Descrizione

Comune di pianura, di origini medievali, la cui principale risorsa economica continua ad essere costituita dalle attività agricole. La comunità dei borsani o suardesi, che presenta un indice di vecchiaia particolarmente elevato, è pressoché integralmente concentrata nel capoluogo comunale, che ha conservato un aspetto tipicamente rurale, senza manifestare evidenti segni di espansione edilizia. Il territorio, completamente pianeggiante e con terreni coltivati a riso e filari di pioppi, disegna un profilo geometrico molto regolare, con variazioni altimetriche irrilevanti, che vanno da un minimo di 76 metri sul livello del mare ad un massimo di 84 metri.

Comune di pianura, di origini medievali, la cui principale risorsa economica continua ad essere costituita dalle attività agricole. La comunità dei borsani o suardesi, che presenta un indice di vecchiaia particolarmente elevato, è pressoché integralmente concentrata nel capoluogo comunale, che ha conservato un aspetto tipicamente rurale, senza manifestare evidenti segni di espansione edilizia. Il territorio, completamente pianeggiante e con terreni coltivati a riso e filari di pioppi, disegna un profilo geometrico molto regolare, con variazioni altimetriche irrilevanti, che vanno da un minimo di 76 metri sul livello del mare ad un massimo di 84 metri.

Storia

Il primo nucleo abitato, chiamato Borgofranco, sorse nel XII secolo, a seguito della creazione da parte del comune di Pavia di un ponte per collegare il territorio lomellino con le proprietà pavesi che si estendevano al di là del Po. Inserita nel feudo di Gambarana, posto sotto la signoria dei conti di Lomello, dovette più volte nel corso dei secoli sottostare alle decisioni di Pavia e al passaggio di vari eserciti. Nella seconda metà del XV secolo, quando il borgo era infeudato alla famiglia dei Del Majno, vi si svolse uno scontro tra Luigi di Saluzzo, nipote del marchese del Monferrato, e Roberto Sanseverino, capitano di Ludovico il Moro, che cercava di appropriarsi del ducato milanese. Agli inizi del XVIII secolo, col trattato di alleanza tra il Piemonte e l'Austria, seguì le sorti di tutta la Lomellina e fu annessa allo stato sabaudo. Nel 1808 Borgofranco fu distrutta dalla forza devastante del Po in piena e gli abitanti, abbandonate le proprie case, si stabilirono lungo la strada che portava alla chiesetta campestre di Santa Maria delle Grazie, dando vita ad un nuovo abitato che, assumendo il nome di un'altra località sommersa dalle acque, si chiamò Suardi. Localmente è ancora chiamata "burg", 'borgo' e da questo nome deriva l'etnico borsani, oltre che suradesi, per designare gli abitanti del comune. Dal punto di vista monumentale, degna di rilievo è la quattrocentesca chiesa parrocchiale, dedicata a San Bartolomeo e costruita sui resti di un precedente edificio del XIV secolo, la primitiva parrocchiale di San Siro.

Il primo nucleo abitato, chiamato Borgofranco, sorse nel XII secolo, a seguito della creazione da parte del comune di Pavia di un ponte per collegare il territorio lomellino con le proprietà pavesi che si estendevano al di là del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=PO'>Po</a>. Inserita nel feudo di Gambarana, posto sotto la signoria dei conti di Lomello, dovette più volte nel corso dei secoli sottostare alle decisioni di Pavia e al passaggio di vari eserciti. Nella seconda metà del XV secolo, quando il borgo era infeudato alla famiglia dei Del Majno, vi si svolse uno scontro tra Luigi di Saluzzo, nipote del marchese del Monferrato, e Roberto Sanseverino, capitano di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=LUDOVICOILMORO'>Ludovico il Moro</a>, che cercava di appropriarsi del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=DUCATOMILANESE'>ducato milanese</a>. Agli inizi del XVIII secolo, col trattato di alleanza tra il Piemonte e l'Austria, seguì le sorti di tutta la Lomellina e fu annessa allo stato sabaudo. Nel 1808 Borgofranco fu distrutta dalla forza devastante del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=PO'>Po</a> in piena e gli abitanti, abbandonate le proprie case, si stabilirono lungo la strada che portava alla chiesetta campestre di Santa Maria delle Grazie, dando vita ad un nuovo abitato che, assumendo il nome di un'altra località sommersa dalle acque, si chiamò Suardi. Localmente è ancora chiamata "burg", 'borgo' e da questo nome deriva l'etnico borsani, oltre che suradesi, per designare gli abitanti del comune. Dal punto di vista monumentale, degna di rilievo è la quattrocentesca chiesa parrocchiale, dedicata a San Bartolomeo e costruita sui resti di un precedente edificio del XIV secolo, la primitiva parrocchiale di San Siro.

