Descrizione

Centro collinare, di origine preistorica; ha un'economia basata sulle tradizionali attività agricole e zootecniche e su una discreta produzione industriale. La maggior parte dei sennoresi, che hanno un indice di vecchiaia inferiore alla media, vive nel capoluogo comunale; il resto della popolazione si distribuisce in case sparse. Il territorio presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche accentuate, che vanno da un minimo di 20 a un massimo di 429 metri sul livello del mare. L'abitato, disposto ad anfiteatro, si estende su una collina di tufo calcareo; il suo andamento plano-altimetrico è tipico collinare.

Centro collinare, di origine preistorica; ha un'economia basata sulle tradizionali attività agricole e zootecniche e su una discreta produzione industriale. La maggior parte dei sennoresi, che hanno un indice di vecchiaia inferiore alla media, vive nel capoluogo comunale; il resto della popolazione si distribuisce in case sparse. Il territorio presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche accentuate, che vanno da un minimo di 20 a un massimo di 429 metri sul livello del mare. L'abitato, disposto ad anfiteatro, si estende su una collina di tufo calcareo; il suo andamento plano-altimetrico è tipico collinare.

Storia

Il toponimo presenta un'oscura etimologia; secondo alcuni studiosi è, tuttavia, da rintracciare nello strato linguistico preromano. Abitata già in epoca nuragica, fece parte, durante l'età medievale, della curatoria della Romangia, nel Giudicato di Logudoro. A metà del XIII secolo, con la decadenza della curatoria, venne coinvolta nelle guerre tra i Doria, i Giudici d'Arborea e gli Aragonesi, tutti desiderosi di entrare in possesso dei suoi territori. Con il dominio degli spagnoli fece parte della baronia denominata “Encontrada de Romangia”, sotto la giurisdizione della famiglia De Senay Pilo Y Castelvì. Nel 1417 il visconte di Varbona la cedette agli Aragonesi e, circa vent'anni più tardi, venne compresa nella baronia della vicina Sorso. L'anno 1839, con l'abolizione del feudalesimo, fu testimone del suo riscatto agli Amat. Nel XX secolo fu scossa da fremiti socialisti, a tendenza repubblicana, il cui organo propulsore fu quella Società Operaia denominata "Popolo Sovrano". Tra le vestigia di maggior pregio artistico e storico merita di essere menzionata la parrocchiale dedicata a San Basilio, eretta nel Cinquecento e ricostruita nel 1959 in stile gotico moderno. Al suo interno è possibile ammirare un interessante dipinto attribuito a un artista cagliaritano del XVI secolo. Poco distante dall'abitato si può visitare il nuraghe Sa Patada.

Il toponimo presenta un'oscura etimologia; secondo alcuni studiosi è, tuttavia, da rintracciare nello strato linguistico preromano. Abitata già in <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=EPOCANURAGICA'>epoca nuragica</a>, fece parte, durante l'età medievale, della <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=CURATORIA'>curatoria</a> della Romangia, nel <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=GIUDICATODILOGUDORO'>Giudicato di Logudoro</a>. A metà del XIII secolo, con la decadenza della <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=CURATORIA'>curatoria</a>, venne coinvolta nelle guerre tra i <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=DORIA'>Doria</a>, i <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=GIUDICIDARBOREA'>Giudici d'Arborea</a> e gli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=ARAGONESI'>Aragonesi</a>, tutti desiderosi di entrare in possesso dei suoi territori. Con il dominio degli spagnoli fece parte della baronia denominata “Encontrada de Romangia”, sotto la giurisdizione della famiglia De Senay Pilo Y Castelvì. Nel 1417 il visconte di Varbona la cedette agli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=ARAGONESI'>Aragonesi</a> e, circa vent'anni più tardi, venne compresa nella baronia della vicina Sorso. L'anno 1839, con l'abolizione del feudalesimo, fu testimone del suo riscatto agli Amat. Nel XX secolo fu scossa da fremiti socialisti, a tendenza repubblicana, il cui organo propulsore fu quella Società Operaia denominata "Popolo Sovrano". Tra le vestigia di maggior pregio artistico e storico merita di essere menzionata la parrocchiale dedicata a San Basilio, eretta nel Cinquecento e ricostruita nel 1959 in stile gotico moderno. Al suo interno è possibile ammirare un interessante dipinto attribuito a un artista cagliaritano del XVI secolo. Poco distante dall'abitato si può visitare il <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=NURAGHE'>nuraghe</a> Sa Patada.

