Descrizione

Comune insulare costiero, di origine antica con radici nella preistoria; basa la sua economia soprattutto sul turismo. Gli usticesi, con un indice di vecchiaia nella media, abitano per la maggior parte nel capoluogo comunale, il resto in numerose case sparse. Il territorio, classificato di pianura, fu formato circa un milione di anni fa da un’enorme eruzione vulcanica che, generatasi nel Golfo di Palermo, ha lasciato tracce ancora evidenti nel caratteristico colore scuro dell’isola. Nel suo profilo geometrico, con variazioni altimetriche non irrilevanti, si distinguono tre terrazzamenti da cui emergono altrettante alture: il monte Guardia dei Turchi, la cima più alta, Monte Costa del Fallo e il monte della Falconiera. Le coste, frastagliate e aguzze, sono state modellate dal mare nel corso dei millenni. Nella cornice di colture a terrazzamenti, adagiato sul dolce declivio che digrada verso il mare, l’abitato, caratterizzato da murales sulle facciate delle case, è intessuto lungo vie che si incrociano ortogonalmente e si spingono sempre più verso le zone di espansione edilizia.

Comune insulare costiero, di origine antica con radici nella preistoria; basa la sua economia soprattutto sul turismo. Gli usticesi, con un indice di vecchiaia nella media, abitano per la maggior parte nel capoluogo comunale, il resto in numerose case sparse. Il territorio, classificato di pianura, fu formato circa un milione di anni fa da un’enorme eruzione vulcanica che, generatasi nel Golfo di Palermo, ha lasciato tracce ancora evidenti nel caratteristico colore scuro dell’isola. Nel suo profilo geometrico, con variazioni altimetriche non irrilevanti, si distinguono tre terrazzamenti da cui emergono altrettante alture: il monte Guardia dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=TURCHI'>Turchi</a>, la cima più alta, Monte Costa del Fallo e il monte della Falconiera. Le coste, frastagliate e aguzze, sono state modellate dal mare nel corso dei millenni. Nella cornice di colture a terrazzamenti, adagiato sul dolce declivio che digrada verso il mare, l’abitato, caratterizzato da murales sulle facciate delle case, è intessuto lungo vie che si incrociano ortogonalmente e si spingono sempre più verso le zone di espansione edilizia.

Storia

Era chiamata dai greci “Osteódes”, nome forse derivato dal sostantivo “ostèon”, ‘osso’, mentre è citata come USTICA nelle fonti latine. È del 1240 l’attestazione “Hostica”. Secondo qualcuno il toponimo potrebbe derivare anche dal latino USTUM, ‘bruciato’. Le sue radici preistoriche sono testimoniate da numerosi reperti archeologici della zona. In epoca antica era nota soprattutto ai navigatori commercianti, tra cui i fenici, i greci, i romani, che vi costituirono tutti colonie stabili e la considerarono spesso luogo di punizione. Gli arabi, che nel Medioevo si sovrapposero ai romani, furono a loro volta sconfitti dai normanni, che vi costruirono un monastero benedettino, intorno al quale si sviluppò il nucleo urbano. Nel XIV secolo i saraceni s’impossessarono nuovamente dell’isola ma da quel momento essa fu base per violente scorrerie dei pirati. Solo nel 1763 fu fortificata e ripopolata dal governo borbonico, che vi fece giungere un centinaio di famiglie dalle vicine Isole Eolie. Poche le testimonianze storico-architettoniche della cultura dei secoli passati, che costituiscono il suo patrimonio artistico; merita di essere citata la fortezza borbonica, edificata nel XVIII secolo, con la torre di Santa Maria, costruita come fortino di difesa per il castello. Di un certo interesse sono i siti archeologici in località Spalmatore e Falconiera e in località Colombaia.

Era chiamata dai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=GRECI'>greci</a> “Osteódes”, nome forse derivato dal sostantivo “ostèon”, ‘osso’, mentre è citata come USTICA nelle fonti latine. È del 1240 l’attestazione “Hostica”. Secondo qualcuno il toponimo potrebbe derivare anche dal latino USTUM, ‘bruciato’. Le sue radici preistoriche sono testimoniate da numerosi reperti archeologici della zona. In epoca antica era nota soprattutto ai navigatori commercianti, tra cui i <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=FENICI'>fenici</a>, i <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=GRECI'>greci</a>, i romani, che vi costituirono tutti colonie stabili e la considerarono spesso luogo di punizione. Gli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=ARABI'>arabi</a>, che nel Medioevo si sovrapposero ai romani, furono a loro volta sconfitti dai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=NORMANNI'>normanni</a>, che vi costruirono un monastero benedettino, intorno al quale si sviluppò il nucleo urbano. Nel XIV secolo i <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=SARACENI'>saraceni</a> s’impossessarono nuovamente dell’isola ma da quel momento essa fu base per violente scorrerie dei pirati. Solo nel 1763 fu fortificata e ripopolata dal governo borbonico, che vi fece giungere un centinaio di famiglie dalle vicine Isole Eolie. Poche le testimonianze storico-architettoniche della cultura dei secoli passati, che costituiscono il suo patrimonio artistico; merita di essere citata la fortezza borbonica, edificata nel XVIII secolo, con la torre di Santa Maria, costruita come fortino di difesa per il castello. Di un certo interesse sono i siti archeologici in località Spalmatore e Falconiera e in località Colombaia.

