Descrizione

Centro di montagna, di origine antica, con un'economia essenzialmente industriale. La comunità dei talamonesi presenta un indice di vecchiaia inferiore alla media e risiede esclusivamente nel capoluogo cmunale. Il territorio comunale si estende sul versante orobico dell'Adda, in una posizione climaticamente favorevole che ha da sempre incoraggiato gli insediamenti umani, ed è caratterizzato da un paesaggio tipicamente alpestre con evidenti differenze di quota e con un profilo geometrico abbastanza diversificato. Lo stemma, concesso con Decreto del Presidente della repubblica, raffigura, in campo d'oro, tre monti (il Paglia, il Pizzoalto e il Pisello) sormontati da un ramo di castagno, a simboleggiare il maggior prodotto dei boschi del comune.  

Centro di montagna, di origine antica, con un'economia essenzialmente industriale. La comunità dei talamonesi presenta un indice di vecchiaia inferiore alla media e risiede esclusivamente nel capoluogo cmunale. Il territorio comunale si estende sul versante orobico dell'<a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=ADDA'>Adda</a>, in una posizione climaticamente favorevole che ha da sempre incoraggiato gli insediamenti umani, ed è caratterizzato da un paesaggio tipicamente alpestre con evidenti differenze di quota e con un profilo geometrico abbastanza diversificato. Lo stemma, concesso con Decreto del Presidente della repubblica, raffigura, in campo d'oro, tre monti (il Paglia, il Pizzoalto e il Pisello) sormontati da un ramo di castagno, a simboleggiare il maggior prodotto dei boschi del comune.  

Storia

Il toponimo, secondo alcuni studiosi, avrebbe origini etrusche, confermate da alcuni reperti dell'epoca. Nella zona sono stati rinvenuti manufatti risalenti anche alle età del bronzo e romana. In età longobarda il centro ebbe particolare importanza e ospitò la corte regia. Durante il Medioevo alcune zone dell'attuale territorio comunale furono possedimenti del monastero milanese di S. Dionigi. In seguito il monastero benedettino di S. Simpliciano ottenne alcuni possedimenti, confermati nel XII secolo da papa Alessandro III. Fu comunque in epoca comunale che il borgo conobbe il maggiore splendore economico, grazie alle attività di lavorazione del ferro e al patrimonio degli alpeggi adibiti alla produzione casearia e all'allevamento del bestiame. Anticamente costituiva un solo aggregato amministrativo con Campo e, successivamente, anche con Tartano, divenuti poi comuni nel XVIII secolo (in seguito, dopo novant'anni, Campo sarebbe stata aggregata a Tartano, nella cui giurisdizione tutt'ora ricade). Numerose sono le testimonianze artistiche della storia del centro. Una di esse è la chiesa di Santa Maria, ricostruita nel 1921, che conserva dell'antico edificio il campanile, l'abside e il presbiterio, oltre ad una serie di affreschi di scuola bresciana del XVI secolo. Meritano una menzione anche l'oratorio di S. Giuseppe, risalente al '600, e la chiesa di S. Carlo, costruita nello stesso periodo e legata alla diffusione in Valtellina del culto del Santo milanese. Più antiche, invece le chiese di S. Gerolamo e di S. Gregorio, con bel panorama. Di origine longobarda è invece la chiesetta di S. Giorgio, rimaneggiata in forme trecentesche.  

Il toponimo, secondo alcuni studiosi, avrebbe origini <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=ETRUSCHE'>etrusche</a>, confermate da alcuni reperti dell'epoca. Nella zona sono stati rinvenuti manufatti risalenti anche alle età del bronzo e romana. In età <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=LONGOBARDA'>longobarda</a> il centro ebbe particolare importanza e ospitò la corte regia. Durante il Medioevo alcune zone dell'attuale territorio comunale furono possedimenti del monastero milanese di S. Dionigi. In seguito il monastero benedettino di S. Simpliciano ottenne alcuni possedimenti, confermati nel XII secolo da papa Alessandro III. Fu comunque in epoca comunale che il borgo conobbe il maggiore splendore economico, grazie alle attività di lavorazione del ferro e al patrimonio degli alpeggi adibiti alla produzione casearia e all'allevamento del bestiame. Anticamente costituiva un solo aggregato amministrativo con Campo e, successivamente, anche con Tartano, divenuti poi comuni nel XVIII secolo (in seguito, dopo novant'anni, Campo sarebbe stata aggregata a Tartano, nella cui giurisdizione tutt'ora ricade). Numerose sono le testimonianze artistiche della storia del centro. Una di esse è la chiesa di Santa Maria, ricostruita nel 1921, che conserva dell'antico edificio il campanile, l'abside e il presbiterio, oltre ad una serie di affreschi di scuola bresciana del XVI secolo. Meritano una menzione anche l'oratorio di S. Giuseppe, risalente al '600, e la chiesa di S. Carlo, costruita nello stesso periodo e legata alla diffusione in Valtellina del culto del Santo milanese. Più antiche, invece le chiese di S. Gerolamo e di S. Gregorio, con bel panorama. Di origine longobarda è invece la chiesetta di S. Giorgio, rimaneggiata in forme trecentesche.  

