Descrizione

Centro collinare, di origine medievale, che basa la sua economia sulle tradizionali attività agro-pastorali, affiancate da una modesta presenza del settore industriale. I sinagresi, con un indice di vecchiaia nella media, vivono per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione si distribuisce nella località Martini, in numerosissimi nuclei urbani minori e in case sparse. Il territorio, fertile e produttivo per la ricchezza di sorgive, caratterizzato da folta e lussureggiante vegetazione, presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche accentuate. L'abitato, che sorge su un dolce colle, nei pressi di una fiumara, mostra evidenti segni di espansione edilizia; ha un andamento plano-altimetrico ondulato. Sullo sfondo argentato dello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, campeggia un'aquila nera in volo spiegato.

Centro collinare, di origine medievale, che basa la sua economia sulle tradizionali attività agro-pastorali, affiancate da una modesta presenza del settore industriale. I sinagresi, con un indice di vecchiaia nella media, vivono per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione si distribuisce nella località Martini, in numerosissimi nuclei urbani minori e in case sparse. Il territorio, fertile e produttivo per la ricchezza di sorgive, caratterizzato da folta e lussureggiante vegetazione, presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche accentuate. L'abitato, che sorge su un dolce colle, nei pressi di una fiumara, mostra evidenti segni di espansione edilizia; ha un andamento plano-altimetrico ondulato. Sullo sfondo argentato dello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, campeggia un'aquila nera in volo spiegato.

Storia

Le attestazioni più antiche del toponimo riportano le forme “Sinagra” del 1082, “Senagra” e “Fiumara Sinagra” del XII secolo. Potrebbe essere etimologicamente affine alla denominazione Molo Zanagora, derivata dall'antroponimo greco “Xenagóras”. Tra le altre attestazioni figurano il cognome Sinagra e casale Synagra del XIII secolo. Sulla sua origine medievale si hanno riscontri nelle emergenze architettoniche più che nelle attestazioni documentate, sicché è impossibile definire con esattezza tempi e modalità della costituzione del primo nucleo urbano. Un documento del XIII secolo, e precisamente dell'anno 1250, certifica che il casale fu di proprietà del vescovo di Patti, Francesco. Durante il regno di Federico II d'Aragona, lo stesso imperatore concesse la giurisdizione del feudo alla nobile famiglia dei Lancia. Nel 1364 l'antico borgo passò nelle mani di Antonella Ventimiglia, che lo ricevette in dote. Tra gli altri signori che si occuparono dell'amministrazione del feudo, si ricordano: Enrico Russo, le famiglie dei D'Afflitto e degli Ippolo e quella di Diego Sandoval. La storia più recente è la stessa che ha visto protagonista tutta la zona: dalle vicende che portarono al potere i borboni fino all'unificazione dell'Italia e, da ultimo, alla proclamazione della repubblica e all'autonomia regionale della Sicilia. Tra le testimonianze storico-architettoniche dei secoli passati si segnalano: la piccola chiesa di Sant'Antonio, accanto alla quale si erge una torre medievale; Palazzo Salleo, edificato nel XVIII secolo; la chiesa del Convento, costruita nel Quattrocento, che custodisce pregevoli opere d'arte e notevoli dipinti.

Le attestazioni più antiche del toponimo riportano le forme “Sinagra” del 1082, “Senagra” e “Fiumara Sinagra” del XII secolo. Potrebbe essere etimologicamente affine alla denominazione Molo Zanagora, derivata dall'antroponimo <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=GRECO'>greco</a> “Xenagóras”. Tra le altre attestazioni figurano il cognome Sinagra e casale Synagra del XIII secolo. Sulla sua origine medievale si hanno riscontri nelle emergenze architettoniche più che nelle attestazioni documentate, sicché è impossibile definire con esattezza tempi e modalità della costituzione del primo nucleo urbano. Un documento del XIII secolo, e precisamente dell'anno 1250, certifica che il casale fu di proprietà del vescovo di Patti, Francesco. Durante il regno di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=FEDERICOII'>Federico II</a> d'Aragona, lo stesso imperatore concesse la giurisdizione del feudo alla nobile famiglia dei Lancia. Nel 1364 l'antico borgo passò nelle mani di Antonella Ventimiglia, che lo ricevette in dote. Tra gli altri signori che si occuparono dell'amministrazione del feudo, si ricordano: Enrico Russo, le famiglie dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=DAFFLITTO'>D'Afflitto</a> e degli Ippolo e quella di Diego Sandoval. La storia più recente è la stessa che ha visto protagonista tutta la zona: dalle vicende che portarono al potere i <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=BORBONI'>borboni</a> fino all'unificazione dell'Italia e, da ultimo, alla proclamazione della repubblica e all'autonomia regionale della Sicilia. Tra le testimonianze storico-architettoniche dei secoli passati si segnalano: la piccola chiesa di Sant'Antonio, accanto alla quale si erge una torre medievale; Palazzo Salleo, edificato nel XVIII secolo; la chiesa del Convento, costruita nel Quattrocento, che custodisce pregevoli opere d'arte e notevoli dipinti.

