Descrizione

Comune collinare di origine probabilmente alto-medievale, sostenuto principalmente dalle tradizionali attività rurali. La stragrande maggioranza dei toffiesi, che fanno registrare un indice di vecchiaia nella media, vive concentrata nel capoluogo comunale, situato in posizione elevata su uno sperone; solo una piccola parte della comunità risiede invece nell’aggregato urbano elementare di Località Pecorini e in case sparse sui fondi. Il territorio comunale, dal profilo geometrico vario ma non aspro, presenta caratteri paesaggistici contrastanti: le pendici del monte Elci, che si elevano a sud dell’abitato, sono ammantate di una fitta vegetazione di lecci, roverelle, cerri e aceri, dominio incontrastato di istrici, volpi, ricci e scoiattoli; nella piana attraversata dal fiume Farfa e da altri corsi d’acqua minori, invece, campi coltivati e filari di viti e olivi testimoniano il sapiente intervento dell’uomo e la mitezza del clima.

Comune collinare di origine probabilmente alto-medievale, sostenuto principalmente dalle tradizionali attività rurali. La stragrande maggioranza dei toffiesi, che fanno registrare un indice di vecchiaia nella media, vive concentrata nel capoluogo comunale, situato in posizione elevata su uno sperone; solo una piccola parte della comunità risiede invece nell’aggregato urbano elementare di Località Pecorini e in case sparse sui fondi. Il territorio comunale, dal profilo geometrico vario ma non aspro, presenta caratteri paesaggistici contrastanti: le pendici del monte Elci, che si elevano a sud dell’abitato, sono ammantate di una fitta vegetazione di lecci, roverelle, cerri e aceri, dominio incontrastato di istrici, volpi, ricci e scoiattoli; nella piana attraversata dal fiume Farfa e da altri corsi d’acqua minori, invece, campi coltivati e filari di viti e olivi testimoniano il sapiente intervento dell’uomo e la mitezza del clima.

Storia

Fondata forse da Teobaldo I, duca di Spoleto, è menzionata per la prima volta in un documento del 940 d.C. (viene annoverata tra i feudi dell’abbazia di Farfa); c’è da dire, però, che numerosi reperti archeologici, databili addirittura al 2.000 a.C., testimoniano la presenza dell’uomo in epoche assai più remote. In seguito appartenne alle varie famiglie che ottennero la commenda dell’abbazia, quali gli Orsini, i Farnese, i Barberini e i Lante Della Rovere. Nel XIV secolo ebbe luogo un’aspra lotta tra gli Orsini e i Colonna per il possesso del castello e lo stesso pontefice, che tentava una riconciliazione tra le due parti, rischiò di rimanere vittima di un’imboscata dei partigiani dei Colonna. Il toponimo potrebbe rifarsi ad appellativi geografici laziali come “tofa” e simili (“tofara”, “tofelli” o “tofi”), nel senso di ‘ceppaia di querce o di olivi’, oppure nel significato di ‘piantagioni di viti’. Tra gli esempi di architettura civile del passato figura l’elegante e ben conservato palazzo baronale, fatto costruire dagli Orsini nel Quattrocento, mentre tra gli edifici religiosi si ricorda la medievale chiesa di San Lorenzo, che per breve tempo, durante le disastrose incursioni dei saraceni, fu anche sede vescovile della Sabina –al suo interno sono custoditi pregevoli affreschi del Seicento–. Il patrimonio storico-architettonico locale annovera inoltre la parrocchiale del XVIII secolo e la chiesa della Confraternita o delle Stimmate, nella quale è conservato un interessante tondo raffigurante la Vergine con il Bambino tra due angeli.

Fondata forse da Teobaldo I, duca di Spoleto, è menzionata per la prima volta in un documento del 940 d.C. (viene annoverata tra i feudi dell’<a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=ABBAZIADIFARFA'>abbazia di Farfa</a>); c’è da dire, però, che numerosi reperti archeologici, databili addirittura al 2.000 a.C., testimoniano la presenza dell’uomo in epoche assai più remote. In seguito appartenne alle varie famiglie che ottennero la commenda dell’abbazia, quali gli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=ORSINI'>Orsini</a>, i <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=FARNESE'>Farnese</a>, i <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=BARBERINI'>Barberini</a> e i Lante <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=DELLAROVERE'>Della Rovere</a>. Nel XIV secolo ebbe luogo un’aspra lotta tra gli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=ORSINI'>Orsini</a> e i <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=COLONNA'>Colonna</a> per il possesso del castello e lo stesso pontefice, che tentava una riconciliazione tra le due parti, rischiò di rimanere vittima di un’imboscata dei partigiani dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=COLONNA'>Colonna</a>. Il toponimo potrebbe rifarsi ad appellativi geografici laziali come “tofa” e simili (“tofara”, “tofelli” o “tofi”), nel senso di ‘ceppaia di querce o di olivi’, oppure nel significato di ‘piantagioni di viti’. Tra gli esempi di architettura civile del passato figura l’elegante e ben conservato palazzo baronale, fatto costruire dagli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=ORSINI'>Orsini</a> nel Quattrocento, mentre tra gli edifici religiosi si ricorda la medievale chiesa di San Lorenzo, che per breve tempo, durante le disastrose incursioni dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=SARACENI'>saraceni</a>, fu anche sede vescovile della Sabina –al suo interno sono custoditi pregevoli affreschi del Seicento–. Il patrimonio storico-architettonico locale annovera inoltre la parrocchiale del XVIII secolo e la chiesa della Confraternita o delle Stimmate, nella quale è conservato un interessante tondo raffigurante la Vergine con il Bambino tra due angeli.

