Descrizione

Comune di montagna, di probabile origine medioevale, che accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato il tessuto industriale. Gli isolesi, con un indice di vecchiaia eccezionalmente elevato, risiedono per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione è distribuito tra numerose case sparse e le località Borlasca, Creverina, Griffoglieto, Marmassana, Mereta, Montecanne, Montessoro, Pietrabissara, Prarolo, Vobbietta, Noceto, Piazzo e Pinceto. Il territorio presenta un profilo geometrico irregolare, con accentuate variazioni altimetriche: si raggiungono i 1.016 metri di quota. L'abitato, diviso in due nuclei, non mostra segni di espansione edilizia; il suo andamento plano-altimetrico è vario.

Comune di montagna, di probabile origine medioevale, che accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato il tessuto industriale. Gli isolesi, con un indice di vecchiaia eccezionalmente elevato, risiedono per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione è distribuito tra numerose case sparse e le località Borlasca, Creverina, Griffoglieto, Marmassana, Mereta, Montecanne, Montessoro, Pietrabissara, Prarolo, Vobbietta, Noceto, Piazzo e Pinceto. Il territorio presenta un profilo geometrico irregolare, con accentuate variazioni altimetriche: si raggiungono i 1.016 metri di quota. L'abitato, diviso in due nuclei, non mostra segni di espansione edilizia; il suo andamento plano-altimetrico è vario.

Storia

La prima parte del toponimo deriva dal latino INSULA, inteso nel senso di ‘luogo delimitato da corsi d'acqua' e riferito all'ubicazione del nucleo originario dell'abitato, sorto alla confluenza del torrente Vobbia nello Scrivia; la seconda, dal greco “kantòs” o dal latino CANTHUS, ‘cantone, angolo', designa l'altro insediamento formatosi sulla sponda opposta dello Scrivia. La storia relativa al Medioevo vede la zona al centro di contese tra Genova e Tortona, che, all'inizio del XIII secolo, raggiunsero un accordo, dividendosi il territorio. Infeudata ai Malaspina, nella prima metà del Duecento, passò successivamente agli Spinola, cui venne confermata dall'imperatore Enrico VII, nel XIV secolo. Al pari delle località vicine, col declino della repubblica marinara di Genova fu assoggettata alla dominazione napoleonica, entrando a far parte del regno sabaudo nel 1815. Interessante, dal punto di vista storico-architettonico è il castello degli Spinola che, pur adattato a villa residenziale, conserva parte dell'originaria struttura medievale. Tra gli edifici di culto spicca la chiesa parrocchiale di San Michele, citata già in un documento dell'inizio del XIII secolo e in seguito più volte rimaneggiata.

La prima parte del toponimo deriva dal latino INSULA, inteso nel senso di ‘luogo delimitato da corsi d'acqua' e riferito all'ubicazione del nucleo originario dell'abitato, sorto alla confluenza del torrente Vobbia nello Scrivia; la seconda, dal greco “kantòs” o dal latino CANTHUS, ‘cantone, angolo', designa l'altro insediamento formatosi sulla sponda opposta dello Scrivia. La storia relativa al Medioevo vede la zona al centro di contese tra Genova e Tortona, che, all'inizio del XIII secolo, raggiunsero un accordo, dividendosi il territorio. Infeudata ai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LIG&parola=MALASPINA'>Malaspina</a>, nella prima metà del Duecento, passò successivamente agli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LIG&parola=SPINOLA'>Spinola</a>, cui venne confermata dall'imperatore Enrico VII, nel XIV secolo. Al pari delle località vicine, col declino della <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LIG&parola=REPUBBLICAMARINARADIGENOVA'>repubblica marinara di Genova</a> fu assoggettata alla dominazione napoleonica, entrando a far parte del regno sabaudo nel 1815. Interessante, dal punto di vista storico-architettonico è il castello degli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LIG&parola=SPINOLA'>Spinola</a> che, pur adattato a villa residenziale, conserva parte dell'originaria struttura medievale. Tra gli edifici di culto spicca la chiesa parrocchiale di San Michele, citata già in un documento dell'inizio del XIII secolo e in seguito più volte rimaneggiata.

