Descrizione

Cittadina rivierasca di antica origine, con un’economia basata sull’agricoltura, sull’industria e soprattutto sul turismo. I tabiesi, che presentano un indice di vecchiaia piuttosto elevato, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale. Il territorio, classificato collinare, ha un profilo geometrico irregolare, con differenze di altitudine molto accentuate: si raggiungono i 1.149 metri di quota; le aree Prai Inferiore-Grange e Prai Superiore sono in contestazione con Riva Ligure. L’abitato, con un suggestivo nucleo medievale, addossato alle pendici di un’altura, e la parte moderna sviluppatasi nel fondovalle, ha un andamento plano-altimetrico è pianeggiante. Lo stemma comunale, aureo, concesso con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, si compone di una croce rossa accompagnata da quattro lettere, anch’esse rosse, T A Y A; in cuore spicca la lettera “b”, d’oro, accostata da due stelle a quattro raggi, pure d’oro.

Cittadina rivierasca di antica origine, con un’economia basata sull’agricoltura, sull’industria e soprattutto sul turismo. I tabiesi, che presentano un indice di vecchiaia piuttosto elevato, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale. Il territorio, classificato collinare, ha un profilo geometrico irregolare, con differenze di altitudine molto accentuate: si raggiungono i 1.149 metri di quota; le aree Prai Inferiore-Grange e Prai Superiore sono in contestazione con Riva Ligure. L’abitato, con un suggestivo nucleo medievale, addossato alle pendici di un’altura, e la parte moderna sviluppatasi nel fondovalle, ha un andamento plano-altimetrico è pianeggiante. Lo stemma comunale, aureo, concesso con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, si compone di una croce rossa accompagnata da quattro lettere, anch’esse rosse, T A Y A; in cuore spicca la lettera “b”, d’oro, accostata da due stelle a quattro raggi, pure d’oro.

Storia

Abitata fin da tempi preistorici, stando ai reperti archeologici rinvenuti nella zona, è la romana TABIA, nome mantenuto nell’alto Medioevo e con cui si designava anticamente anche il torrente Argentina che, sfociando in mare presso l’abitato, formava un porto fluviale. La voce “tabia” è ritenuta di origine preromana o una forma alterata del latino TABULA, usato nel senso di ‘estensione di terreno’. Dotata di autonomia, nel X secolo, fu poi inserita nel comitato di Albenga e posta sotto la signoria dei marchesi di Clavesana. Nella prima metà del 1200 passò alla repubblica marinara di Genova, che le concesse alcuni privilegi, regolati da convenzioni periodicamente rinnovate fino al XVIII secolo. Fu aggregata all’impero francese, durante il periodo napoleonico, e al regno di Sardegna, col congresso di Vienna. Storia in parte diversa ebbe la località Arma di Taggia che, dopo essere stata infeudata ai conti di Ventimiglia, nella seconda metà del XIII secolo fu assoggettata a Genova, venendo annessa al territorio tabiese verso la metà del 1300. Tra le testimonianze storico-architettoniche spiccano: la quattrocentesca chiesa di S. Domenico, il cui interno è una vera e propria pinacoteca; l’annesso convento, con un chiostro, del XV secolo; la parrocchiale dei Santi Giacomo e Filippo, della seconda metà del 1600; le chiese di S. Martino, S. Sebastiano, Santa Lucia, Santa Caterina e della Madonna del Canneto, i palazzi Lercari, Spinola e Lombardi; le ville Curlo e Ruffini; il grande ponte sull’Argentina; la torre Clavesana; le antiche porte di accesso alla cittadina; i resti dell’insediamento romano; i ruderi del castello, del XII secolo, di una cinta muraria dello stesso periodo e di un’altra cinque-seicentesca, nel nucleo medievale.

Abitata fin da tempi preistorici, stando ai reperti archeologici rinvenuti nella zona, è la romana TABIA, nome mantenuto nell’alto Medioevo e con cui si designava anticamente anche il torrente Argentina che, sfociando in mare presso l’abitato, formava un porto fluviale. La voce “tabia” è ritenuta di origine preromana o una forma alterata del latino TABULA, usato nel senso di ‘estensione di terreno’. Dotata di autonomia, nel X secolo, fu poi inserita nel comitato di Albenga e posta sotto la signoria dei marchesi di Clavesana. Nella prima metà del 1200 passò alla <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LIG&parola=REPUBBLICAMARINARADIGENOVA'>repubblica marinara di Genova</a>, che le concesse alcuni privilegi, regolati da convenzioni periodicamente rinnovate fino al XVIII secolo. Fu aggregata all’impero francese, durante il periodo napoleonico, e al regno di Sardegna, col <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LIG&parola=CONGRESSODIVIENNA'>congresso di Vienna</a>. Storia in parte diversa ebbe la località Arma di Taggia che, dopo essere stata infeudata ai conti di Ventimiglia, nella seconda metà del XIII secolo fu assoggettata a Genova, venendo annessa al territorio tabiese verso la metà del 1300. Tra le testimonianze storico-architettoniche spiccano: la quattrocentesca chiesa di S. Domenico, il cui interno è una vera e propria pinacoteca; l’annesso convento, con un chiostro, del XV secolo; la parrocchiale dei Santi Giacomo e Filippo, della seconda metà del 1600; le chiese di S. Martino, S. Sebastiano, Santa Lucia, Santa Caterina e della Madonna del Canneto, i palazzi Lercari, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LIG&parola=SPINOLA'>Spinola</a> e Lombardi; le ville Curlo e Ruffini; il grande ponte sull’Argentina; la torre Clavesana; le antiche porte di accesso alla cittadina; i resti dell’insediamento romano; i ruderi del castello, del XII secolo, di una cinta muraria dello stesso periodo e di un’altra cinque-seicentesca, nel nucleo medievale.

