Descrizione

Comune di montagna, di origine medievale, la cui economia si basa prevalentemente sull'agricoltura, affiancata da un recente sviluppo del turismo. I songavazzesi, che presentano un indice di vecchiaia di poco superiore alla media, sono tutti concentrati nel capoluogo comunale, contiguo alla località di Novezio del comune di Cerete. Il territorio ha un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate: si raggiungono i 1.637 metri di quota. L'abitato, interessato da una forte espansione edilizia, conserva l'aspetto del piccolo villaggio montano, con case caratterizzate da stupendi loggiati in legno, alcuni dei quali costituiscono veri capolavori del secolare artigiano locale; il suo andamento plano-altimetrico è vario. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, rappresenta, su sfondo argenteo, un toro nero nell'atto di passare su una verde collina; il capo dello scudo rappresenta su sfondo azzurro una mitra d'argento.

Comune di montagna, di origine medievale, la cui economia si basa prevalentemente sull'agricoltura, affiancata da un recente sviluppo del turismo. I songavazzesi, che presentano un indice di vecchiaia di poco superiore alla media, sono tutti concentrati nel capoluogo comunale, contiguo alla località di Novezio del comune di Cerete. Il territorio ha un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate: si raggiungono i 1.637 metri di quota. L'abitato, interessato da una forte espansione edilizia, conserva l'aspetto del piccolo villaggio montano, con case caratterizzate da stupendi loggiati in legno, alcuni dei quali costituiscono veri capolavori del secolare artigiano locale; il suo andamento plano-altimetrico è vario. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, rappresenta, su sfondo argenteo, un toro nero nell'atto di passare su una verde collina; il capo dello scudo rappresenta su sfondo azzurro una mitra d'argento.

Storia

Il toponimo deriva dall'espressione dialettale "in somm gavàss", che significa 'sulla cima del dosso', con chiaro riferimento all'ubicazione dell'abitato. Citata per la prima volta in un documento della fine del XIII secolo, ha seguito le vicende dei territori circostanti e in particolare quelle di Onore. Come quest'ultimo, subì gravi danni durante le guerre tra il papato e l'impero: di parte guelfa, fu incendiata e distrutta dai ghibellini nella seconda metà del Trecento; subito ricostruita, fu annessa a Onore dall'inizio del XV secolo alla prima metà del XVI. La storia successiva al declino della Repubblica veneta, sotto il cui dominio rimase fin verso la fine del Settecento, non fa registrare eventi di particolare rilievo. Un noto personaggio locale è lo scultore Giovanni Maria Benzoni, nato nel 1799: tra le sue opere vanno ricordate la tomba del cardinale Angelo Mai nella chiesa di Sant'Anastasia al Celio e il bassorilievo, che raffigura l'Incoronazione di Maria, sulla colonna della Concezione in Piazza di Spagna, a Roma. Non vi sono testimonianze storico-artistiche degne di nota, fatta eccezione per la chiesa parrocchiale, dedicata a San Bartolomeo; costruita nel XVIII secolo, contiene pregevoli opere d'arte.

Il toponimo deriva dall'espressione dialettale "in somm gavàss", che significa 'sulla cima del dosso', con chiaro riferimento all'ubicazione dell'abitato. Citata per la prima volta in un documento della fine del XIII secolo, ha seguito le vicende dei territori circostanti e in particolare quelle di Onore. Come quest'ultimo, subì gravi danni durante le guerre tra il papato e l'impero: di parte guelfa, fu incendiata e distrutta dai ghibellini nella seconda metà del Trecento; subito ricostruita, fu annessa a Onore dall'inizio del XV secolo alla prima metà del XVI. La storia successiva al declino della Repubblica veneta, sotto il cui dominio rimase fin verso la fine del Settecento, non fa registrare eventi di particolare rilievo. Un noto personaggio locale è lo scultore Giovanni Maria Benzoni, nato nel 1799: tra le sue opere vanno ricordate la tomba del cardinale Angelo Mai nella chiesa di Sant'Anastasia al Celio e il bassorilievo, che raffigura l'Incoronazione di Maria, sulla colonna della Concezione in Piazza di Spagna, a Roma. Non vi sono testimonianze storico-artistiche degne di nota, fatta eccezione per la chiesa parrocchiale, dedicata a San Bartolomeo; costruita nel XVIII secolo, contiene pregevoli opere d'arte.

