Descrizione

Centro di origine medioevale, con un'economia fondata sull'attività agricola e industriale. La comunità dei sovicillini ha un indice di vecchiaia molto superiore alla media e si distribuisce anche nelle località di Impugnano, Ancaiano, Brenna, Carpineto, Orgia, Decenza, Rosia, San Rocco a Pilli, San Salvatore a Pilli, Tegoia, Torri e Volte Basse. Il territorio segue un andamento altimetrico vario, con i paesaggi di terreni pianeggianti coltivati, soprattutto intorno alla frazione di Rosaia, o di colline coperte di boschi di Leccio. Nello stemma, su uno sfondo azzurro, è raffigurato il Santo e il Martire protettore della comunità, Lorenzo, che con la palma e lo strumento del martirio ricorda la morte atroce che gli fu data a Roma nel 258. A lui è qui dedicata la pieve di Ponte allo Spino, nel cui stendardo è da ricercare l'origine di questo stemma.

Centro di origine medioevale, con un'economia fondata sull'attività agricola e industriale. La comunità dei sovicillini ha un indice di vecchiaia molto superiore alla media e si distribuisce anche nelle località di Impugnano, Ancaiano, Brenna, Carpineto, Orgia, Decenza, Rosia, San Rocco a Pilli, San Salvatore a Pilli, Tegoia, Torri e Volte Basse. Il territorio segue un andamento altimetrico vario, con i paesaggi di terreni pianeggianti coltivati, soprattutto intorno alla frazione di Rosaia, o di colline coperte di boschi di Leccio. Nello stemma, su uno sfondo azzurro, è raffigurato il Santo e il Martire protettore della comunità, Lorenzo, che con la palma e lo strumento del martirio ricorda la morte atroce che gli fu data a Roma nel 258. A lui è qui dedicata la pieve di Ponte allo Spino, nel cui stendardo è da ricercare l'origine di questo stemma.

Storia

Questa zona, come attestano i numerosi ritrovamenti archeologici, fu abitata già in tempi molto remoti: in località Personata sono state rinvenute tracce dell'Età della pietra; a Cetinale, Monte Acuto, Partena e Poggio di Siena Vecchia, dell'Età del ferro. Di epoca etrusca sono, invece, i resti di Bagnaia, Orgia e Rosaia: in quell'epoca il territorio era inserito nello stato di Volterra a subì l'influenza senese, di cui seguirà per sempre le sorti, fin dalla nascita di Sena Julia. Resti romani sono stati rinvenuti a Brontoli, Palazzone e Stignano. Divenne comune almeno nel XIII sec., ma le prime notizie che ne abbiamo sono del 1004. Il centro aveva a quel tempo quarantasette fortificazioni, più di ogni altro comune della provincia e, negli anni 1237-1238, era una comunità. Il suo castello ed il resto dell'abitato, che divenne, quindi, molto meno popoloso, furono conquistati da Firenze nel 1260, bruciati dai Pisani nel 1333 e, ancora, dai Fiorentini nel 1391: si trattava sempre di nemici della città di Siena, dopo la caduta della quale, nel 1555, passò in mano fiorentina. Infine, al 1630 risale la notizia di una epidemia di peste da cui il centro fu colpito. Sono sicuramente degni di nota l'Abbazia di Torri, l'Eremo di Rosia, il Castello di Monterrenti, la Villa del Cetinale ed il relativo parco "La Tebaide".

Questa zona, come attestano i numerosi ritrovamenti archeologici, fu abitata già in tempi molto remoti: in località Personata sono state rinvenute tracce dell'Età della pietra; a Cetinale, Monte Acuto, Partena e Poggio di Siena Vecchia, dell'Età del ferro. Di epoca <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=TOS&parola=ETRUSCA'>etrusca</a> sono, invece, i resti di Bagnaia, Orgia e Rosaia: in quell'epoca il territorio era inserito nello stato di Volterra a subì l'influenza senese, di cui seguirà per sempre le sorti, fin dalla nascita di Sena Julia. Resti romani sono stati rinvenuti a Brontoli, Palazzone e Stignano. Divenne comune almeno nel XIII sec., ma le prime notizie che ne abbiamo sono del 1004. Il centro aveva a quel tempo quarantasette fortificazioni, più di ogni altro comune della provincia e, negli anni 1237-1238, era una comunità. Il suo castello ed il resto dell'abitato, che divenne, quindi, molto meno popoloso, furono conquistati da Firenze nel 1260, bruciati dai Pisani nel 1333 e, ancora, dai Fiorentini nel 1391: si trattava sempre di nemici della città di Siena, dopo la caduta della quale, nel 1555, passò in mano fiorentina. Infine, al 1630 risale la notizia di una epidemia di peste da cui il centro fu colpito. Sono sicuramente degni di nota l'Abbazia di Torri, l'Eremo di Rosia, il Castello di Monterrenti, la Villa del Cetinale ed il relativo parco "La Tebaide".

