Descrizione

Comune di pianura, di origine romana, con un’economia basata sulle tradizionali attività agricole e zootecniche. I sozzaghesi, che presentano un indice di vecchiaia piuttosto elevato, vivono per la maggior parte nel capoluogo comunale; solo pochi si distribuiscono in case sparse. Il territorio, attraversato da corsi d’acqua che, irrigando abbondantemente il terreno, ne accrescono la produttività, presenta un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche quasi irrilevanti, che partono da un minimo di 119 e arrivano a un massimo di 135 metri sul livello del mare. L’abitato, interessato da una fase di espansione edilizia, ha conservato un’impronta tipicamente rurale e si è sviluppato recentemente verso nord. Lo sfondo verde dello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, è attraversato da una sbarra d’argento, bordata d’oro, recante la scritta, in caratteri maiuscoli romani, verdi, SACIAGUM e accompagnata, in capo, da una croce patente d’oro e, in punta, da dieci spighe di riso, d’oro, affiancate da una rana “al naturale”. La redazione non ne ha ottenuto l’autorizzazione alla riproduzione.

Comune di pianura, di origine romana, con un’economia basata sulle tradizionali attività agricole e zootecniche. I sozzaghesi, che presentano un indice di vecchiaia piuttosto elevato, vivono per la maggior parte nel capoluogo comunale; solo pochi si distribuiscono in case sparse. Il territorio, attraversato da corsi d’acqua che, irrigando abbondantemente il terreno, ne accrescono la produttività, presenta un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche quasi irrilevanti, che partono da un minimo di 119 e arrivano a un massimo di 135 metri sul livello del mare. L’abitato, interessato da una fase di espansione edilizia, ha conservato un’impronta tipicamente rurale e si è sviluppato recentemente verso nord. Lo sfondo verde dello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, è attraversato da una sbarra d’argento, bordata d’oro, recante la scritta, in caratteri maiuscoli romani, verdi, SACIAGUM e accompagnata, in capo, da una croce patente d’oro e, in punta, da dieci spighe di riso, d’oro, affiancate da una rana “al naturale”. La redazione non ne ha ottenuto l’autorizzazione alla riproduzione.

Storia

Il toponimo viene riportato nei documenti antichi nelle forme “Saciacum”, “Sazagum” e “Seciagum”; quest’ultima suggerisce l’ipotesi di derivazione dal nome personale romano Saecius, in alternanza a Satius, unito al suffisso di origine gallica -ACUM. Poche sono le notizie storiche relative alle sue prime vicende: viene citata per la prima volta in un documento dell’anno 840, relativo alla donazione fatta dal vescovo Adalgiso delle decime della chiesa di San Silano alla cattedrale di Novara. Strettamente legata alle vicende di Trecate, nel cui feudo fu compresa, appartenne per lungo tempo ai vescovi per passare, in seguito, ai Visconti. Il suo patrimonio storico-architettonico non si mostra particolarmente ricco; è interessante la parrocchiale di San Silano, costruita nel Settecento sul sito di quella antica, andata completamente distrutta. Degne di nota sono anche Casa Rognoni, con un bellissimo giardino di gusto francese, realizzato nella seconda metà dell’Ottocento, e la chiesa di Santa Maria, situata in una cascina.

Il toponimo viene riportato nei documenti antichi nelle forme “Saciacum”, “Sazagum” e “Seciagum”; quest’ultima suggerisce l’ipotesi di derivazione dal nome personale romano Saecius, in alternanza a Satius, unito al suffisso di origine gallica -ACUM. Poche sono le notizie storiche relative alle sue prime vicende: viene citata per la prima volta in un documento dell’anno 840, relativo alla donazione fatta dal vescovo Adalgiso delle decime della chiesa di San Silano alla cattedrale di Novara. Strettamente legata alle vicende di Trecate, nel cui feudo fu compresa, appartenne per lungo tempo ai vescovi per passare, in seguito, ai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=VISCONTI'>Visconti</a>. Il suo patrimonio storico-architettonico non si mostra particolarmente ricco; è interessante la parrocchiale di San Silano, costruita nel Settecento sul sito di quella antica, andata completamente distrutta. Degne di nota sono anche Casa Rognoni, con un bellissimo giardino di gusto francese, realizzato nella seconda metà dell’Ottocento, e la chiesa di Santa Maria, situata in una cascina.