Economia

Fatta eccezione per gli uffici deputati al funzionamento dei consueti servizi municipali e postali, non se ne registrano altri degni di nota e, per l'assenza sul posto di una stazione dei carabinieri, le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all'occorrenza, svolte dal sindaco. L'economia locale si basa fondamentalmente sull'agricoltura, favorita dalle caratteristiche del terreno che consentono una proficua coltivazione di cereali, frumento e foraggi; è praticato anche l'allevamento di bovini. Le attività industriali, limitate al settore edile e a qualche gioielleria, sono pressoché insignificanti e alquanto modesta è anche l'attività del terziario, che si compone di una piccola rete distributiva (in grado comunque di soddisfare le esigenze primarie della popolazione) e dei servizi forniti dalla pubblica amministrazione e dalle scuole. Non dispone di servizi pubblici particolarmente significativi né di strutture sociali di rilievo. Le strutture scolastiche esistenti permettono di frequentare soltanto le scuole materne ed elementari; non manca una biblioteca per l'arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno e quelle sanitarie garantiscono il solo servizio farmaceutico: per le altre prestazioni è necessario rivolgersi altrove.

Fatta eccezione per gli uffici deputati al funzionamento dei consueti servizi municipali e postali, non se ne registrano altri degni di nota e, per l'assenza sul posto di una stazione dei carabinieri, le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all'occorrenza, svolte dal sindaco. L'economia locale si basa fondamentalmente sull'agricoltura, favorita dalle caratteristiche del terreno che consentono una proficua coltivazione di cereali, frumento e foraggi; è praticato anche l'allevamento di bovini. Le attività industriali, limitate al settore edile e a qualche gioielleria, sono pressoché insignificanti e alquanto modesta è anche l'attività del terziario, che si compone di una piccola rete distributiva (in grado comunque di soddisfare le esigenze primarie della popolazione) e dei servizi forniti dalla pubblica amministrazione e dalle scuole. Non dispone di servizi pubblici particolarmente significativi né di strutture sociali di rilievo. Le strutture scolastiche esistenti permettono di frequentare soltanto le scuole materne ed elementari; non manca una biblioteca per l'arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno e quelle sanitarie garantiscono il solo servizio farmaceutico: per le altre prestazioni è necessario rivolgersi altrove.

Relazioni

Priva di attrattive in grado di farne una meta turistica almeno in ambito provinciale, non offre né ai suoi abitanti né tanto meno a manodopera esterna particolari opportunità di lavoro, mancando adeguate strutture produttive: molti sono pertanto i pendolari verso i centri maggiormente industrializzati. I suoi rapporti con i comuni vicini, solitamente limitati a quelli causati dalle carenze nei servizi e dalla limitata presenza di scuole, si intensificano in occasione di un tradizionale appuntamento del folclore, la Sfida (il palio della Lomellina), che si svolge a luglio. La festa del Patrono, San Bartolomeo, viene celebrata l'ultima domenica di agosto con un ballo in piazza e stand gastronomici.

Priva di attrattive in grado di farne una meta turistica almeno in ambito provinciale, non offre né ai suoi abitanti né tanto meno a manodopera esterna particolari opportunità di lavoro, mancando adeguate strutture produttive: molti sono pertanto i pendolari verso i centri maggiormente industrializzati. I suoi rapporti con i comuni vicini, solitamente limitati a quelli causati dalle carenze nei servizi e dalla limitata presenza di scuole, si intensificano in occasione di un tradizionale appuntamento del folclore, la Sfida (il palio della <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=LOMELLINA'>Lomellina</a>), che si svolge a luglio. La festa del Patrono, San Bartolomeo, viene celebrata l'ultima domenica di agosto con un ballo in piazza e stand gastronomici.

Località

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Suardi rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.