Descrizione

Comune collinare, di origine preistorica; basa la sua economia sull’attività agricola e zootecnica. I sedinesi, che presentano un indice di vecchiaia di poco superiore alla media, vivono per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione si divide tra l’aggregato urbano minore di Littigheddu e poche case sparse. Il territorio ha un profilo geometrico irregolare, con accentuate variazioni altimetriche, che vanno da un minimo di 25 a un massimo di 466 metri sul livello del mare. L’abitato, raccolto in una gola, è circondato, nel suo nucleo originario, da antiche abitazioni che si mescolano con le rocce e in cui spesso si prolungano; il suo andamento plano-altimetrico è tipico collinare.

Comune collinare, di origine preistorica; basa la sua economia sull’attività agricola e zootecnica. I sedinesi, che presentano un indice di vecchiaia di poco superiore alla media, vivono per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione si divide tra l’aggregato urbano minore di Littigheddu e poche case sparse. Il territorio ha un profilo geometrico irregolare, con accentuate variazioni altimetriche, che vanno da un minimo di 25 a un massimo di 466 metri sul livello del mare. L’abitato, raccolto in una gola, è circondato, nel suo nucleo originario, da antiche abitazioni che si mescolano con le rocce e in cui spesso si prolungano; il suo andamento plano-altimetrico è tipico collinare.

Storia

La sua denominazione, attestate dalle forme medievali di “Sein” e “Sey”, non ha chiara origine, probabilmente attribuibile allo strato linguistico protosardo. Fu abitata sin dai tempi preistorici, e durante il periodo medievale venne aggregata alla curatoria dell’Anglona, nel Giudicato di Torres. Divenuta possedimento dell’abbazia benedettina di San Nicola in Silanis, entrò nelle mire dei Doria e, in seguito, degli Aragonesi, che se la contesero duramente. Nel 1656, a causa della terribile peste che costò la vita a una gran parte della popolazione locale, perse l’importanza che aveva acquisito fino ad allora. Successivamente venne ceduta, in qualità di feudo, ai Pimentel e, infine, ai Tellez-Giron. Tra le vestigia di particolare interesse figurano: la chiesa dedicata a Sant’Andrea, eretta nel 1517 in stile gotico-aragonese, di cui è possibile ammirare un bel portale gotico decorato da un’apertura archivoltata con motivi floreali e, al suo interno, varie cappelle laterali e una seicentesca opera di Andrea Lusso; l’abbazia benedettina di San Nicola di Silanis, del XVII secolo, che, seppure sia oggi ridotta a un rudere, conserva ancora i tratti architettonici lucchesi con influenze lombarde; la chiesa di San Pancrazio, sita sulla cima di un colle; una domus de janas; il vecchio nucleo medievale.

La sua denominazione, attestate dalle forme medievali di “Sein” e “Sey”, non ha chiara origine, probabilmente attribuibile allo strato linguistico protosardo. Fu abitata sin dai tempi preistorici, e durante il periodo medievale venne aggregata alla <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=CURATORIA'>curatoria</a> dell’<a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=ANGLONA'>Anglona</a>, nel <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=GIUDICATO'>Giudicato</a> di Torres. Divenuta possedimento dell’abbazia benedettina di San Nicola in Silanis, entrò nelle mire dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=DORIA'>Doria</a> e, in seguito, degli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=ARAGONESI'>Aragonesi</a>, che se la contesero duramente. Nel 1656, a causa della terribile peste che costò la vita a una gran parte della popolazione locale, perse l’importanza che aveva acquisito fino ad allora. Successivamente venne ceduta, in qualità di feudo, ai Pimentel e, infine, ai Tellez-Giron. Tra le vestigia di particolare interesse figurano: la chiesa dedicata a Sant’Andrea, eretta nel 1517 in stile gotico-<a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=ARAGONESE'>aragonese</a>, di cui è possibile ammirare un bel portale gotico decorato da un’apertura archivoltata con motivi floreali e, al suo interno, varie cappelle laterali e una seicentesca opera di Andrea Lusso; l’abbazia benedettina di San Nicola di Silanis, del XVII secolo, che, seppure sia oggi ridotta a un rudere, conserva ancora i tratti architettonici lucchesi con influenze lombarde; la chiesa di San Pancrazio, sita sulla cima di un colle; una <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=DOMUSDEJANAS'>domus de janas</a>; il vecchio nucleo medievale.

