Descrizione

Comune montano di origini antiche, la cui economia si fonda sulle tradizionali attività rurali e su svariate imprese industriali a conduzione artigianale. La maggioranza dei sigillani, il cui indice di vecchiaia è molto superiore alla media, vive concentrata nel capoluogo comunale mentre solo una piccola parte della comunità si distribuisce nelle località di Scirca e Val di Ranco, nel minuscolo nucleo abitato di Fontemaggio e in poche case sparse sui fondi. Il profilo geometrico del territorio comunale è connotato da forti oscillazioni altimetriche. Dall'abitato una strada a larghe svolte s'inerpica su ripidi declivi fino al valico di Pian di Monte, ai piedi della piramide del monte Cucco e a poca distanza da una delle più note e profonde grotte d'Italia. Un gran numero di itinerari naturalistici si dipartono da questo punto, snodandosi fra pianori erbosi, ripidi pendii rocciosi, solitarie radure e faggete ombrose fino alla sommità del monte. Il paesaggio è molto vario e contrastato: ai coltivi ordinatamente disposti nelle zone meno acclivi del comprensorio sigillano si contrappone la varietà di forme e colori della vegetazione spontanea d'alta quota. Sullo sfondo azzurro dello stemma comunale, concesso con Decreto del Capo del Governo, è raffigurato un grifo d'argento incoronato.

Comune montano di origini antiche, la cui economia si fonda sulle tradizionali attività rurali e su svariate imprese industriali a conduzione artigianale. La maggioranza dei sigillani, il cui indice di vecchiaia è molto superiore alla media, vive concentrata nel capoluogo comunale mentre solo una piccola parte della comunità si distribuisce nelle località di Scirca e Val di Ranco, nel minuscolo nucleo abitato di Fontemaggio e in poche case sparse sui fondi. Il profilo geometrico del territorio comunale è connotato da forti oscillazioni altimetriche. Dall'abitato una strada a larghe svolte s'inerpica su ripidi declivi fino al valico di Pian di Monte, ai piedi della piramide del monte Cucco e a poca distanza da una delle più note e profonde grotte d'Italia. Un gran numero di itinerari naturalistici si dipartono da questo punto, snodandosi fra pianori erbosi, ripidi pendii rocciosi, solitarie radure e faggete ombrose fino alla sommità del monte. Il paesaggio è molto vario e contrastato: ai coltivi ordinatamente disposti nelle zone meno acclivi del comprensorio sigillano si contrappone la varietà di forme e colori della vegetazione spontanea d'alta quota. Sullo sfondo azzurro dello stemma comunale, concesso con Decreto del Capo del Governo, è raffigurato un grifo d'argento incoronato.

Storia

Fondata dagli umbri, fu municipio romano con il nome di SUILLUM; distrutta da re Totila durante la sanguinosa guerra greco-gotica, fu ricostruita dai longobardi e successivamente assorbita dal ducato di Spoleto. Alla fine del X secolo Ottone III la diede in feudo al conte Lupo di Nocera, meglio noto come Vico di Monaldo, che la tenne fino al 1237, quando Federico II di Svevia la rase al suolo. Risorta con il sostegno di Perugia, subì ripetute devastazioni fin quando entrò a far parte dello Stato Pontificio. Il toponimo può essere interpretato come un riflesso del latino SIGILLUM 'figurina, piccola immagine, statuetta', il cui significato si è evoluto in quello di 'impronta'. Veri e propri gioielli architettonici sono la chiesa di Sant'Agostino, che conserva un'Annunciazione di Ippolito Borghese, e la piccola chiesa di Sant'Anna, con facciata rinascimentale. Fuori dall'abitato è possibile ammirare un ponte di epoca augustea formato da tredici massi a cuneo di forma pentagonale; un altro ponte romano è ancora visibile in località Scirca, dove si erge anche la chiesa romanica di Santa Maria Assunta, splendidamente affrescata da Matteo da Gualdo.

