Descrizione

Città collinare di fondazione molto antica, capoluogo di provincia; culla di un florido artigianato delle ceramiche e degli strumenti musicali, è sostenuta dall’agricoltura, da un solido apparato industriale e dal terziario. Gran parte degli ascolani, con un indice di vecchiaia di poco superiore ai valori medi, si concentra nel capoluogo comunale; il resto della comunità è suddiviso in varie altre località e in un gran numero di minuscoli aggregati urbani e case sparse. L’abitato, cinto da mura, è posto su un terrazzo alluvionale. Il territorio comunale, che possiede un’isola amministrativa tra i comuni di Roccafluvione e Acquasanta Terme, mostra per la maggior parte i tratti tipici dell’entroterra collinare marchigiano: intorno all’abitato, infatti, si estendono basse colline rivestite di seminativi, filari di olivi, pregiati vigneti e piccoli boschi cedui di roverella, acero, cerro e pino; a occidente i rilievi collinari cedono il posto ai contrafforti dei monti della Laga, ammantati di castagneti, faggete e di ampie praterie erbose adibite al pascolo. Sullo sfondo rosso dello stemma comunale, concesso con Regio Decreto, campeggia un castello in travertino merlato “alla ghibellina”, con due archi aperti sovrastati da una galleria a cinque arcate; quest’ultima è fiancheggiata da due torri di diversa altezza, l’una merlata, l’altra con cuspide a tetto.

Città collinare di fondazione molto antica, capoluogo di provincia; culla di un florido artigianato delle ceramiche e degli strumenti musicali, è sostenuta dall’agricoltura, da un solido apparato industriale e dal terziario. Gran parte degli ascolani, con un indice di vecchiaia di poco superiore ai valori medi, si concentra nel capoluogo comunale; il resto della comunità è suddiviso in varie altre località e in un gran numero di minuscoli aggregati urbani e case sparse. L’abitato, cinto da mura, è posto su un terrazzo alluvionale. Il territorio comunale, che possiede un’isola amministrativa tra i comuni di Roccafluvione e Acquasanta Terme, mostra per la maggior parte i tratti tipici dell’entroterra collinare marchigiano: intorno all’abitato, infatti, si estendono basse colline rivestite di seminativi, filari di olivi, pregiati vigneti e piccoli boschi cedui di roverella, acero, cerro e pino; a occidente i rilievi collinari cedono il posto ai contrafforti dei monti della Laga, ammantati di castagneti, faggete e di ampie praterie erbose adibite al pascolo. Sullo sfondo rosso dello stemma comunale, concesso con Regio Decreto, campeggia un castello in travertino merlato “alla <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=MAR&parola=GHIBELLINA'>ghibellina</a>”, con due archi aperti sovrastati da una galleria a cinque arcate; quest’ultima è fiancheggiata da due torri di diversa altezza, l’una merlata, l’altra con cuspide a tetto.

Storia

Nel 269 a.C. la città di AUSCULUM, già abitata dai piceni (XI–VIII secolo), si pose alla testa della rivolta delle genti italiche contro l’espansione romana, uscendone sconfitta. Nel 91 a.C. le stesse popolazioni, confederate nella lega italica, combatterono per ottenere la cittadinanza romana e i relativi diritti, che riuscirono ad assicurarsi malgrado una nuova disfatta. Occupata dai goti (VI secolo d.C.) e dai longobardi (VII secolo), fu annessa nel 773 ai territori della Chiesa insieme al ducato di Spoleto. Nel 1242, dopo un lungo assedio, fu saccheggiata e distrutta dall’esercito di Federico II di Svevia. Divenuta libero comune tra il XII e il XIII secolo, conobbe in seguito solo brevi dominazioni (dei Malatesta, dei Tibaldeschi, dei re di Napoli e degli Sforza) e nello stesso tempo estese il proprio controllo su un vasto territorio. Nel XVI secolo, per aver tentato di sottrarsi al potere di Roma, subì una drastica riduzione della propria autonomia, cui seguirono secoli d’impoverimento economico e demografico. Il toponimo, privo di specificazione fino al 1862, deriva dal nome dell’antica città. Fulcro artistico e architettonico della cosiddetta “città delle cento torri” è la celebre piazza del Popolo, delimitata da un ampio loggiato, da un fianco della chiesa di San Francesco e dal palazzo dei Capitani del Popolo, dotato di torre merlata. Di notevole interesse sono inoltre le grotte dell’Annunziata, che conservano tracce dell’antica acropoli picena, il ponte augusteo di porta Solestà, porta Gemina, il teatro romano (I secolo a.C.), la basilica di Sant’Emidio da Treviri, il battistero e il palazzo dell’Arengo.