Economia

Oltre che dei consueti uffici municipali e postali, è sede di Pro Loco e di stazione dei carabinieri. Il settore primario, che conserva tuttora un ruolo di una certa importanza, è presente con la coltivazione di cereali, frumento, ortaggi, foraggi, viti, ulivi, agrumi e frutta e con l'allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. L'industria, discretamente sviluppata, fa registrare un cospicuo numero di alcune realtà produttive che operano nei comparti: lattiero-caseario, alimentare, della lavorazione del legno, dei materiali da costruzione, metallurgico, elettronico, della gioielleria e oreficeria ed edile. Il terziario si compone di una piccola rete commerciale, in grado di soddisfare sufficientemente le esigenze primarie della popolazione, e dell'insieme dei servizi, che comprendono quello bancario. Per il sociale, lo sport e il tempo libero mancano strutture di una certa rilevanza. Le scuole presenti garantiscono la frequenza delle classi materne, elementari e medie; manca, però, una biblioteca per l'arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno. A livello sanitario è assicurato il solo servizio farmaceutico; per le altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

Oltre che dei consueti uffici municipali e postali, è sede di Pro Loco e di stazione dei carabinieri. Il settore primario, che conserva tuttora un ruolo di una certa importanza, è presente con la coltivazione di cereali, frumento, ortaggi, foraggi, viti, ulivi, agrumi e frutta e con l'allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. L'industria, discretamente sviluppata, fa registrare un cospicuo numero di alcune realtà produttive che operano nei comparti: lattiero-caseario, alimentare, della lavorazione del legno, dei materiali da costruzione, metallurgico, elettronico, della gioielleria e oreficeria ed edile. Il terziario si compone di una piccola rete commerciale, in grado di soddisfare sufficientemente le esigenze primarie della popolazione, e dell'insieme dei servizi, che comprendono quello bancario. Per il sociale, lo sport e il tempo libero mancano strutture di una certa rilevanza. Le scuole presenti garantiscono la frequenza delle classi materne, elementari e medie; manca, però, una biblioteca per l'arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno. A livello sanitario è assicurato il solo servizio farmaceutico; per le altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

Relazioni

Sebbene non rappresenti una meta di rilevante afflusso turistico, offre, a quanti vi si rechino, la possibilità di effettuare delle piacevoli escursioni nell'ambiente naturale circostante, poco distante dal monte Cau e dalle splendide spiagge del golfo dell'Asinara. Numerosi visitatori accorrono anche per acquistare i prodotti dell'artigianato locale, che trova la sua massima espressione nella produzione di canestri e cestini di rafia intrecciata. I rapporti con i comuni del circondario non sono molto intensi: gli abitanti vi si rivolgono, oltre che per motivi di studio, anche per usufruire dei servizi non disponibili sul posto. Tra i consueti appuntamenti si segnalano le tradizionali celebrazioni in onore di San Giovanni Battista, il 24 giugno, e di Santa Lucia, la penultima domenica di agosto. La festa del Patrono, San Basilio, si celebra il 14 giugno.

Sebbene non rappresenti una meta di rilevante afflusso turistico, offre, a quanti vi si rechino, la possibilità di effettuare delle piacevoli escursioni nell'ambiente naturale circostante, poco distante dal monte Cau e dalle splendide spiagge del golfo dell'Asinara. Numerosi visitatori accorrono anche per acquistare i prodotti dell'artigianato locale, che trova la sua massima espressione nella produzione di canestri e cestini di rafia intrecciata. I rapporti con i comuni del circondario non sono molto intensi: gli abitanti vi si rivolgono, oltre che per motivi di studio, anche per usufruire dei servizi non disponibili sul posto. Tra i consueti appuntamenti si segnalano le tradizionali celebrazioni in onore di San Giovanni Battista, il 24 giugno, e di Santa Lucia, la penultima domenica di agosto. La festa del Patrono, San Basilio, si celebra il 14 giugno.

Località

Fondi europei 2021-2027

Comune di Sennori in "phasing-in", appartenente, cioè, a quelle aree che -già comprese nell'Obiettivo 1 nel periodo di programmazione comunitaria 2000-2006- nel nuovo ciclo di programmazione 2007-2013, grazie ai progressi economici compiuti, passano nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione" e sono oggetto di finanziamenti speciali in virtù del loro precedente status di territori Obiettivo 1. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.