Economia

Il comune ospita soltanto gli uffici pubblici municipali e postali. L'economia locale ha relegato ad un ruolo di secondo piano le tradizionali attività agricole, soprattutto la coltivazione della vite e degli alberi da frutta. Il settore portante, che costituisce la principale fonte di reddito, è l'industria, presente in numerosi comparti: l'alimentare, con la lavorazione e conservazione della frutta e degli ortaggi; la fabbricazione di articoli in carta e cartone; la falegnameria; la metallurgia e la meccanica, con la fabbricazione di macchine per l'agricoltura e la silvicoltura; la produzione manifatturiera, con laboratori orafi, fabbriche di giocattoli e imprese edili. Non si segnalano particolari servizi sociali, a parte una casa di riposo. Per quanto riguarda l'istruzione, sul territorio sono presenti scuole elementari e secondarie di primo grado, mentre mancano strutture culturali come la biblioteca. La rete distributiva e commerciale è in grado di soddisfare le esigenze dell'abitato e anche l'esercizio del credito e dell'intermediazione monetaria è rappresentato. I pubblici esercizi, inoltre, consentono la ristorazione e il soggiorno di turisti e visitatori. Le strutture sanitarie sono in grado di garantire il servizio farmaceutico ma non ci sono  strutture ospedaliere.  

Il comune ospita soltanto gli uffici pubblici municipali e postali. L'economia locale ha relegato ad un ruolo di secondo piano le tradizionali attività agricole, soprattutto la coltivazione della vite e degli alberi da frutta. Il settore portante, che costituisce la principale fonte di reddito, è l'industria, presente in numerosi comparti: l'alimentare, con la lavorazione e conservazione della frutta e degli ortaggi; la fabbricazione di articoli in carta e cartone; la falegnameria; la metallurgia e la meccanica, con la fabbricazione di macchine per l'agricoltura e la silvicoltura; la produzione manifatturiera, con laboratori orafi, fabbriche di giocattoli e imprese edili. Non si segnalano particolari servizi sociali, a parte una casa di riposo. Per quanto riguarda l'istruzione, sul territorio sono presenti scuole elementari e secondarie di primo grado, mentre mancano strutture culturali come la biblioteca. La rete distributiva e commerciale è in grado di soddisfare le esigenze dell'abitato e anche l'esercizio del credito e dell'intermediazione monetaria è rappresentato. I pubblici esercizi, inoltre, consentono la ristorazione e il soggiorno di turisti e visitatori. Le strutture sanitarie sono in grado di garantire il servizio farmaceutico ma non ci sono  strutture ospedaliere.  

Relazioni

La presenza del Parco delle Orobie Valtellinesi contribuisce ad il movimento turistico che interessa il comune; ad esso si sommano anche notevoli flussi di lavoratori, che affluiscono nell'estesa area industriale della località. Al suo importante ruolo economico sono collegati anche i rapporti con i centri vicini, che si presentano particolarmente intensi. Tra le manifestazioni che vivacizzano il calendario degli eventi speciali, ricordiamo la mostra del bestiame che ha luogo il 5 aprile, con esposizione e vendita di capi ovini, caprini e bovini. La comunità celebra come festa patronale la Natività di Maria Vergine, che ricorre la prima domenica dopo l'8 settembre.  

La presenza del Parco delle Orobie Valtellinesi contribuisce ad il movimento turistico che interessa il comune; ad esso si sommano anche notevoli flussi di lavoratori, che affluiscono nell'estesa area industriale della località. Al suo importante ruolo economico sono collegati anche i rapporti con i centri vicini, che si presentano particolarmente intensi. Tra le manifestazioni che vivacizzano il calendario degli eventi speciali, ricordiamo la mostra del bestiame che ha luogo il 5 aprile, con esposizione e vendita di capi ovini, caprini e bovini. La comunità celebra come festa patronale la Natività di Maria Vergine, che ricorre la prima domenica dopo l'8 settembre.  

Località

Monte Culino

Monte Culino

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Talamona rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.