Descrizione

Cittadina collinare, che affonda le sue origini nella preistoria; ha un’economia fondata su tutti i settori produttivi e sul turismo estivo. I siniscolesi, che presentano un indice di vecchiaia inferiore alla media, vivono per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto degli abitanti si distribuisce nelle località Capo Comino, La Caletta (contigua al comune di Posada) e Santa Lucia, in diversi aggregati urbani minori e in un ampio numero di case sparse. Il territorio, caratterizzato da un’interessante alternanza tra montagna e mare e comprensivo dei territori Ianna de Sant’Anna e di Sant’Anna, in contestazione con il comune di Lodè, e dell’isola marittima Isola Ruja, ha un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate: si raggiungono i 1.057 metri di quota. L’abitato, interessato da forte espansione edilizia, si estende in un vasto pianoro alle falde del monte Albo.

Cittadina collinare, che affonda le sue origini nella preistoria; ha un’economia fondata su tutti i settori produttivi e sul turismo estivo. I siniscolesi, che presentano un indice di vecchiaia inferiore alla media, vivono per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto degli abitanti si distribuisce nelle località Capo Comino, La Caletta (contigua al comune di Posada) e Santa Lucia, in diversi aggregati urbani minori e in un ampio numero di case sparse. Il territorio, caratterizzato da un’interessante alternanza tra montagna e mare e comprensivo dei territori Ianna de Sant’Anna e di Sant’Anna, in contestazione con il comune di Lodè, e dell’isola marittima Isola Ruja, ha un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate: si raggiungono i 1.057 metri di quota. L’abitato, interessato da forte espansione edilizia, si estende in un vasto pianoro alle falde del monte Albo.

Storia

Il toponimo è attestato, dal 1341, con le forme “Siniscale” e “Siniscole”, di probabili origini preromane. Secondo alcuni studiosi l’etimo è da rintracciare, invece, in FINIS SCHOLAE ‘confine di corte’ (SCHOLA è la ripartizione dell’esercito in corti dell’età bizantina). Secondo altri ancora la denominazione fu confusa, in passato, con FINISCOLA e valutata erroneamente in riferimento alla sua posizione ai piedi della montagna, quasi a dire FINIS COLLE. Abitata sin dall’età nuragica, nel Medioevo fece parte della curatoria di Montalbo. Divenuta possedimento dei pisani prima e degli Aragonesi poi, fu ceduta alla baronia di Posada, di cui seguì le vicende storiche. La sua posizione sul mare la espose spesso agli attacchi pirateschi, cui pose fine Bernardino Puliga. Tra le vestigia del passato figurano: il villaggio nuragico di Lututai; la bella parrocchiale di San Giovanni Battista, che conserva, al suo interno, pregevoli affreschi e statue lignee; la chiesa delle Grazie, costruita nel 1771 e rimaneggiata nell’Ottocento; una torre di avvistamento aragonese; la seicentesca chiesa di Santa Lucia.

Il toponimo è attestato, dal 1341, con le forme “Siniscale” e “Siniscole”, di probabili origini preromane. Secondo alcuni studiosi l’etimo è da rintracciare, invece, in FINIS SCHOLAE ‘confine di corte’ (SCHOLA è la ripartizione dell’esercito in corti dell’età <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=BIZANTINA'>bizantina</a>). Secondo altri ancora la denominazione fu confusa, in passato, con FINISCOLA e valutata erroneamente in riferimento alla sua posizione ai piedi della montagna, quasi a dire FINIS COLLE. Abitata sin dall’età <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=NURAGICA'>nuragica</a>, nel Medioevo fece parte della <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=CURATORIA'>curatoria</a> di Montalbo. Divenuta possedimento dei pisani prima e degli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=ARAGONESI'>Aragonesi</a> poi, fu ceduta alla baronia di Posada, di cui seguì le vicende storiche. La sua posizione sul mare la espose spesso agli attacchi pirateschi, cui pose fine Bernardino Puliga. Tra le vestigia del passato figurano: il villaggio <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=NURAGICO'>nuragico</a> di Lututai; la bella parrocchiale di San Giovanni Battista, che conserva, al suo interno, pregevoli affreschi e statue lignee; la chiesa delle Grazie, costruita nel 1771 e rimaneggiata nell’Ottocento; una torre di avvistamento <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=ARAGONESE'>aragonese</a>; la seicentesca chiesa di Santa Lucia.

Economia

È sede della Comunità montana, del distretto scolastico n. 8, di Pro Loco e di stazione dei carabinieri. L’agricoltura è specializzata nella coltivazione di cereali, frumento, ortaggi, foraggi, vite, ulivi, agrumeti e alberi da frutta e nell’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. L’industria fa registrare una buona produttività nei settori della pesca e della piscicoltura, estrattivo, lattiero-caseario, alimentare, tessile, del legno, del vetro, dei materiali da costruzione, dei laterizi, metallurgico, elettrico, elettronico, degli strumenti ottici, della produzione di mobili, della gioielleria e oreficeria, della corrente elettrica, della raccolta dell’acqua ed edile. A livello artigianale si producono pregiati oggetti in ceramica, la cui arte è tramandata gelosamente di generazione in generazione. Il terziario si compone di una buona rete commerciale e dell’insieme dei servizi, che comprendono quelli bancario e assicurativo. Le strutture sociali annoverano una casa di riposo e un orfanotrofio. Le scuole del posto garantiscono la frequenza delle classi dell’obbligo e di diversi istituti di istruzione secondaria di secondo grado. Per l’arricchimento culturale è presente la biblioteca civica. L’apparato ricettivo, che comprende vari agriturismo, offre possibilità di ristorazione e di soggiorno. A livello sanitario è assicurato il servizio farmaceutico.

