Descrizione

Centro di pianura risalente al Medioevo; nel quadro delle sue attività economiche risalta l'agricoltura, essendo il settore secondario poco sviluppato e in parte dipendente da essa. Solo una piccola fetta della comunità degli strianesi, che presenta un indice di vecchiaia inferiore alla media, risiede in case sparse; la maggior parte, infatti, vive concentrata nel capoluogo comunale. L'abitato, tipico centro di zona di bonifica, è situato alla convergenza di numerose strade e si sta accrescendo lungo il loro tracciato per effetto del processo di espansione edilizia iniziato qualche decennio fa. Il territorio comunale, che appartiene alla piana del fiume Sarno, si presenta come una piatta distesa solcata da numerosi canali d'irrigazione e caratterizzata dall'ordinata successione di vasti e geometrici appezzamenti di coltivi.  

Centro di pianura risalente al Medioevo; nel quadro delle sue attività economiche risalta l'agricoltura, essendo il settore secondario poco sviluppato e in parte dipendente da essa. Solo una piccola fetta della comunità degli strianesi, che presenta un indice di vecchiaia inferiore alla media, risiede in case sparse; la maggior parte, infatti, vive concentrata nel capoluogo comunale. L'abitato, tipico centro di zona di bonifica, è situato alla convergenza di numerose strade e si sta accrescendo lungo il loro tracciato per effetto del processo di espansione edilizia iniziato qualche decennio fa. Il territorio comunale, che appartiene alla piana del fiume Sarno, si presenta come una piatta distesa solcata da numerosi canali d'irrigazione e caratterizzata dall'ordinata successione di vasti e geometrici appezzamenti di coltivi.  

Storia

Citato nelle RATIONES DECIMARUM della Campania (1308-1310), il toponimo deriva dal personale latino HISTRIUS al quale è stato aggiunto il suffisso -ANUS, tipico delle formazioni prediali. Il borgo fortificato, munito di mura e di un castello, sorse nel Medioevo ma il territorio comunale risulta popolato fin dalla preistoria. Nel 1661 fu dato in feudo a Ugone Barberini e nel 1690 passò a Giuseppe de' Medici; i suoi ultimi signori furono i principi Marini. Nel comprensorio strianese sono stati rinvenuti i resti di una necropoli dell'età del ferro (IX-VIII secolo a.C.) e cospicuo materiale archeologico risalente all'età romana, che testimonia la probabile deduzione sul posto di una colonia romana. A partire dal secondo dopoguerra si è registrato un continuo incremento della popolazione residente.  

Citato nelle RATIONES DECIMARUM della Campania (1308-1310), il toponimo deriva dal personale latino HISTRIUS al quale è stato aggiunto il suffisso -ANUS, tipico delle formazioni prediali. Il borgo fortificato, munito di mura e di un castello, sorse nel Medioevo ma il territorio comunale risulta popolato fin dalla preistoria. Nel 1661 fu dato in feudo a Ugone Barberini e nel 1690 passò a Giuseppe de' Medici; i suoi ultimi signori furono i principi Marini. Nel comprensorio strianese sono stati rinvenuti i resti di una necropoli dell'età del ferro (IX-VIII secolo a.C.) e cospicuo materiale archeologico risalente all'età romana, che testimonia la probabile deduzione sul posto di una colonia romana. A partire dal secondo dopoguerra si è registrato un continuo incremento della popolazione residente.  

Economia

La posizione un po' decentrata rispetto alla caotica conurbazione partenopea e il persistere di un forte legame con la tradizione rendono la vita che vi si conduce assai tranquilla. Fondamentale risorsa dell'economia locale è l'agricoltura: si coltivano patate, pomodori, cavoli e tabacco. Le produzioni ortofrutticole, in particolare, costituiscono la materia prima per le imprese locali che si occupano della lavorazione e conservazione dei prodotti agricoli; altre attività industriali di un certo rilievo, caratterizzate, comunque, da modeste dimensioni aziendali, sono quelle edili, metallurgiche, tessili e delle confezioni. Un solo sportello bancario figura nella mappa dei servizi di questo comune, che dispone degli ordinari uffici municipali e postali, delle scuole per l'istruzione primaria e secondaria di primo grado e, per quanto riguarda le strutture e i servizi sanitari, di un presidio di guardia medica e di un punto di vaccinazione, oltre che di una farmacia; l'apparato ricettivo comprende solo alcuni ristoranti e mancano strutture culturali.  

