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Descrizione

Centro di pianura, di origine alto-medievale, che accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato l'industria. I sorbolesi, il cui indice di vecchiaia è superiore alla media, sono distribuiti tra il capoluogo comunale, in cui si registra la maggiore concentrazione demografica, numerosissime case sparse, la zona industriale e diverse località. Il territorio, attraversato da vari canali, presenta un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche quasi irrilevanti, che determinano nell'abitato, interessato da una forte crescita edilizia, un andamento plano-altimetrico completamente pianeggiante. Lo stemma comunale, partito, concesso con Regio Decreto, riporta un ponte a due arcate sormontato da una stella d'argento e accompagnato da una guardiola e da una casa; nella seconda sezione si rappresenta un albero di sorbo posto sulla verde campagna erbosa.

Storia

I primi insediamenti nella zona risalgono a tempi preistorici, stando ai reperti archeologici scoperti nel territorio e databili dall'età paleolitica a quella del ferro; a questi ne subentrarono altri fino ad arrivare alla conquista dei romani, di cui pure sono pervenute varie testimonianze. Sorta, come borgo agricolo, in epoca alto-medievale, grazie alle mire espansionistiche di grandi possidenti parmigiani, deriva il toponimo dal latino SORBUS, ‘sorbo', con l'aggiunta del suffisso -ulus. Citata per la prima volta in un documento del IX secolo tra i beni donati dalla regina Cunegonda al monastero di Sant'Alessandro di Parma, dal 1100 finì sotto la giurisdizione del capitolo dei canonici parmensi. Fra il XIII e il XIV secolo, fu trasformata in un luogo fortificato, con la costruzione di diverse torri, ubicate in punti strategici, lungo il corso dell'Enza. Occupata da Giberto da Correggio, agli inizi del Trecento, passò poi sotto il dominio degli Sforza, ai quali, verso la metà del XVI secolo, subentrarono i Farnese, che vi fecero scavare i canali, per drenare le acque dalle paludi. Assegnata con il congresso di Vienna a Maria Luigia d'Austria, fu annessa al regno d'Italia nel 1860; partecipò attivamente alla lotta partigiana. Del patrimonio storico-architettonico fanno parte: la chiesa parrocchiale, riedificata, nella prima metà del XIX secolo, dopo un terremoto, sul luogo di un'antica pieve; la villa Godi-Toschi, della metà dell'Ottocento; la villa Gruppini; la corte rurale di Frassinara, sorta come abbazia benedettina; il casino Vallet, edificato tra la fine del XVIII e l'inizio del XIX secolo.

Economia

Nell'economia locale l'agricoltura, praticata con successo grazie alle favorevoli caratteristiche del terreno, conserva un ruolo importante: si producono cereali, frumento, foraggi, ortaggi, uve e altra frutta; diffuso è l'allevamento di bovini, suini e avicoli. Il tessuto industriale è costituito da aziende operanti nei comparti alimentare (tra cui il lattiero-caseario e quello per la produzione di alimenti per animali), chimico-farmaceutico, edile, manifatturiero (mobili), meccanico, metallurgico, tessile, dell'abbigliamento, dei materiali da costruzione (compreso il vetro e i suoi prodotti), della lavorazione del legno, della fabbricazione di articoli in plastica, della produzione e distribuzione di gas. È presente il servizio bancario; una sufficiente rete distributiva e attività di consulenza informatica arricchiscono il panorama del terziario. Tra le strutture sociali si segnalano un asilo nido e una casa di riposo. Nelle scuole del posto si impartisce l'istruzione obbligatoria. Le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno; quelle sanitarie assicurano il solo servizio farmaceutico.

Relazioni

Sebbene non registri un significativo movimento di turisti, offre a quanti vi si rechino la possibilità di trascorrervi piacevoli soggiorni e gustare le specialità gastronomiche locali, tra cui le rane fritte. Molto frequentata per lavoro, grazie alle sue attività produttive e soprattutto alla presenza degli insediamenti industriali, che consentono un notevole assorbimento di manodopera, intrattiene rapporti non particolarmente intensi con i comuni del circondario, ai quali la popolazione si rivolge per usufruire dei servizi non forniti sul posto, oltre che per motivi di studio. Tra gli eventi ricorrenti, che richiamano visitatori dai dintorni, meritano di essere citate: la festa sull'aia, a luglio; la fiera di agosto; quella di Coenzo, a settembre, e la tradizionale fiera di ottobre. La festa patronale, dedicata ai Santi Faustino e Giovita, viene celebrata il 15 febbraio.

Località

Alba, Bogolese, Casaltone, Chiozzola, Coenzo, Corte Godi, Croce dei Morti, Enzano, Frassinara, Ramoscello, Tomba, Zona Industriale

INFO
  • Popolazione 9.544
  • Lat 44° 50' 45,35'' 44.84593056
  • Long 10° 26' 55,58'' 10.44877222
  • CAP 43058
  • Prefisso 0521
  • Codice ISTAT 034037
  • Codice Catasto I845
  • Altitudine slm 34 mt
  • zona clim./gradi giorno
    Riscaldamento: dal 15/10 al 15/04 per 14 ore/giorno
    E/2359
  • Superficie 39.59 Km2
  • Densità 241,07 ab/Km2
  • Sismicità Zona 3
  • Alba 07:36
  • Tramonto 16:35
Contatti
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NomeIndirizzo
A.V.I.S. ? SEZIONE DI SORBOLOVIA GRUPPINI 4/BIS
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CENTRO RICREATIVO CULTURALE ANZIANIVIA GRUPPINI 4
CROCE ROSSA ITALIANA COMITATO DI SORBOLOVIA GRUPPINI 4 BIS
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NATIVA ? SOCIETA' COOPERATIVA AGRICOLA SOCIALE A R.L. ? ONLUSSTRADA DEL CANALE 76
SCUOLA DELL'INFANZIA DI SORBOLO MONUMENTO AI CADUTVIA RIMEMBRANZE 7
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