Descrizione

Cittadina rivierasca, ubicata in collina e di antiche origini, la cui economia si basa su attività agricole, industriali e terziarie, oltre che sul turismo balneare e rurale. I sidernesi, che presentano un indice di vecchiaia inferiore alla media, si distribuiscono oltre che nelle località Ferraro e Salvi, anche in aggregati urbani minori. Il territorio ha un profilo geometrico irregolare, con accentuate differenze di altitudine: si raggiungono i 452 metri di quota. L’abitato, composto di una parte moderna, sviluppatasi lungo il litorale, e una antica, situata su un’altura, è immerso in una suggestiva cornice paesaggistica; interessato da una forte crescita edilizia, ha un andamento plano-altimetrico vario.

Cittadina rivierasca, ubicata in collina e di antiche origini, la cui economia si basa su attività agricole, industriali e terziarie, oltre che sul turismo balneare e rurale. I sidernesi, che presentano un indice di vecchiaia inferiore alla media, si distribuiscono oltre che nelle località Ferraro e Salvi, anche in aggregati urbani minori. Il territorio ha un profilo geometrico irregolare, con accentuate differenze di altitudine: si raggiungono i 452 metri di quota. L’abitato, composto di una parte moderna, sviluppatasi lungo il litorale, e una antica, situata su un’altura, è immerso in una suggestiva cornice paesaggistica; interessato da una forte crescita edilizia, ha un andamento plano-altimetrico vario.

Storia

Pare che le sue origini vadano riportate all’epoca delle colonie greche. Il toponimo, che in un documento del Trecento compare nella forma Motta Sideronis, nel XVI secolo è attestato come Siderone; deriva dal nome greco “Sìderos”, con l’aggiunta del suffisso -ones, indicante i discenti di una famiglia, per cui ha il significato di ‘membri della famiglia Sidero’. Sviluppatasi a seguito della distruzione di Locri a opera dei saraceni, nel X secolo, divenne poi un casale di Grotteria. Nella seconda metà del Cinquecento, fu assoggettata alla signoria dei Carafa, che ne fecero un luogo fortificato, cingendola di possenti mura, a difesa dalle incursioni turche. Successivamente passò ai Gesualdo, ai quali subentrarono gli Spinelli e di nuovo i Carafa. Gravi furono i danni causati dal terremoto della seconda metà del XVIII secolo, che spinse la popolazione a trasferirsi sul litorale. L’esodo dal borgo medievale si fece più massiccio nel corso dell’Ottocento, soprattutto quando la costruzione della ferrovia permise alla cittadina di allacciare vari rapporti con diverse comunità e incrementare la crescita economica. La sua storia seguente segue quella dei territori circostanti. Tra le testimonianze storico-architettoniche spiccano: la chiesa madre, costruzione tardo-rinascimentale, con pregevoli opere d’arte, e la chiesa barocca di San Carlo. Nella parte superiore dell’abitato si trovano: la chiesa di Santa Maria dell’Arco; il palazzo Falletti, con l’annessa cappella; quello De Moià, con notevoli balconi a volte, d’ispirazione spagnola, e il palazzo Englen, che presenta interessanti maschere apotropaiche e un bel portale.

Pare che le sue origini vadano riportate all’epoca delle colonie greche. Il toponimo, che in un documento del Trecento compare nella forma Motta Sideronis, nel XVI secolo è attestato come Siderone; deriva dal nome greco “Sìderos”, con l’aggiunta del suffisso -ones, indicante i discenti di una famiglia, per cui ha il significato di ‘membri della famiglia Sidero’. Sviluppatasi a seguito della distruzione di Locri a opera dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=BAS_CAL&parola=SARACENI'>saraceni</a>, nel X secolo, divenne poi un casale di Grotteria. Nella seconda metà del Cinquecento, fu assoggettata alla signoria dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=BAS_CAL&parola=CARAFA'>Carafa</a>, che ne fecero un luogo fortificato, cingendola di possenti mura, a difesa dalle incursioni <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=BAS_CAL&parola=TURCHE'>turche</a>. Successivamente passò ai Gesualdo, ai quali subentrarono gli Spinelli e di nuovo i <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=BAS_CAL&parola=CARAFA'>Carafa</a>. Gravi furono i danni causati dal <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=BAS_CAL&parola=TERREMOTO'>terremoto</a> della seconda metà del XVIII secolo, che spinse la popolazione a trasferirsi sul litorale. L’esodo dal borgo medievale si fece più massiccio nel corso dell’Ottocento, soprattutto quando la costruzione della ferrovia permise alla cittadina di allacciare vari rapporti con diverse comunità e incrementare la crescita economica. La sua storia seguente segue quella dei territori circostanti. Tra le testimonianze storico-architettoniche spiccano: la chiesa madre, costruzione tardo-rinascimentale, con pregevoli opere d’arte, e la chiesa barocca di San Carlo. Nella parte superiore dell’abitato si trovano: la chiesa di Santa Maria dell’Arco; il palazzo Falletti, con l’annessa cappella; quello De Moià, con notevoli balconi a volte, d’ispirazione spagnola, e il palazzo Englen, che presenta interessanti maschere apotropaiche e un bel portale.