Fondata dagli umbri, fu municipio romano con il nome di SUILLUM; distrutta da re <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=UMB_VDO&parola=TOTILA'>Totila</a> durante la sanguinosa <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=UMB_VDO&parola=GUERRAGRECOGOTICA'>guerra greco-gotica</a>, fu ricostruita dai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=UMB_VDO&parola=LONGOBARDI'>longobardi</a> e successivamente assorbita dal <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=UMB_VDO&parola=DUCATODISPOLETO'>ducato di Spoleto</a>. Alla fine del X secolo Ottone III la diede in feudo al conte Lupo di Nocera, meglio noto come Vico di Monaldo, che la tenne fino al 1237, quando <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=UMB_VDO&parola=FEDERICOIIDISVEVIA'>Federico II di Svevia</a> la rase al suolo. Risorta con il sostegno di Perugia, subì ripetute devastazioni fin quando entrò a far parte dello Stato Pontificio. Il toponimo può essere interpretato come un riflesso del latino SIGILLUM 'figurina, piccola immagine, statuetta', il cui significato si è evoluto in quello di 'impronta'. Veri e propri gioielli architettonici sono la chiesa di Sant'Agostino, che conserva un'Annunciazione di Ippolito Borghese, e la piccola chiesa di Sant'Anna, con facciata rinascimentale. Fuori dall'abitato è possibile ammirare un ponte di epoca augustea formato da tredici massi a cuneo di forma pentagonale; un altro ponte romano è ancora visibile in località Scirca, dove si erge anche la chiesa romanica di Santa Maria Assunta, splendidamente affrescata da Matteo da Gualdo.

Economia

La vocazione prevalentemente agricola del territorio comunale si esplica nella coltivazione di cereali, viti e olivi, che alimentano imprese artigiane di trasformazione agro-alimentare; altre piccole realtà imprenditoriali sono attive nei comparti dei tessuti, delle confezioni, del legno, della meccanica, della metallurgia e dell'elettronica; il crescente sviluppo del terziario, inoltre, presente con sportelli bancari e agenzie assicurative, produce effetti stabilizzanti sull'economia locale. Sede degli ordinari uffici municipali e postali, il comune è dotato di un buon sistema di infrastrutture di utilità sociale: oltre a una casa di riposo, alle scuole dell'obbligo e a un istituto tecnico industriale, vanta un museo archeologico, paleontologico e di arte moderna e contemporanea; le strutture ricettive sono varie e qualificate, quelle sanitarie annoverano un centro di salute, un consultorio e un servizio di veterinaria.

La vocazione prevalentemente agricola del territorio comunale si esplica nella coltivazione di cereali, viti e olivi, che alimentano imprese artigiane di trasformazione agro-alimentare; altre piccole realtà imprenditoriali sono attive nei comparti dei tessuti, delle confezioni, del legno, della meccanica, della metallurgia e dell'elettronica; il crescente sviluppo del terziario, inoltre, presente con sportelli bancari e agenzie assicurative, produce effetti stabilizzanti sull'economia locale. Sede degli ordinari uffici municipali e postali, il comune è dotato di un buon sistema di infrastrutture di utilità sociale: oltre a una casa di riposo, alle scuole dell'obbligo e a un istituto tecnico industriale, vanta un museo archeologico, paleontologico e di arte moderna e contemporanea; le strutture ricettive sono varie e qualificate, quelle sanitarie annoverano un centro di salute, un consultorio e un servizio di veterinaria.

Relazioni

Sono possibili rilassanti passeggiate ed escursioni e, soprattutto nella Val di Ranco, voli liberi in deltaplano e parapendio, per cui è stata anche istituita un'apposita scuola, l'"Università del volo libero". Contribuiscono inoltre ad allietare il soggiorno singolari manifestazioni folcloristiche e religiose: tra le più sentite figurano la festa di San Martino (11 novembre), con degustazione di vino novello, caldarroste e dolci tipici, e la festa di Santa Barbara (4 dicembre), durante la quale si organizzano una processione di minatori e spettacoli pirotecnici nel centro storico. La Patrona Sant'Anna si festeggia il 26 luglio.

Sono possibili rilassanti passeggiate ed escursioni e, soprattutto nella Val di Ranco, voli liberi in deltaplano e parapendio, per cui è stata anche istituita un'apposita scuola, l'"Università del volo libero". Contribuiscono inoltre ad allietare il soggiorno singolari manifestazioni folcloristiche e religiose: tra le più sentite figurano la festa di San Martino (11 novembre), con degustazione di vino novello, caldarroste e dolci tipici, e la festa di Santa Barbara (4 dicembre), durante la quale si organizzano una processione di minatori e spettacoli pirotecnici nel centro storico. La Patrona Sant'Anna si festeggia il 26 luglio.

Località

Fontemaggio, Scirca, Val di Ranco

Fontemaggio, Scirca, Val di Ranco

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Sigillo rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.