Descrizione

Comune di montagna, di probabili origini medievali, la cui economia si basa sulle tradizionali attività agricole, oltre che su una modesta presenza industriale. I taipanesi, con un indice di vecchiaia tra i più elevati della regione, sono distribuiti tra il capoluogo comunale, in cui si registra la maggiore concentrazione demografica, e le località di Cornappo, Monteaperta, Montemaggiore, Platischis, Prossenicco e Debellis. Il territorio, molto esteso, è attraversato da più corsi d’acqua a carattere torrentizio; il suo profilo geometrico è irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate: si raggiungono i 1.636 metri di quota. L’abitato, interessato da una forte crescita edilizia, presenta un andamento plano-altimetrico vario. Il comune è dotato di uno stemma ufficiale concesso con Decreto del Presidente della Repubblica. La redazione non ne ha ottenuto l’autorizzazione alla riproduzione.

Comune di montagna, di probabili origini medievali, la cui economia si basa sulle tradizionali attività agricole, oltre che su una modesta presenza industriale. I taipanesi, con un indice di vecchiaia tra i più elevati della regione, sono distribuiti tra il capoluogo comunale, in cui si registra la maggiore concentrazione demografica, e le località di Cornappo, Monteaperta, Montemaggiore, Platischis, Prossenicco e Debellis. Il territorio, molto esteso, è attraversato da più corsi d’acqua a carattere torrentizio; il suo profilo geometrico è irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate: si raggiungono i 1.636 metri di quota. L’abitato, interessato da una forte crescita edilizia, presenta un andamento plano-altimetrico vario. Il comune è dotato di uno stemma ufficiale concesso con Decreto del Presidente della Repubblica. La redazione non ne ha ottenuto l’autorizzazione alla riproduzione.

Storia

Il primo documento che la cita risale alla seconda metà del XII secolo. Il toponimo, attestato nel Trecento nella forma di Teypana, ha radici latine, derivando dal nome personale OCTAVIUS, trasformato poi in OCTAIVUS. Alla denominazione attuale si è giunti attraverso il mutamento della lettera “v” in “p” e l’aggiunta del suffisso -ANA. Inserita, agli inizi del XIII secolo, nel gastaldato di Tricesimo, è vissuta a lungo in uno stato di grande isolamento, tanto che vi si parlava una lingua diversa da quella del resto della regione. Seguendo le vicende della vicina Nimis, dalla prima metà del Quattrocento passò sotto la Repubblica di Venezia, venendo dotata di castello, costruito dai nobili Zanchi di Bergamo sul monte Zuffine e ceduto, nella seconda metà del XVIII secolo, ai signori Antonini di Udine. La storia successiva al declino della Serenissima, nel 1797, e all’avvento degli Asburgo non si discosta da quella dei territori circostanti che, dopo l’invasione napoleonica e la restaurazione austriaca, furono annessi all’Italia, nel 1866. Teatro di cruenti scontri tra i partigiani e le truppe tedesche nel corso della seconda guerra mondiale, ha subito un lento ma progressivo spopolamento. Ingenti sono stati i danni causati del violento terremoto del 1976. Povera è la presenza di monumenti: non vi sono, infatti, edifici di un certo rilievo architettonico, fatta eccezione per la chiesa parrocchiale.

Il primo documento che la cita risale alla seconda metà del XII secolo. Il toponimo, attestato nel Trecento nella forma di Teypana, ha radici latine, derivando dal nome personale OCTAVIUS, trasformato poi in OCTAIVUS. Alla denominazione attuale si è giunti attraverso il mutamento della lettera “v” in “p” e l’aggiunta del suffisso -ANA. Inserita, agli inizi del XIII secolo, nel gastaldato di Tricesimo, è vissuta a lungo in uno stato di grande isolamento, tanto che vi si parlava una lingua diversa da quella del resto della regione. Seguendo le vicende della vicina Nimis, dalla prima metà del Quattrocento passò sotto la Repubblica di Venezia, venendo dotata di castello, costruito dai nobili Zanchi di Bergamo sul monte Zuffine e ceduto, nella seconda metà del XVIII secolo, ai signori Antonini di Udine. La storia successiva al declino della Serenissima, nel 1797, e all’avvento degli Asburgo non si discosta da quella dei territori circostanti che, dopo l’invasione napoleonica e la restaurazione austriaca, furono annessi all’Italia, nel 1866. Teatro di cruenti scontri tra i partigiani e le truppe tedesche nel corso della seconda guerra mondiale, ha subito un lento ma progressivo spopolamento. Ingenti sono stati i danni causati del violento terremoto del 1976. Povera è la presenza di monumenti: non vi sono, infatti, edifici di un certo rilievo architettonico, fatta eccezione per la chiesa parrocchiale.