La posizione un po' decentrata rispetto alla caotica conurbazione partenopea e il persistere di un forte legame con la tradizione rendono la vita che vi si conduce assai tranquilla. Fondamentale risorsa dell'economia locale è l'agricoltura: si coltivano patate, pomodori, cavoli e tabacco. Le produzioni ortofrutticole, in particolare, costituiscono la materia prima per le imprese locali che si occupano della lavorazione e conservazione dei prodotti agricoli; altre attività industriali di un certo rilievo, caratterizzate, comunque, da modeste dimensioni aziendali, sono quelle edili, metallurgiche, tessili e delle confezioni. Un solo sportello bancario figura nella mappa dei servizi di questo comune, che dispone degli ordinari uffici municipali e postali, delle scuole per l'istruzione primaria e secondaria di primo grado e, per quanto riguarda le strutture e i servizi sanitari, di un presidio di guardia medica e di un punto di vaccinazione, oltre che di una farmacia; l'apparato ricettivo comprende solo alcuni ristoranti e mancano strutture culturali.  

Relazioni

Si organizzano nel corso dell'anno alcune manifestazioni di buon richiamo, volte a far conoscere la storia, la cultura e le tradizioni del luogo: tra queste la "Primavera strianese", che si svolge nel mese di maggio. Dal punto di vista delle relazioni socio-economiche con l'ambito territoriale di appartenenza, il comune è soggetto indirettamente a un profondo vincolo di dipendenza nei confronti del capoluogo regionale, che detiene tutte le più importanti funzioni amministrative, culturali ed economiche. Il massiccio accentramento ha fatto sì che l'area metropolitana partenopea si configurasse più come luogo di forte addensamento della popolazione che come insieme di centri capaci di organizzare in modo razionale ed efficace il territorio. Da circa un decennio, comunque, si riscontra da parte degli strianesi, come di tutte le comunità piccole e medie dell'hinterland napoletano, un crescente impegno nel promuovere progetti di decentramento e di affrancamento dalla suddetta dipendenza. Il Patrono San Severino si celebra l'8 gennaio.

Si organizzano nel corso dell'anno alcune manifestazioni di buon richiamo, volte a far conoscere la storia, la cultura e le tradizioni del luogo: tra queste la "Primavera strianese", che si svolge nel mese di maggio. Dal punto di vista delle relazioni socio-economiche con l'ambito territoriale di appartenenza, il comune è soggetto indirettamente a un profondo vincolo di dipendenza nei confronti del capoluogo regionale, che detiene tutte le più importanti funzioni amministrative, culturali ed economiche. Il massiccio accentramento ha fatto sì che l'area metropolitana partenopea si configurasse più come luogo di forte addensamento della popolazione che come insieme di centri capaci di organizzare in modo razionale ed efficace il territorio. Da circa un decennio, comunque, si riscontra da parte degli strianesi, come di tutte le comunità piccole e medie dell'hinterland napoletano, un crescente impegno nel promuovere progetti di decentramento e di affrancamento dalla suddetta dipendenza. Il Patrono San Severino si celebra l'8 gennaio.

Località

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Striano rientra nell’Obiettivo "Convergenza" (che succede al precedente Obiettivo 1 della programmazione 2000-06). A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta ad accelerare il processo di convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. I settori prioritari d'intervento sono i seguenti: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, sviluppo dell'innovazione e della società basata sulla conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, tutela dell'ambiente, efficienza amministrativa. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.