Descrizione

L'antico comune agricolo di Samprugnano (questa la sua denominazione originaria) sorge sulla cima dell'omonimo monte, da cui domina l'alta valle del fiume Fiora. Il suo territorio, dal profilo aspro e discontinuo, comprende, oltre che il capoluogo comunale, le località di Cellena e Rocchette e le due più popolose Catabbio e Petricci. Il nucleo abitato dei sempronianesi, detti anche semprnianini, è nell'insieme fortemente penalizzato da un tasso di invecchiamento straordinariamente alto. Inoltre, nell'arco dell'ultimo decennio, la popolazione ha subito un notevole celo numerico dei residenti, fenomeno condiviso più o meno negli stessi termini da quasi tutti i piccoli centri dell'interno. Istituito in comune nel 1963, dopo essere stato scorporato dal territorio della vicina Roccalbegna, il centro si è dotato di un semplice sigillo che fa riferimento alle proprie origini medievali: al centro di uno scudo si erge il leone rampante, insegna storica della signoria degli Aldobrandeschi, sotto il cui dominio nacque e si sviluppò il primo insediamento comunale.  

L'antico comune agricolo di Samprugnano (questa la sua denominazione originaria) sorge sulla cima dell'omonimo monte, da cui domina l'alta valle del fiume Fiora. Il suo territorio, dal profilo aspro e discontinuo, comprende, oltre che il capoluogo comunale, le località di Cellena e Rocchette e le due più popolose Catabbio e Petricci. Il nucleo abitato dei sempronianesi, detti anche semprnianini, è nell'insieme fortemente penalizzato da un tasso di invecchiamento straordinariamente alto. Inoltre, nell'arco dell'ultimo decennio, la popolazione ha subito un notevole celo numerico dei residenti, fenomeno condiviso più o meno negli stessi termini da quasi tutti i piccoli centri dell'interno. Istituito in comune nel 1963, dopo essere stato scorporato dal territorio della vicina Roccalbegna, il centro si è dotato di un semplice sigillo che fa riferimento alle proprie origini medievali: al centro di uno scudo si erge il leone rampante, insegna storica della signoria degli Aldobrandeschi, sotto il cui dominio nacque e si sviluppò il primo insediamento comunale.  

Storia

Dalla romana GENS SEMPRONIA deriva con ogni probabilità la denominazione originaria del borgo di Samprugnano, di cui si hanno le prime notizie certe solo a partire dall'849, quando appartiene al dominio degli Aldobrandeschi, ramo Santa Fiora. Nell'orbita di Orvieto sin dagli inizi del XIII sec., dal XIV sec. è in contrasto con il governo della repubblica di Siena che nel 1410 lo assedia e lo espugna. Di nuovo devastato nel 1536 dagli Spagnoli, entra poi definitivamente a far parte del granducato di Toscana. I resti della rocca Aldobrandesca dominano tuttora il centro storico, dove si trova anche la chiesa parrocchiale, romanica, all'interno della quale è custodito un pregevole affresco del Seicento; sempre ai primi secoli del Mille risalgono l'oratorio di San Rocco e la pieve dei Santi Vincenzo e Anastasio.  

Dalla romana GENS SEMPRONIA deriva con ogni probabilità la denominazione originaria del borgo di Samprugnano, di cui si hanno le prime notizie certe solo a partire dall'849, quando appartiene al dominio degli Aldobrandeschi, ramo Santa Fiora. Nell'orbita di Orvieto sin dagli inizi del XIII sec., dal XIV sec. è in contrasto con il governo della repubblica di Siena che nel 1410 lo assedia e lo espugna. Di nuovo devastato nel 1536 dagli Spagnoli, entra poi definitivamente a far parte del granducato di Toscana. I resti della rocca Aldobrandesca dominano tuttora il centro storico, dove si trova anche la chiesa parrocchiale, romanica, all'interno della quale è custodito un pregevole affresco del Seicento; sempre ai primi secoli del Mille risalgono l'oratorio di San Rocco e la pieve dei Santi Vincenzo e Anastasio.  