Nel 269 a.C. la città di AUSCULUM, già abitata dai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=MAR&parola=PICENI'>piceni</a> (XI–VIII secolo), si pose alla testa della rivolta delle genti italiche contro l’espansione romana, uscendone sconfitta. Nel 91 a.C. le stesse popolazioni, confederate nella lega italica, combatterono per ottenere la cittadinanza romana e i relativi diritti, che riuscirono ad assicurarsi malgrado una nuova disfatta. Occupata dai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=MAR&parola=GOTI'>goti</a> (VI secolo d.C.) e dai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=MAR&parola=LONGOBARDI'>longobardi</a> (VII secolo), fu annessa nel 773 ai territori della Chiesa insieme al ducato di Spoleto. Nel 1242, dopo un lungo assedio, fu saccheggiata e distrutta dall’esercito di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=MAR&parola=FEDERICOIIDISVEVIA'>Federico II di Svevia</a>. Divenuta libero comune tra il XII e il XIII secolo, conobbe in seguito solo brevi dominazioni (dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=MAR&parola=MALATESTA'>Malatesta</a>, dei Tibaldeschi, dei re di Napoli e degli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=MAR&parola=SFORZA'>Sforza</a>) e nello stesso tempo estese il proprio controllo su un vasto territorio. Nel XVI secolo, per aver tentato di sottrarsi al potere di Roma, subì una drastica riduzione della propria autonomia, cui seguirono secoli d’impoverimento economico e demografico. Il toponimo, privo di specificazione fino al 1862, deriva dal nome dell’antica città. Fulcro artistico e architettonico della cosiddetta “città delle cento torri” è la celebre piazza del Popolo, delimitata da un ampio loggiato, da un fianco della chiesa di San Francesco e dal palazzo dei Capitani del Popolo, dotato di torre merlata. Di notevole interesse sono inoltre le grotte dell’Annunziata, che conservano tracce dell’antica acropoli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=MAR&parola=PICENA'>picena</a>, il ponte augusteo di porta Solestà, porta Gemina, il teatro romano (I secolo a.C.), la basilica di Sant’Emidio da Treviri, il battistero e il palazzo dell’Arengo.

Economia

Proiettata con slancio verso i settori secondario e terziario, l’economia locale non ha però abbandonato la silvicoltura e la lavorazione della terra, rivolta alla produzione di cereali, uva da vino, olive e foraggi. Le principali imprese industriali operano nei comparti dei prodotti chimici, della gomma e della plastica, della lavorazione dei metalli, della meccanica e dell’elettronica. Oltre che sul cospicuo movimento turistico, il terziario poggia su una vasta rete commerciale e su un’ampia gamma di servizi qualificati. Sede della Usl n. 13 e di tutti gli uffici burocratico-amministrativi che competono a un capoluogo di provincia, il comune dispone di quasi tutti gli istituti di istruzione secondaria di secondo grado nonché di rilevanti strutture culturali (musei, biblioteche, pinacoteche e una galleria d’arte contemporanea) e socio-sanitarie (case di riposo, un ospedale, un presidio distrettuale, un consultorio familiare, un poliambulatorio, un Servizio Tossicodipendenze e un centro di salute mentale).

