Descrizione

Comune montano di origine medievale, per il quale le attività di tipo rurale costituiscono ancora una fondamentale fonte di sostentamento. La comunità dei terellesi, il cui indice di vecchiaia è eccezionalmente elevato, risiede prevalentemente nel capoluogo comunale, situato in posizione elevata e interessato da una significativa espansione edilizia. La cima imponente del monte Cairo sovrasta l'abitato e le estensioni di seminativi che occupano le zone meno acclivi del comprensorio terellese; quest'ultimo, tuttavia, è coperto per buona parte da un fitto mantello boschivo –nei pressi dell'abitato si estende anche una bella pineta, frutto di rimboschimento–. Nella fascia altimetrica più elevata, oltre i prati d'alta quota adibiti al pascolo, il paesaggio è ravvivato nella bella stagione dai colori delle margherite, dei garofani dei ghiacciai e dei gigli di San Giovanni, ossia della minuta flora tipica degli ambienti rocciosi. Sullo sfondo verde dello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, sono raffigurati tre monti “all'italiana” dorati. Lo stemma usato dal Comune è quello riprodotto in alto.

Comune montano di origine medievale, per il quale le attività di tipo rurale costituiscono ancora una fondamentale fonte di sostentamento. La comunità dei terellesi, il cui indice di vecchiaia è eccezionalmente elevato, risiede prevalentemente nel capoluogo comunale, situato in posizione elevata e interessato da una significativa espansione edilizia. La cima imponente del monte Cairo sovrasta l'abitato e le estensioni di seminativi che occupano le zone meno acclivi del comprensorio terellese; quest'ultimo, tuttavia, è coperto per buona parte da un fitto mantello boschivo –nei pressi dell'abitato si estende anche una bella pineta, frutto di rimboschimento–. Nella fascia altimetrica più elevata, oltre i prati d'alta quota adibiti al pascolo, il paesaggio è ravvivato nella bella stagione dai colori delle margherite, dei garofani dei ghiacciai e dei gigli di San Giovanni, ossia della minuta flora tipica degli ambienti rocciosi. Sullo sfondo verde dello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, sono raffigurati tre monti “all'italiana” dorati. Lo stemma usato dal Comune è quello riprodotto in alto.

Storia

Si sviluppò agli inizi del XII secolo intorno al castello che il conte Landolfo d'Aquino fece costruire sul monte Cairo per sorvegliare l'abbazia di Montecassino; poco dopo, infatti, considerata dagli abati una minaccia a causa della sua posizione strategica, venne distrutta dalle milizie cassinesi (1138). Ricostruita nel 1190, si trovò coinvolta nelle lotte tra Papato e Impero e nel 1199 fu incendiata dalle bande tedesche di Marcualdo, condottiero al seguito dell'imperatore Enrico VI; nel 1458 subì invece l'occupazione del conte di Trivento durante la guerra tra Angioini e Durazzeschi. Nel corso del Cinquecento e dell'Ottocento venne pesantemente colpita dalla piaga del brigantaggio, che trovò in questi luoghi appartati un rifugio ideale, e durante il secondo conflitto mondiale, essendosi trovata sul fronte difensivo tedesco, la linea Gustav, fu rasa al suolo dai bombardamenti alleati. La base etimologica del toponimo non è stata ancora chiaramente individuata: probabilmente è da ricercare in “torelle”, diminutivo di “toro”, dal latino TORUS, ‘sporgenza, rialzo di terra'. Più volte colpita da terremoti –l'ultimo ha avuto luogo nel 1984–, conserva poche testimonianze del passato: tra queste spiccano i resti dell'antico castello.

Si sviluppò agli inizi del XII secolo intorno al castello che il conte Landolfo <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=DAQUINO'>d'Aquino</a> fece costruire sul monte Cairo per sorvegliare l'<a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=ABBAZIADIMONTECASSINO'>abbazia di Montecassino</a>; poco dopo, infatti, considerata dagli abati una minaccia a causa della sua posizione strategica, venne distrutta dalle milizie cassinesi (1138). Ricostruita nel 1190, si trovò coinvolta nelle lotte tra Papato e Impero e nel 1199 fu incendiata dalle bande tedesche di Marcualdo, condottiero al seguito dell'imperatore <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=ENRICOVI'>Enrico VI</a>; nel 1458 subì invece l'occupazione del conte di Trivento durante la guerra tra <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=ANGIOINI'>Angioini</a> e Durazzeschi. Nel corso del Cinquecento e dell'Ottocento venne pesantemente colpita dalla piaga del brigantaggio, che trovò in questi luoghi appartati un rifugio ideale, e durante il secondo conflitto mondiale, essendosi trovata sul fronte difensivo tedesco, la linea Gustav, fu rasa al suolo dai bombardamenti alleati. La base etimologica del toponimo non è stata ancora chiaramente individuata: probabilmente è da ricercare in “torelle”, diminutivo di “toro”, dal latino TORUS, ‘sporgenza, rialzo di terra'. Più volte colpita da terremoti –l'ultimo ha avuto luogo nel 1984–, conserva poche testimonianze del passato: tra queste spiccano i resti dell'antico castello.