Economia

La particolare localizzazione del paese, decentrato e trascurato dalla principale rete viaria della provincia, ne ha frenato lo sviluppo economico, con evidenti strascichi a livello di espansione edilizia, di crescita sociale e di organizzazione interna. Fonte principale di un reddito pro capite al di sotto dello standard nazionale è tuttora l'agricoltura, specializzata nella coltura della vite, degli ulivi, nell'allevamento dei bovini e nella pastorizia. A livello industriale si può prendere in considerazione solo la piccola impresa estrattiva, localizzata presso le cave di travertino, marmo e ghiaia, le cui modeste dimensioni non sono in grado di risollevare il passivo della bilancia economica. La popolazione dispone  di un centro sociosanitario e di una guardia medica della Usl, non però di un poliambulatorio o di una struttura ospedaliera;anche per l'istruzione, ad eccezione delle scuole dell'obbligo, è necessario rivolgersi a Caste del Piano. A ridosso del massiccio dell'Amiata, ma decentrato rispetto alla comunicazione stradale diretta tra il comprensorio e la costa, il paese non ha potuto sviluppare neppure un discreto numero di servizi di ristoro e d'accoglienza per il turismo di passaggio; c'è, comunque, qualche struttura alberghiera ed azienda agrituristica.  

La particolare localizzazione del paese, decentrato e trascurato dalla principale rete viaria della provincia, ne ha frenato lo sviluppo economico, con evidenti strascichi a livello di espansione edilizia, di crescita sociale e di organizzazione interna. Fonte principale di un reddito pro capite al di sotto dello standard nazionale è tuttora l'agricoltura, specializzata nella coltura della vite, degli ulivi, nell'allevamento dei bovini e nella pastorizia. A livello industriale si può prendere in considerazione solo la piccola impresa estrattiva, localizzata presso le cave di travertino, marmo e ghiaia, le cui modeste dimensioni non sono in grado di risollevare il passivo della bilancia economica. La popolazione dispone  di un centro sociosanitario e di una guardia medica della Usl, non però di un poliambulatorio o di una struttura ospedaliera;anche per l'istruzione, ad eccezione delle scuole dell'obbligo, è necessario rivolgersi a Caste del Piano. A ridosso del massiccio dell'Amiata, ma decentrato rispetto alla comunicazione stradale diretta tra il comprensorio e la costa, il paese non ha potuto sviluppare neppure un discreto numero di servizi di ristoro e d'accoglienza per il turismo di passaggio; c'è, comunque, qualche struttura alberghiera ed azienda agrituristica.  

Relazioni

Il comune non intrattiene scambi di rilievo con il resto della provincia, ad eccezione del traffico legato all'attività dell'industria estrattiva. Anche il calendario delle manifestazione folcloristiche non segnala particolari festività religiose al di fuori del 21 gennaio, ricorrenza dedicata ai Protettori Ss. Vincenzo ed Anastasio.

Il comune non intrattiene scambi di rilievo con il resto della provincia, ad eccezione del traffico legato all'attività dell'industria estrattiva. Anche il calendario delle manifestazione folcloristiche non segnala particolari festività religiose al di fuori del 21 gennaio, ricorrenza dedicata ai Protettori Ss. Vincenzo ed Anastasio.

Località

Belvedere, Ca' di Rossi, Caese, Casa Rigo, Casavecchia, Catabbio, Cellena, Il Poggio, Marruchina, Petricci, Rocchette, Scalabrelli, Scovaventi, Verziliani

Belvedere, Ca' di Rossi, Caese, Casa Rigo, Casavecchia, Catabbio, Cellena, Il Poggio, Marruchina, Petricci, Rocchette, Scalabrelli, Scovaventi, Verziliani

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Semproniano rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.