Descrizione

Comune collinare, che affonda le sue origini nella preistoria; ha un'economia basata sulle tradizionali attività agricole e zootecniche, affiancate da un crescente sviluppo industriale. I silanesi, che presentano un indice di vecchiaia nella media, sono concentrati quasi tutti nel capoluogo comunale; pochissimi si distribuiscono in case sparse. Il territorio, ricco di querce sempre verdi, ha un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate, che vanno da un minimo di 151 a un massimo di 1.118 metri sul livello del mare. L'abitato, interessato da forte espansione edilizia, sovrastato dal monte Arbo, conserva, nel centro storico, le antiche case con le caratteristiche balconate lignee; il suo andamento plano-altimetrico è tipico collinare.

Comune collinare, che affonda le sue origini nella preistoria; ha un'economia basata sulle tradizionali attività agricole e zootecniche, affiancate da un crescente sviluppo industriale. I silanesi, che presentano un indice di vecchiaia nella media, sono concentrati quasi tutti nel capoluogo comunale; pochissimi si distribuiscono in case sparse. Il territorio, ricco di querce sempre verdi, ha un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate, che vanno da un minimo di 151 a un massimo di 1.118 metri sul livello del mare. L'abitato, interessato da forte espansione edilizia, sovrastato dal monte Arbo, conserva, nel centro storico, le antiche case con le caratteristiche balconate lignee; il suo andamento plano-altimetrico è tipico collinare.

Storia

Il toponimo è attestato, dal 1341, con le forme “Salanos” e “Silanos”. L'etimo è riconducibile al termine SILANUS che è sia personale latino sia sostantivo dal significato di ‘mascherone di fontana', ‘zampillo', ‘condotto d'acqua', o allo strato linguistico preromano. Secondo la tradizione si riferisce a una maschera di una fontana da cui fluiva perennemente l'acqua. Fondata in età nuragica, fu abitata da comunità neolitiche della cultura di Ozieri e fu sottoposta alla dominazione romana. In epoca medievale appartenne alla curatoria del Logudoro e, in seguito, al Giudicato d'Arborea. Dopo la battaglia di Macomer divenne possedimento aragonese. Nel XVIII secolo fu conquistata dai Savoia che la cedettero in feudo ai Pimentel. La forte identità linguistica della sua popolazione è evidente nella parlata locale tipicamente logudorese, caratterizzata da una singolare intonazione fonetica. Tra le vestigia del passato di maggiore interesse storico-architettonico figurano: i nuraghi Madrone e Santa Sabina; diversi villaggi nuragici; domus de janas; tombe dei giganti e un pozzo sacro; la chiesa di San Lorenzo, eretta nel XII secolo, circondata da un piccolo cortile alle falde del monte Arbo, al cui interno conserva interessanti affreschi del 1300; la chiesa dedicata a Santa Sabina, a croce greca, costruita nell'XI secolo secondo lo stile romanico, sita in bella posizione panoramica; le chiesette di Santa Rughe, Sa Maddalena e Sa Itria.

Il toponimo è attestato, dal 1341, con le forme “Salanos” e “Silanos”. L'etimo è riconducibile al termine SILANUS che è sia personale latino sia sostantivo dal significato di ‘mascherone di fontana', ‘zampillo', ‘condotto d'acqua', o allo strato linguistico preromano. Secondo la tradizione si riferisce a una maschera di una fontana da cui fluiva perennemente l'acqua. Fondata in età <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=NURAGICA'>nuragica</a>, fu abitata da comunità <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=NEOLITICHE'>neolitiche</a> della cultura di Ozieri e fu sottoposta alla dominazione romana. In epoca medievale appartenne alla <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=CURATORIA'>curatoria</a> del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=LOGUDORO'>Logudoro</a> e, in seguito, al <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=GIUDICATODARBOREA'>Giudicato d'Arborea</a>. Dopo la <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=BATTAGLIADIMACOMER'>battaglia di Macomer</a> divenne possedimento <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=ARAGONESE'>aragonese</a>. Nel XVIII secolo fu conquistata dai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=SAVOIA'>Savoia</a> che la cedettero in feudo ai Pimentel. La forte identità linguistica della sua popolazione è evidente nella parlata locale tipicamente <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=LOGUDORESE'>logudorese</a>, caratterizzata da una singolare intonazione fonetica. Tra le vestigia del passato di maggiore interesse storico-architettonico figurano: i <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=NURAGHI'>nuraghi</a> Madrone e Santa Sabina; diversi villaggi <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=NURAGICI'>nuragici</a>; <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=DOMUSDEJANAS'>domus de janas</a>; <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=TOMBEDEIGIGANTI'>tombe dei giganti</a> e un <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=POZZOSACRO'>pozzo sacro</a>; la chiesa di San Lorenzo, eretta nel XII secolo, circondata da un piccolo cortile alle falde del monte Arbo, al cui interno conserva interessanti affreschi del 1300; la chiesa dedicata a Santa Sabina, a croce greca, costruita nell'XI secolo secondo lo stile romanico, sita in bella posizione panoramica; le chiesette di Santa Rughe, Sa Maddalena e Sa Itria.

