Descrizione

Centro collinare di origine molto antica, con un’economia sostenuta da un vivace settore industriale, dal terziario e, in misura minore, dalle attività rurali. La maggior parte dei sutrini, il cui indice di vecchiaia è nella media, vive concentrata nel capoluogo comunale; il resto della comunità si distribuisce in un buon numero di case sparse sui fondi e in alcuni aggregati urbani minori. L’abitato sorge con pianta irregolare su uno sperone tufaceo, che degrada verso la confluenza di due valloni dell’alto bacino del torrente Treja, affluente del fiume Tevere. Il territorio comunale, che confina con un’isola amministrativa del comune di Nepi, è caratterizzato dalle sfumature rossastre del tufo e dalle molteplici tonalità di verde delle viti, degli olivi, della macchia mediterranea, dei querceti e dei noccioleti; qua e là resti di antiche civiltà richiamano alla mente un lontano passato.

Centro collinare di origine molto antica, con un’economia sostenuta da un vivace settore industriale, dal terziario e, in misura minore, dalle attività rurali. La maggior parte dei sutrini, il cui indice di vecchiaia è nella media, vive concentrata nel capoluogo comunale; il resto della comunità si distribuisce in un buon numero di case sparse sui fondi e in alcuni aggregati urbani minori. L’abitato sorge con pianta irregolare su uno sperone tufaceo, che degrada verso la confluenza di due valloni dell’alto bacino del torrente Treja, affluente del fiume Tevere. Il territorio comunale, che confina con un’isola amministrativa del comune di Nepi, è caratterizzato dalle sfumature rossastre del tufo e dalle molteplici tonalità di verde delle viti, degli olivi, della macchia mediterranea, dei querceti e dei noccioleti; qua e là resti di antiche civiltà richiamano alla mente un lontano passato.

Storia

Fondata, secondo lo storico Tito Livio, due secoli prima di Roma, costituì in epoca etrusca un importante avamposto contro l’avanzata dei romani, finendo con l’essere da loro definitivamente sottomessa nel 310 a.C. Sede vescovile già nel V secolo d.C., fu conquistata dai longobardi e nel 728 fu ceduta dal loro re Liutprando a papa Gregorio II, costituendo uno dei primi nuclei del futuro Patrimonio di San Pietro; nei secoli successivi fu spesso teatro di importanti avvenimenti legati alle lotte tra Papato e Impero e nel 1166 subì l’assedio di Federico I Barbarossa. Nella seconda metà del XIII secolo fu soggetta per un breve periodo ai Prefetti di Vico; tornata alla Santa Sede, ne seguì le sorti. Il toponimo SUTRIUM, ben attestato in fonti classiche, è di origine etrusca e vi si potrebbe riconoscere il tema mediterraneo SUTRO, ‘sterile, infruttifero’. Diverse necropoli etrusche e un anfiteatro romano scavato nel tufo costituiscono le più rilevanti testimonianze storico-architettoniche del periodo antico, cui si aggiunge la chiesa della Madonna del Parto, un ipogeo etrusco trasformato in mitreo in epoca romana e poi in edificio cristiano. Nel centro storico sono degni di nota il palazzo comunale e la cattedrale dell’Assunta, eretta nel Duecento in forme romaniche su una preesistente cappella paleocristiana e rimaneggiata nel Settecento: all’interno di quest’edificio sacro sono custodite, tra l’altro, una statua lignea di scuola berniniana raffigurante la Patrona Santa Dolcissima, che qui è sepolta, e una tavola duecentesca in stile bizantino raffigurante il Salvatore; assai bella è inoltre la cripta, risalente probabilmente all’XI secolo. Vale la pena di ricordare anche i ruderi del cosiddetto castello di Carlo Magno, che si trovano nel parco della settecentesca villa Savorelli.

Fondata, secondo lo storico Tito Livio, due secoli prima di Roma, costituì in epoca <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=ETRUSCA'>etrusca</a> un importante avamposto contro l’avanzata dei romani, finendo con l’essere da loro definitivamente sottomessa nel 310 a.C. Sede vescovile già nel V secolo d.C., fu conquistata dai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=LONGOBARDI'>longobardi</a> e nel 728 fu ceduta dal loro re Liutprando a papa Gregorio II, costituendo uno dei primi nuclei del futuro Patrimonio di San Pietro; nei secoli successivi fu spesso teatro di importanti avvenimenti legati alle lotte tra Papato e Impero e nel 1166 subì l’assedio di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=FEDERICOIBARBAROSSA'>Federico I Barbarossa</a>. Nella seconda metà del XIII secolo fu soggetta per un breve periodo ai Prefetti di Vico; tornata alla Santa Sede, ne seguì le sorti. Il toponimo SUTRIUM, ben attestato in fonti classiche, è di origine <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=ETRUSCA'>etrusca</a> e vi si potrebbe riconoscere il tema mediterraneo SUTRO, ‘sterile, infruttifero’. Diverse necropoli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=ETRUSCHE'>etrusche</a> e un anfiteatro romano scavato nel tufo costituiscono le più rilevanti testimonianze storico-architettoniche del periodo antico, cui si aggiunge la chiesa della Madonna del Parto, un ipogeo <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=ETRUSCO'>etrusco</a> trasformato in mitreo in epoca romana e poi in edificio cristiano. Nel centro storico sono degni di nota il palazzo comunale e la cattedrale dell’Assunta, eretta nel Duecento in forme romaniche su una preesistente cappella paleocristiana e rimaneggiata nel Settecento: all’interno di quest’edificio sacro sono custodite, tra l’altro, una statua lignea di scuola berniniana raffigurante la Patrona Santa Dolcissima, che qui è sepolta, e una tavola duecentesca in stile bizantino raffigurante il Salvatore; assai bella è inoltre la cripta, risalente probabilmente all’XI secolo. Vale la pena di ricordare anche i ruderi del cosiddetto castello di Carlo Magno, che si trovano nel parco della settecentesca villa Savorelli.

