Descrizione

Piccola comunità collinare, di origine preistorica; ha un’economia basata sull’attività agricola e la zootecnia. I semestenesi, che hanno un indice di vecchiaia raramente riscontrabile, sono tutti concentrati nel capoluogo comunale. Il territorio presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche accentuate, che vanno da un minimo di 320 ad un massimo di 660 metri sul livello del mare. L’abitato, interessato da espansione edilizia, è circondato da vaste campagne e affacciato sulla valle che si apre ai suoi piedi.

Piccola comunità collinare, di origine preistorica; ha un’economia basata sull’attività agricola e la zootecnia. I semestenesi, che hanno un indice di vecchiaia raramente riscontrabile, sono tutti concentrati nel capoluogo comunale. Il territorio presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche accentuate, che vanno da un minimo di 320 ad un massimo di 660 metri sul livello del mare. L’abitato, interessato da espansione edilizia, è circondato da vaste campagne e affacciato sulla valle che si apre ai suoi piedi.

Storia

La sua denominazione è attestata, in documenti di età medievale, con la forma di “Semeston”. Poco chiare risultano le sue origini; tuttavia è da considerarsi formazione protosarda. Abitata sin dall’età preistorica, fu colonizzata dai romani, che vi istituirono una mansio. In piena epoca medievale appartenne alla curatoria di Costival, nel Giudicato di Torres. Nel 1255 venne conquistata dalla signoria dei Doria e, a partire dal XIV secolo, seguì le vicende storiche della vicina Bonorva. Tra le vestigia del passato di maggiore interesse storico-architettonico figurano: l’enorme nuraghe Scolca, sito sull’altopiano della Campeda; la chiesa dedicata a San Nicola di Trullas, eretta nel 1114, caratterizzata da una facciata rettangolare di ispirazione pisana e da un semplice portale architravato sormontato da un cornicione scolpito; la parrocchiale di San Giorgio, costruita su una precedente struttura del XII secolo, su una terrazza cui si accede da un’ampia scalinata, vede la mescolanza di elementi rinascimentali e tardo-gotici.

La sua denominazione è attestata, in documenti di età medievale, con la forma di “Semeston”. Poco chiare risultano le sue origini; tuttavia è da considerarsi formazione protosarda. Abitata sin dall’età preistorica, fu colonizzata dai romani, che vi istituirono una mansio. In piena epoca medievale appartenne alla <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=CURATORIA'>curatoria</a> di Costival, nel <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=GIUDICATO'>Giudicato</a> di Torres. Nel 1255 venne conquistata dalla signoria dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=DORIA'>Doria</a> e, a partire dal XIV secolo, seguì le vicende storiche della vicina Bonorva. Tra le vestigia del passato di maggiore interesse storico-architettonico figurano: l’enorme <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=NURAGHE'>nuraghe</a> Scolca, sito sull’altopiano della Campeda; la chiesa dedicata a San Nicola di Trullas, eretta nel 1114, caratterizzata da una facciata rettangolare di ispirazione pisana e da un semplice portale architravato sormontato da un cornicione scolpito; la parrocchiale di San Giorgio, costruita su una precedente struttura del XII secolo, su una terrazza cui si accede da un’ampia scalinata, vede la mescolanza di elementi rinascimentali e tardo-gotici.

Economia

Non vi sono ubicate ulteriori strutture burocratiche a parte gli ordinari uffici del municipio e delle poste. Sul posto manca la stazione dei carabinieri, per cui le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all’occorrenza, esercitate dal sindaco. Il quadro economico non è dei più floridi: esso risente dell’impronta rurale della zona, con un’agricoltura basata sulla coltivazione di cereali, frumento, ortaggi, foraggi, viti, ulivi e sull’allevamento di bovini, suini, ovini, equini e avicoli. L’industria è del tutto inesistente. Modesta è anche la presenza del terziario: non sono forniti servizi più qualificati, come quello bancario, e la rete distributiva è appena sufficiente al soddisfacimento delle esigenze primarie della comunità. Per il sociale, lo sport e il tempo libero mancano strutture di una certa rilevanza. Mancano scuole di ogni ordine e grado, compresa una biblioteca per l’arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. A livello sanitario è assicurato il solo servizio farmaceutico; per le altre prestazioni, di tipo ospedaliero, occorre rivolgersi altrove.