Economia

La comunità terellese, profondamente ancorata alle proprie radici rurali e poco sensibile ai miti dell'efficienza e della produttività, conduce un'esistenza appartata. Il quadro economico è tuttora dominato dalle tradizionali attività rurali, che si articolano nella zootecnia e nella coltivazione di cereali e foraggio; il settore secondario è praticamente assente; il terziario annovera pochissimi esercizi commerciali rivolti esclusivamente alla distribuzione di beni di prima necessità e non comprende, tra i servizi, né il credito né le assicurazioni. Il comune dispone degli ordinari uffici municipali e postali, di scuole per l'istruzione primaria e secondaria di primo grado nonché di una biblioteca comunale; usufruisce dell'assistenza sanitaria fornita dalla locale farmacia e dalla centrale operativa di guardia medica di Cassino; il suo apparato ricettivo è modesto e completamente sprovvisto di strutture per il soggiorno.

La comunità terellese, profondamente ancorata alle proprie radici rurali e poco sensibile ai miti dell'efficienza e della produttività, conduce un'esistenza appartata. Il quadro economico è tuttora dominato dalle tradizionali attività rurali, che si articolano nella zootecnia e nella coltivazione di cereali e foraggio; il settore secondario è praticamente assente; il terziario annovera pochissimi esercizi commerciali rivolti esclusivamente alla distribuzione di beni di prima necessità e non comprende, tra i servizi, né il credito né le assicurazioni. Il comune dispone degli ordinari uffici municipali e postali, di scuole per l'istruzione primaria e secondaria di primo grado nonché di una biblioteca comunale; usufruisce dell'assistenza sanitaria fornita dalla locale farmacia e dalla centrale operativa di guardia medica di Cassino; il suo apparato ricettivo è modesto e completamente sprovvisto di strutture per il soggiorno.

Relazioni

Dall'abitato si diparte un interessante sentiero che, attraverso boschi di pini, querce, castagni e faggi, consente di raggiungere la cima del monte Cairo, dalla quale, soprattutto durante la bella stagione, si gode di un'ampia e spettacolare veduta dei monti Ausoni, dell'abbazia di Montecassino e della catena delle Mainarde, nel Parco nazionale d'Abruzzo; durante il percorso è possibile ammirare bellissimi fiori, imbattersi in volpi o lepri e assistere al volo del falco o del raro lanario. Tra le manifestazioni che contribuiscono a mantenere vivi i contatti con l'esterno spicca la sagra della castagna (seconda domenica di novembre), tipico prodotto locale: in questa occasione è possibile assaggiare altre specialità gastronomiche del posto, come marmellate, funghi e formaggi. L'ultima settimana di agosto si svolgono le feste degli emigrati e degli anziani. La festa del Patrono Sant'Egidio si celebra il primo settembre.

Dall'abitato si diparte un interessante sentiero che, attraverso boschi di pini, querce, castagni e faggi, consente di raggiungere la cima del monte Cairo, dalla quale, soprattutto durante la bella stagione, si gode di un'ampia e spettacolare veduta dei monti Ausoni, dell'<a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=ABBAZIADIMONTECASSINO'>abbazia di Montecassino</a> e della catena delle Mainarde, nel Parco nazionale d'Abruzzo; durante il percorso è possibile ammirare bellissimi fiori, imbattersi in volpi o lepri e assistere al volo del falco o del raro lanario. Tra le manifestazioni che contribuiscono a mantenere vivi i contatti con l'esterno spicca la sagra della castagna (seconda domenica di novembre), tipico prodotto locale: in questa occasione è possibile assaggiare altre specialità gastronomiche del posto, come marmellate, funghi e formaggi. L'ultima settimana di agosto si svolgono le feste degli emigrati e degli anziani. La festa del Patrono Sant'Egidio si celebra il primo settembre.

Località

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Terelle rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.