Economia

L’industria e soprattutto il terziario, stimolato dal turismo, costituiscono i settori trainanti dell’economia sutrina ma le attività rurali, specializzate nella produzione di cereali, nocciole, fagioli, uva, olive e tabacco, non sono per nulla in declino e continuano a fornire occupazione a una discreta fetta della comunità. Nell’ambito del settore secondario spiccano i comparti alimentare, dell’estrazione dei minerali non energetici e dei materiali da costruzione mentre il terziario annovera una rete commerciale commisurata alle esigenze della comunità e del movimento turistico, oltre a sportelli bancari e agenzie assicurative e immobiliari. Nel comune si trovano una stazione dei carabinieri, le scuole dell’obbligo e la farmacia; le strutture culturali comprendono una mostra mineraria, che espone minerali provenienti da ogni parte del mondo; ristoranti e albergo assicurano una sufficiente capacità ricettiva.

L’industria e soprattutto il terziario, stimolato dal turismo, costituiscono i settori trainanti dell’economia sutrina ma le attività rurali, specializzate nella produzione di cereali, nocciole, fagioli, uva, olive e tabacco, non sono per nulla in declino e continuano a fornire occupazione a una discreta fetta della comunità. Nell’ambito del settore secondario spiccano i comparti alimentare, dell’estrazione dei minerali non energetici e dei materiali da costruzione mentre il terziario annovera una rete commerciale commisurata alle esigenze della comunità e del movimento turistico, oltre a sportelli bancari e agenzie assicurative e immobiliari. Nel comune si trovano una stazione dei carabinieri, le scuole dell’obbligo e la farmacia; le strutture culturali comprendono una mostra mineraria, che espone minerali provenienti da ogni parte del mondo; ristoranti e albergo assicurano una sufficiente capacità ricettiva.

Relazioni

È una meta ideale per tutti coloro che amano trascorrere un periodo di riposo all’insegna del binomio natura-cultura: infatti, il Parco urbano Antichissima città di Sutri racchiude non solo le più importanti testimonianze storico-architettoniche del luogo (una vasta necropoli rupestre, l’anfiteatro romano, il mitreo della Madonna del Parto e villa Savorelli) ma anche un ambiente naturale incontaminato e vario, habitat di numerose specie di animali selvatici. Tra le manifestazioni tradizionali che vi si svolgono nel corso dell’anno figurano l’Infiorata del Corpus Domini, la “Festa medievale” (27 e 28 luglio), in occasione della quale è possibile gustare specialità gastronomiche risalenti addirittura al Medioevo, la sagra del fagiolo (22 settembre) e il suggestivo presepe vivente, allestito nel periodo natalizio nel mitreo. I mesi di giugno, luglio e agosto sono inoltre animati dagli eventi culturali, teatrali e musicali compresi nel programma di “Sutri estate”. La Patrona Santa Dolcissima viene festeggiata il 16 settembre.

È una meta ideale per tutti coloro che amano trascorrere un periodo di riposo all’insegna del binomio natura-cultura: infatti, il Parco urbano Antichissima città di Sutri racchiude non solo le più importanti testimonianze storico-architettoniche del luogo (una vasta necropoli rupestre, l’anfiteatro romano, il mitreo della Madonna del Parto e villa Savorelli) ma anche un ambiente naturale incontaminato e vario, habitat di numerose specie di animali selvatici. Tra le manifestazioni tradizionali che vi si svolgono nel corso dell’anno figurano l’Infiorata del Corpus Domini, la “Festa medievale” (27 e 28 luglio), in occasione della quale è possibile gustare specialità gastronomiche risalenti addirittura al Medioevo, la sagra del fagiolo (22 settembre) e il suggestivo presepe vivente, allestito nel periodo natalizio nel mitreo. I mesi di giugno, luglio e agosto sono inoltre animati dagli eventi culturali, teatrali e musicali compresi nel programma di “Sutri estate”. La Patrona Santa Dolcissima viene festeggiata il 16 settembre.

Località

Colle Diana, Fonte Vivola

Colle Diana, Fonte Vivola

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Sutri rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.