Descrizione

Piccola comunità di pianura, di antiche origini, la cui economia si fonda essenzialmente sulle attività agricole. I semianesi, che presentano un indice di vecchiaia da primato, sono concentrati quasi esclusivamente nel capoluogo comunale, che ha conservato il suo tipico aspetto rurale, senza lasciarsi condizionare dal cambiamento dei tempi, come dimostra la sostanziale assenza di espansione edilizia. Il territorio, percorso da numerosi canali di irrigazione e con estesi terreni coltivati a riso, disegna un profilo geometrico molto regolare, quasi piatto, con variazioni altimetriche irrilevanti; di questa conformazione orografica risente l'abitato, che presenta un andamento plano-altimetrico pianeggiante. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, raffigura su sfondo azzurro, tre spighe di riso d'oro accostate da due pioppi d'argento sradicati.

Piccola comunità di pianura, di antiche origini, la cui economia si fonda essenzialmente sulle attività agricole. I semianesi, che presentano un indice di vecchiaia da primato, sono concentrati quasi esclusivamente nel capoluogo comunale, che ha conservato il suo tipico aspetto rurale, senza lasciarsi condizionare dal cambiamento dei tempi, come dimostra la sostanziale assenza di espansione edilizia. Il territorio, percorso da numerosi canali di irrigazione e con estesi terreni coltivati a riso, disegna un profilo geometrico molto regolare, quasi piatto, con variazioni altimetriche irrilevanti; di questa conformazione orografica risente l'abitato, che presenta un andamento plano-altimetrico pianeggiante. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, raffigura su sfondo azzurro, tre spighe di riso d'oro accostate da due pioppi d'argento sradicati.

Storia

Citata già in alcuni documenti del X secolo, ha origini molto antiche. L'etimologia del nome è ancora incerta: il toponimo potrebbe derivare da un luogo appartenente alla romana "gens Salvia" oppure dal gentilizio SIMILIANUS, da cui per successive correzioni "Samignana" e l'attuale denominazione. Le sue vicende storiche si sono a lungo intrecciate con quelle della vicina Lomello, i cui conti palatini governarono per quasi quattro secoli su tutta la Lomellina. Seguendo le sorti del feudo di Lomello, del quale faceva parte, fu conquistata dai milanesi quando questi invasero la pianura impossessandosi di Pavia e di tutti i castelli del circondario. Finita pertanto sotto la signoria dei Visconti, nella seconda metà del XV secolo fu assegnata dal duca di Milano al nobile Pietro Giorgio Sannazzaro, divenendo verso la metà del Seicento possedimento dei Reina e successivamente della famosa casata dei Pellion di Persano. Dal punto di vista architettonico meritano di essere citati: alcune corti e alcuni palazzotti databili tra il '600 e il '700, che conservano ancora intatta la loro struttura, il castello del XVII secolo e la settecentesca chiesa parrocchiale, intitolata ai Santi Ippolito e Cassiano.

Citata già in alcuni documenti del X secolo, ha origini molto antiche. L'etimologia del nome è ancora incerta: il toponimo potrebbe derivare da un luogo appartenente alla romana "gens Salvia" oppure dal gentilizio SIMILIANUS, da cui per successive correzioni "Samignana" e l'attuale denominazione. Le sue vicende storiche si sono a lungo intrecciate con quelle della vicina Lomello, i cui conti palatini governarono per quasi quattro secoli su tutta la <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=LOMELLINA'>Lomellina</a>. Seguendo le sorti del feudo di Lomello, del quale faceva parte, fu conquistata dai milanesi quando questi invasero la pianura impossessandosi di Pavia e di tutti i castelli del circondario. Finita pertanto sotto la signoria dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=VISCONTI'>Visconti</a>, nella seconda metà del XV secolo fu assegnata dal duca di Milano al nobile Pietro Giorgio Sannazzaro, divenendo verso la metà del Seicento possedimento dei Reina e successivamente della famosa casata dei Pellion di Persano. Dal punto di vista architettonico meritano di essere citati: alcune corti e alcuni palazzotti databili tra il '600 e il '700, che conservano ancora intatta la loro struttura, il castello del XVII secolo e la settecentesca chiesa parrocchiale, intitolata ai Santi Ippolito e Cassiano.