Economia

È sede della Comunità montana, della stazione dei carabinieri e dell’azienda autonoma di soggiorno e turismo. Si producono ortaggi, olive, uve, agrumi e altra frutta; diffusa è la floricoltura. L’industria è presente con i comparti alimentare, edile, manifatturiero, metalmeccanico, dell’abbigliamento, del legno, dei materiali da costruzione (tra cui il vetro), della stampa, dell’estrazione di ghiaia, sabbia, argilla e pietra, della produzione e distribuzione di gas ed energia elettrica; non mancano fabbriche di mobili, articoli in plastica, strumenti ottici e attrezzature fotografiche. Il terziario si compone di una buona rete commerciale e dell’insieme dei servizi che, accanto a quello bancario, comprendono anche attività radiotelevisive. È possibile frequentare le scuole dell’obbligo, un istituto professionale alberghiero e un istituto tecnico commerciale; per l’arricchimento culturale si può usufruire di alcune biblioteche e di un museo. La capacità ricettiva offre, oltre alla ristorazione, una vastissima possibilità di soggiorno. A livello sanitario è assicurato il servizio farmaceutico.

È sede della Comunità montana, della stazione dei carabinieri e dell’azienda autonoma di soggiorno e turismo. Si producono ortaggi, olive, uve, agrumi e altra frutta; diffusa è la <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LIG&parola=FLORICOLTURA'>floricoltura</a>. L’industria è presente con i comparti alimentare, edile, manifatturiero, metalmeccanico, dell’abbigliamento, del legno, dei materiali da costruzione (tra cui il vetro), della stampa, dell’estrazione di ghiaia, sabbia, argilla e pietra, della produzione e distribuzione di gas ed energia elettrica; non mancano fabbriche di mobili, articoli in plastica, strumenti ottici e attrezzature fotografiche. Il terziario si compone di una buona rete commerciale e dell’insieme dei servizi che, accanto a quello bancario, comprendono anche attività radiotelevisive. È possibile frequentare le scuole dell’obbligo, un istituto professionale alberghiero e un istituto tecnico commerciale; per l’arricchimento culturale si può usufruire di alcune biblioteche e di un museo. La capacità ricettiva offre, oltre alla ristorazione, una vastissima possibilità di soggiorno. A livello sanitario è assicurato il servizio farmaceutico.

Relazioni

Stazione balneare, è meta di un consistente movimento di turisti. Frequentata pure per lavoro, in quanto gli insediamenti industriali e lo sviluppo dell’indotto turistico consentono di richiamare manodopera dai dintorni, è al centro di rapporti molto intensi con i comuni vicini, grazie anche alle sue attività commerciali e agli istituti d’istruzione secondaria di secondo grado. Tra gli eventi ricorrenti vanno citate: le fiere della Santissima Trinità e di Santa Lucia, rispettivamente a giugno e a dicembre; quella del lunedì successivo alla terza domenica dopo Pasqua, ad Arma di Taggia. Il mercato si svolge il lunedì e il sabato. La festa patronale in onore della Madonna Miracolosa, si celebra l’11 marzo.

Stazione balneare, è meta di un consistente movimento di turisti. Frequentata pure per lavoro, in quanto gli insediamenti industriali e lo sviluppo dell’indotto turistico consentono di richiamare manodopera dai dintorni, è al centro di rapporti molto intensi con i comuni vicini, grazie anche alle sue attività commerciali e agli istituti d’istruzione secondaria di secondo grado. Tra gli eventi ricorrenti vanno citate: le fiere della Santissima Trinità e di Santa Lucia, rispettivamente a giugno e a dicembre; quella del lunedì successivo alla terza domenica dopo Pasqua, ad Arma di Taggia. Il mercato si svolge il lunedì e il sabato. La festa patronale in onore della Madonna Miracolosa, si celebra l’11 marzo.

Località

Prai, Prai Inferiore-Grange, Prai Superiore, Riva Ligure (Grange)

Prai, Prai Inferiore-Grange, Prai Superiore, Riva Ligure (Grange)

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Taggia rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.