Economia

Viste le piccole dimensioni della comunità, non sono presenti particolari servizi burocratici. Il quadro economico non risulta molto fiorente: esso risente dell'impronta tipicamente rurale della zona, con un'agricoltura basata sulla coltivazione di cereali e integrata dall'allevamento di bovini, suini, ovini, equini e avicoli. L'industria non ha fatto presa in questa realtà contadina: infatti, vi opera soltanto qualche piccola impresa edile. Alquanto modesta è anche la presenza del terziario: mancano servizi qualificati, come l'esercizio del credito e dell'intermediazione monetaria, e la rete distributiva risulta appena sufficiente al soddisfacimento delle esigenze primarie della popolazione. Non ci sono strutture sociali, sportive e per il tempo libero di una certa rilevanza. Nelle scuole locali si impartisce soltanto l'istruzione materna ed elementare; non si può usufruire di una biblioteca per l'arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno; l'assenza di strutture sanitarie, compresa una farmacia, rende necessario rivolgersi altrove anche per i servizi di base.

Viste le piccole dimensioni della comunità, non sono presenti particolari servizi burocratici. Il quadro economico non risulta molto fiorente: esso risente dell'impronta tipicamente rurale della zona, con un'agricoltura basata sulla coltivazione di cereali e integrata dall'allevamento di bovini, suini, ovini, equini e avicoli. L'industria non ha fatto presa in questa realtà contadina: infatti, vi opera soltanto qualche piccola impresa edile. Alquanto modesta è anche la presenza del terziario: mancano servizi qualificati, come l'esercizio del credito e dell'intermediazione monetaria, e la rete distributiva risulta appena sufficiente al soddisfacimento delle esigenze primarie della popolazione. Non ci sono strutture sociali, sportive e per il tempo libero di una certa rilevanza. Nelle scuole locali si impartisce soltanto l'istruzione materna ed elementare; non si può usufruire di una biblioteca per l'arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno; l'assenza di strutture sanitarie, compresa una farmacia, rende necessario rivolgersi altrove anche per i servizi di base.

Relazioni

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più celebrate della zona, sta registrando un incremento nel numero dei visitatori che, soprattutto in estate, vi giungono attratti dalla tranquillità dei luoghi, dall'aria salubre e dalle bellezza dell'ambiente naturale, oltre che dalla possibilità di praticare lo sci di fondo e gustare le specialità gastronomiche locali, tra cui figurano la polenta con capriolo e le polpette. Poco frequentata per lavoro, in quanto le sue attività produttive non sono in grado di assorbire neppure tutta la manodopera del posto, costretta quotidianamente a raggiungere le aree più sviluppate, intrattiene intensi rapporti con i comuni vicini, ai quali gli abitanti si rivolgono anche per frequentare le altre scuole dell'obbligo e gli istituti d'istruzione secondaria di secondo grado nonché per usufruire dei servizi non forniti localmente. Tra le manifestazioni tradizionali meritano di essere citate le varie feste religiose e in particolare quella del Carmine, che si svolge la terza domenica di luglio, con una processione per le vie del paese adornate per l'occasione. Il Patrono, S. Bartolomeo, si festeggia il 24 agosto.

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più celebrate della zona, sta registrando un incremento nel numero dei visitatori che, soprattutto in estate, vi giungono attratti dalla tranquillità dei luoghi, dall'aria salubre e dalle bellezza dell'ambiente naturale, oltre che dalla possibilità di praticare lo sci di fondo e gustare le specialità gastronomiche locali, tra cui figurano la polenta con capriolo e le polpette. Poco frequentata per lavoro, in quanto le sue attività produttive non sono in grado di assorbire neppure tutta la manodopera del posto, costretta quotidianamente a raggiungere le aree più sviluppate, intrattiene intensi rapporti con i comuni vicini, ai quali gli abitanti si rivolgono anche per frequentare le altre scuole dell'obbligo e gli istituti d'istruzione secondaria di secondo grado nonché per usufruire dei servizi non forniti localmente. Tra le manifestazioni tradizionali meritano di essere citate le varie feste religiose e in particolare quella del Carmine, che si svolge la terza domenica di luglio, con una processione per le vie del paese adornate per l'occasione. Il Patrono, S. Bartolomeo, si festeggia il 24 agosto.

Località

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Songavazzo rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.