Economia

Gli unici uffici presenti sono quelli postali e municipali; sul posto manca anche una stazione dei carabinieri, per cui le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all'occorrenza, svolte dal sindaco. Il quadro economico di questa piccola comunità è estremamente scarno; l'attività prevalente, se non addirittura esclusiva, continua ad essere l'agricoltura legata alle antiche tradizioni rurali e praticata in grandi cascine, alcune delle quali sono state trasformate in aziende agricole di una certa entità. Si coltivano principalmente cereali e in particolare il riso, di notevole qualità e prodotto in grande quantità; è praticata anche la pioppicoltura. L'industria non è presente in questa realtà contadina: mancano fabbriche e altri tipi di iniziative imprenditoriali che potrebbero arricchire il panorama produttivo. Molto limitata è anche la presenza del terziario (che si compone di una rete distributiva appena sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della popolazione) e dei soli dei servizi essenziali. Priva di servizi pubblici particolarmente significativi, non presenta strutture sociali di rilievo e mancano anche scuole di ogni ordine e grado e strutture culturali, sportive e per il tempo libero, mentre quelle ricettive, pur comprendendo qualche esercizio di ristorazione, non offrono possibilità di soggiorno. Sul posto è presente la farmacia, che garantisce un minimo di assistenza sanitaria.

Gli unici uffici presenti sono quelli postali e municipali; sul posto manca anche una stazione dei carabinieri, per cui le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all'occorrenza, svolte dal sindaco. Il quadro economico di questa piccola comunità è estremamente scarno; l'attività prevalente, se non addirittura esclusiva, continua ad essere l'agricoltura legata alle antiche tradizioni rurali e praticata in grandi cascine, alcune delle quali sono state trasformate in aziende agricole di una certa entità. Si coltivano principalmente cereali e in particolare il riso, di notevole qualità e prodotto in grande quantità; è praticata anche la pioppicoltura. L'industria non è presente in questa realtà contadina: mancano fabbriche e altri tipi di iniziative imprenditoriali che potrebbero arricchire il panorama produttivo. Molto limitata è anche la presenza del terziario (che si compone di una rete distributiva appena sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della popolazione) e dei soli dei servizi essenziali. Priva di servizi pubblici particolarmente significativi, non presenta strutture sociali di rilievo e mancano anche scuole di ogni ordine e grado e strutture culturali, sportive e per il tempo libero, mentre quelle ricettive, pur comprendendo qualche esercizio di ristorazione, non offrono possibilità di soggiorno. Sul posto è presente la farmacia, che garantisce un minimo di assistenza sanitaria.

Relazioni

Nonostante la vicinanza a due importanti arterie del traffico statale, l'esistenza dei semianesi sembra non essere coinvolta dai ritmi frenetici della vita odierna, scorrendo calma e tranquilla nell'ambiente rurale che la circonda. I rapporti con i comuni vicini sono molto limitati, mancando, oltre a scuole e servizi, anche quei particolari eventi di folclore che altrove solitamente richiamano parecchi visitatori. Diffuso è il pendolarismo verso i comuni più grandi in grado di soddisfare tutte le richieste avanzate da questa piccola comunità. La festa dei Patroni, i Santi Ippolito e Cassiano, si celebra la prima domenica di settembre.

Nonostante la vicinanza a due importanti arterie del traffico statale, l'esistenza dei semianesi sembra non essere coinvolta dai ritmi frenetici della vita odierna, scorrendo calma e tranquilla nell'ambiente rurale che la circonda. I rapporti con i comuni vicini sono molto limitati, mancando, oltre a scuole e servizi, anche quei particolari eventi di folclore che altrove solitamente richiamano parecchi visitatori. Diffuso è il pendolarismo verso i comuni più grandi in grado di soddisfare tutte le richieste avanzate da questa piccola comunità. La festa dei Patroni, i Santi Ippolito e Cassiano, si celebra la prima domenica di settembre.

Località

Cascina Favina

Cascina Favina

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Semiana rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.