Economia

Oltre che dei consueti uffici municipali e postali, è sede di stazione dei carabinieri. L’agricoltura riveste un ruolo preminente nell’economia locale e si basa sulla produzione di cereali, frumento, ortaggi, foraggi, viti, ulivi, agrumi e frutta; è praticato anche l’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. L’industria, di modeste dimensioni, è costituita da aziende che operano nei comparti alimentare ed edile. Modesta è anche la presenza del terziario: non sono forniti servizi più qualificati, come quello bancario, ma la rete distributiva riesce, comunque, a soddisfare sufficientemente le esigenze primarie della comunità. Per il sociale, lo sport e il tempo libero mancano strutture di una certa rilevanza. Le strutture scolastiche garantiscono la frequenza delle classi materne, elementari e medie; manca una biblioteca per l’arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. È assicurato il servizio farmaceutico.

Oltre che dei consueti uffici municipali e postali, è sede di stazione dei carabinieri. L’agricoltura riveste un ruolo preminente nell’economia locale e si basa sulla produzione di cereali, frumento, ortaggi, foraggi, viti, ulivi, agrumi e frutta; è praticato anche l’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. L’industria, di modeste dimensioni, è costituita da aziende che operano nei comparti alimentare ed edile. Modesta è anche la presenza del terziario: non sono forniti servizi più qualificati, come quello bancario, ma la rete distributiva riesce, comunque, a soddisfare sufficientemente le esigenze primarie della comunità. Per il sociale, lo sport e il tempo libero mancano strutture di una certa rilevanza. Le strutture scolastiche garantiscono la frequenza delle classi materne, elementari e medie; manca una biblioteca per l’arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. È assicurato il servizio farmaceutico.

Relazioni

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più frequentate della zona, la sua vicinanza alla zona costiera che si affaccia sul Golfo dell’Asinara nonché a importanti strutture religiose quali le abbazie di San Nicola di Silanis e San Pancrazio, rappresentano delle ragioni sufficienti ad attirare un discreto flusso di visitatori. È poco frequentata per lavoro, in quanto le sue attività produttive non consentono di assorbire neppure tutta la manodopera del posto; diffuso è il pendolarismo verso le aree più sviluppate. I rapporti con i comuni vicini non sono molto intensi: gli abitanti vi si rivolgono, oltre che per motivi di studio, anche per l’espletamento di pratiche burocratiche. Tra i tradizionali appuntamenti si segnalano le celebrazioni religiose in onore di: San Pancrazio, la seconda domenica di maggio; Sant’Antonio da Padova, il 13 giugno; San Giacomo, il 25 luglio; la Madonna del Rosario, la prima domenica di ottobre; Sant’Isidoro, a ottobre. Il Patrono, Sant’Andrea, si festeggia il 30 novembre.

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più frequentate della zona, la sua vicinanza alla zona costiera che si affaccia sul Golfo dell’Asinara nonché a importanti strutture religiose quali le abbazie di San Nicola di Silanis e San Pancrazio, rappresentano delle ragioni sufficienti ad attirare un discreto flusso di visitatori. È poco frequentata per lavoro, in quanto le sue attività produttive non consentono di assorbire neppure tutta la manodopera del posto; diffuso è il pendolarismo verso le aree più sviluppate. I rapporti con i comuni vicini non sono molto intensi: gli abitanti vi si rivolgono, oltre che per motivi di studio, anche per l’espletamento di pratiche burocratiche. Tra i tradizionali appuntamenti si segnalano le celebrazioni religiose in onore di: San Pancrazio, la seconda domenica di maggio; Sant’Antonio da Padova, il 13 giugno; San Giacomo, il 25 luglio; la Madonna del Rosario, la prima domenica di ottobre; Sant’Isidoro, a ottobre. Il Patrono, Sant’Andrea, si festeggia il 30 novembre.

Località

Littigheddu

Littigheddu

Fondi europei 2021-2027

Comune di Sedini in "phasing-in", appartenente, cioè, a quelle aree che -già comprese nell'Obiettivo 1 nel periodo di programmazione comunitaria 2000-2006- nel nuovo ciclo di programmazione 2007-2013, grazie ai progressi economici compiuti, passano nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione" e sono oggetto di finanziamenti speciali in virtù del loro precedente status di territori Obiettivo 1. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.