È sede della Comunità montana, del distretto scolastico n. 8, di Pro Loco e di stazione dei carabinieri. L’agricoltura è specializzata nella coltivazione di cereali, frumento, ortaggi, foraggi, vite, ulivi, agrumeti e alberi da frutta e nell’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. L’industria fa registrare una buona produttività nei settori della pesca e della piscicoltura, estrattivo, lattiero-caseario, alimentare, tessile, del legno, del vetro, dei materiali da costruzione, dei laterizi, metallurgico, elettrico, elettronico, degli strumenti ottici, della produzione di mobili, della gioielleria e oreficeria, della corrente elettrica, della raccolta dell’acqua ed edile. A livello artigianale si producono pregiati oggetti in ceramica, la cui arte è tramandata gelosamente di generazione in generazione. Il terziario si compone di una buona rete commerciale e dell’insieme dei servizi, che comprendono quelli bancario e assicurativo. Le strutture sociali annoverano una casa di riposo e un orfanotrofio. Le scuole del posto garantiscono la frequenza delle classi dell’obbligo e di diversi istituti di istruzione secondaria di secondo grado. Per l’arricchimento culturale è presente la biblioteca civica. L’apparato ricettivo, che comprende vari agriturismo, offre possibilità di ristorazione e di soggiorno. A livello sanitario è assicurato il servizio farmaceutico.

Relazioni

La favorevole posizione geografica, a metà tra un’aspra montagna e un affascinante ambiente marino, la rende meta di numerosi visitatori: il selvaggio monte Albo (chiamato così per le sue bianche rocce calcaree), regno incontrastato di aquile e mufloni, e le spiagge infinite di Berchidda, le dune fossili di Capo Comino e l’insolito litorale dei “confetti” (in riferimento ai suoi ciottoli) sono elementi adatti a soddisfare le esigenze di tutti i turisti, siano essi amanti delle alte cime e del loro percorso a piedi e in mountain-bike, o dei più belli scenari costieri. Di forte attrazione sono anche le grotte di Sa Preione ‘e s’Orcu e di Duas vuccas; in quest’ultima fu rinvenuto un frammento di cratere apulo a figure rosse attribuito al pittore dell’Ipogeo Varrese (350 a.C.), l’unico reperto di ceramica italiota scoperto in Sardegna. Tra i consueti appuntamenti si segnalano: la festa di Sant’Antonio Abate, il 16 e il 17 gennaio, e quella della Madonna del Mare, il primo maggio; la sagra della Madonna, dal 13 al 15 ottobre. La festa del Patrono, San Giovanni Battista, si celebra il 24 giugno.

La favorevole posizione geografica, a metà tra un’aspra montagna e un affascinante ambiente marino, la rende meta di numerosi visitatori: il selvaggio monte Albo (chiamato così per le sue bianche rocce calcaree), regno incontrastato di aquile e mufloni, e le spiagge infinite di Berchidda, le dune fossili di Capo Comino e l’insolito litorale dei “confetti” (in riferimento ai suoi ciottoli) sono elementi adatti a soddisfare le esigenze di tutti i turisti, siano essi amanti delle alte cime e del loro percorso a piedi e in mountain-bike, o dei più belli scenari costieri. Di forte attrazione sono anche le grotte di Sa Preione ‘e s’Orcu e di Duas vuccas; in quest’ultima fu rinvenuto un frammento di cratere apulo a figure rosse attribuito al pittore dell’Ipogeo Varrese (350 a.C.), l’unico reperto di ceramica italiota scoperto in Sardegna. Tra i consueti appuntamenti si segnalano: la festa di Sant’Antonio Abate, il 16 e il 17 gennaio, e quella della Madonna del Mare, il primo maggio; la sagra della Madonna, dal 13 al 15 ottobre. La festa del Patrono, San Giovanni Battista, si celebra il 24 giugno.

Località

Berchidda, Capo Comino, Cuccuru e Iana, Ena Sa Chitta, Ianna De Sant'Anna, Iscra e Voes, La Caletta, Murtas Artas, S'Arenargiu, Sant'Anna, Santa Lucia, Su Pranu, Su Tiliò, Tanca Altara

Berchidda, Capo Comino, Cuccuru e Iana, Ena Sa Chitta, Ianna De Sant'Anna, Iscra e Voes, La Caletta, Murtas Artas, S'Arenargiu, Sant'Anna, Santa Lucia, Su Pranu, Su Tiliò, Tanca Altara

Fondi europei 2021-2027

Comune di Siniscola in "phasing-in", appartenente, cioè, a quelle aree che -già comprese nell'Obiettivo 1 nel periodo di programmazione comunitaria 2000-2006- nel nuovo ciclo di programmazione 2007-2013, grazie ai progressi economici compiuti, passano nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione" e sono oggetto di finanziamenti speciali in virtù del loro precedente status di territori Obiettivo 1. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.