Economia

È sede di Pro Loco, carabinieri, polizia di stato e vigili del fuoco. Si producono cereali, frumento, foraggi, ortaggi, olive, uva, agrumi e altra frutta; si allevano bovini, suini, ovini, caprini e avicoli. L’industria è costituita da aziende che operano nei comparti alimentare, chimico, edile, metalmeccanico, tessile, dell’abbigliamento, dell’editoria, dei materiali da costruzione, del vetro, della produzione di mangimi, della gioielleria e oreficeria; a queste si affiancano una centrale elettrica e fabbriche di mobili e laterizi. È presente il servizio bancario; una buona rete distributiva arricchisce il panorama del terziario. Tra le strutture sociali si segnala una casa di riposo. È possibile frequentare le scuole dell’obbligo, un istituto professionale industriale, un istituto tecnico commerciale e per geometri, un liceo artistico e l’istituto privato “G. Leopardi”; per l’arricchimento culturale si può usufruire della biblioteca comunale. Alla diffusione della cultura e dell’informazione provvedono anche le emittenti radiotelevisive e i periodici locali. Per lo sport e per il tempo libero si può usufruire di campi di calcetto, dello stadio comunale, di un tennis club e di un centro polivalente. Le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno. A livello sanitario è assicurato il servizio ospedaliero.

È sede di Pro Loco, carabinieri, polizia di stato e vigili del fuoco. Si producono cereali, frumento, foraggi, ortaggi, olive, uva, agrumi e altra frutta; si allevano bovini, suini, ovini, caprini e avicoli. L’industria è costituita da aziende che operano nei comparti alimentare, chimico, edile, metalmeccanico, tessile, dell’abbigliamento, dell’editoria, dei materiali da costruzione, del vetro, della produzione di mangimi, della gioielleria e oreficeria; a queste si affiancano una centrale elettrica e fabbriche di mobili e laterizi. È presente il servizio bancario; una buona rete distributiva arricchisce il panorama del terziario. Tra le strutture sociali si segnala una casa di riposo. È possibile frequentare le scuole dell’obbligo, un istituto professionale industriale, un istituto tecnico commerciale e per geometri, un liceo artistico e l’istituto privato “G. Leopardi”; per l’arricchimento culturale si può usufruire della biblioteca comunale. Alla diffusione della cultura e dell’informazione provvedono anche le emittenti radiotelevisive e i periodici locali. Per lo sport e per il tempo libero si può usufruire di campi di calcetto, dello stadio comunale, di un tennis club e di un centro polivalente. Le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno. A livello sanitario è assicurato il servizio ospedaliero.

Relazioni

Stazione balneare, registra un consistente movimento di turisti e, grazie alle attività produttive, assorbe molta manodopera. Tra gli eventi ricorrenti vanno citati: il mercato settimanale del giovedì; la mostra di antiquariato, la seconda domenica di ogni mese; il carnevale; i concerti promossi dall’associazione culturale ionica, a marzo, ad aprile e a maggio; la sagra della “sguta”, ad aprile; i giochi della gioventù, a maggio; il motoraduno internazionale “Magna Grecia”, a giugno; il torneo nazionale di tennis, a luglio; la festa del bambino, il festival internazionale di danza, la sagra del pesce, la regata e la fiaccolata a mare, ad agosto; il meeting di atletica e il premio di arte, economia e cultura “Gelsomino d’oro”, a settembre; il premio letterario “La Torre”, a ottobre; la sagra della zeppola, a novembre, e vari concerti di musica classica e rappresentazioni teatrali, nel corso dell’anno. La Patrona, Santa Maria di Porto Salvo, si festeggia l’8 settembre con una fiera che dura più giorni.

Stazione balneare, registra un consistente movimento di turisti e, grazie alle attività produttive, assorbe molta manodopera. Tra gli eventi ricorrenti vanno citati: il mercato settimanale del giovedì; la mostra di antiquariato, la seconda domenica di ogni mese; il carnevale; i concerti promossi dall’associazione culturale ionica, a marzo, ad aprile e a maggio; la sagra della “sguta”, ad aprile; i giochi della gioventù, a maggio; il motoraduno internazionale “<a target='_blank' href='vediNota.php?reg=BAS_CAL&parola=MAGNAGRECIA'>Magna Grecia</a>”, a giugno; il torneo nazionale di tennis, a luglio; la festa del bambino, il festival internazionale di danza, la sagra del pesce, la regata e la fiaccolata a mare, ad agosto; il meeting di atletica e il premio di arte, economia e cultura “Gelsomino d’oro”, a settembre; il premio letterario “La Torre”, a ottobre; la sagra della zeppola, a novembre, e vari concerti di musica classica e rappresentazioni teatrali, nel corso dell’anno. La Patrona, Santa Maria di Porto Salvo, si festeggia l’8 settembre con una fiera che dura più giorni.

Località

Campo Superiore, Ferraro, Fossecalì, Giglia, Gurna, Larone, Oliveto, Salvi, Santimarini, Siderno Marina, Siderno Superiore, Trigoni

Campo Superiore, Ferraro, Fossecalì, Giglia, Gurna, Larone, Oliveto, Salvi, Santimarini, Siderno Marina, Siderno Superiore, Trigoni

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Siderno rientra nell’Obiettivo "Convergenza" (che succede al precedente Obiettivo 1 della programmazione 2000-06). A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta ad accelerare il processo di convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. I settori prioritari d'intervento sono i seguenti: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, sviluppo dell'innovazione e della società basata sulla conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, tutela dell'ambiente, efficienza amministrativa. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.