Descrizione

Cittadina costiera di antica origine, che accanto all’agricoltura e all’industria ha sviluppato il turismo e incrementato i servizi. I sestresi, con un indice di vecchiaia particolarmente elevato, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale; tra le altre località le più popolose sono: Montedomenico, San Bernardo, Santa Vittoria di Libiola, Tassani, Ramaia, Villa Carmelo e Villa la Rocca. Il territorio, classificato collinare, presenta un profilo geometrico irregolare, con accentuate differenze di altitudine: si raggiungono gli 804 metri di quota. L’abitato non fa registrare segni di espansione edilizia; il suo andamento plano-altimetrico è vario. Sullo sfondo azzurro dell’insegna municipale si rappresenta un’isola rocciosa con due torri merlate.

Cittadina costiera di antica origine, che accanto all’agricoltura e all’industria ha sviluppato il turismo e incrementato i servizi. I sestresi, con un indice di vecchiaia particolarmente elevato, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale; tra le altre località le più popolose sono: Montedomenico, San Bernardo, Santa Vittoria di Libiola, Tassani, Ramaia, Villa Carmelo e Villa la Rocca. Il territorio, classificato collinare, presenta un profilo geometrico irregolare, con accentuate differenze di altitudine: si raggiungono gli 804 metri di quota. L’abitato non fa registrare segni di espansione edilizia; il suo andamento plano-altimetrico è vario. Sullo sfondo azzurro dell’insegna municipale si rappresenta un’isola rocciosa con due torri merlate.

Storia

Abitata fin da tempi preistorici, come testimoniano i reperti dell’età del ferro rinvenuti nella zona, è l’antica SEGESTA o SEGESTE, fondata dai liguri tigulli. In epoca romana rivestì grande importanza, registrando un progressivo decadimento nell’alto Medioevo, a causa delle invasioni barbariche. Il suo nome compare per la prima volta, all’inizio del X secolo, in un diploma di Berengario I, che ne confermava il possesso alla chiesa pavese di San Giovanni. Infeudata ai Fieschi, conti di Lavagna, nella prima metà del 1100 passò sotto la repubblica marinara di Genova, che vi costruì un castello. Schieratasi dalla parte di quest’ultima nella guerra contro Pisa, nella seconda metà del XII secolo fu conquistata dai Malaspina e dai Fieschi. Nel Duecento fu eretta a podesteria, venendo occupata, nel secolo successivo, da Castruccio Castracani e dai Visconti. Travagliata dalle lotte tra i guelfi e i ghibellini, riuscì a resistere all’attacco mossole dai veneziani, nel Quattrocento, ma non alle incursioni piratesche del XVI e XVII secolo. Inserita nel governatorato di Chiavari, seguì le sorti di Genova, entrando a far parte del regno sabaudo dopo il congresso di Vienna. Tra i monumenti spiccano: la chiesa di San Nicolò, del 1100, ricostruita in parte nel XV secolo, sul promontorio dell’Isola; la seicentesca parrocchiale di Santa Maria di Nazareth; le chiese di San Pietro in Vincoli e dell’Immacolata Concenzione e il palazzo Durazzo-Pallavicini, sede del municipio.

Abitata fin da tempi preistorici, come testimoniano i reperti dell’età del ferro rinvenuti nella zona, è l’antica SEGESTA o SEGESTE, fondata dai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LIG&parola=LIGURI'>liguri</a> tigulli. In epoca romana rivestì grande importanza, registrando un progressivo decadimento nell’alto Medioevo, a causa delle invasioni barbariche. Il suo nome compare per la prima volta, all’inizio del X secolo, in un diploma di Berengario I, che ne confermava il possesso alla chiesa pavese di San Giovanni. Infeudata ai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LIG&parola=FIESCHI'>Fieschi</a>, conti di Lavagna, nella prima metà del 1100 passò sotto la <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LIG&parola=REPUBBLICAMARINARADIGENOVA'>repubblica marinara di Genova</a>, che vi costruì un castello. Schieratasi dalla parte di quest’ultima nella guerra contro Pisa, nella seconda metà del XII secolo fu conquistata dai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LIG&parola=MALASPINA'>Malaspina</a> e dai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LIG&parola=FIESCHI'>Fieschi</a>. Nel Duecento fu eretta a podesteria, venendo occupata, nel secolo successivo, da Castruccio Castracani e dai Visconti. Travagliata dalle lotte tra i guelfi e i ghibellini, riuscì a resistere all’attacco mossole dai veneziani, nel Quattrocento, ma non alle incursioni piratesche del XVI e XVII secolo. Inserita nel governatorato di Chiavari, seguì le sorti di Genova, entrando a far parte del regno sabaudo dopo il <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LIG&parola=CONGRESSODIVIENNA'>congresso di Vienna</a>. Tra i monumenti spiccano: la chiesa di San Nicolò, del 1100, ricostruita in parte nel XV secolo, sul promontorio dell’Isola; la seicentesca parrocchiale di Santa Maria di Nazareth; le chiese di San Pietro in Vincoli e dell’Immacolata Concenzione e il palazzo Durazzo-Pallavicini, sede del municipio.

