Descrizione

Piccola comunità di montagna, di origine medievale, la cui economia è prevalentemente di tipo agricolo. I suegliesi presentano un indice di vecchiaia particolarmente superiore alla media e sono raccolti praticamente tutti nel capoluogo comunale, anche se sul territorio si registrano altre piccole località, in effetti disabitate o quasi. Il comune sta attraversando una fase di espansione edilizia. Il territorio è caratterizzato da un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto pronunciate che vanno da una quota minima di 343 metri ad una massima di 1.714 metri di altitudine. L'andamento plano-altimetrico del capoluogo comunale è di tipo collinare: sorge, infatti, sul versante di una montagna, ad un'altitudine inferiore rispetto a quella delle altre località della sua giurisdizione.

Piccola comunità di montagna, di origine medievale, la cui economia è prevalentemente di tipo agricolo. I suegliesi presentano un indice di vecchiaia particolarmente superiore alla media e sono raccolti praticamente tutti nel capoluogo comunale, anche se sul territorio si registrano altre piccole località, in effetti disabitate o quasi. Il comune sta attraversando una fase di espansione edilizia. Il territorio è caratterizzato da un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto pronunciate che vanno da una quota minima di 343 metri ad una massima di 1.714 metri di altitudine. L'andamento plano-altimetrico del capoluogo comunale è di tipo collinare: sorge, infatti, sul versante di una montagna, ad un'altitudine inferiore rispetto a quella delle altre località della sua giurisdizione.

Storia

La storia locale affonda le proprie radici nel Medioevo ed è legata alla chiesa parrocchiale, dedicata a S. Martino, nella cui circoscrizione territoriale vengono comprese anche le vicine Introzzo e Vestreno. Le prime testimonianze dell'esistenza di tale chiesa risalgono al XIII secolo, quando faceva parte della pieve di Dérvio; divenne parrocchiale nel XIV secolo dopo aver avuto per quattro anni un rettore. Verso la fine del XVI secolo venne assegnata a M. Aurelio Grattarola di Margno, amico di S. Carlo e della cui canonizzazione fu autore, che venne insignito del titolo di prevosto degli Oblati di S. Carlo. È famosa la storia che racconta della faticosa benedizione della chiesa avvenuta in sette ore ad opera di S. Carlo. Gli arredi della chiesa furono donati dagli abitanti del luogo emigrati in Piemonte, Lucchesia e Veneto durante il XVII e XVIII secolo, i quali avevano costituito tra loro compagnie di mutuo soccorso. Per quanto riguarda il patrimonio architettonico, oltre alla parrocchiale, bisogna segnalare la chiesa di S. Bernardino, in un primo momento dedicata alla Madonna delle Nevi e risalente ai principi del XVI secolo; c'è poi la chiesa situata sul monte Legnoncino e dedicata a Santo Sfirio, che sembrerebbe risalire al XIII secolo, in cui si è avuto il ritrovamento di una moneta dell'XI secolo; da segnalare anche l'oratorio abbandonato, risalente alla fine del XIX secolo e il campanile della fine del XVII secolo, oltre agli edifici barocchi situati all'inizio dell'abitato.

La storia locale affonda le proprie radici nel Medioevo ed è legata alla chiesa parrocchiale, dedicata a S. Martino, nella cui circoscrizione territoriale vengono comprese anche le vicine Introzzo e Vestreno. Le prime testimonianze dell'esistenza di tale chiesa risalgono al XIII secolo, quando faceva parte della pieve di Dérvio; divenne parrocchiale nel XIV secolo dopo aver avuto per quattro anni un rettore. Verso la fine del XVI secolo venne assegnata a M. Aurelio Grattarola di Margno, amico di S. Carlo e della cui canonizzazione fu autore, che venne insignito del titolo di prevosto degli Oblati di S. Carlo. È famosa la storia che racconta della faticosa benedizione della chiesa avvenuta in sette ore ad opera di S. Carlo. Gli arredi della chiesa furono donati dagli abitanti del luogo emigrati in Piemonte, Lucchesia e Veneto durante il XVII e XVIII secolo, i quali avevano costituito tra loro compagnie di mutuo soccorso. Per quanto riguarda il patrimonio architettonico, oltre alla parrocchiale, bisogna segnalare la chiesa di S. Bernardino, in un primo momento dedicata alla Madonna delle Nevi e risalente ai principi del XVI secolo; c'è poi la chiesa situata sul monte Legnoncino e dedicata a Santo Sfirio, che sembrerebbe risalire al XIII secolo, in cui si è avuto il ritrovamento di una moneta dell'XI secolo; da segnalare anche l'oratorio abbandonato, risalente alla fine del XIX secolo e il campanile della fine del XVII secolo, oltre agli edifici barocchi situati all'inizio dell'abitato.