Economia

Il settore primario è presente con alcune produzioni comuni a tutta la Sicilia (come ortaggi, uva e altra frutta) nonché con quelle più tipiche delle isole minori (come le lenticchie); modesta è la presenza della zootecnia. Il settore industriale è costituito da aziende di piccole dimensioni che operano prevalentemente nei comparti ittico ed edile nonché della produzione e distribuzione di energia elettrica. Tipico è l’artigianato, in particolare quello specializzato nella lavorazione dei tessuti ricamati. Il terziario si compone di una buona rete distributiva e dell’insieme dei servizi più qualificati, che comprendono quello bancario. Le strutture scolastiche locali mettono a disposizione le classi dell’obbligo e il liceo scientifico. Per l’arricchimento culturale sono a disposizione: il museo archeologico, la biblioteca civica, quella parrocchiale di “San Ferdinando Re” e quella dei frati minori cappuccini. Molto interessante è l’acquario, che ospita gli stessi ambienti sottomarini della Riserva, in vasche che riproducono: l’ambiente che si trova in prossimità delle coste oppure l’ambiente pelagico oppure, ancora, quello che si trova in profondità. Le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno. Per lo sport e il tempo libero sono a disposizione campi di calcio, da baseball, da tennis e di calcetto. A livello sanitario, localmente è assicurato il solo servizio farmaceutico.

Il settore primario è presente con alcune produzioni comuni a tutta la Sicilia (come ortaggi, uva e altra frutta) nonché con quelle più tipiche delle isole minori (come le <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=LENTICCHIE'>lenticchie</a>); modesta è la presenza della zootecnia. Il settore industriale è costituito da aziende di piccole dimensioni che operano prevalentemente nei comparti ittico ed edile nonché della produzione e distribuzione di energia elettrica. Tipico è l’artigianato, in particolare quello specializzato nella lavorazione dei tessuti ricamati. Il terziario si compone di una buona rete distributiva e dell’insieme dei servizi più qualificati, che comprendono quello bancario. Le strutture scolastiche locali mettono a disposizione le classi dell’obbligo e il liceo scientifico. Per l’arricchimento culturale sono a disposizione: il museo archeologico, la biblioteca civica, quella parrocchiale di “San Ferdinando Re” e quella dei frati minori cappuccini. Molto interessante è l’acquario, che ospita gli stessi ambienti sottomarini della Riserva, in vasche che riproducono: l’ambiente che si trova in prossimità delle coste oppure l’ambiente pelagico oppure, ancora, quello che si trova in profondità. Le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno. Per lo sport e il tempo libero sono a disposizione campi di calcio, da baseball, da tennis e di calcetto. A livello sanitario, localmente è assicurato il solo servizio farmaceutico.

Relazioni

Grazie anche a un paesaggio incantevole, con l’abitato che sorge ad anfiteatro intorno alla baia in cui si trova il porto, è una delle mete più ambite dal turismo internazionale, resa ancora più attraente da un clima mite, caratterizzato da scarsa piovosità. Ma la maggiore attrattiva è costituita dalle acque trasparenti e dai meravigliosi fondali del suo mare, vero e proprio paradiso per gli amanti delle immersioni subacquee. È principalmente per questo motivo che dal 1987 l’isola è divenuta Riserva Naturale marina: si è inteso, così, tutelare il suo prezioso patrimonio, particolarmente apprezzato, oltre che per i fondali e le stupende spiagge, per le meravigliose grotte vulcaniche, di cui molte, semisommerse, costituiscono laboratorio biologico naturale per lo studio di interessanti specie, anche di profondità. Tra gli eventi ricorrenti vanno citate: “Ustica nel blu”, ad aprile; la rassegna internazionale delle attività subacquee, a giugno; la rassegna del cinema del Mediterraneo, a luglio. Il Patrono, San Bartolomeo, si festeggia il 24 agosto.

Grazie anche a un paesaggio incantevole, con l’abitato che sorge ad anfiteatro intorno alla baia in cui si trova il porto, è una delle mete più ambite dal turismo internazionale, resa ancora più attraente da un clima mite, caratterizzato da scarsa piovosità. Ma la maggiore attrattiva è costituita dalle acque trasparenti e dai meravigliosi fondali del suo mare, vero e proprio paradiso per gli amanti delle immersioni subacquee. È principalmente per questo motivo che dal 1987 l’isola è divenuta Riserva Naturale marina: si è inteso, così, tutelare il suo prezioso patrimonio, particolarmente apprezzato, oltre che per i fondali e le stupende spiagge, per le meravigliose grotte vulcaniche, di cui molte, semisommerse, costituiscono laboratorio biologico naturale per lo studio di interessanti specie, anche di profondità. Tra gli eventi ricorrenti vanno citate: “Ustica nel blu”, ad aprile; la rassegna internazionale delle attività subacquee, a giugno; la rassegna del cinema del Mediterraneo, a luglio. Il Patrono, San Bartolomeo, si festeggia il 24 agosto.

Località

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Ustica rientra nell’Obiettivo "Convergenza" (che succede al precedente Obiettivo 1 della programmazione 2000-06). A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta ad accelerare il processo di convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. I settori prioritari d'intervento sono i seguenti: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, sviluppo dell'innovazione e della società basata sulla conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, tutela dell'ambiente, efficienza amministrativa. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.