Descrizione

Centro di pianura di origine medievale; le attività rurali hanno perso la funzione trainante dell’economia locale, in seguito allo sviluppo dell’industria e del terziario. I teverolesi, che presentano un indice di vecchiaia inferiore alla media, mostrano una chiara tendenza all’accentramento: quasi l’intera comunità, infatti, è concentrata nel capoluogo comunale. L’abitato, caratterizzato da pianta a scacchiera, è disposto lungo un importante asse viario orientato in direzione nord-sud e, per effetto della significativa espansione edilizia degli ultimi decenni, si è fuso urbanisticamente con i limitrofi comuni di Aversa e Carinaro, a meridione, e Casaluce, a settentrione: a un saldo attivo molto consistente per il movimento demografico naturale fa riscontro comunque, un saldo negativo di quello migratorio. Il territorio comunale, dolce e completamente privo di asperità, rivela nell’aspetto l’infaticabile lavoro condotto dall’uomo nel corso dei secoli allo scopo di adattare l’ambiente alle proprie esigenze: il comprensorio teverolese appare un’ampia distesa pianeggiante, in cui i colori vivaci dei frutteti si alternano a quelli dei seminativi di pianura, al verde brillante dei vigneti e al cemento delle zone urbanizzate.

Centro di pianura di origine medievale; le attività rurali hanno perso la funzione trainante dell’economia locale, in seguito allo sviluppo dell’industria e del terziario. I teverolesi, che presentano un indice di vecchiaia inferiore alla media, mostrano una chiara tendenza all’accentramento: quasi l’intera comunità, infatti, è concentrata nel capoluogo comunale. L’abitato, caratterizzato da pianta a scacchiera, è disposto lungo un importante asse viario orientato in direzione nord-sud e, per effetto della significativa espansione edilizia degli ultimi decenni, si è fuso urbanisticamente con i limitrofi comuni di Aversa e Carinaro, a meridione, e Casaluce, a settentrione: a un saldo attivo molto consistente per il movimento demografico naturale fa riscontro comunque, un saldo negativo di quello migratorio. Il territorio comunale, dolce e completamente privo di asperità, rivela nell’aspetto l’infaticabile lavoro condotto dall’uomo nel corso dei secoli allo scopo di adattare l’ambiente alle proprie esigenze: il comprensorio teverolese appare un’ampia distesa pianeggiante, in cui i colori vivaci dei frutteti si alternano a quelli dei seminativi di pianura, al verde brillante dei vigneti e al cemento delle zone urbanizzate.

Storia

Le prime notizie sicure risalgono al X secolo, quando appare menzionata in un documento che attesta la sua donazione al monastero di San Vincenzo al Volturno da parte del principe di Capua Landolfo I. In epoca angioina fece parte dei possedimenti della famiglia Stendardo e durante la dominazione aragonese venne concessa in feudo ai Mormile; tra gli altri feudatari figurano i Carafa, che la tennero fino all’abolizione dei diritti feudali. Dal 1929 al 1946 ha costituito con la vicina Casaluce il comune di Fertilia. Il toponimo deriva da una base preromana TABA, TEBA, ‘rupe’. Tra le vestigia del passato: alcuni palazzi civili, come palazzo Carafa e casa Colella, e la parrocchiale di San Giovanni Evangelista; quest’ultima, eretta nel Cinquecento, era decorata da numerosi affreschi, andati perduti nel restauro del Settecento.

Le prime notizie sicure risalgono al X secolo, quando appare menzionata in un documento che attesta la sua donazione al monastero di San Vincenzo al Volturno da parte del principe di Capua Landolfo I. In epoca <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=CAM&parola=ANGIOINA'>angioina</a> fece parte dei possedimenti della famiglia Stendardo e durante la dominazione <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=CAM&parola=ARAGONESE'>aragonese</a> venne concessa in feudo ai Mormile; tra gli altri feudatari figurano i <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=CAM&parola=CARAFA'>Carafa</a>, che la tennero fino all’abolizione dei diritti feudali. Dal 1929 al 1946 ha costituito con la vicina Casaluce il comune di Fertilia. Il toponimo deriva da una base preromana TABA, TEBA, ‘rupe’. Tra le vestigia del passato: alcuni palazzi civili, come palazzo <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=CAM&parola=CARAFA'>Carafa</a> e casa Colella, e la parrocchiale di San Giovanni Evangelista; quest’ultima, eretta nel Cinquecento, era decorata da numerosi affreschi, andati perduti nel restauro del Settecento.