Economia

Oltre che dei consueti uffici municipali e postali, è sede di Pro Loco. Sul posto manca la stazione dei carabinieri, per cui le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all’occorrenza, svolte dal sindaco. Nell’economia locale l’agricoltura conserva un ruolo importante: si producono soprattutto cereali, ortaggi, riso e frutta; si pratica anche l’allevamento, in particolare di bovini e avicoli. Il tessuto industriale risulta ancora di dimensioni alquanto modeste; tuttavia si registrano aziende che operano nei comparti alimentare, dei prodotti tessili, delle confezioni, metallurgico, meccanico ed edile. Modesta è anche l’attività del terziario: non sono forniti servizi più qualificati, come quello bancario, e la rete distributiva è appena sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della popolazione. Priva di servizi pubblici particolarmente significativi, non dispone di strutture sociali, sportive e per il tempo libero di una certa rilevanza. Le scuole presenti assicurano la frequenza delle sole classi elementari. La conservazione e la valorizzazione del patrimonio culturale è possibile grazie alla presenza della biblioteca civica. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. A livello sanitario, localmente, è assicurato il solo servizio farmaceutico; per le altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

Oltre che dei consueti uffici municipali e postali, è sede di Pro Loco. Sul posto manca la stazione dei carabinieri, per cui le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all’occorrenza, svolte dal sindaco. Nell’economia locale l’agricoltura conserva un ruolo importante: si producono soprattutto cereali, ortaggi, riso e frutta; si pratica anche l’allevamento, in particolare di bovini e avicoli. Il tessuto industriale risulta ancora di dimensioni alquanto modeste; tuttavia si registrano aziende che operano nei comparti alimentare, dei prodotti tessili, delle confezioni, metallurgico, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=MECCANICO'>meccanico</a> ed edile. Modesta è anche l’attività del terziario: non sono forniti servizi più qualificati, come quello bancario, e la rete distributiva è appena sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della popolazione. Priva di servizi pubblici particolarmente significativi, non dispone di strutture sociali, sportive e per il tempo libero di una certa rilevanza. Le scuole presenti assicurano la frequenza delle sole classi elementari. La conservazione e la valorizzazione del patrimonio culturale è possibile grazie alla presenza della biblioteca civica. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. A livello sanitario, localmente, è assicurato il solo servizio farmaceutico; per le altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

Relazioni

La penuria di strutture e servizi atti a consentire un piacevole soggiorno a quanti vi si rechino, ha penalizzato la sua capacità di attrazione, ma non è del tutto priva di risorse. È poco frequentata per lavoro, in quanto le sue attività produttive non consentono di assorbire neppure tutta la manodopera del posto; diffuso è il pendolarismo verso le aree più sviluppate. I rapporti con i comuni vicini non sono molto intensi: gli abitanti vi si rivolgono, oltre che per motivi di studio, anche per l’espletamento di pratiche burocratiche. Tuttavia, sebbene sia ancora in una fase evolutiva, ha comunque intrapreso un’opera di valorizzazione atta a richiamare visitatori dai comuni vicini, con manifestazioni culturali e ricreative che ricalcano le radici del territorio e che attirano periodicamente visitatori dai dintorni. Tra tutte occorre menzionare: la sagra dell’anatra, a luglio; la tradizionale sagra della mela, a settembre; la consueta castagnata con vin brulè, a novembre. La festa del Patrono, San Silvano, si celebra il 10 luglio.

La penuria di strutture e servizi atti a consentire un piacevole soggiorno a quanti vi si rechino, ha penalizzato la sua capacità di attrazione, ma non è del tutto priva di risorse. È poco frequentata per lavoro, in quanto le sue attività produttive non consentono di assorbire neppure tutta la manodopera del posto; diffuso è il pendolarismo verso le aree più sviluppate. I rapporti con i comuni vicini non sono molto intensi: gli abitanti vi si rivolgono, oltre che per motivi di studio, anche per l’espletamento di pratiche burocratiche. Tuttavia, sebbene sia ancora in una fase evolutiva, ha comunque intrapreso un’opera di valorizzazione atta a richiamare visitatori dai comuni vicini, con manifestazioni culturali e ricreative che ricalcano le radici del territorio e che attirano periodicamente visitatori dai dintorni. Tra tutte occorre menzionare: la sagra dell’anatra, a luglio; la tradizionale sagra della mela, a settembre; la consueta castagnata con vin brulè, a novembre. La festa del Patrono, San Silvano, si celebra il 10 luglio.

Località

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Sozzago rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.