Economia

Ospita la stazione dei carabinieri. Il quadro economico non risulta molto fiorente: esso risente dell’impronta rurale della zona, con un’agricoltura basata sulla produzione di ortaggi e frutta e integrata dall’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. In seguito al terremoto del 1976 si è reso necessario provvedere alla riedificazione e alla ristrutturazione degli edifici pubblici e privati, gravemente danneggiati dal sisma. Pertanto le imprese, che già operavano nel campo dell’edilizia, hanno avuto la possibilità di potenziare la propria attività, affiancate da ditte di più recente costituzione; vi sono, inoltre, alcune piccole aziende che fabbricano mobili. Il terziario non assume dimensioni rilevanti: mancano servizi qualificati, come quello bancario, e la rete distributiva risulta appena sufficiente al soddisfacimento delle esigenze primarie della comunità. Tra le strutture sociali si registra la presenza di una casa di riposo. È possibile frequentare soltanto le scuole materne ed elementari; non vi sono strutture destinate all’arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno.

Ospita la stazione dei carabinieri. Il quadro economico non risulta molto fiorente: esso risente dell’impronta rurale della zona, con un’agricoltura basata sulla produzione di ortaggi e frutta e integrata dall’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. In seguito al terremoto del 1976 si è reso necessario provvedere alla riedificazione e alla ristrutturazione degli edifici pubblici e privati, gravemente danneggiati dal sisma. Pertanto le imprese, che già operavano nel campo dell’edilizia, hanno avuto la possibilità di potenziare la propria attività, affiancate da ditte di più recente costituzione; vi sono, inoltre, alcune piccole aziende che fabbricano mobili. Il terziario non assume dimensioni rilevanti: mancano servizi qualificati, come quello bancario, e la rete distributiva risulta appena sufficiente al soddisfacimento delle esigenze primarie della comunità. Tra le strutture sociali si registra la presenza di una casa di riposo. È possibile frequentare soltanto le scuole materne ed elementari; non vi sono strutture destinate all’arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno.

Relazioni

Oltre a non registrare un significativo movimento di turisti, pur offrendo a quanti vi si rechino la possibilità di godere di una suggestiva cornice paesaggistica, con pascoli estesi e alture coperte di vegetazione boschiva, è poco frequentata anche per lavoro, in quanto le sue attività produttive non sono in grado di assorbire neppure tutta la manodopera locale; diffuso è infatti il pendolarismo verso le aeree più sviluppate. I rapporti con il circondario, cui gli abitanti si rivolgono pure per frequentare le altre scuole dell’obbligo e gli istituti d’istruzione secondaria di secondo grado nonché per usufruire dei servizi non disponibili sul posto, sono piuttosto intensi. La festa del Patrono, San Giuseppe, si celebra il 19 marzo.

Oltre a non registrare un significativo movimento di turisti, pur offrendo a quanti vi si rechino la possibilità di godere di una suggestiva cornice paesaggistica, con pascoli estesi e alture coperte di vegetazione boschiva, è poco frequentata anche per lavoro, in quanto le sue attività produttive non sono in grado di assorbire neppure tutta la manodopera locale; diffuso è infatti il pendolarismo verso le aeree più sviluppate. I rapporti con il circondario, cui gli abitanti si rivolgono pure per frequentare le altre scuole dell’obbligo e gli istituti d’istruzione secondaria di secondo grado nonché per usufruire dei servizi non disponibili sul posto, sono piuttosto intensi. La festa del Patrono, San Giuseppe, si celebra il 19 marzo.

Località

Cornappo, Debellis, Monteaperta, Montemaggiore, Platischis, Prossenicco

Cornappo, Debellis, Monteaperta, Montemaggiore, Platischis, Prossenicco

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Taipana rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.