Economia

L’agricoltura, basata sulla produzione di cereali, frumento, foraggi, uve, olive, agrumi e altra frutta, è integrata dall’allevamento di bovini, suini, equini, ovini, caprini e avicoli. Sviluppata è l’industria cantieristica navale, affiancata da numerose aziende che operano nei comparti edile, cartario, metalmeccanico, tessile, dell’abbigliamento, del legno, dei materiali da costruzione (tra cui il vetro), della stampa, della produzione e distribuzione di energia elettrica nonché della fabbricazione di mobili, apparecchiature elettriche e articoli in plastica. È presente il servizio bancario; una buona rete distributiva, attività radiotelevisive e di consulenza informatica, assicurazioni e fondi pensione arricchiscono il panorama del terziario. Tra le strutture sociali figurano un asilo nido e una casa di riposo. Le strutture scolastiche permettono di frequentare le classi dell’obbligo e includono un istituto professionale industriale, istituti tecnici (industriale e commerciale) e un istituto magistrale, mentre quelle culturali sono rappresentate da alcune biblioteche, dalla galleria Rizzi e dalla raccolta mineralogica “E. Traversano Stuppin”. Rilevante è la capacità ricettiva, offrendosi, accanto alla ristorazione una vastissima possibilità di soggiorno. A livello sanitario sono assicurate le prestazioni fornite dal locale ospedale.

L’agricoltura, basata sulla produzione di cereali, frumento, foraggi, uve, olive, agrumi e altra frutta, è integrata dall’allevamento di bovini, suini, equini, ovini, caprini e avicoli. Sviluppata è l’industria cantieristica navale, affiancata da numerose aziende che operano nei comparti edile, cartario, metalmeccanico, tessile, dell’abbigliamento, del legno, dei materiali da costruzione (tra cui il vetro), della stampa, della produzione e distribuzione di energia elettrica nonché della fabbricazione di mobili, apparecchiature elettriche e articoli in plastica. È presente il servizio bancario; una buona rete distributiva, attività radiotelevisive e di consulenza informatica, assicurazioni e fondi pensione arricchiscono il panorama del terziario. Tra le strutture sociali figurano un asilo nido e una casa di riposo. Le strutture scolastiche permettono di frequentare le classi dell’obbligo e includono un istituto professionale industriale, istituti tecnici (industriale e commerciale) e un istituto magistrale, mentre quelle culturali sono rappresentate da alcune biblioteche, dalla galleria Rizzi e dalla raccolta mineralogica “E. Traversano Stuppin”. Rilevante è la capacità ricettiva, offrendosi, accanto alla ristorazione una vastissima possibilità di soggiorno. A livello sanitario sono assicurate le prestazioni fornite dal locale ospedale.

Relazioni

Rinomata stazione balneare, registra un consistente movimento di turisti sia nazionali che stranieri. Molto frequentata pure per lavoro, grazie agli insediamenti industriali e allo sviluppo dell’indotto turistico, è al centro di rapporti particolarmente intensi con i comuni vicini, grazie anche alle sue attività commerciali e alla presenza del presidio ospedaliero e degli istituti d’istruzione secondaria di secondo grado. Tra gli eventi ricorrenti vanno citati: il premio Andersen per la fiaba, a giugno; le sagre delle lumache, della sardina e del “bagnun” (alici cotte nella salsa di pomodoro), la mostra di pittura e la manifestazione “Riva birra e samba”, a luglio; le sagre gastronomica, delle frittelle, del minestrone, dei “testaieu” e del risotto e la mostra di pittura, ad agosto; la fiera di Santo Stefano, a dicembre. Il Patrono, San Niccolò, si festeggia il 6 dicembre.

Rinomata stazione balneare, registra un consistente movimento di turisti sia nazionali che stranieri. Molto frequentata pure per lavoro, grazie agli insediamenti industriali e allo sviluppo dell’indotto turistico, è al centro di rapporti particolarmente intensi con i comuni vicini, grazie anche alle sue attività commerciali e alla presenza del presidio ospedaliero e degli istituti d’istruzione secondaria di secondo grado. Tra gli eventi ricorrenti vanno citati: il premio Andersen per la fiaba, a giugno; le sagre delle lumache, della sardina e del “bagnun” (alici cotte nella salsa di pomodoro), la mostra di pittura e la manifestazione “Riva birra e samba”, a luglio; le sagre gastronomica, delle frittelle, del minestrone, dei “testaieu” e del risotto e la mostra di pittura, ad agosto; la fiera di Santo Stefano, a dicembre. Il Patrono, San Niccolò, si festeggia il 6 dicembre.

Località

Azaro, Balicca, Cascine di Sotto, Costarossa, Libiola, Loto, Monte Domenico, Ponterotto, Ramaia, Rovereto, San Bernardo, Santa Vittoria di Libiola, Tassani, Vignolo

Azaro, Balicca, Cascine di Sotto, Costarossa, Libiola, Loto, Monte Domenico, Ponterotto, Ramaia, Rovereto, San Bernardo, Santa Vittoria di Libiola, Tassani, Vignolo

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Sestri Levante rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.