Economia

È sede di Pro Loco e di stazione dei carabinieri. L'agricoltura, il principale settore dell'economia locale, è specializzata nella coltivazione di cereali, frumento, ortaggi, foraggi, vite, ulivi e alberi da frutta nonché nell'allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. Il settore industriale, di discrete dimensioni, è costituito da un piccolo numero di aziende che operano nei comparti dell'estrazione della calce (dal vicino monte Arbo), alimentare ed edile. Interessante è l'artigianato, in particolare quello specializzato nella confezione di tappeti. Modesta è anche la presenza del terziario: non sono forniti servizi più qualificati, come quello bancario, ma la rete distributiva è comunque sufficiente al soddisfacimento delle esigenze primarie della popolazione. Per il sociale, lo sport e il tempo libero mancano strutture di una certa rilevanza. Le strutture scolastiche assicurano la frequenza delle classi materne, elementari e medie. È presente una biblioteca civica per l'arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. A livello sanitario è assicurato il solo servizio farmaceutico.

È sede di Pro Loco e di stazione dei carabinieri. L'agricoltura, il principale settore dell'economia locale, è specializzata nella coltivazione di cereali, frumento, ortaggi, foraggi, vite, ulivi e alberi da frutta nonché nell'allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. Il settore industriale, di discrete dimensioni, è costituito da un piccolo numero di aziende che operano nei comparti dell'estrazione della calce (dal vicino monte Arbo), alimentare ed edile. Interessante è l'artigianato, in particolare quello specializzato nella confezione di tappeti. Modesta è anche la presenza del terziario: non sono forniti servizi più qualificati, come quello bancario, ma la rete distributiva è comunque sufficiente al soddisfacimento delle esigenze primarie della popolazione. Per il sociale, lo sport e il tempo libero mancano strutture di una certa rilevanza. Le strutture scolastiche assicurano la frequenza delle classi materne, elementari e medie. È presente una biblioteca civica per l'arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. A livello sanitario è assicurato il solo servizio farmaceutico.

Relazioni

Sebbene non figuri tra le mete di particolare richiamo turistico, offre a quanti vi si rechino la possibilità di effettuare delle piacevoli escursioni godendo della tranquillità dell'ambiente naturale, dell'aria salubre che la contraddistingue e della degustazione dei piatti locali, come le diverse varietà di pane (se ne producono ben 32 tipi diversi) e gli squisiti dolci tipici. Tra gli appuntamenti consueti si segnalano: la festa in onore di San Lorenzo, il 10 agosto, e quella di Santa Sabina, il terzo lunedì di settembre; la rassegna di arti e tradizioni popolari sarde, a settembre. La festa del Patrono, Sant'Antonio Abate, si celebra il 17 gennaio.

Sebbene non figuri tra le mete di particolare richiamo turistico, offre a quanti vi si rechino la possibilità di effettuare delle piacevoli escursioni godendo della tranquillità dell'ambiente naturale, dell'aria salubre che la contraddistingue e della degustazione dei piatti locali, come le diverse varietà di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=PANE'>pane</a> (se ne producono ben 32 tipi diversi) e gli squisiti dolci tipici. Tra gli appuntamenti consueti si segnalano: la festa in onore di San Lorenzo, il 10 agosto, e quella di Santa Sabina, il terzo lunedì di settembre; la rassegna di arti e tradizioni popolari sarde, a settembre. La festa del Patrono, Sant'Antonio Abate, si celebra il 17 gennaio.

Località

Fondi europei 2021-2027

Comune di Silanus in "phasing-in", appartenente, cioè, a quelle aree che -già comprese nell'Obiettivo 1 nel periodo di programmazione comunitaria 2000-2006- nel nuovo ciclo di programmazione 2007-2013, grazie ai progressi economici compiuti, passano nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione" e sono oggetto di finanziamenti speciali in virtù del loro precedente status di territori Obiettivo 1. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.