Non vi sono ubicate ulteriori strutture burocratiche a parte gli ordinari uffici del municipio e delle poste. Sul posto manca la stazione dei carabinieri, per cui le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all’occorrenza, esercitate dal sindaco. Il quadro economico non è dei più floridi: esso risente dell’impronta rurale della zona, con un’agricoltura basata sulla coltivazione di cereali, frumento, ortaggi, foraggi, viti, ulivi e sull’allevamento di bovini, suini, ovini, equini e avicoli. L’industria è del tutto inesistente. Modesta è anche la presenza del terziario: non sono forniti servizi più qualificati, come quello bancario, e la rete distributiva è appena sufficiente al soddisfacimento delle esigenze primarie della comunità. Per il sociale, lo sport e il tempo libero mancano strutture di una certa rilevanza. Mancano scuole di ogni ordine e grado, compresa una biblioteca per l’arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. A livello sanitario è assicurato il solo servizio farmaceutico; per le altre prestazioni, di tipo ospedaliero, occorre rivolgersi altrove.

Relazioni

Sebbene non figuri tra le principali mete turistiche della zona, offre a quanti vi si rechino la possibilità di gustare i semplici ma genuini prodotti del luogo, effettuare delle piacevoli escursioni godendo dell’aria salubre, della tranquillità e delle bellezze dell’ambiente naturale, tutelate e valorizzate dalla locale Comunità montana. È poco frequentata per lavoro, in quanto le sue attività produttive non consentono di assorbire neppure tutta la manodopera del posto; diffuso è il pendolarismo verso le aree più sviluppate. I rapporti con i comuni vicini non sono molto intensi: gli abitanti vi si rivolgono, oltre che per motivi di studio, anche per l’espletamento di pratiche burocratiche. Non vi si svolgono particolari manifestazioni folcloristiche o religiose che potrebbero allietare il borgo e richiamare visitatori dai dintorni, ad eccezione della tradizionale celebrazione religiosa in onore di San Nicola di Trullas, che si tiene il 16 giugno e la seconda domenica di agosto. La festa del Patrono, San Giorgio, si celebra il 23 aprile.

Sebbene non figuri tra le principali mete turistiche della zona, offre a quanti vi si rechino la possibilità di gustare i semplici ma genuini prodotti del luogo, effettuare delle piacevoli escursioni godendo dell’aria salubre, della tranquillità e delle bellezze dell’ambiente naturale, tutelate e valorizzate dalla locale Comunità montana. È poco frequentata per lavoro, in quanto le sue attività produttive non consentono di assorbire neppure tutta la manodopera del posto; diffuso è il pendolarismo verso le aree più sviluppate. I rapporti con i comuni vicini non sono molto intensi: gli abitanti vi si rivolgono, oltre che per motivi di studio, anche per l’espletamento di pratiche burocratiche. Non vi si svolgono particolari manifestazioni folcloristiche o religiose che potrebbero allietare il borgo e richiamare visitatori dai dintorni, ad eccezione della tradizionale celebrazione religiosa in onore di San Nicola di Trullas, che si tiene il 16 giugno e la seconda domenica di agosto. La festa del Patrono, San Giorgio, si celebra il 23 aprile.

Località

Fondi europei 2021-2027

Comune di Semestene in "phasing-in", appartenente, cioè, a quelle aree che -già comprese nell'Obiettivo 1 nel periodo di programmazione comunitaria 2000-2006- nel nuovo ciclo di programmazione 2007-2013, grazie ai progressi economici compiuti, passano nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione" e sono oggetto di finanziamenti speciali in virtù del loro precedente status di territori Obiettivo 1. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.