Economia

La notevole apertura nei confronti del nuovo ha determinato da un lato l’affermazione dell’industria e del terziario e dall’altro una forte contrazione del settore primario: infatti, solo una piccolissima parte della popolazione attiva si dedica ancora alla coltivazione di cereali, canapa e uva; le attività industriali, invece, assorbono manodopera proveniente anche dall’esterno e si presentano particolarmente vivaci nei comparti alimentare, meccanico, metallurgico, delle calzature, della carta e dell’edilizia. Anche il commercio e il comparto dei servizi, comprendente quello bancario, le assicurazioni e la consulenza informatica, fanno mostra di notevole dinamismo. Dispone di scuole per l’istruzione primaria e secondaria di primo grado ma è sprovvisto di strutture culturali di rilievo, come biblioteche e musei; non possiede un’adeguata capacità ricettiva, vista l’assenza di strutture per il soggiorno, ma può contare su una qualificata assistenza sanitaria fornita da un presidio di guardia medica e dalla farmacia.

La notevole apertura nei confronti del nuovo ha determinato da un lato l’affermazione dell’industria e del terziario e dall’altro una forte contrazione del settore primario: infatti, solo una piccolissima parte della popolazione attiva si dedica ancora alla coltivazione di cereali, canapa e uva; le attività industriali, invece, assorbono manodopera proveniente anche dall’esterno e si presentano particolarmente vivaci nei comparti alimentare, meccanico, metallurgico, delle calzature, della carta e dell’edilizia. Anche il commercio e il comparto dei servizi, comprendente quello bancario, le assicurazioni e la consulenza informatica, fanno mostra di notevole dinamismo. Dispone di scuole per l’istruzione primaria e secondaria di primo grado ma è sprovvisto di strutture culturali di rilievo, come biblioteche e musei; non possiede un’adeguata capacità ricettiva, vista l’assenza di strutture per il soggiorno, ma può contare su una qualificata assistenza sanitaria fornita da un presidio di guardia medica e dalla farmacia.

Relazioni

Acquisita notevole importanza economica in seguito alla bonifica dei Regi Lagni, ha stabilito con l’esterno una fitta trama di rapporti per via della vocazione agro-industriale che condivide con i comuni della piana compresa tra Napoli, Caserta e il fiume Volturno; tuttavia non rappresenta una meta turistica particolarmente ricercata. Un certo richiamo è esercitato dalla possibilità di approvvigionarsi di tipici prodotti locali, come il vino asprino. Il mercato infrasettimanale si tiene il venerdì. La festa del Patrono, San Giovanni, si celebra la prima domenica di settembre. Il giorno di astensione dal lavoro è il 27 dicembre.

Acquisita notevole importanza economica in seguito alla bonifica dei Regi Lagni, ha stabilito con l’esterno una fitta trama di rapporti per via della vocazione agro-industriale che condivide con i comuni della piana compresa tra Napoli, Caserta e il fiume Volturno; tuttavia non rappresenta una meta turistica particolarmente ricercata. Un certo richiamo è esercitato dalla possibilità di approvvigionarsi di tipici prodotti locali, come il vino asprino. Il mercato infrasettimanale si tiene il venerdì. La festa del Patrono, San Giovanni, si celebra la prima domenica di settembre. Il giorno di astensione dal lavoro è il 27 dicembre.

Località

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Teverola rientra nell’Obiettivo "Convergenza" (che succede al precedente Obiettivo 1 della programmazione 2000-06). A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta ad accelerare il processo di convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. I settori prioritari d'intervento sono i seguenti: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, sviluppo dell'innovazione e della società basata sulla conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, tutela dell'ambiente, efficienza amministrativa. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.