Descrizione

Comune collinare, di origine antica, che basa la sua economia sulle tradizionali attività agricole. Gli sclafanesi, con un indice di vecchiaia elevato, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione è distribuita in alcune case sparse. Il territorio, che comprende le isole amministrative Vacco e Fontana Murata ed è ricco di sorgive termo-minerali, è caratterizzato da un susseguirsi di dorsi collinari coltivati; presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche accentuate: si raggiungono i 1.145 metri di quota. L’abitato, che non mostra segni di espansione edilizia, sorge su una rocca fortificata che separa la valle del torrente Salito da quella del torrente Caltavuturo; ha un andamento plano-altimetrico movimentato.

Comune collinare, di origine antica, che basa la sua economia sulle tradizionali attività agricole. Gli sclafanesi, con un indice di vecchiaia elevato, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione è distribuita in alcune case sparse. Il territorio, che comprende le isole amministrative Vacco e Fontana Murata ed è ricco di sorgive termo-minerali, è caratterizzato da un susseguirsi di dorsi collinari coltivati; presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche accentuate: si raggiungono i 1.145 metri di quota. L’abitato, che non mostra segni di espansione edilizia, sorge su una rocca fortificata che separa la valle del torrente Salito da quella del torrente Caltavuturo; ha un andamento plano-altimetrico movimentato.

Storia

Si è chiamata semplicemente “Sclàfani” fino al 1953. L’ipotesi più probabile sull’origine del toponimo è che derivi dal latino SCAPHULA, ‘barchetta, vasca’, diminutivo di SCAPHA. Le attestazioni più antiche sono: “Scapha” del 1082, “Sclafa” del 1151 e “Sancti Petri de Sclafa” del 1156. La sua origine antica è testimoniata anche dai reperti archeologici della popolazione sicana Inera. Fu conquistata dai greci, sconfitti poi dai romani, che ottennero il dominio su queste terre. Durante il periodo della dominazione araba, fu un centro commerciale molto importante. Successivamente fu conquistata da Ruggero il Normanno che sconfisse gli arabi e si occupò della giurisdizione del borgo, concedendolo a vari signori locali. Nel 1330 l’amministrazione del casale fu concessa al nobile Matteo Sclafani, che fortificò il castello eretto dai normanni. In quell’anno ottenne il titolo di contea grazie a Federico. Il volto tipicamente medievale le fu impresso dalla serie di opere di fortificazione e ristrutturazione avviata a cavallo tra il XIII e il XIV secolo appunto dal conte Matteo Sclafani. Tra le testimonianze storico-architettoniche della cultura dei secoli passati, che costituiscono il suo patrimonio artistico, si ricordano: i ruderi dell’antico castello medievale; la chiesa madre, originariamente annessa al castello, in stile neo-gotico, con un meraviglioso portale ogivale, al cui interno sono custodite alcune opere di fra’ Umile da Petralia; la parrocchiale di San Giacomo, la più antica del nucleo urbano, decorata con preziosi stucchi.

Si è chiamata semplicemente “Sclàfani” fino al 1953. L’ipotesi più probabile sull’origine del toponimo è che derivi dal latino SCAPHULA, ‘barchetta, vasca’, diminutivo di SCAPHA. Le attestazioni più antiche sono: “Scapha” del 1082, “Sclafa” del 1151 e “Sancti Petri de Sclafa” del 1156. La sua origine antica è testimoniata anche dai reperti archeologici della popolazione <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=SICANA'>sicana</a> Inera. Fu conquistata dai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=GRECI'>greci</a>, sconfitti poi dai romani, che ottennero il dominio su queste terre. Durante il periodo della dominazione <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=ARABA'>araba</a>, fu un centro commerciale molto importante. Successivamente fu conquistata da Ruggero il <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=NORMANNO'>Normanno</a> che sconfisse gli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=ARABI'>arabi</a> e si occupò della giurisdizione del borgo, concedendolo a vari signori locali. Nel 1330 l’amministrazione del casale fu concessa al nobile Matteo Sclafani, che fortificò il castello eretto dai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=NORMANNI'>normanni</a>. In quell’anno ottenne il titolo di contea grazie a Federico. Il volto tipicamente medievale le fu impresso dalla serie di opere di fortificazione e ristrutturazione avviata a cavallo tra il XIII e il XIV secolo appunto dal conte Matteo Sclafani. Tra le testimonianze storico-architettoniche della cultura dei secoli passati, che costituiscono il suo patrimonio artistico, si ricordano: i ruderi dell’antico castello medievale; la chiesa madre, originariamente annessa al castello, in stile neo-gotico, con un meraviglioso portale ogivale, al cui interno sono custodite alcune opere di fra’ Umile da Petralia; la parrocchiale di San Giacomo, la più antica del nucleo urbano, decorata con preziosi stucchi.

