate, a gennaio; il Carnevale; la festa di Sant'Antonio da Padova, il 13 giugno. Da segnalare anche la sagra del torrone, il lunedì dell'Angelo. Il Patrono, San Gabriele Arcangelo, si festeggia il 3 agosto.

Località

Stazione di Desulo-Tonara

Stazione di Desulo-Tonara

Fondi europei 2021-2027

Comune di Tonara in "phasing-in", appartenente, cioè, a quelle aree che -già comprese nell'Obiettivo 1 nel periodo di programmazione comunitaria 2000-2006- nel nuovo ciclo di programmazione 2007-2013, grazie ai progressi economici compiuti, passano nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione" e sono oggetto di finanziamenti speciali in virtù del loro precedente status di territori Obiettivo 1. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.