Economia

È sede di stazione dei carabinieri. Il settore primario, che conserva un ruolo importante nell'ambito dell'economia locale, è presente con la produzione di cereali, frumento, ortaggi, foraggi, uva, olive, agrumi e altra frutta (soprattutto nocciole) e con l'allevamento di bovini, suini, ovini, caprini e avicoli. Il settore economico secondario è costituito da aziende di piccole e medie dimensioni, che operano nei comparti: alimentare, tessile, delle calzature e dell'edilizia. Il terziario si compone di una sufficiente rete commerciale oltre che dell'insieme dei servizi più qualificati, che comprendono quello bancario. Le scuole presenti permettono di frequentare solo le classi dell'obbligo, mentre per accedere agli istituti di istruzione secondaria di secondo grado è necessario raggiungere i centri vicini. L'arricchimento culturale è promosso e agevolato anche dalla biblioteca civica “Beniamino Joppolo”. Le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione, sia di soggiorno. A livello sanitario, localmente è assicurato solo il servizio farmaceutico.

È sede di stazione dei carabinieri. Il settore primario, che conserva un ruolo importante nell'ambito dell'economia locale, è presente con la produzione di cereali, frumento, ortaggi, foraggi, uva, olive, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=AGRUMI'>agrumi</a> e altra frutta (soprattutto nocciole) e con l'allevamento di bovini, suini, ovini, caprini e avicoli. Il settore economico secondario è costituito da aziende di piccole e medie dimensioni, che operano nei comparti: alimentare, tessile, delle calzature e dell'edilizia. Il terziario si compone di una sufficiente rete commerciale oltre che dell'insieme dei servizi più qualificati, che comprendono quello bancario. Le scuole presenti permettono di frequentare solo le classi dell'obbligo, mentre per accedere agli istituti di istruzione secondaria di secondo grado è necessario raggiungere i centri vicini. L'arricchimento culturale è promosso e agevolato anche dalla biblioteca civica “Beniamino Joppolo”. Le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione, sia di soggiorno. A livello sanitario, localmente è assicurato solo il servizio farmaceutico.

Relazioni

Non costituisce sede di significativo richiamo turistico, pur offrendo la possibilità di godere delle bellezze dell'ambiente naturale, di gustare i semplici ma genuini prodotti locali e di effettuare interessanti escursioni nei dintorni. I rapporti con i comuni vicini non sono molto intensi: per lo più, i sinagresi li raggiungono per l'espletamento di pratiche burocratiche, oltre che per motivi di studio; in senso opposto, una certa attrazione esercitano le manifestazioni folcloristiche all'insegna della tradizione che allietano la comunità locale e i visitatori dai dintorni. Tra gli eventi ricorrenti si segnalano: i riti della Settimana Santa; le fiere di agosto e novembre; la rassegna “Sinagrarte” e la sagra delle anguille, ad agosto. La festa del Patrono, San Leone, si celebra l'8 maggio.

Non costituisce sede di significativo richiamo turistico, pur offrendo la possibilità di godere delle bellezze dell'ambiente naturale, di gustare i semplici ma genuini prodotti locali e di effettuare interessanti escursioni nei dintorni. I rapporti con i comuni vicini non sono molto intensi: per lo più, i sinagresi li raggiungono per l'espletamento di pratiche burocratiche, oltre che per motivi di studio; in senso opposto, una certa attrazione esercitano le manifestazioni folcloristiche all'insegna della tradizione che allietano la comunità locale e i visitatori dai dintorni. Tra gli eventi ricorrenti si segnalano: i riti della Settimana Santa; le fiere di agosto e novembre; la rassegna “Sinagrarte” e la sagra delle anguille, ad agosto. La festa del Patrono, San Leone, si celebra l'8 maggio.

Località

Baronia, Candelora, Faranò, Limari, Maimone, Martini, Milia, Mulinazzo, Pianomonaci, Rolletta, San Pietro, Sant'Eupleo, Santa Venera, Zigale

Baronia, Candelora, Faranò, Limari, Maimone, Martini, Milia, Mulinazzo, Pianomonaci, Rolletta, San Pietro, Sant'Eupleo, Santa Venera, Zigale

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Sinagra rientra nell’Obiettivo "Convergenza" (che succede al precedente Obiettivo 1 della programmazione 2000-06). A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta ad accelerare il processo di convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. I settori prioritari d'intervento sono i seguenti: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, sviluppo dell'innovazione e della società basata sulla conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, tutela dell'ambiente, efficienza amministrativa. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.