Economia

La sua più importante risorsa economica è ancora rappresentata dall’agricoltura, specializzata nella produzione di frumento, patate, legumi, uva da vino e olive, ma sono praticate anche le attività zootecniche. Comunque, vista la mancanza di significative realtà imprenditoriali nell’industria e nel terziario, parte della popolazione attiva locale è costretta a cercare lavoro altrove: sono presenti, infatti, pochissime imprese edili e alimentari di dimensione artigianale e la rete distributiva appare poco articolata; il comparto dei servizi, inoltre, non include né il credito né le assicurazioni. Il panorama delle strutture e dei servizi di pubblica utilità presenta diverse lacune: sede degli ordinari uffici municipali e postali, il comune dispone soltanto di scuole per l’istruzione primaria e secondaria di primo grado; difetta di rilevanti strutture culturali e, per quanto riguarda l’assistenza sanitaria, può contare solo sulla farmacia; in compenso vanta una discreta capacità ricettiva, assicurata da ristoranti, alberghi e altre strutture per il soggiorno.

La sua più importante risorsa economica è ancora rappresentata dall’agricoltura, specializzata nella produzione di frumento, patate, legumi, uva da vino e olive, ma sono praticate anche le attività zootecniche. Comunque, vista la mancanza di significative realtà imprenditoriali nell’industria e nel terziario, parte della popolazione attiva locale è costretta a cercare lavoro altrove: sono presenti, infatti, pochissime imprese edili e alimentari di dimensione artigianale e la rete distributiva appare poco articolata; il comparto dei servizi, inoltre, non include né il credito né le assicurazioni. Il panorama delle strutture e dei servizi di pubblica utilità presenta diverse lacune: sede degli ordinari uffici municipali e postali, il comune dispone soltanto di scuole per l’istruzione primaria e secondaria di primo grado; difetta di rilevanti strutture culturali e, per quanto riguarda l’assistenza sanitaria, può contare solo sulla farmacia; in compenso vanta una discreta capacità ricettiva, assicurata da ristoranti, alberghi e altre strutture per il soggiorno.

Relazioni

L’abbondanza di attrattive naturalistiche costituisce il suo principale elemento di richiamo: sul monte Elci, infatti, è possibile compiere rilassanti escursioni in un ambiente naturale suggestivo, ancora poco conosciuto e alterato dal turismo di massa; dalla cima del monte, nelle giornate più limpide e serene, si gode inoltre di un ampio e spettacolare panorama, che spazia dalla catena montuosa del Terminillo al monte Pellecchia, nella catena dei Lucretili, e alla campagna romana, disseminata di fattorie e casolari. È vicina e facilmente raggiungibile anche la celebre abbazia di Farfa, uno dei cardini della vita religiosa e culturale dell’Italia centrale nel periodo medievale, oltre che una potenza politica ed economica; tracce dell’antico splendore e del predominio esercitato in campo culturale sono tuttora conservate nella biblioteca, che ospita antichissimi codici e oltre 20.000 volumi. La festa del Patrono San Lorenzo si celebra il 10 agosto.

L’abbondanza di attrattive naturalistiche costituisce il suo principale elemento di richiamo: sul monte Elci, infatti, è possibile compiere rilassanti escursioni in un ambiente naturale suggestivo, ancora poco conosciuto e alterato dal turismo di massa; dalla cima del monte, nelle giornate più limpide e serene, si gode inoltre di un ampio e spettacolare panorama, che spazia dalla catena montuosa del Terminillo al monte Pellecchia, nella catena dei Lucretili, e alla campagna romana, disseminata di fattorie e casolari. È vicina e facilmente raggiungibile anche la celebre <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=ABBAZIADIFARFA'>abbazia di Farfa</a>, uno dei cardini della vita religiosa e culturale dell’Italia centrale nel periodo medievale, oltre che una potenza politica ed economica; tracce dell’antico splendore e del predominio esercitato in campo culturale sono tuttora conservate nella biblioteca, che ospita antichissimi codici e oltre 20.000 volumi. La festa del Patrono San Lorenzo si celebra il 10 agosto.

Località

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Toffia rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.