Economia

Il settore industriale comprende aziende alimentari, per la lavorazione del marmo e del ferro, per la produzione di prodotti chimici e cosmetici, materiali da costruzione e pelletterie. La cava di marmo era sfruttata già nel Medioevo, mentre il resto dell'economia, fino a tempi non molto lontani, si basava prevalentemente sull'allevamento e l'agricoltura: olivo e vite sui colli, grano e ortaggi in pianura. Il turismo può disporre di adeguate strutture ricettive e di un discreto numero di impianti sportivi, mentre, oltre alle strutture scolastiche d'istruzione obbligatoria, qui sono attive una società filarmonica e la Scuola di Specializzazione per la formazione di funzionari e dirigenti pubblici dell'Università degli Studi di Siena. Inoltre, il comune può vantare fra i servizi sociali, oltre ad una casa-famiglia ed una residenza sociale, anche una comunità per minori dell'Associazione per la Prevenzione e l'Emarginazione. 

Il settore industriale comprende aziende alimentari, per la lavorazione del marmo e del ferro, per la produzione di prodotti chimici e cosmetici, materiali da costruzione e pelletterie. La cava di marmo era sfruttata già nel Medioevo, mentre il resto dell'economia, fino a tempi non molto lontani, si basava prevalentemente sull'allevamento e l'agricoltura: olivo e vite sui colli, grano e ortaggi in pianura. Il turismo può disporre di adeguate strutture ricettive e di un discreto numero di impianti sportivi, mentre, oltre alle strutture scolastiche d'istruzione obbligatoria, qui sono attive una società filarmonica e la Scuola di Specializzazione per la formazione di funzionari e dirigenti pubblici dell'Università degli Studi di Siena. Inoltre, il comune può vantare fra i servizi sociali, oltre ad una casa-famiglia ed una residenza sociale, anche una comunità per minori dell'Associazione per la Prevenzione e l'Emarginazione. 

Relazioni

Il ricco patrimonio archeologico ed artistico della comunità, oltre al Museo delle Civiltà Contadine e i vari monumenti, insieme alle bellezze paesaggistiche attraggono un discreto flusso turistico. Il centro, del resto, è anche interessato dal fenomeno di "fuga dalla città" che ha investito Siena negli ultimi tempi; per questo è in espansione demografico-edilizia. La Festa in onore del Santo Patrono Lorenzo si celebra il 10 agosto.

Il ricco patrimonio archeologico ed artistico della comunità, oltre al Museo delle Civiltà Contadine e i vari monumenti, insieme alle bellezze paesaggistiche attraggono un discreto flusso turistico. Il centro, del resto, è anche interessato dal fenomeno di "fuga dalla città" che ha investito Siena negli ultimi tempi; per questo è in espansione demografico-edilizia. La Festa in onore del Santo Patrono Lorenzo si celebra il 10 agosto.

Località

Ampugnano, Ancaiano, Brenna, Brucciano, Caggio di Mezzo, Caldana di Sotto, Carpineto, Casa Cotti, Costa, Cove, Malignano, Orgia, Palazzaccio, Palazzavelli, Pian de' Mori, Piscialembita, Poggio Salvi, Ponte allo Spino, Rosia, San Giusto, San Rocco a Pilli, San Salvatore a Pilli, Simignano, Solatio di Sotto, Stigliano, Tegoia, Toiano, Tonni, Torri, Volte Basse

Ampugnano, Ancaiano, Brenna, Brucciano, Caggio di Mezzo, Caldana di Sotto, Carpineto, Casa Cotti, Costa, Cove, Malignano, Orgia, Palazzaccio, Palazzavelli, Pian de' Mori, Piscialembita, Poggio Salvi, Ponte allo Spino, Rosia, San Giusto, San Rocco a Pilli, San Salvatore a Pilli, Simignano, Solatio di Sotto, Stigliano, Tegoia, Toiano, Tonni, Torri, Volte Basse

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Sovicille rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.