Economia

La comunità vive della coltivazione dei prodotti agricoli, quali ortaggi e frutteti, e dell'esiguo allevamento dei bovini e degli ovini. L'industria è rappresentata soltanto dal comparto edile. Il livello di reddito e la capacità di risparmio dei suegliesi non consentono la presenza di uno sportello per l'esercizio del credito e dell'intermediazione monetaria. La rete commerciale è appena sufficiente al soddisfacimento dei bisogni essenziali della comunità, alla quale mancano, peraltro, i servizi avanzati del terziario, quali le attività assicurative, i fondi pensione e la consulenza tecnico-informatica. Per quanto riguarda l'offerta di servizi pubblici non si registra la presenza di strutture sociali di particolare rilevanza; le strutture destinate all'arricchimento culturale, come biblioteche, musei o simili, sono inesistenti; non sono presenti attività radiotelevisive e non si segnala la pubblicazione di giornali e periodici locali. A causa della totale assenza degli istituti scolastici, i più giovani sono costretti, ben presto, all'esperienza del pendolarismo. Le strutture ricettive offrono la possibilità di ristorazione ma non di soggiorno.

La comunità vive della coltivazione dei prodotti agricoli, quali ortaggi e frutteti, e dell'esiguo allevamento dei bovini e degli ovini. L'industria è rappresentata soltanto dal comparto edile. Il livello di reddito e la capacità di risparmio dei suegliesi non consentono la presenza di uno sportello per l'esercizio del credito e dell'intermediazione monetaria. La rete commerciale è appena sufficiente al soddisfacimento dei bisogni essenziali della comunità, alla quale mancano, peraltro, i servizi avanzati del terziario, quali le attività assicurative, i fondi pensione e la consulenza tecnico-informatica. Per quanto riguarda l'offerta di servizi pubblici non si registra la presenza di strutture sociali di particolare rilevanza; le strutture destinate all'arricchimento culturale, come biblioteche, musei o simili, sono inesistenti; non sono presenti attività radiotelevisive e non si segnala la pubblicazione di giornali e periodici locali. A causa della totale assenza degli istituti scolastici, i più giovani sono costretti, ben presto, all'esperienza del pendolarismo. Le strutture ricettive offrono la possibilità di ristorazione ma non di soggiorno.

Relazioni

Non può essere considerata una vera e propria meta turistica; tuttavia risente della presenza del lago di Como e della vicinanza dei centri rivieraschi. La popolazione si rivolge alle aree più dotate del territorio circostante, per l'istruzione secondaria, per il lavoro, per il commercio, per l'espletamento di pratiche burocratiche e per l'assistenza sanitaria. Tra gli avvenimenti importanti è da segnalare il "carnevale delle bestie". La festa in onore della Patrona, la Madonna di Lourdes, si svolge l'11 febbraio.

Non può essere considerata una vera e propria meta turistica; tuttavia risente della presenza del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=LAGODICOMO'>lago di Como</a> e della vicinanza dei centri rivieraschi. La popolazione si rivolge alle aree più dotate del territorio circostante, per l'istruzione secondaria, per il lavoro, per il commercio, per l'espletamento di pratiche burocratiche e per l'assistenza sanitaria. Tra gli avvenimenti importanti è da segnalare il "carnevale delle bestie". La festa in onore della Patrona, la Madonna di Lourdes, si svolge l'11 febbraio.

Località

Sommafiume

Sommafiume

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Sueglio rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.