Centro di pianura risalente all'antichità, il cui reddito non scaturisce che in piccola parte dalle risorse locali, essendo determinato soprattutto dalle prestazioni professionali e impiegatizie che una fetta della popolazione attiva svolge altrove. La maggior parte degli sciscianesi, che fanno registrare un indice di vecchiaia inferiore alla media, risiede nel capoluogo comunale; il resto vive nella località di Spartimento e negli aggregati urbani di Camaldoli, Capasso, Frocia e Rossi. Il forte sviluppo edilizio degli ultimi decenni ha determinato l'espansione dell'abitato, situato alla convergenza di numerose strade vicinali, e ha reso la località di Spartimento contigua a Somma Vesuviana. Il territorio comunale, perfettamente pianeggiante, comprende un'isola amministrativa del comune di Nola; ben visibile è l'impronta dell'opera di trasformazione condotta dall'uomo nel corso dei secoli per ricavare spazio da destinare in un primo tempo alle pratiche agricole e poi alle attività industriali e agli agglomerati urbani. Appezzamenti coltivati, piccoli orti, frutteti e filari di vite sopravvivono negli interstizi lasciati liberi dal cemento, vivacizzando il paesaggio e aggiungendovi un po' di colore soprattutto durante il periodo delle fioriture. Nello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, si fronteggiano due serpenti ondeggianti e avvolti in tre spire, l'uno coronato e l'altro abbarbicato ad un albero che affonda le radici in una pianura erbosa.