Economia

Oltre che dei consueti uffici municipali e postali, è sede di stazione dei carabinieri. Il settore primario è presente con la coltivazione di cereali, frumento, ortaggi, foraggi, viti, olivi, agrumeti e altri frutteti nonché con l’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. Il settore economico secondario è costituito da aziende di piccole dimensioni che operano esclusivamente nei comparti dell’abbigliamento e dell’edilizia. Il terziario si compone di una sufficiente rete commerciale e dell’insieme dei servizi più qualificati, che comprendono quello bancario. Per il sociale, lo sport e il tempo libero mancano strutture di una certa rilevanza. Le strutture scolastiche locali permettono di frequentare le scuole dell’obbligo; per l’arricchimento culturale è presente la biblioteca civica. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. A livello sanitario, localmente è assicurato il servizio farmaceutico.

Oltre che dei consueti uffici municipali e postali, è sede di stazione dei carabinieri. Il settore primario è presente con la coltivazione di cereali, frumento, ortaggi, foraggi, viti, olivi, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=AGRUMETI'>agrumeti</a> e altri frutteti nonché con l’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. Il settore economico secondario è costituito da aziende di piccole dimensioni che operano esclusivamente nei comparti dell’abbigliamento e dell’edilizia. Il terziario si compone di una sufficiente rete commerciale e dell’insieme dei servizi più qualificati, che comprendono quello bancario. Per il sociale, lo sport e il tempo libero mancano strutture di una certa rilevanza. Le strutture scolastiche locali permettono di frequentare le scuole dell’obbligo; per l’arricchimento culturale è presente la biblioteca civica. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. A livello sanitario, localmente è assicurato il servizio farmaceutico.

Relazioni

L’aria salubre, le bellezze dell’ambiente naturale, la tranquillità del luogo e la genuinità dei suoi prodotti costituiscono valide risorse, il cui sfruttamento potrebbe portare a un incremento della presenza turistica nella zona. Offre, comunque, la possibilità di effettuare piacevoli escursioni nei dintorni: interessanti sono il Parco delle Madonie, la riviera settentrionale siciliana e l’importante sito archeologico di Himera. Vanto della gastronomia locale è la produzione di “zeppole”. Tra le manifestazioni folcloristiche all’insegna della tradizione, che allietano la comunità e i visitatori dai dintorni, si menzionano: la festa della Pentecoste; la sagra del formaggio, a giugno; la sagra della spiga, a luglio; la festa di Maria Santissima Addolorata, a settembre. La festa del Patrono, l’Hecce Homo, si celebra il 25 settembre.

L’aria salubre, le bellezze dell’ambiente naturale, la tranquillità del luogo e la genuinità dei suoi prodotti costituiscono valide risorse, il cui sfruttamento potrebbe portare a un incremento della presenza turistica nella zona. Offre, comunque, la possibilità di effettuare piacevoli escursioni nei dintorni: interessanti sono il <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=PARCODELLEMADONIE'>Parco delle Madonie</a>, la riviera settentrionale siciliana e l’importante sito archeologico di Himera. Vanto della gastronomia locale è la produzione di “zeppole”. Tra le manifestazioni folcloristiche all’insegna della tradizione, che allietano la comunità e i visitatori dai dintorni, si menzionano: la festa della Pentecoste; la sagra del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=FORMAGGIO'>formaggio</a>, a giugno; la sagra della spiga, a luglio; la festa di Maria Santissima Addolorata, a settembre. La festa del Patrono, l’Hecce Homo, si celebra il 25 settembre.

Località

Fontana Murata, Vacco

Fontana Murata, Vacco

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Sclafani Bagni rientra nell’Obiettivo "Convergenza" (che succede al precedente Obiettivo 1 della programmazione 2000-06). A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta ad accelerare il processo di convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. I settori prioritari d'intervento sono i seguenti: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, sviluppo dell'innovazione e della società basata sulla conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, tutela dell'ambiente, efficienza amministrativa. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.