Economia

L'economia locale, che non ha abbandonato l'agricoltura, si avvale, tra l'altro, della produzione di cereali, frumento, ortaggi, foraggi e frutta; è praticato anche l'allevamento di bovini, ovini, caprini e avicoli. L'esistenza di un agevole sistema di comunicazioni ha favorito l'insediamento di numerose aziende operanti nei comparti alimentare, edile, metallurgico, della produzione e distribuzione di gas nonché della fabbricazione di macchine per ufficio, elaboratori e sistemi informatici. È presente il servizio bancario; una rete distributiva, di dimensioni modeste ma sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della comunità, completa il panorama del terziario. Non dispone di strutture sociali di rilievo. Nelle scuole del posto si impartisce l'istruzione obbligatoria; si può usufruire di una biblioteca per l'approfondimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e, in minor misura, anche di soggiorno. A livello sanitario è assicurato il solo servizio farmaceutico; per altre prestazioni è necessario rivolgersi altrove.

L'economia locale, che non ha abbandonato l'agricoltura, si avvale, tra l'altro, della produzione di cereali, frumento, ortaggi, foraggi e frutta; è praticato anche l'allevamento di bovini, ovini, caprini e avicoli. L'esistenza di un agevole sistema di comunicazioni ha favorito l'insediamento di numerose aziende operanti nei comparti alimentare, edile, metallurgico, della produzione e distribuzione di gas nonché della fabbricazione di macchine per ufficio, elaboratori e sistemi informatici. È presente il servizio bancario; una rete distributiva, di dimensioni modeste ma sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della comunità, completa il panorama del terziario. Non dispone di strutture sociali di rilievo. Nelle scuole del posto si impartisce l'istruzione obbligatoria; si può usufruire di una biblioteca per l'approfondimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e, in minor misura, anche di soggiorno. A livello sanitario è assicurato il solo servizio farmaceutico; per altre prestazioni è necessario rivolgersi altrove.

Relazioni

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più celebrate della zona, offre a quanti vi si rechino la possibilità di trascorrervi piacevoli soggiorni. Abbastanza frequentata per lavoro, grazie alle sue attività produttive e in particolare alla presenza degli insediamenti industriali, che consentono un buon assorbimento di manodopera, intrattiene rapporti non molto intensi con i comuni limitrofi, ai quali gli abitanti si rivolgono per l'istruzione secondaria di secondo grado e i servizi non disponibili sul posto. Tra gli appuntamenti tradizionali meritano di essere citate: la fiera della Vittoria, a maggio; la fiera di San Michele, a settembre, e quella di Sant'Andrea, a novembre. La festa dei Patroni, i Santi Stefano e Innocenzo, viene celebrata la seconda domenica di agosto.

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più celebrate della zona, offre a quanti vi si rechino la possibilità di trascorrervi piacevoli soggiorni. Abbastanza frequentata per lavoro, grazie alle sue attività produttive e in particolare alla presenza degli insediamenti industriali, che consentono un buon assorbimento di manodopera, intrattiene rapporti non molto intensi con i comuni limitrofi, ai quali gli abitanti si rivolgono per l'istruzione secondaria di secondo grado e i servizi non disponibili sul posto. Tra gli appuntamenti tradizionali meritano di essere citate: la fiera della Vittoria, a maggio; la fiera di San Michele, a settembre, e quella di Sant'Andrea, a novembre. La festa dei Patroni, i Santi Stefano e Innocenzo, viene celebrata la seconda domenica di agosto.

Località

Borlasca, Creverina, Griffoglieto, Marmassana, Mereta, Montecanne, Montessoro, Noceto, Piazzo, Pietrabissara, Pinceto, Prarolo, Villa, Vobbietta

Borlasca, Creverina, Griffoglieto, Marmassana, Mereta, Montecanne, Montessoro, Noceto, Piazzo, Pietrabissara, Pinceto, Prarolo, Villa, Vobbietta

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Isola del Cantone rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.