Proiettata con slancio verso i settori secondario e terziario, l’economia locale non ha però abbandonato la silvicoltura e la lavorazione della terra, rivolta alla produzione di cereali, uva da vino, olive e foraggi. Le principali imprese industriali operano nei comparti dei prodotti chimici, della gomma e della plastica, della lavorazione dei metalli, della meccanica e dell’elettronica. Oltre che sul cospicuo movimento turistico, il terziario poggia su una vasta rete commerciale e su un’ampia gamma di servizi qualificati. Sede della Usl n. 13 e di tutti gli uffici burocratico-amministrativi che competono a un capoluogo di provincia, il comune dispone di quasi tutti gli istituti di istruzione secondaria di secondo grado nonché di rilevanti strutture culturali (musei, biblioteche, pinacoteche e una galleria d’arte contemporanea) e socio-sanitarie (case di riposo, un ospedale, un presidio distrettuale, un consultorio familiare, un poliambulatorio, un Servizio Tossicodipendenze e un centro di salute mentale).

Relazioni

È nota per la ricchezza del suo patrimonio artistico, architettonico, culturale e paesaggistico e si trova a breve distanza da frequentate stazioni sciistiche. Assai nutrito è il calendario delle manifestazioni locali: tra le più note spiccano il carnevale, la rievocazione storica della “Giostra della quintana”, in costume quattrocentesco (prima domenica di agosto), e i numerosi appuntamenti culturali che animano il mese di luglio, come il “Cotton jazz estate”, l’“Ascoli Medioevo festival”, l’“Ascoli Piceno festival” e il “Festival internazionale della danza”. La festa del Patrono Sant’Emidio si celebra il 5 agosto nell’ambito della rassegna “Manifestazioni agostane”, che si protrae da metà luglio alla fine di agosto. È gemellata con la città tedesca di Trier.

È nota per la ricchezza del suo patrimonio artistico, architettonico, culturale e paesaggistico e si trova a breve distanza da frequentate stazioni sciistiche. Assai nutrito è il calendario delle manifestazioni locali: tra le più note spiccano il carnevale, la rievocazione storica della “Giostra della quintana”, in costume quattrocentesco (prima domenica di agosto), e i numerosi appuntamenti culturali che animano il mese di luglio, come il “Cotton jazz estate”, l’“Ascoli Medioevo festival”, l’“Ascoli Piceno festival” e il “Festival internazionale della danza”. La festa del Patrono Sant’Emidio si celebra il 5 agosto nell’ambito della rassegna “Manifestazioni agostane”, che si protrae da metà luglio alla fine di agosto. È gemellata con la città tedesca di Trier.

Località

Bivio Giustimana, Campolungo, Caprignano, Carpineto, Casa Circondariale, Casalena, Casamurana, Casette, Castel Trosino, Cervara, Colle, Colle San Marco, Collina, Colloto, Colonna, Colonnata, Faiano, Fosso Riccione, Funti, Giustimana, Lago, Lisciano, Montadamo, Monte di Rosara, Morignano, Mozzano, Osteria Rosara, Pedana, Piagge, Piana della Forcella, Pianaccerro, Poggio di Bretta, Polesio, Ponte Pedana, Porchiano, Rosara, San Pietro, Santa Maria a Corte, Talvacchia, Taverna di Mezzo, Trivigliano, Tronzano, Valle Fiorana, Valle Senzana, Valli, Vena Piccola, Venagrande, Villa Sant'Antonio

Bivio Giustimana, Campolungo, Caprignano, Carpineto, Casa Circondariale, Casalena, Casamurana, Casette, Castel Trosino, Cervara, Colle, Colle San Marco, Collina, Colloto, Colonna, Colonnata, Faiano, Fosso Riccione, Funti, Giustimana, Lago, Lisciano, Montadamo, Monte di Rosara, Morignano, Mozzano, Osteria Rosara, Pedana, Piagge, Piana della Forcella, Pianaccerro, Poggio di Bretta, Polesio, Ponte Pedana, Porchiano, Rosara, San Pietro, Santa Maria a Corte, Talvacchia, Taverna di Mezzo, Trivigliano, Tronzano, Valle Fiorana, Valle Senzana, Valli, Vena Piccola, Venagrande, Villa Sant'Antonio